My Adventures on the toughest long distance trail in Europe …

Quello che BISOGNA sapere …

A quanto pare dall’estate 2023 le prenotazioni diventano obbligatorie per tutte le tipologie di pernottamento. Chi arriverà al rifugio senza prenotazione pagherà il doppio (anche se dorme nella propria tenda).

Corsematin del 29/05/2017: “Recuperato oggi dalla Gendarmeria un altro escursionista che alcuni giorni fa si era perso. Ritrovato illeso nel fondo del Circo della Solitudine”. Faccio appello alle persone di buon senso di non avventurarsi nel Circo della Solitudine!!! A tutti gli altri: andate pure!

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Quanti sono gli italiani che ogni anno percorrono il GR20? Bah, difficile a dirsi. Certo a giudicare dagli scarsi risultati che dà Google Italia – siti vecchi e non aggiornati, racconti incompleti, un paio di threads qua e là di gente che cerca informazioni .. racconti orrifici di chi ci è stato senza sapere cosa fosse veramente il GR20, “tutto ma proprio tutto quello che bisogna sapere del GR20” ma poi si scopre che non ne hanno fatto neanche la metà ecc. ecc. – si potrebbe dedurre che non c’è molto interesse tra i nostri connazionali a questo trek (anche se, a giudicare dalle visite al mio sito non si direbbe). “Qualche anno fà venivano molti più italiani” ci disse il gestore della Bergerie de Ballone “adesso … poca roba”. Forse non è più di moda! Probabilmente sarà così. Una ricerca in lingua inglese porta molti più risultati; vi sono persino interi forum (inglesi, francesi, tedeschi, olandesi) dedicati al GR20 …

Non mi meraviglio quindi che vi sia scarsa informazione su questo itinerario. Non ho qui la pretesa di sostituirmi ad una vera guida, ma intendo delineare quelli che ritengo siano alcuni punti essenziali che bisogna conoscere prima di decidere di andare a fare il GR20 se veramente lo si vuole.

N.B. Questa pagina è scritta da un normale escursionista ed è principalmente rivolta a normali escursionisti (non trail-runners o skyrunners).

PRIMA DI FARE DOMANDE LEGGETE IL BLOG E VERIFICATE SE E’ GIA’ STATA DATA UNA RISPOSTA. NON RISPONDERO’ A DOMANDE CUI HO GIA’ RISPOSTO IN PRECEDENZA

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Hai sentito parlare del GR20 e ti stai chiedendo se lo puoi fare anche tu. Ecco alcune cose che è essenziale sapere (per non lamentarsi dopo!)

Il GR20, lungo 180 km e concepito da Michel Fabrikant nel 1970, è considerato il trek più duro d’Europa. Però, a quanto pare questa definizione, anzichè essere un monito sembra essere un incoraggiamento verso ogni sorta di persone che – incuranti di ciò o forse addirittura stimolati da ciò – ogni anno si imbarcano avventurosamente in questa impresa.. Nella prova dei fatti buona parte di costoro – se non adeguatamente preparati – “mollano” già alla seconda o terza tappa (e difficilmente lo ammetteranno su internet).

Questo trek è lungo (anche se ne farai solo metà) e molto duro. Non sottovalutarlo. Bisogna essere in ottima forma fisica, ben allenati e soprattutto molto motivati. Questo non è un itinerario di moda che fanno tutti e quindi vuoi farlo anche tu! Bisogna essere mentalmente preparati alla sua durezza. Perchè il “motore” sarà in testa più che nelle tue gambe. Ma devi anche essere molto ben informato su cosa aspettarsi. Perchè? Perchè la maggior parte delle irritanti lamentele e dello stupido sarcasmo che ho letto in giro provengono da persone che sono partite male informate o totalmente disinformate e che pertanto hanno avuto un impatto molto negativo con la realtà di questo percorso. Questo è il GR20: accettalo e adattati, altrimenti non fà per te. Quindi scusami se sarò molto diretto e parlerò senza mezzi termini.

In molte occasioni leggerai la parola “basic” che nello specifico si traduce al meglio con: spartano. Questo termine “diplomatico” significa una sola cosa: devi essere preparato a una vita dura. Punto e basta. E questo concetto è meglio se lo digerisci subito, prima ancora di partire.

Il trek è “basic”: nella parte nord, non c’è un vero e proprio sentiero sotto i piedi per la maggior parte del tempo. Infatti in molte occasioni se non vedrai il successivo segnavia o omino di pietra non saprai dove andare. Davvero. E il terreno sarà sempre sconnesso, rocce, pietre, macigni, piastroni di roccia e così via. Fattene una ragione! La maggioranza dei trekkers che fanno il GR20 considera questo aspetto la parte più dura. Infatti qualcuno su un altro sito ha scritto (tradotto dall’inglese): “Le condizioni del terreno erano così brutte che la maggior parte del tempo l’abbiamo trascorsa concentrandoci su dove mettevamo i piedi”.  La parte sud invece (sotto questo aspetto) è più semplice.

I rifugi sono spartani. Hai capito bene? Non siamo in Italia. Se ti aspetti rifugi tipo alberghetto confortevole, sei fuori strada. Se tralasciamo le eccezioni delle strutture a Haut Asco e Castel de Verghio, i  rifugi sono per lo più piccole e rudimentali costruzioni con claustrofobici dormitori comuni dove – se deciderai di dormire lì – sarai “stivato” in condizioni igeniche discutibili (clicca), quasi sempre su materassi uno accanto all’altro, insieme ad altri escursionisti “furbi” che volevano andare leggeri come te e condividerai con loro la puzza, il rumore, il caldo e sarai invitato a partecipare alla gara di chi russa più forte (o a discussioni del tipo: finestra aperta-finestra chiusa ecc.). Questo … finchè le cimici dei letti non si sveglieranno e cominceranno a intrattenerti con le loro attività notturne. Non sorridere. Non sto scherzando!!

Ma ho letto che i rifugi vengono regolarmente disinfestati … E’ vero …. e le cimici regolarmente ritornano. Buona fortuna! Ad alcuni andrà bene, ad altri no. Se non vuoi rischiare il mio consiglio è naturalmente di portarti una tenda (una buona intendo. Una capace di sopportare piogge abbondanti e che non si allaghi – come quelle del parco). Essere indipendenti non ha prezzo ed è più in sintonia con lo spirito originario del GR20 (ma non ti illudere: anche le piazzole delle tende sono spesso sassose e/o inclinate e il terreno dove conficcare i picchetti è quasi sempre durissimo, quindi portati parecchi cordini per ancoraggi di fortuna su massi ecc.). Potresti però compromettere e cercare di riuscire a prenotare in anticipo una delle tende fornite dal parco fornite anche di materassino autogonfiante (alternativa ai rifugi ma di cui nessuno vi garantirà l’igiene e comunque buone solo se non piove o tira forte vento). Ma in questo modo sarai vincolato alla tua data di prenotazione che però potrebbe essere difficile rispettare se, ad esempio causa maltempo, sarai bloccato da qualche altra parte. In ogni caso, sia che tu scelga di dormire in rifugio che nelle tende del parco, ricordati che sarai in “competizione” non solo con altri trekkers indipendenti, ma anche con gruppi organizzati che prenoteranno per tempo un grosso numero di posti. Quindi, se hai già deciso, non aspettare a prenotare.

I bagni e le docce sono mooolto spartani con alcune eccezioni. Recentemente i responsabili del Parco stanno cominciando a capire che c’è una differenza tra esseri umani e animali. Così (per il momento in alcuni casi ma piano piano succederà anche per gli altri) l’edificio dei bagni e docce è stato ricostruito (Ortu d’u Piobbu, Carrozzu, Manganu, Usciolu e Asinau). Al di là di queste eccezioni, i bagni (quasi tutti turchi) e le docce sono – a essere diplomatici – tipo terzo mondo (es. PietraPiana, Prati) e in molti casi ti renderai conto che la parola “basic” è una scusa meschina dietro cui si nasconde un totale menefreghismo; come si può accettare che a Prati ci sia solo un gabinetto (turco) per TUTTO IL CAMPO!!!!!. Quindi, almeno per il bagno, abituati all’idea che – almeno in certe destinazioni – un cespuglio privato è di gran lunga meglio. Oh, a proposito, non aspettarti di trovare sempre le docce calde. Soprattutto se arrivi nel tardo pomeriggio. (Fa eccezione Castel di Verghio, Vizzavona e Croci. Ma a Manganu e Onda le docce calde sono a pagamento). La situazione in futuro è destinata comunque a migliorare: ci sono progetti di ricostruzione di alcuni rifugi e ampliamento di altri. Ma i tempi, in Corsica, si sa, sono messianici. Comunque fatemi sapere se trovate migliorie rispetto a quanto da me documentato.

Il cibo. Il cibo è buono in quasi ogni rifugio (ma per alcuni le porzioni sono insufficienti). E’ costoso e non c’è molta scelta. Ma ciò è comprensibile visto che i rifornimenti arrivano ogni giorno in elicottero o a dorso di mulo (quindi non ti lamentare perchè hai pagato una cifra per una birra Pietra!) Il mio consiglio è di cenare ai rifugi il più possibile (si paga in contanti! Ma la carta di credito è accettata a PietraPiana, Onda, Vizzavona e Castel di Verghio) e risparmiare sulle tue provviste di emergenza (consiglio alimenti disidratati). Noi ci preparavamo anche la prima colazione e abbiamo portato anche alcuni rifonimenti essenziali (fornelletto, the, caffè, nutella, marmellatine ecc.) e abbiamo sempre comprato il pane nei rifugi. Alla fine sarai tu a scegliere come organizzarti per il cibo. Molti rifugi hanno anche una fornita dispensa (scatolette, minestre in busta ecc.). Puoi anche decidere di usare la cucina comune esterna a disposizione dei trekkers, ma dovrai tenere in conto che in numerose occasione ti potrebbe toccare aspettare il tuo turno mentre la fame ti mangerà vivo. Pensaci. Molti non dimostrano nessun riguardo verso quelli che stanno in piedi ad aspettare!!!

L’acqua. L’acqua è scarsa su tutto il percorso. Parlo delle fonti. Al contrario troverai parecchi corsi d’acqua (certo non alle alte quote). Il luogo più probabile dove farai rifornimento è intorno ai rifugi. Qui infatti c’è sempre una fontana (prendi almeno 3 litri se fa molto caldo). Ma il punto è: è acqua “sicura”? Al 100%? A mie spese mi sono reso conto che non sempre lo è (vedi primo video). Questo perchè l’acqua di queste fontane non sempre proviene da una vera e propria sorgente. Più spesso è acqua di torrente captata e incanalata in tubazioni. E tutti sappiamo che in presenza di animali (selvatici o no) l’acqua di torrente può essere inquinata. (Naturalmente quelli a cui è andata bene ti diranno che l’acqua dei ruscelli è potabile!!!) Alla fine è sempre una questione di fortuna! Il problema potrebbe essere facilmente risolto informando gli escursionisti della provenienza dell’acqua. Invece no, non troverai nessun cartello. Quindi il mio consiglio è chiedere sempre da dove proviene l’acqua (anche quella di rubinetto!) e in caso dubbio fatti un favore e potabilizzala con le tavolette di micropur (o altri potabilizzanti) come ho fatto io una volta imparata la lezione.

Il meteo. Qui non c’è molto da dire. A meno che non ti piaccia giocare alla roulette russa con la tua salute, NON partire dal posto tappa se le previsioni sono negative e dopotutto non ha neanche molto senso; può sembrare ovvio, invece non lo è; lo so come la pensano molti di voi: “ormai sono qui, i giorni sono limitati … quel tedesco lì si sta incamminando … ho deciso: parto lo stesso!”. Grosso errore! Non fare lo smargiasso! Devi pianificare questa vacanza e mettere in conto giorni in più solo per questo. (NON percorrere il GR20 se hai i giorni contati: finirai per prendere le decisioni sbagliate!!!) I temporali possono essere molto violenti e pericolosi sulle creste, le rocce diventano scivolose, la scarsa visibilità potrebbe metterti fuori strada e ci sono stati già incidenti mortali a causa di fulmini. Alcune zone diventano trappole mortali in caso di pioggia (come la valle del torrente Spasimata, il Circo della Solitudine o la discesa verso Asco dal Cinto, dove i piastroni di granito vengono inondati da valanghe di acqua che scende violenta dalle pareti di roccia portando con se detriti e altro). L’incidente mortale del giugno 2015 ne è la prova!

E a proposito dei fulmini: ecco un post scritto sul forum corsica.forhikers.com (tradotto liberamente dall’inglese):

Il 1° settembre stavamo percorrendo la seconda tratta verso il rifugio Carrozzu e intorno alle 11.30 siamo stati colti da un temporalaccio con tuoni e fulmini quando ormai eravamo già in quota. So che la regola del buon senso richiede partenze molto precoci, ma erano appena le 11.30!!! Abbiamo deciso di fermarci. Intorno alle 12 però siamo ripartiti. Mentre stavamo camminando un fulmine è caduto su una roccia in uno strapiombo a circa 50 metri da noi. Mi sono sentito come se fossi nato di nuovo …

E’ questo il ricordo che vuoi portare a casa??? Attendi un giorno in più o incamminati solo su quei percorsi di bassa quota che sono considerati sicuri (basta chiedere al gestore del rifugio che quotidianamente affigge il bollettino meteo per il  giorno dopo) perchè il GR20 non perdona. Tra l’altro …. qui l’intervento del Soccorso Alpino è a pagamento, ed è parecchio salato.

Visto che mi porterò il mio smartphone, c’è un’app che mi consigli per controllare il meteo? Ve ne sono parecchie. Io ho trovato buona MeteoBlue. Ti permette di fare una ricerca sia tramite il nome della località, sia addirittura inserendo le coordinate di un posto. E puoi anche cercare il nome di una montagna (Monte Cinto, Monte Rotondo)!!! Avrai una dettagliata previsione con temperature, possibilità di pioggia (in percentuale) e tanto altro. C’è anche una pagina “satellite” che ti mostrerà i movimenti delle nuvole (se ce ne sono). Ma questo lavoro lo fa meglio Sat24.

Ho sentito che il Circo della Solitudine è stato chiuso. E adesso? In realtà dall’estate 2016 il Cirque è stato riaperto ma convertito in itinerario prettamente alpinistico. Infatti tutte le catene, cavi, scale e segnavia sono stati rimossi. Chi se la sentirà di farlo lo stesso dovrà portarsi la necessaria attrezzatura e prendersi ovviamente le proprie responsabilità. Per tutti gli altri  la nuova variante alpina che passa vicino al monte Cinto (ecco la mappa) è ora l’itinerario ufficiale e il segnavia è stato ridipinto in rosso e bianco (articolo in francese qui). Va sottolineato che questo è un itinerario molto impegnativo con passaggi su roccia e catene (ma anche molto panoramico). Prevede 1200 m di dislivello positivo, 7 km di lunghezza e dalle 8 alle 10 ore di percorrenza (consideralo un upgrade!!). Poichè il percorso è difficile, (si svalica a 2600 m. e si procede anche su placche di roccia scivolose se bagnate), è imperativo che lo si percorra solo con meteo favorevole e terreno asciutto. Oltre al pericolo dei temporali in alta quota e dei venti forti in caso di maltempo (con drastico abbassamento delle temperature), la zona può essere a rischio di smarrimento di sentiero anche solo nel caso di nebbia. Siete avvisati!!!

Ecco un estratto da un post su corsica.forhikers.com del 5 Luglio 2016 (tradotto  liberamente dall’inglese): … Mentre scendevamo verso Asco ha cominciato a piovere e mi sono pentito di aver perso tempo  per fare anche la vetta del Cinto. Francamente è stato brutale scendere giù. Il “sentiero” si è trasformato in torrenti e c’erano molte placche di granito che quando bagnate, se non fosse stato per le catene, sarebbe stato impossibile passare. Il lato verso il Tighjettu è per lo più detritico e pertanto fattibile, ma il lato verso Asco è troppo ripido e scivoloso. Col tempo cattivo concordo sul consiglio di starne alla larga.

PS. La deviazione opzionale per la vetta del Cinto (a/r da Bocca Crucetta) richiede circa 2 ore. Fatevi bene i conti se si sta facendo tardi o stanno arrivando nuvole minacciose.

Visto che hai percorso sia il Circo che il nuovo tracciato che differenze hai riscontrato? Beh, il nuovo tracciato è decisamente più faticoso e più lungo del Circo della Solitudine. E’ molto spettacolare (soprattutto sul lato di Asco) e anch’esso ha molti passaggi di arrampicata alcuni protetti da catena, altri no. L’ascensione sembra interminabile e si arriva al valico parecchio stanchi. Io che non sono veloce ho impiegato 5 ore a salire e 4 a scendere. Ho trovato il lato verso il Tighjettu abbastanza noioso. A conti fatti e se non ci fosse il pericolo di caduta massi, dovendo scegliere preferirei fare il Circo che pur essendo un itinerario tecnico privo di panorami di rilievo (e che richiede una certa agilità nel muoversi tra le rocce), di contro non è nè faticoso nè lungo.

Il nuovo percorso non mi interessa. Voglio lo stesso fare il Circo. Che ne pensi? La decisione è tutta tua. Pero ti avviso che c’è già stato (sett. 2016) un escursionista che ha perso l’orientamento nel Circo (per la mancanza di segnavia) e ha trascorso la notte dentro. E’ stato salvato solo il giorno dopo dall’elicottero. Non credo sia stata una bella esperienza. Ma è stato fortunato. Immagina che sarebbe potuto succedere se ci fosse stato un temporale con valangate di acqua che scende incontrollata dalla parete e un’elevatissima probabilità di caduta sassi.

C’è davvero una variante inutile vicino al Lac de Nino? Sì. Per motivi facilmente immaginabili vicino al Lac de Nino il segnavia è stato ritracciato appositamente per far passare gli escursionisti dalla bergerie des Inzecche. La variante è del tutto non-necessaria e potete facilmente evitarla mantenendovi sul fondo-valle (vedi mappa)

Mi serve attrezzatura particolare? Non serve attrezzatura su tutto il GR20. Accertati solo di avere scarponi (a collo alto, mi raccomando!) non troppo vecchi (ma neanche appena comprati e mai collaudati). Sarebbe un vero problema se i tuoi fedeli ma vecchi scarponi dovessero lasciarti proprio a metà di un tratto difficile, no? A parte questo, portati l’equipaggiamento minimo che porteresti nelle tue escursioni estive in montagna. Ma non ti scordare anche qualcosa di impermeabile e caldo. E’ estate ma il tempo sulle creste può cambiare rapidamente. Oh, anche i bastoncini telescopici (con copripuntali di gomma rimovibili per i tratti sul granito) sono un valido aiuto.

Perchè non vanno bene le scarpe basse? Molti sul GR20 le usano! Certo. E molti partono anche col cattivo tempo. Le scarpe basse sono diventate la moda del momento (insieme alla bandana e agli occhiali a specchio). Per quanto buone possano essere, la caviglia del piede resta sprotetta e il piede è costretto a milioni di microaggiustamenti a ogni passo per mantenere l’equilibrio. Il problema non si porrebbe se il terreno fosse semplice. Ma sul GR20 il terreno è sempre sconnesso, sassoso e ondulato e questo va tutto a discapito del piede che con le scarpe basse è costretto a un superlavoro. Inoltre sono estremamente delicate e facili a lacerarsi (guarda qui). Aggiungiamo anche uno zaino mediamente pesante e il problema è chiaro. Se potete vantare caviglie di acciaio, allora avete poco da rischiare, ma personalmente le scarpe basse le sconsiglio: una bella storta (o una roccia appuntita) e sei fuori gioco.

E’ fattibile il GR20 d’inverno? Beh, sarebbe una bella sfida! Anche se un anno è diverso dall’altro quasi tutto il percorso sarà coperto di neve (anche profonda) e così lo saranno i segnavia e gli omini di pietra (un gps diventa obbligatorio). Tutti i rifugi saranno aperti (ma probabilmente semisepolti dalla neve) e senza custode. Piccozza e ramponi diventano un obbligo in tutte le zone di cresta. Ti devi trasportare tutto il cibo necessario dall’inizio alla fine perchè non ci sono punti di rifornimento, ma anche i rifiuti che produrrai perchè non puoi abbandonarli lì. L’unica acqua disponibile è ottenibile sciogliendo la neve o da ruscelli non congelati. Il meteo sarà molto instabile. Ma complimenti se ci riesci. In tarda primavera invece e sempre che si intenda fare solo il segmento sud si potrà essere fortunati e trovare poca neve, ma bisognerà sempre risolvere il problema dei rifornimenti.

Allora quando è il periodo migliore? Difficile a dirsi. Il meteo è sempre imprevedibile. La “finestra” di tempo va da giugno a settembre (ed è anche il periodo in cui i rifugi sono presidiati). Forse il periodo che va tra metà giugno e metà luglio potrebbe essere una buona scelta. Personalmente ho avuto fortuna tanto nel 2010 quanto nel 2011 a trovare sempre bel tempo. Nel 2018 invece ho beccato un paio di acquazzoni uno sul finire della tappa e l’altro che ero già in tenda.

Nord-Sud o Sud-Nord? Vi sono pro e contro per entrambi e differenti punti di vista. Alcuni affermano che partendo da Sud in direzione Nord il corpo ha il tempo di sviluppare un graduale adattamento alla fatica (visto che la parte sud è relativamente più semplice) e quindi si arriva “allenati” ad affrontare la parte più dura (quella Nord appunto). Altri invece contestano che è meglio affrontare subito la parte più dura quando l’organismo è più fresco e non invece correre il rischio di affrontare la parte Nord già scarichi con addosso la fatica dei primi 90 chilometri. Entrambe le teorie sono valide e il tutto è molto soggettivo. Se invece intendete percorrerne solo la metà (cioè solo il segmento Nord o solo quello Sud) il problema non si pone e il senso di marcia è irrilevante. Per tradizione, la stragrande maggioranza di trekkers viaggia da Nord a Sud; quindi se volete andare controcorrente, sapete cosa fare.

Non ho 15 giorni per fare questo trek. Ho sentito che – volendo – lo si può fare anche in 7. Certo è possibile. Se sei disposto e in grado di camminare marciare su terreno di montagna sempre sconnesso, a ritmo sostenuto, salite e discese a una media di 28 km al giorno dall’alba al tramonto … I legionari della Legione Straniera di stanza in Corsica lo fanno in 7 giorni. Ti potresti accodare a loro!! (E magari ti darebbero una medaglia!) Ma io te lo sconsiglio. E’ sicuramente una prova “muscolare” che non ha molto senso (a meno che tu non sia uno skyrunner, abbia qualche “problema” o abbia bisogno di dimostrare a te stesso qualcosa). Si soffre più del necessario e si finisce col non apprezzare più i luoghi e col pensare: “non vedevo l’ora di arrivare alla fine”. Conosco una coppia di amici che lo hanno fatto in 7 giorni. Sono arrivati sfiniti, stralunati, dimagriti, ginocchia “distrutte”, e non ricordavano i posti (ovviamente!!). Ma se è quello che cerchi … sì … farlo in 7 giorni è massacrante (e sfido chiunque a dire il contrario!) ma possibile. E buona fortuna!

Va bene ho capito. Ma allora, dovendo scegliere, è più bello il GR20 nord o il GR20 sud? Hmmm domanda da un milione di dollari! Sono belli entrambi ed entrambi hanno le loro particolarità. Volendo dare una risposta sbrigativa si potrebbe dire che la parte nord ha un profilo più …. alpino con costanti salite verso valichi e discese nelle valli, mentre quella sud è più appenninica, ma ha tratte più lunghe e si stà più in cresta. Se non l’hai già fatto, da’ un’occhiata ai miei video: stanno lì  per questo.

Cos’è ‘sta storia delle prenotazioni? Un mezzo casino anche se ha senso. In pratica è un tentativo di controllare il grosso flusso di escursionisti che cresce di anno in anno. Tutti “dovrebbero” prenotare tramite questo sito. Il sistema funziona per coloro che dormono in rifugio o nelle tende del parco – poichè sono obbligati a prenotare, ma non funziona con chi campeggia con la propria tenda. Perchè chi porta la propria tenda vuole sentirsi libero e non obbligato da nessuna tabella di marcia. Di conseguenza sta diventando difficile (non dico impossibile) trovare buone piazzole per le tende specie in alcuni posti tappa se non si arriva abbastanza presto. Dall’estate 2023 le prenotazioni diventano obbligatorie per tutti (nessuno escluso). Chi arriva senza pagherà il doppio.

E se decido di fare campeggio libero lontano dai rifugi? Ufficialmente è illegale. Ma, se fatto con discrezione e rispettando la regola del non lasciare alcuna traccia, sicuramente ha il suo fascino. Dall’estate 2023 bisognerà però fare molta attenzione perchè vi sarà una grossa presenza di agenti lungo il percorso proprio per impedire e sanzionare questa pratica.

Sono necessari mappa e gps? Se il tempo è sereno e c’è visibilità, sono totalmente inutili. Il percorso è segnato benissimo. Ma se ti trovi a camminare in una nuvola densa e persistente …. beh, un gps può tornare utile …. a condizione che tu lo sappia usare, ovviamente! In Internet è facile trovare le tracce gps di questo trek; ad esempio anche a questo link ma non sono aggiornate alla nuova variante Usciolu-Matalza, Matalza-Asinau*** (e quindi riportano il vecchio ma ancora valido tracciato Usciolu-Asinau). Chi cerca una mappa topografica del percorso può trovarla qui. Inoltre, un trekker olandese Kees Gort mi ha segnalato un altro sito dove è possibile scaricare un’ottima mappa vettoriale per GPS Garmin (con tracce, waypoints e punti di interesse). Ecco il link. Infine, per chi viaggia con uno smartphone Android c’è un’app (MyTrails) che è in grado di visualizzare l’ottima mappa topografica della Corsica (prodotta da Geoportail.fr) anche se c’è da pagare un piccolo prezzo per l’utilizzo.

Vi sono vie di fuga in caso di emergenza?
Certamente. A parte quei pochi posti tappa raggiunti da strada asfaltata, tutti i rifugi hanno sentieri di accesso che conducono al villaggio più vicino (sentieri utilizzati anche dai gestori come sentieri di servizio). Ma bisogna mettere in conto che non sono itinerari brevi o facili. Pertanto abbandonare il GR20 significa nella maggior parte dei casi una lunga discesa verso il paese. Se ti preoccupa l’eventualità di dover abbandonare il GR20 per un’emergenza ti suggerisco di studiarti bene la mappa per conoscere già in partenza le tue alternative.

Mi devo preoccupare degli animali selvatici? In genere no. Spesso noterai cinghiali lungo i bordi delle strade, ma normalmente non danno fastidio. Di recente però ho letto di allarmanti resoconti di attacchi notturni di volpe ai danni di escursionisti in tenda: gli episodi sono accaduti a Castel di Verghio, Manganu e Prati. Il mio consiglio è di non lasciare cibo in giro. Stai invece alla larga dalla processionaria e dal suo nido perchè altamente urticanti.

Devo per forza conoscere il francese per comunicare? No. Anche se in Corsica la lingua ufficiale è il francese, in genere tutti i gestori parlano il corso che è una lingua molto simile all’italiano. Quindi noi non abbiamo mai avuto difficoltà a comunicare tranne che col gestore del rifugio Asinau che diceva di non parlare corso (mah!!!)

I telefonini “prendono”? Come sempre in montagna, dipende molto dai posti. Se ti trovi in una zona molto alta o a portata ottica con i paesi sottostanti, sì, telefonare è possibile. Ma non fare mai affidamento al 100% sui cellulari. Nelle valli strette dove il segnale è oscurato dalle montagne circostanti il cellulare non avrà copertura. Comunque, se hai deciso di portarti il cellulare, è cosa utile avere memorizzato il numero del soccorso alpino (PGHM): +33 4 95 61 13 95. Anche se non parli le lingue qualcuno intorno a te potrebbe. E chissà … magari potresti vantare il merito di aver salvato la vita a qualcuno! Discorso diverso per internet! I rifugi non sono dotati di connessione e se ti porti il tuo smartphone, anche se sarai in grado di telefonare, non è detto che riuscirai a navigare (perchè a volte il segnale sarà troppo debole per una connessione dati).

Sarebbe bello poter stare in contatto con altri escursionisti sia durante che dopo il GR20!! Beh adesso è possibile. C’è un’app per smartphone che trasforma il telefono in un walkie-talkie (ma richiede una connessione dati). Scarica e istalla Zello poi cerca il canale “The GR20 Experience” e unisciti. Fatto. Ora, non importa dove tu sia (sulla terra!) se una connessione internet è presente potrai parlare con chiunque si trovi sul canale. Forte no? Utilissima per scambiare informazioni vitali sul percorso, previsioni meteo, copertura nevosa o semplicemente per fare amicizia o scambiare quattro chiacchiere.

Posso ricaricare il cellulare o il powerbank presso i rifugi? Si, con alcune differenze. La maggior parte dei rifugi ti ricaricano il cellulare senza problemi, in alcuni ti chiedono un prezzo da uno a due euro (Onda e Manganu), in altri ti dicono di no (PietraPiana, Ballone).

Sono molto affezionato al mio cane. Posso portarlo sul GR20? Se ami il tuo cane non lo porti sul GR20. Il terreno così impervio e sconnesso è troppo duro per il tuo pet. Il granito è estremamente logorante e ho sentito un caso di un cane con i polpastrelli delle zampe che gli sanguinavano per il tanto sfregamento. E poi i cani non sono ammessi nei rifugi (anche se a qualcuno non gliene frega niente).

Posso fare il GR20 in solitaria?  Certamente. Il GR20 è perfettamente fattibile anche se non si hanno amici disposti a seguirci o semplicemente se si vuol fare questo trek da soli.

Ok, essere in forma e motivati è importante: ho capito. Che tipo di allenamento è consigliabile?  L’ideale sarebbe potersi allenare ripetutamente su sentiero di almeno 10 km, col fondo molto sconnesso (rocce e sassi), facendo molte salite e discese e con uno zaino di almeno 13-14 kg. Ricordati: non è tanto la lunghezza del percorso quello che logora, quanto la sua estrema disagevolezza (molto marcata nel GR20 nord).

Mi conviene portare l’auto in Corsica? Portare l’auto è sicuramente un grosso vantaggio per risparmiare sui tempi morti e le lunghe attese di treni e autobus (che non hanno corse frequenti). Ma visto che avrai comunque a che fare con autobus e/o treno magari al ritorno per recuperare la tua auto ti consiglio di studiarti bene gli orari e le coincidenze di treni e autobus sul sito corsicabus.org perchè le corse sono poche e perderne una significa dover attendere mezza giornata per la corsa successiva (o addirittura il giorno dopo).

Ok ma se la porto dove la lascio? I tre punti tipici in cui puoi lasciare la macchina sono: a Calenzana, di fronte al posto tappa c’è un campaccio predisposto proprio per  lasciare l’auto (è gratuito e incustodito). A Vizzavona nel parcheggio antistante la stazioncina ferroviaria (gratuito e incustodito anche qui). A Conca nel camping Le Tonnelle (a pagamento e “teoricamente” custodito). In genere in Corsica lasciare l’auto in posti incustoditi non è un rischio (io non ho mai avuto problemi ma ovviamente ogni caso è a se stante). Lasciata l’auto, organizza tutti i tuoi spostamenti col sito corsicabus.org che ho già menzionato sopra (scoprirai anche che il camping Le Tonnelle dispone di una navetta che collega Conca con S.Lucie de Porto Vecchio e Porto Vecchio 2 volte al giorno).

GR20 competitivo o GR20 contemplativo? Se il tuo obiettivo è più che altro arrivare velocemente (e magari prima degli altri) al posto tappa, allora hai perso di vista il VERO senso del trekking che è quello del camminare e gustare l’ambiente circostante. Pochi trekker portano la macchina fotografica, e altri ignorano varianti paesaggisticamente interessanti o con posti degni di nota (come le Cascades de Radule). Il trek è come una barretta di cioccolato: c’è chi la lascia sciogliere in bocca lentamente per assaporarne tutto il suo gusto e chi la inghiotte in quattro bocconi.

Ho letto che molti rinunciano dopo il terzo giorno. E’ vero? Sì. Come ho scritto sopra il GR20 è un itinerario molto impegnativo e logorante. E i primi 3 giorni mettono certamente a dura prova chiunque (ecco perchè è necessario essere in forma, bene allenati e psicologicamente preparati). E purtroppo con l’apertura della variante alternativa al Circo della Solitudine, anche il quarto giorno si prospetta molto duro. Stringete i denti!

Al di là delle storie dell’orrore descritte sopra c’è anche qualcosa di bello in questo percorso? 🙂 Sì, è tutto nei miei video. Vatteli a rivedere .. di nuovo 😉 e innamorati di quest’isola (ora che ti ho messo nella prospettiva giusta). Il punto di forza che rende il GR20 così unico e diverso da altri trek è l’estrema mutevolezza del paesaggio in soli 180 km. Ogni giorno infatti attraverserai almeno 2 (talvolta 3) contesti paesaggistici molto diversi. Alla fine avrai visto di tutto: picchi, passi, valli, boschi, fiumi, laghi, pianure ecc.; perfino il mare in lontananza: una vera festa per gli occhi e il cuore. Ecco la mia galleria fotografica scattata nel luglio 2018.

Se vuoi approfondire l’argomento c’è l’ottima guida di Paddy Dillon: GR20 CORSICA – The high level route, edita da Cicerone Press (con la possibilità di vedere un anteprima al suddetto link) ma è in inglese. In Italiano nel 2022 è uscita questa guida. Però tieni presente che se da un lato una guida può essere un valido aiuto a chiunque voglia pianificare bene questo trek, dall’altro devo ammettere che il possesso di un manuale non è elemento vitale al compimento di questa impresa. Io infatti l’ho fatto senza. In internet puoi trovare di tutto come le pagine del sito http://corsica.forhikers.com/gr20 (sempre in inglese) molto utili per un primo approccio (anche se i tariffari non sono aggiornati 😦 ).

***ATTENZIONE!*** Dall’estate 2011 la molto lunga tratta Usciolu-Asinau (GR20 sud) è stata ufficialmente divisa in due. Il nuovo posto campo è il Rifugio Matalza (o in alternativa la bergerie A Bassetta o la bergerie I’ Croci). Il segnavia è stato ovviamente ritracciato: nessun problema di orientamento quindi anche perchè il vecchio itinerario è stato comunque preservato (o meglio ripristinato nell’estate 2012) e l’escursionista avrà la possibilità di scegliere in base alle sue esigenze se dividere la tratta in due o no. Acquistando la guida accertatevi comunque di avere un’edizione aggiornata soprattutto se siete interessati alla nuova variante.

Se di recente hai percorso il GR20, mi farebbe piacere sentire le tue impressioni (purchè rimangano in un contesto di esperienza soggettiva) e le eventuali novità. Lascia perdere invece se intendi solo comunicare al mondo quanto sei stato bravo a farlo tutto in soli 6 giorni!!!

NOTA BENE:

Non fidarti molto delle informazioni di siti scritti parecchi anni fa perchè probabilmente sono obsolete (controlla la data di quando sono stati scritti!!). Molte pagine web infatti sono scritte sull’onda dell’entusiasmo del momento e poi lasciate in totale abbandono (così invece di essere di aiuto, aumentano solo la confusione). Il mio sito è aggiornato al 2022. Se lo stai leggendo e siamo nel 2030 non fidarti neanche di questo  😀

Qui sotto troverai parecchie domande e risposte: prima di chiedere controlla se la tua domanda non ha già avuto una risposta.

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710 responses

  1. scall0ps

    Ciao. Svariati siti e forum che trattano il GR20 consigliano di farsi spedire dall’Ente Parco della Corsica la guida “ufficiale”. La conosci? Se si è necessaria o la guida che suggerisci tu è migliore?

    January 24, 2012 at 19:40

    • Ciao,
      Sì ho anche la guida ufficiale “A travers la montagne corse” (in francese). Sono entrambe molto diverse l’una dall’altra. Quella francese è in vendita anche da Amazon Italia a questo link o se esaurita, presso Amazon.fr. E’ molto “essenziale e schematica” nelle descrizioni (112 pagine contro le 240 di quella inglese) ma come pregio ha la mappa IGN a fronte molto ben fatta (per alcuni è un fattore importante). La guida inglese invece è estremamente pignola ed è finanche troppo dettagliata (con una grossa sezione iniziale di raccomandazioni, informazioni e consigli), ma non ha la mappa IGN.
      Personalmente mi trovo meglio con la lingua inglese e il libro di P.Dillon è una lettura interessante. Se invece ti trovi meglio col francese, anche la guida ufficiale non è da buttar via; per una persona che cerca solo l’essenziale, va benissimo.

      Ciao
      Michele

      January 24, 2012 at 20:03

      • da chi hai avuto info sul Cirque de la Solitude? non riesco a trovare ninete sul sito del Parc corse

        March 14, 2016 at 14:14

      • FEDERICA FELICI

        Ciao Michel, domani parto per il tratto sud del GR20 da Vizzavona a conca.
        Avrei 3 domande: nei rifugi trovo sempre la possibilità di utilizzare un fornellino a gas o devo obbligatoriamente portarmi il mio dietro?
        Quanto si spende mediamente al giorno? Perché ho capito che funziona solo col contante. Se con tenda propria più o meno € 5 a notte e cena intorno alle 15, giusto?
        Consigli le pastigli potabilizzanti o bollire l’acqua secondo te è sufficiente?
        Ce la faresti a rispondermi entro le 18??
        Grazie mille e super complimenti per il sito (anche se non sono riuscita a leggere tutte le tue risposte ai tanti quesiti

        Federica

        July 18, 2017 at 09:11

      • Ciao Federica,
        Anche se i rifugi offrono la possibilità di usare un loro fornello (in genere esterno al rifugio), e anche se c’è chi si è trovato bene, personalmente non mi fiderei troppo: devi aspettare il tuo turno e ci possono essere sempre contrattempi. Con tenda propria si spende non meno di 7 euro a notte e la cena va dai 18 ai 21 euro, ma anche questo può variare. Quindi portati più soldi. Se hai tempo di bollire l’acqua, va bene. Io, dopo la mia esperienza ho deciso comunque di potabilizzare l’acqua per sicurezza, soprattutto se la sorgente non è evidente.

        Ciao e divertiti
        –Michele

        July 18, 2017 at 09:21

      • Federica Felici

        Grazie Michele della pronta risposta e delle info; sei davvero una bella risorsa!! FEDERICA

        July 18, 2017 at 11:49

      • laura

        Buongiorno, per gentilezza potete dirmi dove posso trovare la cartina del tracciato del gr20 corsica? grazie per la collaborazione
        laura

        February 10, 2021 at 11:57

      • Se leggi bene il blog troverai un link dove potrai scaricare le mappe.

        February 10, 2021 at 13:00

    • Tommaso

      È possibile fare un assicurazione per coprire le spese in caso di soccorso con l’elicottero?

      Grazie per le preziose informazioni sul GR20.

      Buona giornata,
      Tommaso

      June 13, 2023 at 08:55

      • Ciao Tommaso, beh una assicurazione è qualcosa di individuale; ovviamente è sempre possibile fare questo tipo di assicurazione..

        June 13, 2023 at 09:03

  2. Alessandro

    Ciao complimenti per i filmati. Questa estate con un mio amico proveremo a fare l’intero GR20 , anche noi pensavamo di non portare troppe provviste per limitare il più possibile il peso dello zaino, più o meno quanto costerà cenare nei rifugi?

    May 17, 2012 at 11:57

    • Ciao Alessandro, ti ringrazio per i complimenti.
      Non ricordo esattamente quanto abbiamo speso nei rifugi; abbiamo sempre messo in conto un preventivo di 20-22 euro al giorno (magari arrotondate a 25 per andare sul sicuro). Poi molto dipende da quello che prenderete. L’anno scorso la birra Pietra (lattina grande) costava da sola 6 euro (cioè circa il costo di una omelette).

      May 17, 2012 at 12:47

    • Matteo Piccirilli

      Ciao alessandro, la birra piu o meno costa 6€ quella da 0,33

      July 29, 2016 at 08:56

  3. Antonella

    Ciao. Molto interessante e istruttivo (e abbastanza realista) quello che scrivi.
    Io ho fatto le prime 6 tappe del Nord nel giugno 2011 (terminando il trek a Corte) e il Sud questo giugno, Sono tornata da pochi giorni.
    L’unica cosa su cui non sono d’accordo è quanto scrivi sui rifugi (sarai “stivato” in condizioni igeniche discutibili, insieme ad altri escursionisti “furbi” che volevano andare leggeri come te e condividerai con loro la puzza, il rumore, il caldo e sarai invitato a partecipare alla gara di chi russa più forte. Questo … finchè le cimici dei letti non si sveglieranno e cominceranno a intrattenerti con le loro attività notturne) Sono d’accordo che i dormitori sono quello che sono, ma il russare è presente anche in tutti i rifugi se sei in dormitorio e ti garantisco che i rifugi svizzeri e francesi sono tutti così anche quelli alpini. Cimici non ne ho mai trovate. Per noi la soluzione del dormire e mangiare in rifugio è stata quella ottimale (non saremo in grado di sopportare più peso di quello che abbiamo portato) e convivendo con i disagi da te perfettamente descritti alla fine non è così terribile.
    Ti segnalo che da quest’anno (improvvisamente e senza avvisi particolari) la tappa Usciolu-Asinau è stata completamente ridisegnata e scissa in due tappe,che passano per Matalza nella piana di Cuscione, dove il prox anno il Parco costruirà un rifugio (ma ce n’è uno privato – bello). A maggio quando ho prenotato era citata come alternativa, mi sono invece trovata di fronte a un sentiero deviato, facendo praticamente due tappe in una, senza cartografia e quindi completamente all’oscuro di luoghi e tempi, in un massacro psico-fisico che ti lascio immaginare (11 ore la cui conclusione è la discesa ad Asinau), riuscendo a farcela solo perchè in possesso, come tu dici bene, oltre che di abilità fisica, della giusta forza di ‘testa’ che su la GR è indispensabile.
    Il custode di Asinau parla benissimo l’italiano, almeno quello che ho trovato quest’anno.
    Forse tornerò a fare le tre tappe mancanti del Nord.
    Ciao

    June 26, 2012 at 08:49

    • Ciao Antonella,
      ti ringrazio per il tuo ottimo feedback. Sono daccordo con te che il russare, la puzza ecc. è uguale in tutti i dormitori ovunque. Quelli del GR20 però, fatta qualche piccola eccezione, hanno lo svantaggio del costringerti a dormire un materasso accanto all’altro, cosa che rende ancora più asfissiante la nottata. Ovvio che se uno è determinato comunque a dormire in rifugio ed è psicologicamente consapevole dei disagi, è perfettamente in grado di accettare con filosofia anche i lati negativi …. come avete fatto voi e sicuramente tanti altri come voi.

      Tuttavia, il problema delle cimici dei letti è reale ed è una situazione ricorrente. E malgrado le ripetute disinfestazioni, anche sul blog ufficiale del parco si segnala il ritorno di tali infestanti. Voi siete stati fortunati, credimi. Altri purtroppo non possono dire altrettanto (e ti potrei segnalare un post sul sito corsica.forhikers.com dove si riconosceva di aver sbagliato a ignorare tali avvertimenti).

      La tappa Usciolu-Asinau hanno cominciato a ritracciarla già dalla tarda estate del 2011 e anche il sito ufficiale http://www.parc-corse.org/ riporta chiaramente questa informazione (riquadro a destra — per altro ripetuta anche su vari forum stranieri). Mi dispiace davvero per il vostro disagio e per le informazioni poco chiare in fase di prenotazione. Io nel mio piccolo — consapevole che è psicologicamente molto importante sapere in anticipo cosa aspettarsi — ho cercato di offrire tutte le informazioni più essenziali per affrontare al meglio le difficoltà di questo entusiasmante itinerario (anzi, se ho omesso qualcosa di importante, ti prego di segnalarmelo).

      La Corsica è una terra fantastica e se sei un’amante dell’escursionismo devi assolutamente ritornarci: non solo per completare quello che ti manca del GR20, ma anche per fare altre escursioni o le salite alle cime più importanti. Anch’io conto di ritornarci al più presto – come faccio ben capire nel finale del mio secondo video.

      Ciao

      –Michele

      June 26, 2012 at 09:35

      • Antonella

        Ci tornerò senz’altro, adoro la Corsica in tutti i suoi aspetti !!!
        Lo so che il sito ufficiale http://www.parc-corse.org/ riporta l’info della deviazione, ma ti garantisco che a inizio primavera la proponeva come variante, variante che avevo escluso perchè non volevo fare 7 tappe. E ad oggi la sezione della prenotazione dei rifugi riporta ancora la Tappa Usciolu – Asinau 8 ore !!!
        I materassi l’uno accanto all’altro sono presenti dappertutto in Francia e in Svizzera, c’ero già abituata avendo fatto i tour del Grand Combin e del Bernina, quindi direi che per me quello è il minore dei disagi, mentre le condizioni igieniche dei sanitari .. in effetti …
        Prenderò spunto dalla tua relazione per fare un promemoria per i miei amici e conoscenti (ovviamente citando la fonte), grazie.
        Antonella

        June 26, 2012 at 11:47

    • FEDERICA FELICI

      Ciao Antonella, se non ho capito male tu non ti sei portata nè la tenda nè lo zaino, giusto? Vorrei entrare in contatto con te perché anche io vorrei partire leggera ma non so se a metà Luglio questo sarà possibile; tu che ne pensi?grazie,
      Federica

      July 1, 2017 at 00:01

    • Fabio Bonaldo

      Ciao! Contavo di fare il GR20 il prossimo anno dal 16 settembre al 1 ottobre.
      I rifugi/posti tappa saranno ancora aperti o chiudono al 15 settembre come molti rifugi sulle Alpi?
      Grazie

      September 20, 2022 at 00:17

      • Ciao Fabio. In genere i rifugi chiudono verso la fine di settembre. Ma non c’è una regola precisa e molto dipende anche dal traffico escursionistico e dalle condizioni meteo. In ogni caso se vai a vedere il link per le prenotazioni https://pnr-resa.corsica/ vedrai che le prenotazioni sono attive fino al 2 ottobre.
        Buon GR20

        September 20, 2022 at 00:34

      • Fabio Bonaldo

        Ciao! Sono tornato ieri dalla traversata completa del GR 20, effettuata in 13 tappe con la tenda personale.
        Un sogno avverato.
        Chi aveva interesse, avrà saputo che dal 2023 erano obbligatorie le prenotazioni anche per le tende personali (9 euro a persona).
        Se si arrivava a fine tappa senza prenotazione, il costo raddoppiava a 18 euro.
        Per il resto, sui rifugi non è cambiato nulla: spartani, che richiedono adattamento.
        Non ho trovato particolari difficoltà su tutto il percorso, e per renderlo più interessante, ho fatto le varianti ufficiali (Monte D’oro, Monte Renoso e Guglie di Bavella), oltre ad una variante non ufficiale (Punta de l’Oriente).
        In questo modo i dislivelli percorsi sono aumentati abbastanza.
        Alla fine ho registrato circa 200 km, con D+ 15.500 e D- 13.800 metri.
        Se qualcuno avesse bisogno di info aggiornate chieda pure.

        October 3, 2023 at 20:54

      • Ciao Fabio, ti ringrazio per il tuo prezioso feedback. La variante di Punta dell’Oriente mi interessa parecchio, ma l’ultima volta non ho pututo farla. Mi confermi che l’itinerario parte da Bocca Palmente, prende la cresta, arriva a Punta d’Oriente e prosegue per Pinzi Corbini fino a Punta Bacinello e Monte Renoso? So che il tracciato dei Pinzi Corbini è un po’ arzigogolato. Ci sono tracce sul terreno o è facile andare a naso? Se esistesse una traccia gps mi piacerebbe averla.
        Altra domanda: hanno messo i bagni chimici a Prati?
        Grazie
        Michele

        October 3, 2023 at 21:44

      • Fabio Bonaldo

        Buongiorno Michele. Rispondo qui a una tua precedente domanda dopo aver tentato di farlo nella sezione corretta. Il commento potrebbe arrivare due o più volte, mi spiace per la confusione creata. Ma l’importante è che in un modo o nell’altro lo vedi.
        Al rifugio Prati non ho visto bagni chimici (quelli a pedale).
        Dai Pinzi Corbini siamo scesi a Capannelle e la mattina dopo abbiamo ripreso la cresta del Renoso.
        Da sotto la Punta dell’Oriente fino al passaggio dei Pinzi Corbini c’è una traccia con qualche sbiadito bollino, su terreno severo.
        Per tirare dritto verso il Renoso bisognerebbe salire ancora un centinaio di metri su terreno che, a guardare su, sembrava impegnativo.
        La traccia GPS l’ha registrata il mio compagno, appena la riceverò te la posso girare. Dimmi a quale indirizzo.
        Grazie

        Fabio

        October 7, 2023 at 10:04

  4. Ti ringrazio per le precisazioni.
    Purtroppo tutte queste …. beh, chiamiamole “anomalie” sono un po’ frutto dell’indolenza corsa 🙂

    –Michele

    June 26, 2012 at 12:47

  5. GORI

    la tua pagina come i video sono molto interessanti.. alcune domande..

    esiste un link dove reperire una mappa decente??
    volendolo percorrere tra l’ultima settimana di settembre e prima di ottobre ritieni sia troppo tardi??
    conosci un buon link per previsioni meteo affidabile per la corsica??

    per ora e sottolineo per ora non ho altre domande : )

    grazie mille in anticipo…

    August 20, 2012 at 13:55

  6. Ciao Gori,

    Mi dicono che per trovare una mappa decente in rete bisognerebbe cercare nei circuiti peer-to-peer (io ho usato quella ottima a fronte della guida ufficiale francese; trovi il link alla prima risposta). Se non ti occorre stamparla (ma solo per consultazione), il sito http://www.geoportail.gouv.fr offre la possibilità di visionare mappe dettagliatissime anche in modalità 3D.

    Non è tardi percorrere il GR20 tra la fine di settembre e ottobre; devi solo mettere in conto il fatto che i rifugi non saranno più presidiati dai gestori o questi staranno quasi per andare via (con conseguenti possibili problemi di rifornimento alimentare). Dipende molto dalla stagione. Inoltre il meteo potrebbe cominciare ad essere molto instabile con in più importanti sbalzi di temperatura.

    Le previsioni meteo le puoi consultare a questo link

    Inoltre, altra fonte utile di info aggiornate è il sito ufficiale del parco: http://www.parc-corse.org/ e il suo blog: http://randoblogpnrc.blogspot.it/

    –Michele

    August 20, 2012 at 14:34

  7. Giò

    Salve a tutti, appena tornato dal GR 20: avvertenze e raccomandazioni molto lucide e veritiere!
    P.S. Da calenzana direi che diviene “di testa” dopo 3-4 giorni.
    Giò

    August 30, 2012 at 14:05

    • Grazie per il feedback, Giò 🙂

      August 30, 2012 at 14:19

  8. cristian piccinelli

    ciao,grazie dei consigli. Condivido appieno i consigli sui rifugi… io prima di dormirci dentro dormirei sotto le stelle senza sacco!!!!
    a fine giugno vado a fare il gr20 sud. statemi bene!!!

    September 29, 2012 at 07:37

    • Grazie per il feedback, Cristian. E scusa per il ritardo. Torno appena oggi dal Selvaggio Blu

      October 8, 2012 at 12:59

  9. Manuela

    Ciao, bellissimo video e grazie per le informazioni!!
    Mi piacerebbe farlo, magari prima solo la parte sud. Secondo te orientativamente aprile/maggio o settembre sarebbero indicati?
    Sarebbe splendido, non avrei problemi di adattamento ne di motivazione…ho fatto due cammini in spagna, uno dei quali la via della plata e dopo quello penso di essere in grado di fare tutto. L’unico grosso problema sarebbe l’allenamento, purtroppo vivo sul mare, ma potrei rimediare!! Un’altra domandina…meglio soli o in compagnia? Le camminate le faccio in solitaria, ma non so se visto il tipo di percorso, sarebbe una buona idea. Grazie ancora 😉

    December 10, 2012 at 12:08

    • Ciao Manuela,
      Ti ringrazio per i complimenti. Se non vuoi trovare neve, settembre è senz’altro il periodo da preferire: inoltre i rifugi sono ancora aperti. Ad aprile e maggio c’è ancora neve (anche se la parte sud è la prima a liberarsi, ma dipende molto dalla stagione) e i rifugi sono chiusi – riaprono infatti tra la fine di maggio e i primi di giugno.
      Riguarda l’allenamento … beh io lo considero importante. Anch’io vivo sul mare e per raggiungere la montagna più vicina faccio dai 300 ai 400 km ogni volta.
      Per quanto riguarda andare soli o in compagnia … tutto dipende dal tuo stato d’animo: c’è chi ama la compagnia e chi starsene per conto suo (molti lo fanno in solitaria). Visto il tipo di percorso se proprio vuoi farlo da sola ti consiglio settembre perchè c’è ancora parecchia gente in giro e per qualunque bisogno non sei mai completamente isolata, come lo saresti a maggio o peggio ad aprile.

      Buon GR20

      December 10, 2012 at 12:23

  10. francesca

    Ciao 2 domande:
    – con un’amica avremo solo 3 giorni: mi consigli da dove partire? saremo a Calvì ma salterei la partenza da Calenzana perchè l’ho gia fatta;
    – come torniamo a Calvì finito il trekking di tre giorni?
    Grazie mille.
    Francesca

    April 11, 2013 at 14:53

    • Francesca,
      Tutto dipende da cosa volete fare, ma partire da Calvì e configurare un anello di tre giorni è un po’ complicato. Da Calvì con un taxi vi fate portare alla Maison Forestière de Bonifatu (dove è possibile anche pernottare) e da lì salite o all’Ortu du Piobbu oppure direttamente al Carrozzu. Se salite all’Ortu du Piobbu il giorno dopo potete fare: Ortu du Piobbu-Carrozzu, e il giorno seguente Carrozzu-Haute Asco. Il terzo giorno potreste fare la salita a/r al Cinto. A Haute Asco c’è una strada asfaltata da cui potete uscire e tornare indietro con autobus e passaggi fino a Ponte Leccia e da qui prendete il trenino per Calvì. Tieni presente però che i mezzi pubblici in Corsica fanno pena.

      April 11, 2013 at 15:13

    • Giulia

      Ciao Francesca,
      Vorrei scriverti in privato, è possibile?
      Grazie mille

      August 28, 2019 at 00:19

  11. Andrea Balluz

    ciao Mike!!
    Ho visto i tuoi filmati x tutto questo inverno, preparandomi duramente per questo percorso…
    Avrei un paio di domande da farti…tra cui ad esempio come hai poi raggiunto la tua macchina lasciata a vizzavona una volta arrivato al termine del percorso a Conca…
    Io e 2 miei amici partiremo il 10 giugno e faremo tutto quanto il gr 20, nord e sud…ritorno previsto per il 27 giugno…
    grazie mille dell’attenzione

    May 22, 2013 at 15:57

    • Andrea,
      Per tornare indietro a Vizzavona c’è voluta un’intera giornata. Da S.Lucie de Porto Vecchio abbiamo preso la coincidenza dell’autobus per Bastia intorno alle 8.30. In tre ore eravamo a Bastia ma il primo treno per Vizzavona partiva alle 17 e qualcosa. In più stavano lavorando sulla linea e abbiamo perso un casino di tempo. Alla fine siamo arrivati a Vizzavona alle 21!!!!

      –Michele

      May 22, 2013 at 17:41

      • antonella1956ntonella

        io ho cambiato a Casamozza e sono arrivata a Vizzavona prima delle 13

        May 23, 2013 at 17:14

      • Ti ringrazio Antonella. In effetti prendendo il bus delle 8.20 a S.Lucie si arriva a Casamozza alle 10.30 e si attende la coincidenza del treno proveniente da Bastia alle 11.43 (feriale) o 10.45 (festivo) e si arriva a Vizzavona alle 13.43. Se gli orari coincidono si può fare.

        May 23, 2013 at 17:38

  12. Andrea

    grazie 1000 per la pronta risposta Michele!!!
    io l’avevo studiata diversamente…nel senso ke nelle mie intenzioni c’era di partire da S.Lucie e Porto Vecchio in bus per raggiungere Ajaccio in modo da potersi godere in treno tutto il tratto meraviglioso nell’interno della corsica fino a Ponte Leccia,da lì cambiare il treno e prendere quello in direzione calenzana così da tornare alla macchina..il tutto possibilmente in giornata..inizio a temere ke allora tt questo giro nn si riesca a fare in un solo giorno..tu ke ne pensi?!

    May 23, 2013 at 00:37

    • Andrea,
      Anche se ho sentito che di recente i treni sono stati ammodernati, tieni presente che i mezzi pubblici in Corsica sono lenti e non troppo affidabili. (In alcuni casi gli autobus non viaggiano di domenica). Quindi devi prevedere enormi perdite di tempo. Noi lo sapevamo in anticipo e avevamo messo in conto la perdita di una giornata intera. Ci sono anche i taxi ma sono molto costosi. Se però il gioco vale la candela ci si deve adeguare. Quindi tornando alla tua idea di andare prima a Ajaccio e poi tornare a Calvi (non Calenzana) in treno – cambiando a Ponte Leccia – devi accettare l’idea che potrai perdere molto tempo, quindi te lo sconsiglio se avete orari rigidi e tempi stretti. Una volta a Calvi per raggiungere Calenzana (una decina di km) o trovate la coincidenza dell’autobus (2 corse al giorno) oppure prendete un taxi (circa 40 euro) come fanno la maggior parte delle persone. Detto questo, al seguente link troverai gli orari dei treni sulla linea Ajaccio-Calvi. Se riuscite a rispettare gli orari “forse” in giornata ce la fate (ma tutto deve filare liscio e senza intoppi o rallentamenti).

      May 23, 2013 at 08:32

      • Andrea

        Grazie delle preziosissime informazioni…
        Sarebbe perfetto se riuscissimo a prendere il treno nr. 8 da Ajaccio alle 15.22…per essere a Ponte Leccia alle 17.50…certo ke xò ci sarebbero poi solo 6 minuti di margine x prendere la coincidenza x Calvi…cavolo…è davvero al limite…basta l’attraversamento di un gregge di pecore sui binari e siam spacciati…
        dovremo a questo punto accorpare due tappe x cercare di recuperare un giorno in +…abbiamo studiato i giorni d marcia nn prevedendo intoppi..purtroppo è stata una leggerezza che spero non dovremo pagare…ma abbiamo preferito inserire un giorno per tentare l’ascesa del monte cinto…

        Per quanto riguarda invece il cibo, pensavamo di cenare alla sera nei rifugi…mentre il pranzo puntavamo a farlo abbastanza “light” ogni giorno durante il percorso con fornellino e piattone di pasta…il ke implicherebbe portarsi da casa una media di 0,5 kg di pasta x ogni pranzo (siamo in 3 a fare il Gr 20) per 15 giorni, oppure in alcuni rifugi approvvigionamenti di pasta ne potremo trovare?!

        May 23, 2013 at 09:05

  13. Che io sappia a Ponte Leccia il treno di Ajaccio aspetta SEMPRE la coincidenza (proveniente da Bastia per Calvi) quindi in questo caso non dovreste avere problemi. E’ invece sbagliato non prevedere giorni in più lungo il trek per le eventuali emergenze. Se qualcuno di voi ha un problema (facciamo le corna) o semplicemente c’è un temporalaccio in arrivo la vostra tabella di marcia salta.
    Per il cibo noi cenavamo nei rifugi, compravamo il pane e ci preparavamo una abbondante colazione. Niente pranzo però, solo sbarrette energetiche. Non è molto pratico cucinare a mezza strada la pasta. Io ve lo sconsiglio (poi mezzo chilo di pasta richiede pure una pentola adeguata pesante e ingombrante!!) Mah …. Comunque la pasta in vendita nei rifugi l’ho vista, ma non so se la trovate in tutti i rifugi.

    May 23, 2013 at 09:23

  14. Andrea

    Eh..purtroppo lo so che è stato un errore non prevedere ulteriori “giorni di sicurezza” nel caso di imprevisti di varia natura…ma avevamo i giorni contatissimi x via del lavoro e altri impegni…confidiamo nella buona stella!! 😀
    Cmq se la coincidenza a Ponte Leccia aspetta l’arrivo del treno da Ajaccio sono già + disteso!!
    Appoggio la tua idea della colazione superabbondante e barrette energetiche al seguito … meno ingombro e massimo risultato!! Opteremo x questo tuo consiglio…!!
    Sto davvero fremendo per questo viaggio!! non vedo l’ora di essere a Calenzana!!
    Voi la sera prima della partenza da Calenzana avevate campeggiato al Camping Comunale? Noi abbiamo trovato il camping Paradella a Calenzana ke ci farebbe poi pagare 6 € giorno per tenere la macchina nel parcheggio … non mi fido a lasciarla in giro … tu ke ne dici a riguardo?!

    May 23, 2013 at 09:36

    • Se hai visto il mio primo video, ricorderai che noi abbiamo campeggiato al Camping Comunale (ottimi bagni e docce e locale cucina). La macchina l’abbiamo lasciata al parcheggio che si trova di fronte 50 metri più avanti (anche quello si vede nel video). Non si paga niente. In Corsica personalmente mi fido a lasciare l’auto incustodita.

      May 23, 2013 at 09:57

      • Andrea

        Ottimo!! Opteremo x questa soluzione allora!! sì sì, i tuoi video li ho visti tutti e mi han fatto innamorare di questo percorso!! 😀
        Ultima domanda ke mi viene in mente (x il momento) … tu mi hai scritto “Quindi tornando alla tua idea di andare prima a Ajaccio e poi tornare a Calvi (non Calenzana) in treno” … ma il treno non fa fermata a Calenzana nel percorso da Ponte Leccia a Calvi?!

        May 23, 2013 at 10:02

      • Federico

        Ciao Michele! Ma al campeggio comunale che citi (che credo sia il “gite d’etape municipal”) si deve necessariamente prenotare o se mi presento con la tenda e pago una piazzola, non ci sono problemi? Perché non riesco a mettermi in contatto con loro e ho bisogno di un posto dove dormire la prima notte arrivando alle 15 a Calenzana e non potendo quindi partire per la prima tappa del GR20 appena giunto in Corsica. Grazie in anticipo, Federico 🙂

        May 13, 2016 at 14:48

      • Scusa ma mi stai facendo 2 volte la stessa domanda? Ti ho già risposto. Vai tranquillo. Non c’è bisogno di prenotare!!!

        May 13, 2016 at 15:00

  15. Assolutamente NO. Calenzana è a circa 10 km nell’interno. Dovete per forza scendere a Calvi (o al limite alla fermata a richiesta “Dolce Vita” più vicina allo svincolo per Calenzana, ma lì non li trovate i taxi e quindi potete solo contare sulla fortuna di trovare un passaggio).

    May 23, 2013 at 10:10

    • Andrea

      grazie 1000!! non ho ancora avuto il tempo di fermarmi un attimo a guardare questa sfaccettatura del viaggio (cioè la parte poi in treno x ritornare a calenzana)..ma in questo veloce scambio di mess m hai illuminato la via!!
      grazie ancora..
      spero di poterti ancora disturbare caso mai mi venisse in mente altro da chiederti!!
      grazie davvero!!

      May 23, 2013 at 14:30

  16. Andrea

    Grazie mille anke ad Antonella per i preziosi consigli…
    Però forse non mi sono spiegato bene…perché mi sembra strano dover prendere un bus fino a casamozza (che mi pare essere abbastanza vicino a bastia), per poi ridiscendere in treno fino a vizzavona e risalire in seguito a calenzana…
    Provo a spiegarmi meglio…noi in pratica avremo la macchina ferma a Calenzana, da dove partiremo a fare tutto il Gr 20 l’11 di giugno…avremo poi il traghetto di ritorno la mattina presto del 27 giugno, intorno alle 7.45.
    Il 26 mattina puntavo ad essere già a Conca x intraprendere la risalta in bus/treno fino a Calenzana…nei miei sogni ci sarebbe di cercare di utilizzare il più possibile il trenino che attraversa l’interno della corsica, e quindi il massimo sarebbe da calenzana arrivare ad Ajaccio, e da lì farsi tutto il percorso in treno fino a Ponte Leccia, dopodiché cambiare linea in direzione Calvi…
    Secondo voi è possibile fare tutto nella giornata del 26 giugno?!
    Mi auguro davvero di sì..sarebbe un finale splendido x questa meravigliosa avventura se riuscissimo anke a goderci il viaggio sul trenino…
    grazie dell’attenzione!!

    May 24, 2013 at 08:43

    • Andrea,
      il commento di Antonella non era diretto a te, bensì a me che dovevo in quella circostanza tornare a Vizzavona.

      Tornando al tuo progetto, l’idea di andare ad Ajaccio non è male. Dovrai però battagliare con i vari mezzi di trasporto e soprattutto con le coincidenze. Dal sito corsicabus.org puoi provare a trovare gli orari a te più consoni. Devi comunque cercare di farti portare a Porto Vecchio (dal pulmino del camping La Tonnelle) in tempo per prendere l’autobus giusto per Ajaccio in modo da poter salire sul treno che ti farà arrivare in serata a Calvi.
      Come ho detto sei sul filo del rasoio perchè tutto dovrebbe filare liscio e non dovrebbero esserci contrattempi.

      May 24, 2013 at 09:33

  17. luca sgualdini

    Ciao, volevo chiederti informazioni riguardo la possibilità di ricaricare le batterie della macchina fotografica, nei rifugi. Percorrerò il GR20 ad agosto, in autonomia, con tenda propria al seguito.
    Ps. Sono un amico di quel “sardo” che lo ha fatto l’anno scorso col figlio di 8 anni. Confermo: percorso tutto, in 16 gg. con tenda e vettovaglie. Il ragazzino si ricorda tutti i nomi dei posti e corregge il padre nei resoconti. Ma forse noi sardi siamo abituati ai terreni sconnessi (se hai fatto il selvaggio blu sai di cosa parlo).
    Complimenti per il sito. Adesso mi guardo foto e video.
    saluti

    May 28, 2013 at 09:42

    • Ciao Luca,
      c’è un thread su corsica.forhikers.com dove se ne parla.
      Dovresti poter ricaricare alla terza tappa (Haute Asco), alla quarta (Bergeries de Vallone), alla quinta (Castel di Verghio), alla nona (Vizzavona), alla decima (Capannelle), alla undicesima (Bocca di Verdi) anche se io mi fermerei a Prati, poi niente a Usciolu, niente ad Asinau (ma se fai la fermata intermedia Matalza “forse” (ma non ho informazioni certe a riguardo), e poi sì al Villaggio di Bavella che è due ore prima dell’ultimo rifugio (Paliri). E il giorno dopo sei a Conca.
      Io comunque mi sono recentemente dotato di un bel po’ di batterie (non originali) di ricambio per la GH2 e anche di una batteria ad alta capacità che collego con cavo esterno (ma quest’ultima sul Selvaggio Blu è stata superflua). Ti consiglio di fare lo stesso per la tua 7D. Invece nelle due volte che ho fatto il GR20 ho usato una pocket cam (quindi perdona la qualità) e batterie alcaline di ricambio.

      Buon GR20

      –Michele

      PS
      Un bel sito anche il tuo. Complimenti.

      May 28, 2013 at 12:33

  18. luca sgualdini

    Grazie delle info e dei complimenti.

    May 28, 2013 at 12:40

  19. Ciao a tutti, Sono io che lo scorso Agosto ho percorso la GR 20 con mio figlio Marco che in realtà aveva appena compiuto 9 anni. Certo quando l’ho percorso con mia moglie nel 2000 andavamo un po più svelti ma tutto sommato si è comportato molto bene. Mi auguro che tutti i papà possano fare una esperienza come la nostra……saluti a tutti. I gestori dei rifugi mi hanno assicurato che la GR 20 l’hanno percorsa anche bambini più piccoli!! PS x Mike: Marco ha percorso buona parte del Selvaggio Blu!!!

    In questa pagina troverete parte il resoconto fotografico della nostra GR 20 ed anche consigli ed aggiornamenti.

    Saluti

    May 29, 2013 at 18:38

    • Grazie Stefano per le informazioni e l’utile link alla tua pagina di Facebook. Complimenti anche a tuo figlio. Sicuramente promette bene 🙂

      May 29, 2013 at 18:55

  20. Ivano Moreno Grisoni

    Ciao Mike volevo segnalare che l’ innevamento quest’ anno e’ eccezionale e sta provocando gravissimi disagi su quasi tutte le tappe del percorso nord . Per chi avesse in programma il gr 20 i primi di giugno consiglio http://randoblogpnrc.blogspot.it/ per evitare spiacevoli disguidi.
    Avevo in programma il gr20 nord i primi di giugno ma viste le condizioni meteo “himalayane” odierne dovro’ rimandare tutto al prossimo anno,

    May 30, 2013 at 03:38

    • Ti ringrazio Ivano. Sul forum corsica.forhikers.com se ne sta parlando intensamente in questi giorni. Il soccorso alpino ha perfino fatto un intervento nel Circolo della Solitudine a escursionisti in difficoltà a causa della neve. In effetti il blog ufficiale del parco che hai menzionato tu è la fonte di informazioni più aggiornata sotto l’aspetto del meteo. Mi dispiace per il tuo viaggio rimandato.

      May 30, 2013 at 08:27

  21. Jacopo Santaiti

    Ciao Michele,
    mi servirebbe un consiglio esperto;
    sto organizzando con altri ragazzi un trekking della parte nord del GR20 avendo a disposizione solo 5/6 giorni..
    Pensavamo di ricoprire la tratta Calenzana – Castel de Verghio nel periodo di meta agosto, credi sia fattibile senza corse pericolose in quel tempo stimato?
    Inoltre noi possiamo muoverci solo con mezzi pubblici, la mia idea era di arrivare da bastia a calvi con il treno da calvi a calenzana con un bus (se lo trovo), da castel de verghio arrivare a corte (anche se non so ancora in che modo) e da li con il treno fino a bastia.
    le due tappe del gr20 in questione che tu sai sono in qualche modo collegate con bus o altro almeno fino le citta piu importanti?
    Grazie mille per tutte le info di queste pagine!!
    Jacopo

    May 31, 2013 at 11:28

    • Jacopo,
      Come ho scritto sopra, programmare un trek in tempi stretti non è mai consigliabile perchè si deve per forza puntare sulla fortuna e che tutto fili liscio. Detto questo da Calvi per Calenzana partono solo 2 bus al giorno e vi conviene prendere un taxi (circa 35 euro a corsa). Da Calenzana puoi arrivare a Verghio in 5 giorni (da lì dovete prendere dei passaggi per Corte o mezzi pubblici – ma dovete informarvi bene per questo). Alternativamente potete arrivare a Corte a piedi usando il sesto giorno. Proseguite sul GR20 verso il rif. Mangano, ma alla Bergerie de Vaccaghja prendete la deviazione per il rifugio Sega nella valle del Tavignano, ma non la vedo fattibile in un giorno perchè sono circa 33 km!!!! (10 per Vaccaghja e 23 circa per Corte). Di fatto avreste bisogno di un giorno in più e spezzare la tratta al Rif. Sega. E sempre che tutto vada senza intoppi.

      May 31, 2013 at 12:22

  22. Ivano Moreno Grisoni

    Ciao Mike
    per il mio gr 20 purtroppo ormai saltato causa meteo avevo fatto una assicurazione viaggio per 15 gg euro 55 con worldnomads.it. Volevo sapere il tuo parere e se la si puo’ consigliare ad altri visto che negli sport coperti c’e’ pure il trekking.

    May 31, 2013 at 12:51

  23. Marco

    Ho letto solo adesso questa interessante discussione e i consigli che la precedono.
    Ho percorso tutto il GR20 anche se in 2 anni diversi: la parte Nord (da Calenzana a Vizzavona ) nel 2010 e la Sud (da Conca a Vizzavona quindi in senso “inverso”) nel 2011.
    Stupende entrambe anche se la mia preferenza va per la Nord.
    Ho avuto probemi di orientamento solo per quanto riguarda la tappa modificata con l’introduzione di Maltanza poichè nel 2011 il percorso originario (a mio parere preferibie) era stato concellato e in un piccolo tratto erano stati apposti FALSI segnali che portavano nel NULLA.
    Per quanto riguarda i consigli iniziali concordo in tutto o quasi. Mi riferisco alle “cimici” dei rifugi: io non ne ho mai incontrate ma forse perchè in quel momento erano state disinfettate.
    E’ vero invece che occorre condivdere odori, rumori, ecc. con il vicino di letto. … e il vicino è veramente vicino … a volte anche troppo !!!

    Una menzione sui TRASPORTI:
    Da Bastia un pulman conduce (nel pomeriggio) a Calvi e poi torna indietro di circa 10 km e termina la corsa deviando verso Calenzana (punto di partenza da Nord. C’è anche il trenino … ma lo sconsiglio per gli orari. Comunque il treno lascia al Camping Dolce Vita: 8 km a piedi per allenarsi e si arriva a Calenzana
    Da Vizzavona (divisione Nord/Sud) c’è a possibiità di raggiungere Bastia sia in pulman sia in treno
    Da Conca, si raggiunge Santa Lucia di Portovecchio (credo con navetta o a piedi) e da questa località passa il pulman che percorre la costa est e conduce a Bastia.

    Io ho sempre viaggiato su mezzi pubblici o fidandomi del classico autostop.

    ps: percorso effettuato in soitario (ma mai da solo bensì con decine di amici occasionali) … e non sono un giovincello … ho passato i 60.

    Saluti, Marco

    June 4, 2013 at 16:34

    • Grazie Marco per le utilissime informazioni. In particolare quella del pulman che fa Bastia-Calvi e poi termina proprio a Calenzana??? Ho capito bene? Non ero a conoscenza della cosa!!! Anch’io ho fatto il GR20 sud nel 2011, ma la vecchia traccia era ancora presente: evidentemente hanno aspettato che passassi per cancellarla 😉
      Grazie ancora per i commenti

      –Michele

      June 4, 2013 at 16:58

  24. Arianna

    Scusate una domanda per una persona che sta organizzando il suo pre gr20… si pensava di andare in tenda per andare al max risparmio… la prenotazione nei rifugi è obbligatoria o si trova uguale???

    June 4, 2013 at 22:24

    • Arianna, se ti porti la tua tenda, la prenotazione non è obbligatoria. Arrivi, paghi e ti trovi una piazzola libera. Se invece vuoi dormire nelle tende del Parco, allora prenotare è obbligatorio.

      June 6, 2013 at 18:26

  25. Marco

    Si Arianna, … niente prenotazione anche se sul sito del parco è possibile effettuarla e pagare in anticipo. Ma non serve a niente. Inoltre rischi che se cambi giorno (raddoppio tappa … o stop per maltempo …) la tua spesa e la prenotazione vanno a farsi friggere.
    Ulteriori piccoli consigli. Viaggiate leggeri !!! Quindi se portate una tenda fate che questa e il materassino non vi facciano diventare dei muli. Io consiglio di tagliare sul mangiare visto che nei rifugi c’è di tutto (basta accontentarsi e non cercare l’impossibile). Il mio zaino compreso tenda, materassino, sacco a pelo, bastoncini, insomma TUTTO non superava i 14 kg (acqua compresa).
    Altri piccoli suggerimenti:
    1 – Comprate una confezione di succo di frutta Yoga Taski, bevetela e sciacquate bene l’interno, riempitela di marmellata o miele tramite una siringa da dolci … avrete 300g di dolcezza con involucro di peso zero o quasi (basta spremere, ideale per colazione)
    2 – Ottime le confezioni singole da 50 gr di parmigiano (un po’ care ma ideali da portarsi dietro senza che il formaggio si sciupi).
    3 – Io non uso il camel-bag ne’ la classica borraccia da trekking. Avevo 3 bottiglie da minerale da 750 cl (quelle col tappo a spruzzo) e i 2250 cl totali mi sono sempre bastati. Al finire della prima bottiglia si scioglie una bustina di sali integratori, si beve … e si passa alla seconda. all’arrivo si sciacqua e si è pronti per la prossima tappa

    Riguardo al bus Bastia Calvi ha scoperto il percorso (Bastia-Calvi-Calenzana) sul sito della compagnia che fa servizio anche se io non ho verificato personalmente perchè ho fatto l’autostop cercando un passaggio direttamente sul traghetto (Basta cercare chi va a Calvì … e poi farsi 8 km a piedi dal bivio per Calenzana).
    ATTENZIONE verificare sempre orari e percorsi perchè i servizi pubblici VARIANO moltissimo a seconda dei mesi. Quello che ho scritto vale per Luglio e Agosto ma è spesso SOPPRESSO in tutti gli altri periodi.

    ciao, Marco

    June 9, 2013 at 14:43

  26. Arianna

    Scusate ma il progetto iniziale si sta ampliando a vista d’occhi e altre persone si stanno aggregando… ovviamente nessuno ha gli stessi giorni di ferie quindi volevo chiedervi se avete idea di quali siano le uscite/entrate intermedie per il gr sud… le avevo trovate su un sito ma all’epoca non mi interessavano e ora non riesco più a trovare il sito… vi ringrazio molto

    Arianna

    June 14, 2013 at 11:49

    • Arianna,
      per il GR20 sud le varie vie di fuga sono: Capannelle (è asfalto ma è una strada di servizio che percorre solo chi và a Capannelle), Col de Verde (asfalto), dal rif. Prati si può scendere su sentiero laterale giù a Isolaccio di Fiumorbo, da Bocca di Laparo (tra Prati e Usciolu) si può scendere a Catastaghju o a Cozzano, da Usciolu si può scendere a Cozzano, da Bocca di l’Agnone si scende a Zicavu, dal rif. Asinau si scende a Quenza, infine a Col di Bavella c’è l’asfalto. Insomma solo a Capannelle, Col di Verde e Col di Bavella si interseca l’asfalto. Negli altri casi si scende su sentiero giù in paese.

      June 14, 2013 at 13:02

  27. Arianna

    Altra richiesta di delucidazione… Si guardava per i depuratori di acqua e… sinceramente… ho visto prezzi un po’ folli. Potresti chiarirmi un po’ in materia? grazie

    June 14, 2013 at 16:41

  28. Arianna,
    Vi consiglio il Micropur Forte MF 1T (in pillole o gocce). Una pillola potabilizza un litro (o 3 gocce). Dopo mezz’ora è già sufficientemente sicuro. Ma è meglio attendere 2 ore per la certezza totale. Noi ricaricavamo le nostre camelbak appena arrivati al rifugio e le lasciavamo riposare tutta la notte. Le trovi da Decathlon o su internet. Ma le ho viste in vendita anche al negozio di Vizzavona.

    June 14, 2013 at 16:59

    • Antonio

      Ciao Michele l’anno scorso ho fatto il GR20 dal 1 di giugno al 16 partendo da Conca. Con un gruppo di Francesi ed io l’unico Italiano. Esperienza in tutti i sensi unica ed incancellabile. Hai ragione quando dici che è’ la testa a comandare. Le gambe ed i polmoni se allenati vanno da soli. Altro aspetto: neppure un serio campo militare per chi l’ha fatto assomiglia all’adattamento che si subisce in certi rifugi , tuttavia ci si abitua e si sorride anche di fronte ai forti disagi , doccia fredda, turche orrende, puzza e concerti notturni, acari e cimici. Comunque Michele a distanza di un anno ho ricordi indelebili di questa esperienza. Mi capita spesso di ripercorrere con la mente i percorsi giornalieri. Fantastico davvero. Saluto tutti e a chi farà’ il GR dico :vi arricchirà’ davvero la mente.

      June 15, 2013 at 20:58

      • Grazie Antonio per il tuo contributo. La bellezza di questo itinerario è tale che ti prende dentro in modo indescrivibile. Ecco perchè – se fatto bene – anche a distanza di anni lascia un ricordo indelebile (sia pure con tutte le difficoltà e i disagi che ben conosciamo).

        –Michele

        June 16, 2013 at 22:52

  29. Daniele

    Ciao,
    Vorrei partire a metà luglio, e come hai giustamente puntualizzato, non ci sono molti italiani a cui chiedere informazioni. Lo farò in solitaria, ben conscio del fatto che per me è un azzardo: nonostante io sia abbastanza atletico ed allenato (mezza maratona in 1:34, nuoto agonistico, ciclismo), e nonostante mi sia cimentato con percorsi di trekking anche molto duri, tra gargano e alpi apuane (590m di dislivello in 2,5km) non ne ho mai fatti di così lunghi e logoranti, nè ho mai “pernottato” per strada. Purtroppo sono estremamente attratto dal fascino di questo percorso, e ci ho fantasticato sopra così a lungo che a questo punto devo farlo per forza. Per carattere, so che partirò. Viaggerò con tenda e provviste, ma senza gps (budget limitato). E qui, la domanda da un milione di dollari: a quali rischi va incontro una persona, fisicamente allenata ma molto poco esperta, con la testa abbastanza sulle spalle, e una forte motivazione? Domandine accessorie: per caricare cellulare e/o fotocamera, i gestori dei rifugi si “prestano” ad aiutare anche chi sceglie l’opzione tenda? Ci sono animali pericolosi a cui stare attenti nel caso in cui si decidesse/si fosse costretti a campeggiare fuori dalle aree attrezzate? L’uso delle “cucine” dei rifugi è consentito anche agli ospiti in tenda? Dovessi rendermi conto di non farcela, l’opzione “abort” è possibile lungo tutto il percorso, o ci sono tratti “tagliati fuori” in cui bisogna procedere per forza? Potresti darmi qualche dritta su come riempire lo zaino? (ho un 40l, ma la tenda va fuori dallo zaino). Quanto al sacco a pelo, un comfort 15°c è sufficiente, o devo procurarmene uno più protettivo?
    Ti ringrazio in anticipo per la pazienza e per tutto l’aiuto che potrai darmi.
    Daniele

    June 18, 2013 at 16:11

  30. Ciao Daniele,
    Il GR20 è molto frequentato e quindi, anche se camminerai da solo, in realtà ci sarà sempre qualcuno nei dintorni: quindi il rischio della “solitaria” è limitato. Porta comunque con te il cellulare e il numero del Soccorso Alpino corso che troverai più sopra (giusto per scaramanzia). Per il resto occorre molta motivazione e resistenza (e penso tu li abbia entrambi). Viaggiare però per 15 giorni con tenda e provviste la vedo un po’ dura. Per le provviste intendo. Avrà pure il suo fascino ma il peso dello zaino penso diverrebbe proibitivo. Animali pericolosi non ce ne sono, ma, magari invadenti … sì. Qualche volpe e i cinghiali corsi. Se sei solo ti sconsiglio di campeggiare lontano dai rifugi. Non in tutti i rifugi avrai la possibilità di ricaricare le batterie, quindi dovresti portartene alcune in più. I gestori sono comunque persone disponibili e saranno sicuramente pronti ad aiutarti. Potrai certamente usare la cucina esterna a disposizione dei campeggiatori (questo l’ho scritto anche sopra, ma ti sarà sfuggito, così come ho già risposto sopra riguardo i vari punti di fuga (gr20 sud) in caso di necessità: nel settore nord i punti di fuga sono: Ortu du Piobbu (sentiero), Carrozzu (sentiero), Haute Asco (strada asfaltata), Bergerie de Ballone (sentiero), Col de Verghio (strada asfaltata), Manganu (sentiero), Breccia del Capitello (sentiero per Corte), rif. PietraPiana (sentiero), rif. Onda (sentiero) e Vizzavona (strada ferrata e asfalto). Insomma in ogni posto tappa c’è una via di fuga a valle, ma la maggior parte di esse sono su sentiero.
    Uno zaino da 40 litri per un trek con tenda e provviste è troppo piccolo. Dovresti averne uno almeno da 60 ma in questo caso i tuoi materiali dovrebbero essere molto leggeri e molto comprimibili. E comunque non dovresti superare i 18 kg a pieno carico (oltre sarebbe troppo massacrante). Io al posto tuo rinuncerei a viaggiare con i viveri per andare più leggero (lo so che hai un budget limitato). In questo modo potresti caricare solo tenda, sacco a pelo (quello da 15° confort è troppo leggero – potrebbe andar bene ma se viene il brutto tempo le temperature scendono drasticamente anche a luglio), un pile leggero e uno di mezzo peso, occhiali da sole, crema solare, guanti invernali, cappello estivo e invernale, un pantalone corto di ricambio, slip e calze di ricambio, piccolo pronto soccorso, pillole potabilizzatrici, giacca impermeabile, kit per igiene con carta igienica, almeno 3 litri di acqua. Al momento non mi viene in mente altro. Noi avevamo anche il nostro fornelletto e caffettiera. Ma, come ho detto, andando da solo ogni grammo risparmiato fa la differenza.

    –Michele

    June 18, 2013 at 17:33

  31. Daniele

    Michele, grazie mille per la tua risposta così pronta. La mia intenzione era di portare soprattutto alcuni risotti liofilizzati per risparmiare qualcuno dei pasti, più barrette energetiche, bustine di integratori, biscotti secchi e marmellata monodose per la colazione. Infine bustine di caffè solubile, bustine di zucchero per le “emergenze” e un pentolino da 2l in alluminio. Lo zaino da 60 è enorme per la mia stazza (1,67 * 58kg), non ci si sta nemmeno con un 50? Ma soprattutto: vero che se viene il brutto tempo con 15° comfort non te la passi benissimo, ma se invece il tempo è bello non “arrostisci” in uno più imbottito? Cioè, se le temperature di notte normalmente non scendono sotto i 10 gradi, non è meglio un sacco più leggero (di peso e di fatto) e, nella malaugurata ipotesi di brutto tempo, non so, magari dormire vestito? Per l’illuminazione cosa consigli?
    Ancora grazie,
    Daniele

    June 18, 2013 at 19:22

  32. Daniele, dormirai sempre in quota: non farà mai così caldo. E anche se fosse puoi usare il sacco a pelo aperto a mò di coperta. Credimi, è meglio soffrire il caldo che il freddo. Per lo zaino …. tutto dipende da te e quello che ci metti dentro. Uno zaino più voluminoso è solo più capiente: se lo riempi di meno puoi stringere le stringhe di compressione e ridurne il volume. Per l’illuminazione portati un frontalino e batterie nuove.

    June 18, 2013 at 19:39

  33. Antonio

    Ciao Daniele, ciao Mike, mi associo in pieno a ciò che ha riferito Mike, in particolare il freddo che puoi incontrare. Soprattutto se intendi dormire in tenda. Lo scorso anno ho battuto i denti in tre occasioni perché avevo il sacco a pelo leggero, portati una bella felpa pesante perché la sera può in effetti fare freddo e comunque possono arrivare nubi , i rifugi sono in quota, alcuni a 2000 metri . Consiglio : non lasciare mai gli scarponi fuori dalla tenda e o dal rifugio perché solitamente c e aria umida e se piove improvvisamente di notte mentre dormì sono guai. Gli amici francesi l anno scorso hanno camminato due giorni con l’acqua ai piedi, pioveva anche. Per cibo: non sovraccaricarti , nei rifugi trovi le derrate essenziali e comunque con le calorie che consumi puoi anche mangiare cibo superfluo che in Italia non mangeresti . I loro biscotti al burro, scatolette carne , salame, formaggi…..ed ancora salame. Ultima info: lungo i percorsi puoi trovare fonti di acqua, chiedi sempre il mattino prima di partire al rifugio oppure ai trekkers francesi, molti lo fanno più volte e conoscono i segreti delle tappe. Per il resto ti invidio, partirei di nuovo….portando con me l’acaricida perché lo scorso anno mi hanno mangiato i piedi….preferisco la tenda e non i materassi lerci…. Fra qualche anno ho intenzione di rifare il gr ….questa volta da nord a sud…Calenzana – Conca. Ricorda i bastoncini e pile di scorta …..scriviamoci se vuoi altri consigli. Ringrazio Mike….sabato avevo nostalgia pensando allo scorso anno ed ho trovato il tuo sito….bello anche il film 1 e 2….ho riconosciuto alcuni passaggi faticosi ma meravigliosi. Ciao

    June 19, 2013 at 21:36

  34. Alessandro Mazzon

    Ciao. Vorrei sapere se sai e ti ricordi prezzi medi delle piazzole per tende nei camping/rifugi .
    Vorrei fare il gr20 con amici in tenda e non riusciamo a trovare i prezzi per un preventivo. Grazie.

    June 27, 2013 at 18:46

    • Alessandro,
      il costo per una singola persona (che viaggia con la propria tenda) è 6-7 euro. Puoi verificarlo anche tu andando sul sito del Parco dove si effettuano le varie prenotazioni e simularne una. La prenotazione per chi usa la propria tenda però non è indispensabile (come ho scritto sopra).
      Michele

      June 27, 2013 at 19:25

  35. Arianna

    Mike,
    ancora io… una volta arrivata a Conca dove mi consigli di alloggiare? Perché sul sito parc corse mettono refuge de bucchinera mentre su una guida che ho trovato mettono tal gite d’étape la tonnelle…
    Grazie mille

    Arianna

    June 28, 2013 at 10:50

    • Arianna,
      Il punto terminale del GR20 è il campeggio La Tonnelle di Conca (potete prendere una stanza o campeggiare). Se cerchi con google trovi anche il loro sito con tutte le informazioni (offrono anche un servizio di bus-navetta per S.Lucie di Porto Vecchio e Porto Vecchio).

      –Michele

      June 28, 2013 at 11:11

  36. raffa

    Guida davvero molto utile anche perchè mi sono tolta dalla testa l’idea di fare subito il GR20 con il bimbo ha 5 anni.
    A questo punto, in attesa di fare questa fantastica escursione (ahimè non prima di qualche anno) qualcuno mi può suggerire qualche escursione alternativa da fare con lui in corsica ?

    grazie mille “

    July 1, 2013 at 20:46

    • Raffa,
      in Corsica vi sono anche trek più semplici e fattibili tutto l’anno. Si chiamano: Mare a mare nord, Mare a mare centro, Mare a mare sud, Tra Mare e Monti e Mare e monti Sud. Puoi fare una ricerca su google, oppure in inglese li trovi sul sito corsica.forhikers.com a questo link

      July 1, 2013 at 20:56

  37. Alessandro

    Ciao Mike,
    nel 2002 ho fatto il GR 20 Nord partendo da Vizzavona, quest’anno mi è tornata voglia di fare il sud, una domanda, partendo da Vizzavona per Conca considerato che ho la macchina al seguito dove mi consigli di lasciarla, appena ho finito il GR volevo andare al mare verso Porto Vecchio.
    Grazie

    July 5, 2013 at 20:31

  38. Alessandro,
    se decidi di lasciarla alla stazione di Vizzavona, non paghi niente ma poi è un po’ tortuoso prendere i mezzi pubblici per ritornare a riprenderla. Altrimenti il Camping La Tonnelle di Conca offre la possibilità di parcheggio custodito al prezzo di 2 euro al giorno.

    –Michele

    July 5, 2013 at 20:36

  39. Andrea

    Ciao, questa estate vorrei percorrere 2/3 giorni sul GR20. Siamo io e la mia ragazza e vorrei fare qualche tappa della parte più facile.
    Ho praticità con la montagna e i viaggi in autonomia (bikepacking.it) ma non molta a piedi.

    Grazie mille!

    July 15, 2013 at 11:06

    • Beh, Andrea, la parte più facile è la sud. Potresti percorrere le prime tre tappe partendo da Conca. Il primo giorno è una lunga camminata. Il secondo puoi scegliere se fare la parte cosiddetta Alpina (le Aiguilles de Bavella) – che poi non è così difficile – oppure il tragitto basso, semplice come il primo giorno. Se ve la sentite continuate, ma il terzo giorno ti fa salire sul Monte Incudine con un impegnativo dislivello.

      Un altra alternativa è andare a Corte, e partire per la valle del Tavignanu, fate il rif. Sega, dormite lì, poi il giorno dopo proseguite verso il Lac de Nino e da lì ancora per Castel di Verghio dove c’è l’asfato e potete tornare a Corte con i mezzi pubblici (ma dovete informarvi bene).

      Michele

      July 15, 2013 at 11:25

      • Daniele Furlani

        Ciao Michele, complimenti per il blog che hai creato:-). Ti vorrei chiedere un aiuto: ad agosto andrò a fare l intero percorso del gr20. Vorrei sapere se portare il fornellino e se mi puoi consigliare una tenda da portare(modello-marca) . Grazie!!!! . By Daniele (TV).

        July 15, 2013 at 23:19

  40. Ciao Daniele, grazie per i complimenti. Il fornellino è veramente indispensabile perchè è meglio non fare affidamento ai fornelli messi a disposizione dai rifugi. Ovviamente se lo devi acquistare prendine uno che sia il più piccolo possibile (tipo Optimus Crux), mentre come tenda va benissimo la Camp Minima 1 SL (e portati anche molti cordini nel caso fosse necessario ancorarla anche con pietre).

    –Michele

    July 15, 2013 at 23:35

  41. Daniela

    Ciao Michele,

    grazie per le informazioni preziose che hai scelto di condividere! Ho trovato davvero utile la lettura dei vari post.

    La prossima settimana provero’ a fare la meta’ nord del GR20, partendo da Vizzavona, e volevo chiederti un paio di cose:

    1. Vado in moto con un amico. Pensavamo di lasciarla a Calvi’ (in un qualche garage) cosi’ da averla a portata di mano alla fine del giro, ma ho visto che hai appena suggerito un parcheggio custodito nel camping La Tonnelle di Conca. Sai se e” custodito “abbastanza” da poterci lasciare tranquillamente una moto con caschi, abbigliamento “civile” ecc ?

    2. Con cosa lo sostituisco il Micropur che mi hanno appena detto che gli outdoor non lo posono piu’ vendere a seguito di un recente decreto del Ministero della Salute e le farmacie non ne conoscono l’esistenza???

    Ciao e grazie ancora,
    Daniela

    July 16, 2013 at 13:54

    • Ciao Daniela ti ringrazio per i complimenti.
      Non posso garantirti al 100% la sicurezza ma in genere posso dirti che in Corsica non si rischia come in Italia. Personalmente mi fiderei.

      Per quanto riguarda il Micropur, posso dirti che l’ho acquistato online (come appare chiaro anche all’inizio del mio secondo video).

      –Michele

      July 16, 2013 at 20:30

  42. Daniela

    Ciao Mike,
    grazie mille! Ammetto che non avevo visto i filmati…
    Per il micropur via rete ormai e’ tardi: contiamo di partire all’inizio della prossima settimana, percio’ provero’ a cercarlo in Corsica. Alle brutte alcuni amici mi hanno suggerito di aggiungere un po’ di cloro (fara’ schifo ma almeno un po’ aiuta), solo che non hanno saputo dirmi le dosi. Tu sapresti darmi indicazioni?

    Sono davvero emozionata e non vedo l’ora di partire!!!

    Grazie ancora e, se dovessimo trovare novita’ sul percorso, al ritorno te le comunichero’!

    Daniela

    July 17, 2013 at 10:52

    • L’ultima volta che ci sono stato mi ricordo chiaramente che il Micropur era in vendita al negozio di Vizzavona. Sui dosaggi del cloro … non saprei dirti. Dicono che si dovrebbe usare una goccia per litro di acqua. Ma non posso garantire. Comunque non dovete avere paranoie. Dovete solo essere attenti. Chiedete la provenienza dell’acqua quando non è evidente e se è sicuro berla (e non fidatevi troppo dell’acqua dei rubinetti, a meno che non vi garantiscano che è sicura).

      Buon viaggio

      Michele

      July 17, 2013 at 13:14

  43. finalmente si parte!!! il 1 agosto io e la mia ragazza attacchiamo da Calenzana… l unico dubbio che mi rimane è la difficoltà oggettiva del cirque de la solitude… secondo te si puo paragonare ad un primo grado di alpinismo o qualcosa di piu oppure no, ovvero: sarebbe “semplicemente” classificato EE in italia??? poi non ho capito bene che dislivello affronteremo e quanto tempo dura normalmente questo passaggio…

    ti ringrazio in anticipo e non ti assicuro che non avrò altre domande dell ultimo secondo : )
    G

    July 26, 2013 at 09:29

    • Gori,
      Il Circo della Solitudine fa solo impressione a vedersi, ma in realtà non è così difficile. Io non sono arrampicatore e l’ho fatto senza problemi. Quindi non ti devi far suggestionare. I segnavia (abbondanti) che troverai ti aiuteranno a capire dove mettere i piedi. Non c’è nulla da arrampicare (nel senso stretto della parola). Si cammina dove si può … dove c’è da scendere ci si aiuta un po’ con le mani nei tratti in appoggio … nei tratti più pendenti ti aiuti con la catena (magari aver fatto qualche corda doppia psicologicamente aiuta) e si zigzaga così fino al fondo. Poi fai un traverso facile e si comincia a salire. Di nuovo le catene (e una scaletta) ti aiuteranno nei passaggi meno comodi. Farai circa 200 metri di dislivello in basso e altrettanto a risalire. L’unica raccomandazione che ti dò è di non farlo se è bagnato perchè diventa scivoloso.
      Come tempi … ufficialmente è dato per 2 ore, ma tu mettine in conto 3. Io non lo considererei un semplice EE perchè in realtà si tratta di un sentiero “attrezzato”. Alcuni si “sciacquano la bocca” dicendo che è un itinerario “tecnico”. In realtà occorre solo molto buon senso e un po’ di sangue freddo (lo fanno anche i boy scouts!) Vedrai che andrà bene …

      Buon GR20 e al ritorno fammi sapere come è andata …

      –Michele

      July 26, 2013 at 09:54

  44. grazie michele per la velocità e per gli utili consigli…
    non ti preoccupare non mancherà il nostro feedback nella tua preziosa pagina!!!
    ciao!

    July 26, 2013 at 10:19

  45. Arianna

    CIao Michele, ormai il nostro GR20 sta per iniziare e un’idea mi salta in mente, se andassi in macchina a Vizzavona, è possibile/agevole andare a recuperarla???

    August 2, 2013 at 19:45

    • Arianna,

      da Conca a Vizzavona devi mettere in conto quasi una giornata perchè i trasporti sono orribili. La navetta del campeggio di Conca ti lascerà a S.Lucie di Porto Vecchio intorno alle 8 (informati bene) dove prenderai la coincidenza per Bastia (3 ore di viaggio). O scendi a Bastia e dalla stazione attendi il treno per Vizzavona (ma nel nostro caso partiva solo alle 17) oppure scendi a Casamozza e prendi lì la coincidenza per Vizzavona. Oppure a Bastia dovrebbe esserci anche un pulman che va a Ajaccio e ti lascerebbe a Vizzavona. In tutti i casi controlla bene gli orari sul sito corsicabus.org. e incrocia le dita.

      Avere la propria macchina è un grosso vantaggio e quindi vale la pena la perdita di tempo per il recupero.

      –Michele

      August 2, 2013 at 20:15

  46. rubes

    Ciao ! il 17 settembre partiamo in 2 con la tenda per fare il gr20 da nord. A calenzana c’è la possibilità di campeggiare ? I rifugi in quel periodo sono ancora gestiti ? Grazie !

    September 9, 2013 at 22:14

    • Ciao Rubes,

      Sì, a Calenzana c’è la gite d’Etape (che è un posto tappa ufficiale) dove vi potete sistemare. I rifugi sono solitamente aperti fino alla fine di settembre. Quindi non avrete problema.

      –Michele

      September 9, 2013 at 23:18

  47. Roberto Maria Giardini

    Salve, avrei intenzione di partire per il gr 20 verso metà ottobre, e farlo tutto da nord a sud, che situazione potrei trovare? Sai darmi qualche indicazione riguardo i rifugi, la possibilità di comprare cibo, acqua ecc…

    Grazie, e molti complimenti!
    Roberto.

    September 28, 2013 at 12:03

    • Ciao Roberto,
      Beh, se hai letto questa pagina saprai che ottobre non è un mese “facile”. I rifugi sono aperti ma senza gestore nè rifornimenti. L’acqua è sempre disponibile dalle fonti, ma per il cibo te lo devi portare con te dall’inizio (e questo è un vero problema), oppure programmare di uscire dal percorso per scendere a valle a fare rifornimento (cosa che tra andare e tornare ti fà perdere un’intera giornata ogni volta). In più non sottovalutare il meteo “estremamente” instabile. Inoltre le temperature andranno dal fresco al freddo.

      Ti ringrazio per i complimenti

      Michele

      September 28, 2013 at 12:17

  48. Roberto Maria Giardini

    Immaginavo che ottobre non è un mese facile, ma purtroppo durante il periodo estivo lavoro e non posso prendere ferie, quindi avendo disponibilità tra ottobre e marzo ho scelto ottobre sperando di non trovare neve!…Se ne sei in possesso, potresti farmi la cortesia di fornirmi una cartina di tutto il trekking?? Ed inoltre sapresti dirmi come arrivare da bastia alla partenza del trek prendedolo da nord??

    Grazie ancora…mi farebbe piacere conoscerti, io sono di roma ma mi muovo spesso per l’italia…

    September 28, 2013 at 21:06

  49. Infatti, scanso un meteo impazzito, la neve arriva più tardi di ottobre. Una volta arrivato a Bastia devi prendere il treno per Calvi. Da qui vi sono in genere 2 corse urbane di autobus per Calenzana. Non so se saranno attive/cambiate a metà ottobre (vedi su corsicabus.org) e comunque meglio non contarci. Un taxi da Calvi a Calenzana ti costa circa 35 euro. A Calenzana c’è la Gite d’Etape ufficiale dove puoi dormire. Per il resto ti contatto via email.

    –Michele

    September 29, 2013 at 11:42

  50. Roberto Maria Giardini

    Grazie di tutto, mi saranno molto utili le tue indicazioni!

    Roberto

    September 29, 2013 at 13:44

  51. Claudio

    Leggo con gioia queste pagine. Da qualche tempo io è mia moglie stiamo pensando di tornare sulla GR con nostro figlio che l’anno prossimo avrà
    11 anni e mezzo. Rispetto ai nostri tempi (6 volte fra l’84 e il 98) par di capire che sia meglio lasciar perdere luglio-agosto che oramai sono saturi. Anche la testimonianza del sardo con figlio al seguito ci rincuora anche se penso che ogni bambino sia un caso a se. Opteremo per la seconda metà di giugno e, per cominciare faremo solo la Sud (dove tra l’altro abbiamo vissuto una delle notti più allucinanti della nostra vita escursionistica). Il dubbio vero è sulla tenuta di noi genitori quasi cinquantenni, ma se aspettiamo oltre non potremo più condividere un’esperienza così magica con il figlio. Comunque fa piacere vedere che questo trekking mantiene, nel tempo, il suo potere carismatico e il sua assetto “BASIC”. I servizi minimi, spesso scadenti, sono un filtro che tiene lontano la massa e permette di mantenere lo spirito selvaggio dei luoghi.

    Complimenti anche per il blog. Per i video mi riservo di vederli in settimana.

    Mi permetto di segnalare anche quest’altro blog in cui sono incappato cercando GR20
    https://sites.google.com/site/danielepatrignani/gr20

    October 16, 2013 at 13:54

    • Grazie per i commenti, Claudio.
      Riguardo al periodo da scegliere, ormai noto che questo trek è affollato anche negli altri mesi (non solo luglio e agosto): quindi anche a giugno troverete un bel po’ di gente.
      Posso rassicurarti invece che la vostra età non è un qualcosa da temere: io ne ho più di 50 ed è andata benissimo. Se siete escursionisti appassionati e allenati e mantenete una certa forma fisica, l’età – credimi – non è affatto un problema (come conferma anche un amico inglese da me intervistato nel mio secondo filmino). Bisogna però anche essere anche convinti e motivati.
      Riguardo l’assetto “basic” invece occorre fare qualche distinguo: sono daccordo se per basic si intende essenziale e selvaggio: non ci siamo invece se per basic si deve accettare anche condizioni igieniche vergognose e fonti di malattie.
      Ps
      Per quanto riguarda i miei video, tieni a mente che sono stati girati un po’ per scommessa con una macchina quasi-giocattolo 😉

      Michele

      October 16, 2013 at 15:12

      • clau

        Ti assicuro che anche nell’84 le condizioni igieniche non erano tanto meglio. Non si trovava cibo ai rifugi, al massimo un po di formaggio che qualche volta ti portava alla dissenteria. Noi abbiamo sempre optato per l’autogestione totale (cibo e tenda nostri) più qualche aggiunta quando capitava. Nel 98 (l’unica volta in cui l’abbiamo fatta tutta intera) la situazione era già molto cambiata. Cominciavi a trovare le bombolette di gas e cibo di vario tipo. Ricordo alla bergerie fra Onda e PietraPiana la Nutella in vendita. Certo ora la situazione è facile che sia peggiorata visto che la densità della frequentazione porta sempre a problemi di gestione dei rifiuti e della sporcizia. Poca brigata vita beata!

        Claudio.

        October 16, 2013 at 17:03

  52. luciano

    Complimenti bellissimi video. Io vado in corsica tutti gli anni dal 1997: un’isola fantastica, ma ultimamente mi dedico un po’ all’escursionismo nella mia liguria, più pensieri ho fatto al GR20 traducendomi anche la guida dal francese all’italiano! Ma non so se riuscirò mai a farlo anche parzialmente! Accetto vostri consigli!

    January 26, 2014 at 15:54

    • Luciano, ti ringrazio per i complimenti. Se il GR20 ti tenta, ti consiglio di farne almeno una parte. Puoi cominciare partendo da Conca risalendo la parte sud (che è la più semplice). Se sei sufficientemente allenato e motivato puoi farcela. La guida ce l’hai. I miei consigli li hai letti …. ora tocca a te.

      Michele

      January 26, 2014 at 22:43

  53. GIANCARLO

    Ciao Michele, avrei bisogno di sapere se i rifugi sono aperti e con la presenza di un gestore per gli inizi di Giugno 2014, avevo intenzione di viaggiare leggero non portandomi provviste al seguito, solo lo stretto necessario. Inoltre per la logistica una volta sbarcato a Bastia mi consigli di rivolgermi all’Ufficio del Turismo per conoscere gli orari dei bus e l’acquisto del biglietto per Calvi?
    Complimenti per l’ottimo sito e grazie per le tue informazioni.
    Giancarlo

    January 30, 2014 at 10:53

    • Ciao Giancarlo,

      Beh, se hai letto bene sopra, ho specificato che i rifugi sono presidiati da giugno a settembre: quindi non avrai problemi. Ovviamente per dormire dovrai preventivamente prenotare (e anche questo è detto).
      Per gli orari dei bus o treni puoi subito dare un’occhiata a questo sito: http://www.corsicabus.org. Per la tratta Calvi-Calenzana ci sono solo due bus giornalieri e se li perdi dovrai necessariamente ricorrere a un taxi (30-35 euro).
      Buon GR20 …… e grazie per i complimenti.

      Michele

      January 30, 2014 at 11:13

  54. Calvi Calenzana, che io sappia, bus solo a luglio e agosto. Giugno taxi (almeno quando sono andata io, giugno 2011)

    January 30, 2014 at 11:52

  55. FrancoTorino

    Ciao,
    grazie mille per questa guida, davvero utilissima. Una piccola informazione: come funziona per lavare i vestiti?
    Grazie ancora!

    February 12, 2014 at 00:43

    • Ciao Franco,
      Presso ogni rifugio vi è una postazione con lavabi ecc. per lavare stoviglie e indumenti.

      February 12, 2014 at 08:43

  56. Giuseppe

    Ciao Mike e complimenti per il tuo blog utilissimo e molto dettagliato. Sono stato 2 volte in Corsica e dopo diverse lunghe escursioni è arrivato il momento!!! Quest’estate vorremmo fare il nord con tenda semi autonomi. L’idea era di partire Da Ortu Piobbu e non da Calenzana perché abbiamo già fatto quella zona in bici l’estate passata, e arrivare a Corte dove lascerei il mio mezzo. Ho letto che suggerivi come uscita Vergio, secondo te è possibile uscire alla tappa successiva? Eventualmente anche soggiornando una notte da qualche parte fuori GR.
    Grazie mille in anticipo!!!
    Saluti,
    Beppe

    February 24, 2014 at 18:13

    • Grazie per i commenti, Giuseppe.
      Sì è possibilissimo uscire a Corte. Da Castel di Verghio proseguite sul GR20 in direzione Rif. Manganu. Superato il Lac de Nino dopo un po’ arriverete alla bergerie de Vaccaghja. Qui abbandonate il GR20 e prenderete la valle del Tavignano (su sentiero tracciato) e raggiungerete il rif. Sega (molto bello il contesto) dove vi conviene fare tappa. Il giorno dopo proseguendo sul sentiero raggiungerete Corte dopo una bella camminata.

      February 24, 2014 at 18:46

  57. elisabetta

    ciao,
    sono una ragazza di 20 anni e sto cercando un viaggio alternativo immerso nella natura. avendo circa 7 giorni cosa mi consigli di fare? è pericoloso essere una ragazza e farlo da sola?! personalmente dormirei in tenda, ma la devo portare in spalla, quindi pensavo anche di usufruire dei rifugi. puoi consigliarmi una mappa o comunque una cartina per poter pianificare? non voprrei perdermi nel nulla 🙂
    comunque contavo di farla a Giugno e nel mentre mi allenerò outdoor e in palestra.

    February 25, 2014 at 16:03

    • Ciao Elisabetta,
      il GR20 è considerato un itinerario sicuro e molte donne lo percorrono anche in solitaria senza problemi (c’è sempre un bel via vai sul sentiero). Non conosco la tua esperienza e le tue attitudini, ma se hai letto il mio blog immagino ti sarai fatta un’idea di quello che ti aspetta e quindi non mi ripeterò. Detto questo ti consiglio di acquistare la guida francese (A travers la montagne corse) che ha già una mappa ogni pagina e ti permette di visualizzare il percorso. Percorso che, essendo tracciato benissimo non richiede alcuna mappa. In base al tuo grado di allenamento puoi scegliere di fare una parte del GR20 nord (più duro ma con viste più spettacolari) o una parte di quello sud più semplice. E non ti preoccupare che se segui il segnavia non ti perdi.

      February 25, 2014 at 17:35

  58. Mirko

    Ciao Mike!! Grazie per questo meravilgioso documento on line..ti ho letto e riletto, sono partito e tornato e senza chiederti niente perchè era già tutto chiarissimo! La mia esperienza è durata 9 giorni, 87 ore effettive, in solitaria…indimenticabile! Ho affontato il GR20 i primi 10 gg di settembre 2013, sono stato fortunatissimo con il fisico e il meteo (unico momento di pioggia il 2 pomeriggio sul Cirque de la Solitude in tipico stile fantozziano!)

    Solo una piccola critica alle tue descrizioni: ero senza tenda e i rifugi non mi sono sembrati poi cosi BASIC considerata la loro posizione e la loro funzione, è però anche vero che iop sono uno molto alla buona : )

    Grazie ancora di tutto!

    March 6, 2014 at 16:01

    • Ciao Mirko, ti ringrazio per i commenti e le osservazioni.
      Sono contento che il mio blog sia stato esaustivo. L’obiettivo era proprio quello di fornire tutte le informazioni più essenziali e preparare gli escursionisti a quello che li aspetta. E tu eri evidentemente pronto. Non mi meraviglio che tu abbia trovato i rifugi accoglienti. L’importante è partire senza aspettarsi niente di che. Tu sei senza dubbio partito con lo stato d’animo e la prospettiva giusta.
      Anche se non condivido il fare tutto nel minor tempo possibile, complimenti per l’impresa: solo 9 giorni (Massacrante! Sarai andato al galoppo!).

      March 6, 2014 at 18:25

  59. Cristiana

    Ciao
    io e il mio compagno abbiamo affrontato il Gr20 nord (direzione sud-nord) la scorsa estate nella prima metà di luglio. Grazie per tutte le informazioni che hai messo a disposizione ci sono state molto ultili. Ci abbiamo impiegato 6 giorni, ma eravamo ben allenati.
    Noi siamo partiti con la nostra tenda e in genere ci siamo appoggiati ai rifugi per la cena, tranne in alcune occasioni quando abbiamo unito più tappe (tempo permettendo…) perciò, confermo che è utile portarsi dientro viveri di emergenza. Per la colazione e pranzo eravamo autonomi.
    Vorrei sottolineare comunque che bene arrivare entro le 17.00 del pomeriggio per prenotare la cena (tranne al Tighjettu dove siamo stati accolti da un formidabile piatto di pasta!).

    Inoltre aggiungo che in caso di neve i passaggi più critici vengono attrezzati con corde fisse e si, il tempo può essere molto variabile e soprattutto imprevedibile perciò la mattina è bene partire presto se splende il sole.

    Grazie ancora per tutti i consigli, per noi è stata una esperienza memorabile e decisamente unica.
    Adesso non ci rimane che terminare il GR20 sud, appena avremo qualche giorno di ferie… 🙂

    A presto
    Cristiana

    April 20, 2014 at 15:44

    • Grazie Cristiana per il tuo feedback. Sono contento di essere stato utile.
      In bocca al lupo per il GR20 sud.

      April 20, 2014 at 16:22

  60. Ilic

    Ciao, e grazie mille per i tuoi avvertimenti chiari, espliciti e per questo MOLTO apprezzati! Hai perfettamente ragione quando dici che prima di partire bisogna avere le idee chiare su ciò a cui si va incontro – e su ciò che si sta cercando… che può essere diverso per ognuno di noi, è non c’è niente di male! 🙂 Ad ognuno il suo trekking, orgoglio e supereroi sono del tutto fuori luogo…
    Avevamo sentito parlare di questo trekking ma le tue parole ci hanno RAPIDAMENTE aiutato a capire che forse non è quello che stiamo cercando ora! Grazie mille per questo aiuto, buon GR20 a tutti e… chissà? Ad una prossima occasione!
    Ilic

    April 21, 2014 at 12:16

    • Ti ringrazio per l’apprezzamento e per i commenti, Ilic.

      April 22, 2014 at 00:08

  61. jeanclaudecapello

    ciao Mike, è da anni che accarezzo l’idea della gr-20. Forse ci siamo…
    Purtroppo, aspettando l’installazione dell’adsl nella casa nuova, sto guardando il sito ma evito di consumare tutta la banda per il video, per cui aspetto ancora qualche giorno per approfondire varie questioni.

    Intanto: per le parti più “alpine” servono imbrago, set da ferrata e casco? Dalla discussione non sembrerebbe, ma volevo essere certo e risparmiare quel paio di chili…

    April 21, 2014 at 15:16

    • Ciao Jean Claude. Come hai letto nel blog, non è necessaria alcuna attrezzatura speciale; solo un po’ di cautela nei passaggi più delicati.
      Buon GR20 anche a te.

      April 22, 2014 at 00:12

  62. Matteo

    Caro Mike,
    Grazie per tutti consigli di cui sopra! Sto cercando di capire quanto sia differente il livello di difficoltà sia tecnica che fisica tra la parte nord e sud… Mi spiego meglio… nella parte sud si incontrano:
    – ferrate?
    – pezzi molto esposti o che possano dare senso di vertigine?
    – dislivelli e sforzi fisici di particolare intensità?
    … o questi sono pressoché tutti nel tratto nord?

    Ti ringrazio molto

    April 26, 2014 at 23:04

    • Matteo,
      Come ho specificato nella pagina, la parte sud ha un andamento di tipo appenninico, quindi più dolce. Non vi sono ferrate o tratti esposti (altrimenti l’avrei detto). L’unico sforzo fisico è la sua lunghezza (per altro uguale alla nord) e l’avere tratte più lunghe.
      La zona nord invece ha scenari più alpini, e l’elemento di spicco il Cirque de la Solitude .. non una via ferrata, ma una zona rocciosa con tratti attrezzati (catene e cavi), ma solo all’occorrenza.

      April 27, 2014 at 23:53

  63. Ciao Michele e complimenti per i video. Vorrei fare la tratta Nord a metà Giugno e ho qualche domanda per te che già ci sei stato. 1) Leggo che nei rifugi ci sono i fornelli a disposizione ma mi domando se c’è la fila, e poi finisce il gas, e poi c’è lo chef di turno che prepara lo sformato etc. Insomma non so se portarmi il mio fornello o meno. 2) A te è venuto il mal di pancia. Per l’acqua o per il cibo al rifugio magari un po vecchio??? Io mi cucinerei la mia roba e forse porterei un filtro per l’acqua. Che dici?? 3) Se evito Asco ma taglio per il vecchio itinerario mi perdo nel maquis? Ho la vecchia guida di Michel Fabrikant ma temo sia cresciuta la vegetazione sul vecchio sentiero. Grazie e complimenti per il blog.
    Francesco

    April 27, 2014 at 09:03

  64. Francesco,
    pensavo di aver già risposto alla maggior parte delle tue domande (se rileggi con attenzione la pagina). Comunque … il fornelletto è meglio portarselo .. meglio essere indipendenti. Circa l’acqua ho già specificato che è per lo più di torrente … quindi valuta tu se potabilizzarla o no. Io consiglio di farlo. Se eviti Asco a quanto pare nel vecchio sentiero la vegetazione in più punti ha ripreso il sopravvento e quindi … sì … dovrai battagliare con gli arbusti.

    Michele

    April 28, 2014 at 00:02

  65. clau

    Ieri sera mi son guardato il tuo video della SUD. Complimenti, ben fatto e narrativamente piacevole. Son rimasto “basito” nel vedere quanta gente già a giugno. Trent’anni fa, ad agosto, non trovavi così tanti umani neanche sulla NORD. Le tende della Quequa 2″ hanno guastato il contesto.

    Domande:
    – noi partiremo da Conca. In questa direzione la variate Mt.Renoso è complicata? (soprattutto la discesa sul lago Bastani e il rif.Capannelle)
    – la variante Incudine > Rif.Matalza > Rif.Usciolu comporta dislivelli aggiuntivi (visto che son qui domando, poi andrò a vedermi la carta)
    – la bergerie sotto l’Asinao – di cui parli nel video – sono quelle quasi in fondo valle vicino al torrente? (per noi che arriveremo da sud circa 15 minuti prima del rifugio)
    – la bergerie “Pozzi” è effettivamente un’ipotesi di bivacco considerabile? acqua? pastori?

    Complimenti ancora per il video. Questa sera mi guarderò la parte NORD.

    Ciao, Claudio.

    May 9, 2014 at 07:17

    • Ciao Claudio ti ringrazio per i complimenti.
      La variante al Mt. Renoso è elementare e non comporta passaggi complicati (ed è soprattutto preferibile al sentiero ufficiale di mezza costa che è solo un traverso nel bosco). Così è anche la discesa al Lac de Bastani e a Capannelle. Venendo dal lago ti consiglio di fermarti al primo rifugio che incontrate (U Renosu) che a quanto pare ha riaperto (il prato intorno è ampio e fantastico per campeggiare).
      La bergerie de I Pozzi è un ottimo posto dove campeggiare ma bisogna chiedere ai pastori (per qualche strano motivo in alcune bergerie c’è il divieto di campeggio – vedi bergerie de Asinau. Invece alla bergerie de Ballone è consentito). Ovviamente c’è l’acqua.
      La variante Incudine – Matalza – Usciolu non comporta dislivelli aggiuntivi ma – se avete intenzione di proseguire fino all’Usciolu – inutile: fate la vecchia tratta: già così la giornata sarà molto lunga.
      La bergerie de Asinau è (come hai detto tu) 15 minuti prima del rifugio, ma, come ho menzionato prima, non ti fanno mettere le tende.

      Ciao
      Michele

      May 9, 2014 at 08:26

  66. penso anche io che la variante Incudine – Matalza – Usciolu sia meglio non farla (anche se paesaggisticamente è bella). E’ lunga come la fame e oltretutto non ti porta sulla cima dell’Incudine

    May 9, 2014 at 09:11

  67. clau

    Grazie dei chiarimenti.

    La variante “Matalza” era pensata per allungare di un giorno. Sarò con moglie, figlio e 1/2 amici: un paio di mezze tappe con torrente refrigerate non guasterebbero. Ricordo alcune belle piscine 20 minuti a monte della passerella tibetana sotto l’Incudine (prima dell’Incudine nella direzione in cui l’hai fatta tu). Fummo indirizzati da alcuni pastori della Bergerie nei pressi della passerella (…c’è ancora la bergerie? ….nessuno la nomina ma, nel 98, ci comprai qualche alimento).
    Piantai la tenda ai ruderi del rifugio Pedinelli, ad occhio 15 minuti dopo la passerella salendo sull’Incudine. Lì c’è l’acqua e quasi nessuno si ferma: son sempre stato bene.

    In merito alla Bergerie dell’Asinau hai fatto bene a specificare perché sarei stato tratto in inganno dalla mia prima esperienza nell’85 in cui le tende le mettemmo (eravamo un gruppone nutrito e son portato a pensare che chi organizzò contrattò l’attendamento del gregge umano troppo).

    L’unica notte critica NON evitabile mi pare l’Usciolu.
    Il terreno lo ricordo parecchio inclinato. Penso d’averci passato la notte peggiore sulla GR20 a tener ferma la tenda in mezzo alla bufera.
    Ricordo due capi scout di Trezzo d’Adda che nel cuore della notte ripararono all’interno del rifugio. Il mattino tenda e scarponi erano spariti, preda della furia del vento. Indenni le tende dei ragazzi accompagnati che, prima di andare in rifugio, mollarono la paleria ed appoggiarono alcune pietre sulle tende “sgonfiate”.

    Ciao, Claudio.

    May 9, 2014 at 09:54

    • Se dicidi di fermarti al Matalza non sbagli. La tratta verso l’Usciolu (se fatta in giornata) è decisamente luuuuunga e molto pesante nelle ore centrali del giorno. E il GR20 va goduto, non combattuto. Nella piana ci sono varie bergerie tutte in piena attività durante l’estate (non so a quale in particolare ti riferisci). La fonte a monte del Pedinelli è ben conosciuta e – quando la feci io – c’era un bel po’ di gente. Infatti aspettati di vedere molta più gente in giro.
      Il divieto o consenso al campeggio intorno alle bergerie è materia poco chiara. Perchè a Ballone si possono mettere le tende e alla bergerie de Asinau invece no?
      Sì, ricordi bene, il terreno intorno all’Usciolu sembra “bombardato”, è in pendenza, duro per i picchetti e i servizi igienici fanno pietà (in più trovare un cespuglio riservato non è facile). Se a questo aggiungi un tempo inclemente …. beh ti capisco.

      Michele

      May 9, 2014 at 10:47

  68. clau

    Visto anche il filmato sulla NORD. Bella narrazione, bella avventura, magica GR. Dal vivo con l’aria in faccia è ancora meglio. Mi sembra di aver capito che già avevi fatto, 15 anni prima, il trek completo: sempre in direzione Nord>Sud?
    I due documentari rendono bene l’atmosfera, più di qualunque racconto.
    Ancora grazie ……anche ai tuoi amici!!!
    Claudio.

    May 10, 2014 at 01:13

    • Grazie ancora Claudio per il tuo feedback! Sì sul GR20 ci sono stato altre 2 volte prima di questa avventura.
      La prima, in solitaria, fu un totale disastro per la mia inesperienza. Anni dopo (quella a cui faccio riferimento all’inizio del film) ci tornai con altri amici (quelli a cui dedico il film), ma facemmo solo la nord.

      Michele

      May 10, 2014 at 08:31

  69. Giancarlo

    Ciao Michele,tra qualche giorno partiro’ con un amico alla volta della Corsica,e’ quasi tutto pronto ma ho ancora dei dubbi sulla logistica.
    La nostra intenzione sarebbe quella di percorre il GR20 da nord a sud,una volta giunti a Conca pero’ ho visto dal tuo video che esiste la possibilita’
    di prendere una navetta che ti porta alla fermata del bus per Bastia.
    Non sono riuscito a reperire l’orario e la tratta che da Porto Vecchio porta a Bastia.Potresti aiutarmi dandomi dei riferimenti per capire a che ora parte il bus? Se ci sono dei giorni (festivi?) in cui non passano? Grazie tante e complimenti ancora per il tuo sito.
    Giancarlo

    May 10, 2014 at 08:26

    • Giancarlo,

      A questo link dovresti trovare le risposte alle tue domande. Inoltre, se ti fermi al campeggio La Tonnelle di Conca, anche loro hanno gli orari dei bus e ti porteranno con la loro navetta a prendere la coincidenza a Sainte Lucie per Bastia.

      Michele

      May 10, 2014 at 08:36

  70. Giancarlo

    Grazie tante Michele,sei stato utile e preciso.
    A presto
    Giancarlo

    May 10, 2014 at 18:08

  71. Matteo

    Ciao michele,
    Hai qualche consiglio da darmi sulla tenda da acquistare (o non acquistare!) in termini di marche e rapporto qualità prezzo? Ti ringrazio molto.

    May 12, 2014 at 11:16

    • Matteo, come puoi immaginare, peso e ingombro, in un trek di più giorni sono la cosa più importante da considerare. Trattandosi di un itinerario estivo, io punterei su una tenda light (1 o 2 posti) a seconda se sei solo o in due con una buona capacita stagna in caso di pioggia. Io ho usato la Ferrino Lightent2, ma tu potresti optare anche per la Ferrino Sintesi 1 (o 2) che ha ingombro e peso molto contenuto. In genere gli inglesi sono bravi a costruire tende ultraleggere, ma, i loro costi diventano proibitivi.
      Ps
      Portati anche tanti cordini per tensionarla con massi là dove i picchetti non dovessero entrare.

      –Michele

      May 12, 2014 at 11:40

  72. Matteo

    Ti ringrazio molto… ne approfitto per chiederti un’altra informazione, su cui aveva già dato indicazioni ma che non riesco a recuperare: fermo restando che lo scarpone alto è molto più sicuro, consideri azzardato o solo meno sicuro percorrere il GRsud con scarpe che lasciano la caviglia libera come scarpone “basso” o scarpa da trail? Ti ringrazio!

    May 12, 2014 at 12:14

    • Sì, se rileggi il blog più sopra ho chiaramente detto che non ritengo che le scarpe basse siano adatte al terreno del GR20 (soprattutto la zona nord). Questo perchè il terreno è infame e richiede alla caviglia milioni di microaggiustamenti. Ciononostante molti continuano a farlo con la scarpa bassa. E’ anche vero che la parte sud è molto più “tranquilla” sotto questo aspetto. Ma il terreno irregolare sta anche lì anche se non è prevalente. Sta a te decidere.

      May 12, 2014 at 13:02

  73. benedetta

    Ciao!
    Una domanda come possiamo arrivare da Bastia a Conca senza auto e non andando a piedi?
    É fattibile il GR20 sud(conca-vizzavona) per un gruppo di ragazzi con etá 16-22 anni?
    Grazie attendo risposta

    May 14, 2014 at 23:07

    • Ciao Benedetta,
      Potete arrivare a Conca in autobus (linea Bastia-Porto Vecchio fermata S.Lucie). Ecco gli orari . Da S.Lucie vi sono ancora 7 km per Conca. Se vi fermate al campeggio La Tonnelle potete contattarli preventivamente e concordare che vi vengano a prendere con la loro navetta.
      Per rispondere all’altra domanda, il GR20 non pone limiti di età: dovete solo essere in ottima forma fisica, consapevoli di quello che state andando a fare e molto motivati. Se è così non avrete problemi.
      Ciao e divertitevi.

      May 14, 2014 at 23:33

  74. Feliciano

    Ciao Michele,
    è la prima volta che ti scrivo ma è ormai molto tempo che ti seguo, da quasi l’inizio di questa tua ‘avventura’, complimenti !
    Sono ormai in dirittura di arrivo, anzi di partenza, ho preparato tutto seguendo attentamente i tuoi consigli, ma avvicinandosi la data (presunta) di partenza mi sorge qualche dubbio sul fattore ‘tempo’ inteso come ‘weather’, ti posso chiedere se tu hai notizie fresche sulle condizioni attuali del percorso ? sono ancora innevati molti tratti della parte nord ? Avrei intenzione di partire il 2 giugno da Genova ed il 4 per la prima tratta.
    Dove posso reperire informazioni sull’innevamento e la conferma che i rifugi saranno assistiti dal primo di giugno ? Seguo quotidianamente le condizioni atmosferiche della Corsica ma le piogge di questi ultimi giorni possono aver portato neve in quota, vedendo anche le nostre Alpi.
    Ti ringrazio e saluto.

    May 15, 2014 at 17:37

    • Ciao Feliciano,
      Il meteo come sai è sempre mutevole ed è difficile fare una previsione esatta. Anche perchè non siamo ancora entrati propriamente nella stagione calda. Se parli il francese c’è un numero di telefono 08 99 71 02 20 oppure a questo link puoi controllare la situazione innevamento. Il bollettino è aggiornato ogni 4 giorni circa.
      Per i rifugi non ci sono problemi. Dal primo giugno li troverai tutti in funzione.
      Buon GR20
      Michele

      May 15, 2014 at 18:03

  75. Matteo

    Per ricaricare l’elettronica sono necessari adattatori o hanno le nostre prese? grazie ancora

    May 20, 2014 at 12:58

    • Matteo, usano le nostre prese ma anche le schuko

      May 20, 2014 at 16:00

  76. fabio

    Ciao Michele, prima di tutto complimenti per il sito e grazie per questa opportunita` che ci stai offrendo.
    Volevo chiederti due cosette riguardo al GR20 nord che percorrero` con la mia compagna ad agosto:
    1) Avevo pensato di lasciare l`auto a Calvi ma dal sito dei bus vedo che, anche ad agosto, arrivando alla mattina il primo per Calenzana e` alle 15,30 quindi, se ho ben capito, o prendo il taxi o salgo a piedi o lascio l`auto a Calenzana giusto?
    2) Al ritorno, partendo da Vizzavona alle 16,10 e cambiando a Ponte Leccia arrivo a Calvi alle 19,30 e, guarda caso il bus per Calenzana parte esattamente alle 19,30, dici che richio di perderlo o l`autista aspetta l`arrivo del treno?
    3) Ho letto sulla rete che molti uniscono la settima con la ottava tappa (via delle creste) nello stesso giorno, pensi ne valga la pena? In realta` leggo che alcuni uniscono anche la seconda con la terza e la quarta con la quinta, noi giriamo tanto per monti sia in estate che in inverno (scialpinismo) ma penso che sia un po` esagerato, cosa ne pensi?
    Grazie mille per la risposta

    May 23, 2014 at 11:31

    • Ciao Fabio, grazie per i complimenti.
      Se lasci l’auto a Calvi (per riprenderla subito al ritorno), e se l’autobus delle 15.30 è troppo tardi per te, ovviamente non ti resta che il taxi (sconsiglio di farla a piedi – troppo caldo), taxi che con facilità potresti condividere con altri escursionisti (si trova sempre qualcuno che va lì). Il prezzo della corsa si aggira intorno ai 30/35 euro.
      Al ritorno non contare troppo sugli orari: i Corsi sono molto … ehm … flessibili in materia.
      Io comunque ti consiglio di goderti Calvi in mattinata e aspettare il bus delle 15.30. Infatti, poichè la prima tratta è molto lunga, partire a orari diversi dall’alba non ha molto senso (anche per il gran caldo).
      Sul fatto di unire le tappe: beh in alcuni casi è possibile (anche se io consiglio sempre di godersi ogni posto e non avere mai fretta).
      Ad esempio è possibile fare PetraPiana-Onda-Vizzavona, ma perchè rinunciare all’ottima lasagna che fanno all’Onda? 😉 Per quanto riguarda la scelta tra la via delle creste o quella bassa, anche qui si può discutere: la via bassa passa vicino al torrente Manganellu con pozze di acqua fantastiche: se ci si vuole concedere qualche bagno allora è questa la via da fare.
      Il GR20 ve lo devete godere senza fretta perchè merita molto, credimi.

      Buon trek
      –Michele

      May 23, 2014 at 12:01

  77. fabio

    Grazie michele, sei sempre molto esaustivo, gentilmente ti contattero` ancora se mi servono altre info.
    Quando torno cmq ti scrivero` certamente le mie impressioni di viaggio

    Buone gite

    Fabio

    May 23, 2014 at 13:34

  78. Matteo

    Ciao Michele,
    Vorrei chiederti consiglio per come spezzare al meglio la tappa Usciolu – Asinau.
    Le soluzioni intermedie mi pare siano:
    – A Matalza rifugio del GR20: dalla mappa aerea che precede la descrizione di ogni giorno di cammino mi pare che sia situata decisamente fuori strada rispetto al percorso diretto a Asinau! Sai a quanto ammonta la distanza per andare dalla deviazione al rifugio A Matalza?
    – Bergerie “i Croci” o Bergerie “A Bassatta”: entrambe si trovano piuttosto spostate verso Asinau e lontane da Usciolu, rispettivamente a sole 3 e 3,5 h da Asinau.

    Per cui ti chiedo secondo te vale la pena fare quel tratto in più per arrivare a A Matalza o tanto vale fermarsi in uno degli altri due rifugi?
    grazie mille

    May 29, 2014 at 20:36

    • Matteo,
      la deviazione per il Matalza (o gli altri 2 rifugi) si fà SOLO se si vuole spezzare la lunga tappa Usciolu-Asinau. In questo caso, il tracciato è diverso e salirà sull’Incudine da altra via. Per cui se non intendi dividere la tappa, ignora la deviazione e punta verso l’Incudine. La scelta tra questi tre rifugi è soggettiva e non ho preferenze in proposito. Nel caso ne avessi bisogno, qui ho caricato il file kml che illustra la variante.
      Vorrei inoltre aggiungere di non sottovalutare la discesa verso Asinau. E’ un lungo e molto stressante zig-zag tormentato su roccia, piastroni, pietre, cespugli e con un dislivello di circa 500 metri. Certo non un toccasana dopo una lunghissima giornata.

      –Michele

      May 29, 2014 at 21:01

    • il percorso alternativo alla tappa diretta Usciolu-Asinau passa da Bassetta – Matalza . I Croci .. li incontri uno dopo l’altro. Non puoi evitare di passare da matalza. Il sito del parco consiglia di spezzare in due tappa questo percorso. Noi lo abbiamo fatto inconsapevolmente e senza avere cognizionne di dove stavamo andando perchè i segnali portavano lì. Ci siamo sobbarcati una tappa massacrante. Io, tornando indietro, farei la vecchia tappa diretta Usciolu-Asinau, che mi risulta essere stata ripristinata nelle segnalazioni, perchè ti porta sulla cima dell’Incudine mentre l’alternativa di Matalza no

      May 29, 2014 at 21:19

  79. Mara Dal Mas

    ciao Michele e grazie per tutte le preziose info. Partiamo venerdi per percorrere tutto il GR. Sfortunatamente ci hanno detto che per ora il Cirque é percorribile soltanto con ramponi e piccozza. Preferisco evitare di portarmi altro peso. Sai se c’é una navetta che da Asco permette di raggiungere in un modo o nell’altro il rifugio successivo, evitando quindi il cirque? grazie mille ciao Mara

    June 3, 2014 at 22:29

    • Ciao Mara,
      l’anno scorso era stata predisposta un’apposita navetta che da Haut Asco portava sino a Calasima. Purtroppo non sono al corrente se anche quest’anno è stata messa in funzione. L’alternativa è scendere da Haute Asco con bus e poi trovare almeno 2 passaggi per raggiungere Calasima (da cui si raggiunge a piedi la Bergerie de Ballone o il Tighjettu). In genere trovare passaggi è semplice, quindi, non credo avrete problemi.

      Buon GR20

      June 3, 2014 at 23:39

  80. Matteo

    Ciao Mike,
    Ho un po’ di dubbi relativi alle temperature e all’equipaggiamento per il freddo. Conosci le temperature a cui scende di notte in agosto? Dormirò in tenda con sacco a pelo leggero, maglietta leggera, pile e giubotto impermeabile. Secondo te può essere necessaria anche una maglietta pesante a maniche lunghe in aggiunta? Il dubbio è legato al fatto che il peso dello zaino è un po’ da ridurre… Grazie

    June 4, 2014 at 20:34

    • Matteo,
      la percezione del freddo è determinata dalla individuale capacità termica: ad esempio io di notte sono più freddoloso di altri. Ad agosto le temperature notturne potrebbero scendere anche abbastanza specie se c’è cattivo tempo. Quindi io al tuo posto starei in guardia. Ti sconsiglio un sacco a pelo estivo (leggero); se puoi opta per una via di mezzo.

      Michele

      June 4, 2014 at 20:45

  81. Matteo

    Buongiorno a tutti,
    Visto l’accaduto ci tengo a informarvi riguardo alla possibilità di ORDINARE ONLINE LA GUIDA DEL PARCO.
    Ho ordinato la guida del gr20 dal sito ufficiale delle Randonnée francesi (www.ffrandonee.fr) gli ultimi di aprile. Il 7 maggio il pacco è stato spedito e… non è mai arrivato. Quando acquisto online normalmente mi assicuro sempre prima se i pacchi vengono spediti con un sistema che ne permetta la tracciatura, ma in questo caso non l’ho fatto immaginando una certa precisione da parte della casa editrice, che per di più spedisce da Parigi, non dalle montagne sperdute della Corsica. Il rsultato è stato che il pacco è stato inviato con posta prioritaria e da lì non se ne è più saputo nulla. Immagino che anche Poste Italiane ci abbia messo del suo, visto che prendono in consegna loro la posta. Ora sto scrivendo al sito per avere il rimborso e la casa editrice mi risponde una volta ogni 10 giorni. La data della mia partenza si avvicina e non so se riuscirò ad avere la guida. Per cui se vi capita di volere acquistare la guida ufficiale online, chiedete prima una modalità di spedizione tracciata!

    June 13, 2014 at 12:02

  82. Se parli di A traverse la montegne corse, a suo tempo io l’avevo acquistata dalla Libreria Stella Alpina, con cui mi sono sempre trovata benissimo

    June 13, 2014 at 12:18

  83. Matteo

    Ciao Mike,
    Finalmente è arrivata la guida, ma un nuovo dubbio mi si è presentato.
    Dopo Capannelle avevo intenzione di seguire la variante per M. Renosu e arrivare direttamente a Paliri come avevi fatto tu. Tuttavia ho notato che la stima dei tempi di percorrenza presenti nella guida relativi al percorso E Capannelle – Paliri con la variante sono di 9 ore! Mi è sembrato un po’ strano, considerando anche che il tuo approccio al trekking non mi è sembrato essere di tipo “agonistico”! 🙂 Cosa ne pensi?

    June 22, 2014 at 19:56

    • Innanzitutto penso tu voglia dire Prati e non Paliri (che è praticamente l’ultimo posto campo). E’ vero che la variante per il Renoso allunga la tappa. Ma la competizione qui non c’entra: il GR20 va goduto con calma. Se lo ritieni potresti pensare di fermarti alla bergerie de’ i Pozzi (dove ho visto altri escursionisti ma di cui non so altro) e spezzare la tappa in 2. Altrimenti arriverai un po’ in ritardo a Prati. La variante alta è da preferire a quella bassa praticamente insignificante.

      –Michele

      June 22, 2014 at 20:23

  84. Matteo

    ok ti ringrazio.. ma a Pozzi in estate c’è fisso qualche pastore almeno per comprare qualcosa da mangiare?

    June 22, 2014 at 20:46

    • So che c’è senz’altro qualcuno, ma purtroppo non ho informazioni aggiuntive in proposito.

      June 22, 2014 at 20:57

  85. benedetta

    Ciao Mike!
    io parto il l’8 luglio per il gr20 da conca; l’obietitivo è arrivare a vizzavona. ti volevo chiedere se c’è la possibilità durante il percorso di “terminarlo” prima e quindi poi tornare a bastia o comunque nei paraggi e se nei rifugi vendono anche cibo sfuso (scatolette di tonno, pacchi di pasta etc).
    grazie mille
    benedetta

    June 28, 2014 at 17:38

    • Ciao Benedetta,
      il percorso puoi terminarlo prima se sei in grado di doppiare le tappe (cosa che io sconsiglio sempre, anche perchè la tratta sud ha tappe lunghette). Se invece intendi abbandonare il percorso lungo il cammino, ogni rifugio ha un sentiero di collegamento col paese più vicino.
      Nei rifugi puoi trovare da acquistare pane e snack, ma non tutti sono attrezzati bene per scatolette, pasta ecc. Quello che so per certo è che sul GR20 sud, Usciolu ha una bella dispensa, gli altri non tanto.

      Buon trek

      –Michele

      June 28, 2014 at 18:24

      • benedetta

        Grazie mille dell’aiuto!
        Benedetta

        June 30, 2014 at 09:29

  86. clau

    Tornati ieri dalla GR 20 sud “Conca > Vizzavona”.
    Fatta con calma in otto giorni.
    Anche mio figlio – 11 anni – non ha avuto alcun problema, nonostante fossimo in autonomia (tenda e vitto autonomi).

    Qualche notizia random:

    > il bivacco nei rifugi del parco è salito a 7€, alla Bergerie dei Croci 5€ con doccia calda;

    > doccia fredda al Paliri, all’Asinau e a Capannelle;

    > doccia calda a Conca, ai Croci, all’Usciolu (grazie al lungo tubo nero che l’alimenta, ovviamente se c’è sole) e al Col di Verde. Tiepida a Vizzavona.

    > abbiamo potabilizzato una sola volta. Per il resto nessun problema. L’essere ad inizio stagione ha probabilmente minimizzato il rischio.

    > per quanto riguarda la famosa tappa dall’Asinau all’Usciolu (avendola già fatta tanti anni fa) abbiamo sperimentato la variante (con ulteriore correzione). In pratica siamo saliti dall’Asinau in vetta all’Incudine (ne val sempre la pena, è stata riposizionata la croce), poi siam tornati sui nostri passi e sia scesi alla Bergerie dei Croci dove siamo stati veramente bene. Il gestore sa l’italiano, è simpatico e molto disponibile. Cena abbondante e di qualità. Il mattino seguente, seguendo il segnavia giallo, ci siamo ricollegati direttamente alla “GR20 Old Way” passando per la bergerie di Cavallara ed attaccandoci poco oltre il ponte tibetano. Non sappiamo niente della direttrice che dai Croci passa per Matalza e Bassetta.

    > notte terrificante (idem come 16 anni fa) all’Usciolu. Questa volta almeno non pioveva. La bufera è stata molto intensa dalle 23 alle 4 del mattino. Per parecchie ore siam stati seduti con le braccia ad aiutar la paleria a reggere la forza del vento. Alle 2 son saltati i picchetti e ci son volute idee e buona volontà per trovare una soluzione. La mattina ancora vento forte in crinale e siamo scesi al paese di Cozzano per prender fiato. Il giorno seguente siam risaliti alla Bocca di Laparo per ricollegarci al cammino verso Prati e Bocca di Verde.

    > nel programma originale volevamo passare per la Begerie dei Pozzi e vetta Mt. Renoso. Ci siamo accontentati delle splendide “Pozzines”, su al Renoso ancora troppa neve per affrontare la cresta alla cieca con un ragazzino di 11 anni. Comunque, per non fare due volte lo stesso percorso abbiamo preso un sentiero (marcato con omini e qualche segno sporadico arancione) che s’imbocca sulla sx presso il ponte ligneo sul torrente dopo il Col de la Flasca (sempre valutando il sentiero in direzione sud > nord non percorrere il ponte della GR20). Poi, dopo aver visitato la piana delle Pozzines ci siamo ricollegati alla GR20 classica sfruttando il sentiero d’accesso ufficiale.

    Ciao, Claudio. (se mi son dilungato troppo taglia pure).

    Nota sanitaria
    E’ vietato il bagno nelle magnifiche piscine del torrente CAVU fra Conca e Santa Lucia di Portovecchio.
    Ci sono rischi di contrarre la bilharziosi vescicale. Al ponte stradale, sovrastante le piscine, non vi era il 20 giugno scorso alcun avviso.
    L’abbiamo trovato solo nella bacheca d’inizio GR20 alla frazione “Radicali” di Conca. Si vede che l’informazione riguarda solo chi la GR la fa nel senso tradizionale.

    Info aggiornate al 16 maggio 2014 in questo documento europeo:

    Click to access schistosoma-haematobium-risk-assessment-France-Germany.pdf

    sul sito della sanità corsa
    http://www.ars.corse.sante.fr/Plan-d-actions-contre-la-bilha.172654.0.html

    per sapere a grandi linee sulla malattia:
    http://www.treccani.it/enciclopedia/bilharziosi_(Enciclopedia_Italiana)/

    June 30, 2014 at 12:10

    • Ciao Clau
      Ti ringrazio moltissimo per gli aggiornamenti e le preziose informazioni.

      –Michele

      June 30, 2014 at 14:23

  87. carlo

    bellissimo articolo…grazie….spero continuerai ad aggiornarlo…!! davvero in italiano non si trova una mazza….!!

    July 8, 2014 at 22:33

    • Ti ringrazio per l’apprezzamento, Carlo!

      July 8, 2014 at 22:47

  88. luciano

    Ciao Mike! Ho letto i tuoi consigli e racconti di viaggio! Bellissimi e utili.
    Io vorrei fare qualche tappa essendo in corsica zona calvì,cosa mi consigli? E’ possibile fare anche solo tappe giornaliere? Grazie

    July 14, 2014 at 15:24

    • Ciao Luciano,

      Beh le tappe del GR20 non sono pensate come escursioni giornaliere. Da Calvi potresti recarti (in taxi) alla Maison Forestiere de Bonifatu e da lì salire o al rifugio Ortu du Piobbu, oppure al Carrozzu e tornare indietro in giornata. Oppure dormire (se trovi posto) in uno dei due e ritornare dall’alta via il giorno dopo (ma sarebbe abbastanza lunghetto). Se ti trovi in Corsica ti consiglio di acquistare una mappa per prima cosa. Ci sono anche i trek secondari più semplici, ma tutti poco adatti a giri di una giornata. Ti consiglio di guardare questo sito per avere idee sul da farsi. Infatti questa potrebbe essere un’idea.
      Ti ringrazio per i complimenti.
      –Michele

      July 14, 2014 at 15:44

  89. luciano

    grazie molto gentile a presto!!!!!!!!!

    July 14, 2014 at 22:29

  90. Appena rientrato dalla Corsica.. 18 giorni bellissimi, la prima parte dedicata la GR20 Nord e poi..relax ed un po’ di MTB. per la precisione dal 28 giugno al 15 luglio 2014

    Ovviamente prima di partire mi son guardato un po’ di siti alla ricerca di info, tra cui il tuo (l’unico in italiano) ed ho visto pure i tuoi video, molto ben fatti e pure molto divertente la parte della preparazione 😉
    Nonostane la simpatia che provo per te, non posso che dire che le tue premesse sono eccessive… anche perchè se uno decide di fare un trek così è chiaro che ama camminare in montagna, se invece è uno che si crede uno sportivo perchè non si perde neppure una partita della sua squadra di calcio, o perchè è abbonato a sky per vedere la F1 beh..allora che vada pure … carne per avvoltoi…purtroppo non è vero neppure questo, perchè troverà comunque qualcuno che lo aiuterà, alla faccia del “WILD” il GR20 è percorso da circa 12.000 persone all’anno, quasi tutte concentrate nei mesii estivi. Nel circolo della “solitudine” avrò visto qualche centinaio di persone.
    Con questo non voglio dire che sia una passeggiata, ma io (che non sono certo un superman) e mia moglie, non abbiamo avuto problemi di sorta, ed il nostro allenamento si limita a qualche camminata sulle Giulie o sulle Carniche nei w-e, ammetto che siamo stati molto fortunati con il tempo, ma in definitiva il mio giudizio è che chiunque ami la montagna può intraprendere questa esperienza, e la fatica passerà velocemente in secondo piano via via che si scoprono nuovi panorami e scorci di una bellezza infinita. Pianamente d’accordo con te sulla spartanità dei rifugi… infatti non ci siamo lasciati scappare gli alberghi ad Asco e Castel del Vergio 😉

    Saluti da Trieste
    Mario & Diana

    July 16, 2014 at 19:02

    • Ti ringrazio Mario per l’apprezzamento e per il tuo franco commento. Ovvio che dal tuo punto di vista di escursionista collaudato e disinvolto le mie valutazioni ti sono apparse eccessive. Ma in fondo servono a questo: a dare una carica in più alle persone.
      Purtroppo non è vero che chi fa questo trek lo fa perchè esperto. Posso garantirti che c’è gente che ci va alla ventura ed è proprio quest’ultima che il mio blog intende illuminare. E il numero elevato di “abbandoni” me lo conferma (o di gente terrorizzata alla vista del Circolo della Solitudine).
      Un saluto a te e a Diana.
      Michele

      July 16, 2014 at 20:29

    • Gabriela

      salve. siamo di Trieste pure noi e in giugno partiamo per il GR20. Ci interessava avere qualche informazione riguardo ai tempi di percorenza e mezzi pubblici per il ritorno da Conca a Calenzana.

      May 17, 2015 at 20:35

      • Ciao,
        La navetta da Conca a S.Lucie de Porto Vecchio: http://www.corsicabus.org/busPVecchio/PVE_Bastia.html (ci dovrebbe mettere circa 20 minuti) mentre
        da S.Lucie di Porto Vecchio per Bastia: http://www.corsicabus.org/busPVecchio/PVE_Bastia.html i tempi sono di 2 ore e 40.
        I tempi ve li dò come indicativi e vanno sempre verificati in loco.

        –Michele

        May 18, 2015 at 00:18

      • gabriela

        Grazie per la risposta. e complimenti per il sito. Si trova un sacco di consigli e informazioni utili.
        Saluti Gabriela

        May 21, 2015 at 16:53

      • Grazie a te …. e divertitevi!!!

        May 21, 2015 at 19:00

  91. Davide

    Ciao mike io e mia moglie avremmo intenzione di fare il GR20 nord quindi da calenzana a vizzavona per poi andarcene un po’ al mare!!!!!il periodo dall’11 di agosto via. La mia idea (dato che siamo un po’ in ritardo) è di rimanere abbastanza in autonomia quindi di fare il GR20 nord con tenda al seguito. Volevo sapere se è fattibile e se non è necessario prenotare nulla. Inoltre logisticamente parlando vorrei lasciare l’ auto a calenzana e poi ritornare a recuperarla da vizzavona , e fattibile ciò??? C’è qualcosa di attrezzato (parcheggi) a calenzana per le auto. L’anno scorso siamo stati già in Corsica e avevamo fatto un trekking dalla maison forestiere de bonifatu alla muvrella e avevo parcheggiato l’auto in un Parcheggio attrezzato , unica cosa che da calenzana ad arrivare li (parlo per il rientro) non so se ci sia un bus o che o se a limite si può prendere un taxi…..

    July 20, 2014 at 11:33

    • Ciao Davide,
      Se ti porti la tua tenda non devi prenotare nulla: devi solo pagare al gestore del rifugio il dovuto appena arrivi. L’auto puoi lasciarla tranquillamente e gratuitamente a Calenzana: quasi di fronte alla gite d’Etape c’è un campaccio col cartello “parking”. Nessuno ha mai avuto problemi. Al tuo rientro prenderai il treno fino a Calvi e da lì con un taxi (circa 35 euro) ti riportano alla macchina a Calenzana (ci sarebbe anche l’autobus che va da Calvi a Calenzana ma ci sono solo 2 corse al giorno e difficilmente i tuoi orari coincideranno).

      –Michele

      July 20, 2014 at 22:32

  92. ROSS

    Ciao Michele,
    ho letto la tua pagina e visto i tuoi video (anche quello di selvaggio blu che ho avuto il piacere di fare nel 2010) e per tutto i miei complimenti. Farli ma soprattutto tenere aggiornato il tutto è un gran lavoro e di sicuro di aiuto a molti ”viaggiatori”.

    Mi chiedevo e ti volevo chiedere, non mi pare di aver trovato risposte a questo sulle tue righe piu’ sopra, rispetto alla possibilità di nn prendere la tenda (volendo viaggiare leggera) ma di dormire e rifocillarami nei rifugi.

    Penso di cogliere bene la tua preferenza per il senso di libertà e indipendenza che offre l’avere con se tenda e fornellino per essere autonomi, e la tua estrema schiettezza nel non concedere troppe aspettative rispetto ai rifugi credo che non possa che confermare la tua scelta, ma rinunciando a questo e optando appunto per appoggiarsi ai rifugi sapresti darmi una indicazione rispetto:
    1) al costo medio che si puo’ affrontare per pernottare e magiare nei rifugi
    2) se tu ritenga si debba prenotare anche per la prima quindicina di settembre.

    Ti ringrazio molto per i consigli che potrai darmi…. e complimenti ancora

    Ross

    July 21, 2014 at 21:59

    • Ti ringrazio Rosanna per i complimenti!
      Se opti per il rifugio, il posto letto costa 13 euro e puoi effettuare le prenotazioni (o simularle per verificarne i costi) al sito del parco. Tra cena e prima colazione dovresti mettere in conto un’altra ventina di euro. La prenotazione conviene sempre e sin da ora sempre presso il sito del parco, se simuli una prenotazione puoi anche verificare quanti altri posti per quel rifugio (e quella data) sono stati già riservati.

      Buon GR20
      Michele

      July 22, 2014 at 00:22

  93. ROSS

    grazie mille per i prezioni consigli e informazioni Michele… tempismo e velocità incredibili…sempre attivo e pronto, anche a notte fonda.

    Non mancherò di dare una okkiata al sito che mi hai consigliato dato che la scelta questa volta ricade su questo stile… e chissà che se ci ritorno (mi pare di capire che ce se n’innamora, come per Selvaggio Blu peraltro…) le condizioni mi portino a farlo tenda e sacco a pelo.

    buone vacanze a te (se le hai ancora davanti)

    Ross

    July 22, 2014 at 20:27

  94. Ciao Michele, indubbiamente è vero, meglio mettere in guardia le persone prima che si mettano nei guai, però continuo a non capire perchè uno che non va mai in montagna debba svegliarsi una mattina e dire.. dai, andiamo a fare un trek in Corsica!

    Per Ross e Davide… noi abbiamo lasciato l’auto all’arrivo invece che alla partenza, ed è stato molto comodo averla a disposizione subito dopo i 7 giorni di trek quando sei già stanco. Per il taxi Calvi-Calenzana abbiamo sborsato 40euro (10 a testa condividendolo con 2 ragazze tedesche) , mentre per pernottamento+cena+colazione di media 84 euro in due… ti consiglio di arrangiarti da sola per la colazione, portati le bustine di tè e di zucchero e risparmi un po’ di soldi (e per quello che ti danno non perdi niente).
    Noi non abbiamo prenotato niente per sentirci più liberi, ma in agosto temo sarà molto affollato, cmq per i rifugi piccoli sarà già tardi, e poi se prenoti è abbilgatorio rispettare le date, se un giorno hai un problema per il tempo o per altro perdi tutte le prenotazioni dei rifugi successivi. Per esempio noi siamo arrivati alle 15 a Calenzana, inizialmente nei mio programma avremmo dovuto dormire la e partire il giorno dopo ed invece siamo partiti subito per guadagnare un giorno di mare in più a fine trek… e un altro l’abbiamo recuperato il sesto giorno unendo due tappe in una, prenotando non avremmo potuto farlo.

    Saluti a tutti

    Mario&Diana

    July 23, 2014 at 15:15

    • Mario, il tuo ragionamento è corretto: purtroppo però non tutti ragionano cosi. Per risponderti brevemente sul tuo commento, e visto che parli l’inglese, ti posto il link ad un articolo molto illuminante riguardante le persone sbagliate nel posto sbagliato.
      Michele

      July 24, 2014 at 08:20

  95. ele

    Ciao,
    Quest’estate io e il mio ragazzo vorremmo fare il gr20 sud, siamo abituati a viaggiare in moto portando l’essenziale, io sono stata una scout ma sono anni che non vado a camminare cosi, avevo fatto il giro del Monviso e le Dolomiti del Brenta.
    Vorremmo partire con tenda e necessario per i pranzi, cene in rifugio.
    Devo dire che ho visto i tuoi video e mi piacerebbe iniziare dall’ultima parte del gr20 nord esattamente dal lago di Nino di cui mi sono innamorata e raggiungere la fine del gr20 sud. Cosa mi consigli? E per gli spostamenti? La macchina dovremmo lasciarla alla prima tappa, conviene? O ci affidiamo totalmente ai mezzi? Periodo fine agosto inizio settembre é tardi?
    Grazie eleonora

    July 23, 2014 at 16:10

    • Ciao Eleonora,
      Il mio consiglio è di portarvi la macchina. I mezzi pubblici in Corsica non sono nè capillari nè frequenti e perdereste una montagna di tempo. L’auto la potete lasciare alla prima tappa (che per voi sarà Castel di Verghio), anche se poi tornare a recuperarla vi farà perdere del tempo per il motivo già detto (ma potete contare anche sui passaggi che i Corsi danno volentieri). Non è tardi per il periodo: la stagione di apertura dei rifugi va da giugno a settembre (poi dai primi di ottobre rimangono aperti ma senza personale nè rifornimenti).
      Comunque, se posso esprimere un parere, perdersi la zona alpina è un vero peccato soprattutto per voi che avete fatto le Dolomiti.
      Invece se sono anni che non andate a camminare vi invito a testare prima voi stessi (facendo qualche mini-trek di 2-3 giorni dalle vostre parti) per non scoprire tardi di aver perso l’allenamento per un trek di questo tipo. Nel GR20 non bisogna dare mai niente per scontato.

      –Michele

      July 24, 2014 at 08:42

  96. ROSS

    grazie del pensiero carino Mario&Diana (siete bellissimi uniti cosi ;-),

    in effetti pensavo di dare un okkiata per vedre come erano messe le prenotazioni, farmi una idea….ma in realtà partendo a settembre non credo avrò problemi di sovraffollamento e…si, concordo con voi (avendo già fatto altri trekking) il meteo puo’ condizionare come pure le gambe e quindi il vincolo di certe date prenotate puo’ diventare un problema. Grazie del pensiero e dei consigli..sempre utili e preziosi.

    Un saluto

    Ross

    July 23, 2014 at 22:05

  97. Niko

    Una domanda;ho visto che il servizio regionale mette a disposizione un servizio Taxi-navetta x raggiungere i posti di attacco; sono andato sul sito ed ho inviato una mail per sapere eventuali orari o altro…ma nessuno ha risposto ancora; il fatto e’ che attendere i mezzi pubblici da bastia significherebbe perdere 2 giorni; hai qualche notizia oppure l’unica opzione sarebbero i 150 euro e passa di taxi?

    July 24, 2014 at 11:14

    • Niko,
      a dire il vero non sono a conoscenza di questo servizio di taxi-navetta (deve essere cosa recente) per raggiungere i posti di attacco (ad eccezione di quello attivato l’anno scorso per aggirare il Circolo della Solitudine ancora innevato). Mi mandi il link per favore?
      Ad ogni buon conto, da Bastia c’è il treno per Calvi che in 4 ore ti porta a destinazione (e da lì con 35-40 euro di taxi arrivi a Calenzana). In pratica, arrivando la mattina a Bastia sei a Calenzana già nel primo pomeriggio e pronto a partire il giorno dopo all’alba (senza arrivare a spendere 150 euro).

      –Michele

      July 24, 2014 at 11:34

      • Niko

        Leggendo qualche risposta precedente mi sono fatto due calcoli…dovrei lasciare l’auto a Livorno, pagare il parcheggio, pagare il bus o il treno all’andata e poi il taxi, perdere il primo giorno…credo che verrà con me e mi aspetterà a Calenzana.
        Tanto poi quando la mia ragazza sarà al mare…io andrò a riprenderla!

        http://www.corsicabus.org/busPLeccia/PLeccia_Gites.html
        Qui ho trovato l’indicazione con questa possibilità stavo vedendo gli orari per delle eventuali vie di fuga…qualora ci fosse qualche problema

        July 24, 2014 at 13:25

      • Ah è un servizio di una compagnia privata. In effetti i tassisti guadagnano una cifra a portar su e giù i turisti. Ma il taxi va usato solo come ultima spiaggia e quando i tempi sono strettissimi.

        July 24, 2014 at 14:38

  98. Tante grazie Ross ))) puoi vederci qua, anche se non ho ancora caricato le foto del GR20 (ma lo farò as soon as possible) , e certo, in settembre non dovrebbero esserci problemi, tranne al Tighjettu (ma in 30min puoi arrivare al bellissimo Bergerie de Bellone dove puoi prendere una tenda) … già ti invidio! ))

    In effetti Niko, merita avere l’auto in Corsica, e poi i costi sono bassi… 150 euro l’andata e 72 il ritorno , 222euro in tutto per auto+2persone

    Ancora grazie a Michele, magari per mezzo del tuo sito ci sarà qualche italiano in più nel GR20… noi abbiamo trovato gente da tutto il mondo ma di italiani..solo in spiaggia! ))
    Interessante il link…. però anche lui alla fine ha dovuto ammettere, nonostante tutto, di essere in Paradiso 😉

    July 24, 2014 at 14:03

  99. Andrea

    Vorrei sapere la condizione del sentiero Col del Vergio – lago di Nino – Corte. Ci sono punti particolarmente difficili dove è necessario arrampicarsi?

    Grazie

    July 24, 2014 at 14:59

    • Andrea, la tratta da te menzionata non ha difficoltà di rilievo ed è per lo più una lunga camminata anche se trapuntata con qualche zona di roccette (ma nessuna arrampicata).

      –Michele

      July 24, 2014 at 15:51

  100. Giorgio M.

    Complimenti Michele! La tua ormai è una pagina di riferimento per gli italiani che vogliono intraprendere il GR20.
    Ho letto quello che dici sull’acqua, ma veramente è così problematica la situazione? La mia idea era quella di rifornirmi di acqua nei rifugi però anche in questo caso mi sembra di aver capito che è necessario potabilizzarla, sono sufficienti le tavolette o bisogna bollirla?
    Secondo te quanto ad acqua e viveri qual è la riserva che bisognerebbe portarsi dietro fin dal primo giorno considerando di terminare il trek a Vizzanova?

    Grazie per l’enorme disponibilità che dai a chi cerca di reperire info su questo fantastico trek. Appena tornato riporterò qui la mia esperienza 😉 .

    PS: ma il Cirque de la Solitude adesso è percorribile senza problemi o solo con attrezzatura specifica?

    August 10, 2014 at 17:08

    • Ciao Giorgio, ti ringrazio per i complimenti.
      Riguardo l’acqua potrai leggere pareri discordanti spesso basati sulla personale esperienza: cioè chi non ha mai avuto “disturbi” dirà (spesso spavaldamente o con sufficienza) che non ci sono problemi. Ora, se ignoriamo per un attimo l’infezione parassitica del fiume Cavu accertata ufficialmente, la maggior parte degli approvvigionamenti di acqua (almeno lungo in GR20) avviene pompando l’acqua dai torrenti (la pratica sembra diffusa). In questo caso – come ho già scritto – è solo questione di fortuna. Esempio: a Vizzavona, l’acqua che esce dai rubinetti dei lavabi e della doccia proviene dal torrente (ho visto io stesso pompa e tubature): per quella potabile bisogna scendere in riva al torrente dove si trova una vera fonte (c’è un cartello indicatore).
      Non voglio farla lunga. Ognuno deve decidere come crede, forse l’esagerato sono io. In ogni caso è sempre meglio chiedere la provenienza dell’acqua (anche dei rubinetti) prima di bere. Io ho potabilizzato con le tavolette, tutte le volte che l’origine mi sembrava incerta o sospetta (le tavolette sono sufficienti, non è necessario bollirla).
      La riserva idrica personale oltre a essere un fatto soggettivo dipende molto dalla temperatura esterna. Io, come ho scritto sopra – consiglio 3 litri.
      Ps: il Circo della Solitudine è percorribile senza attrezzatura; basta usare un po’ di buon senso e sangue freddo.

      –Michele

      August 10, 2014 at 21:53

  101. Niko

    Ciao Mike
    Siamo tornati ieri dalla Corsica dopo aver terminato il Gr20…Tutto. Da nord a Sud.
    Insieme alla mia ragazza in un tempo abbastanza ristretto x mancanza di tempo abbiamo accorpato diverse tappe, e senza saltare neanche un rifugio.
    Volevo ringraziarti x i consigli e dire la mia anche sull’acqua. Io ho bevuto sempre dalle sorgenti lungo il tracciato e dalle fonti dei rifugi…ma ahimè una volta(tappa successiva a Vizzavona) ci ha dato(a 4 persone) dei problemi(potete immaginare).
    Un’altra cosa, che ho visto e che voglio darti ragione;
    Il Gr20 e’ davvero duro; a prescindere dal nostro tempo di percorrenza, mi sento di dire che i materiali sono fondamentali e l’allenamento anche.
    In montagna e soprattutto in quella montagna non si improvvisa nulla!
    Sappiate che soprattutto al nord quando si parte x una tappa…un’altro posto dove mettere la tenda e’ l’altro rifugio e basta.
    Un momento fantastico invece alla bergerie dell’asinau o chez anika che dir si voglia…che momenti fantastici con la signora i suoi familiari e la cagnolona Amie!
    Grazie di tutto

    August 18, 2014 at 10:43

    • Grazie Niko per il tuo prezioso feedback che conferma molte mie osservazioni. Spero che i lettori ne traggano insegnamento.
      Mi dispiace per i “problemi” occorsi a te e le altre persone. Presumo che tu ti riferisca a Capannelle (che è la tappa dopo Vizzavona, se non avete raddoppiato) anche se, a dire il vero, certi problemi intestinali hanno un’incubazione variabile e quindi determinare con precisione l’origine dell’evento è difficile.
      Per il resto sono molto contento per te e la tua ragazza. E un po’ vi invidio (benevolmente). Il GR20 dopo averlo fatto ti rimane nel sangue 🙂

      –Michele

      August 18, 2014 at 11:00

      • Niko

        L’acqua l’abbiamo presa all’hotel di Vizzavona… Eh si abbiamo doppiato…al sud abbiamo corso un po…o meglio abbiamo aumentato le ore di cammino….la mia ragazza mentre tornavamo da Livorno rivedeva i tuoi video…torneremo un Corsica…ma a fare un po’ di vette

        August 18, 2014 at 14:12

      • Si, le vette meritano moltissimo. Ehehe, beh vedo che la Corsica ha sedotto anche voi 🙂

        August 18, 2014 at 14:27

  102. Rossella

    ciao sono Rossella e sono di Roma. Con il mio compagno dell’epoca e il mio più caro amico abbiamo fatto il GR20. Sono passati circa 10 anni e lo ricordo come fosse ieri. Bellissimo. Divertentissimo. Faticosissimo. Sono molto felice di avere avuto modo di farlo e lo rifarei sinceramente. Ogni tanto lo ripropongo ma nessun matto se la sente. Noi abbiamo percorso il tratto più difficile ovviamente…non eravamo lì per pettinare le bambole…d’altra parte due arieti e un saggittario non avrebbero potuto fare altro giro. Ora non ricordo nomi e facce (apparte le nostre 3) ma di sicuro i luoghi, il cibo, e gli animali. Consiglio a chi ama questo tipo di vacanza di affrontarla perchè è unica come esperienza. Non è per super eroi ma non è nemmeno una passeggiata!!! =)
    Tra l’altro la Corsica è una splendida isola da scoprire in ogni dove…costa o entroterra che sia.
    Vi auguro un bel viaggio e una bella esperienza.
    ciao Rossella (Francesco e Massimo)

    August 20, 2014 at 14:44

    • Ciao Rossella,
      ti ringrazio per il tuo simpatico contributo. In effetti penso che il GR20 andrebbe fatto … periodicamente 🙂 perchè è di una bellezza unica e farlo una volta non basta 😉

      –Michele

      August 20, 2014 at 18:49

  103. Matteo

    Ciao Mike,
    Ho percorso questa estate il GR20 sud e volevo ringraziarti nuovamente per il tuo contributo. Ci sono due piccoli contributi che volevo fornire:

    1. Riguardo a come e dove spezzare la tappa Usciolu Asinau, posso dire di avere dormito a Matalza e il giorno dopo essermi diretto a Croci che dista altri 40 minuti di cammino. Dalla mia esperienza personale, Croci mi pare però che fosse meglio di Matalza: paesaggisticamente migliore, meno gente (il solo gestore di Matalza è un bel casinista :D), prezzi molto simili se non migliori contro una qualità decisamente superiore (ho potuto confrontare perché a Croci ho fatto una colazione buonissima e abbondante a prezzi onesti, mentre a Matalza mi vendevano le fette di prosciutto a un euro ciascuna O_O, anche se bisogna dire che hanno una dispensa e una cucina per farsi da mangiare da soli). Infine, come sapete, si può spezzare anche in un’altra bergerie che si trova poco prima di Matalza, ma per quella non ho informazioni.

    2. A Prati convivono non so da quanto tempo senza fare nulla con un maiale selvatico che ogni notte viene regolarmente a fare visita alle tende per rubargli da mangiare. Il gestore del rifugio avvisa di portare gli zaini con tutto il cibo dentro e non tenerseli appresso per la notte. FATE ASSOLUTAMENTE COME VI DICE!! Sono state strappate e bucate tende e rubati anche zaini al loro interno!

    3. Ho dovuto purificare l’acqua una sola volta.

    Infine volevo chiederti dove posso trovare il tuo video sul selvaggio blu e se c’è un forum in cui si discute di questo percorso (mi pare di capire che la questione rifornimenti e segnaletica sia molto più complicata e sia anche necessario effettuare calate in corda doppia).

    Grazie mille,
    Matteo

    October 22, 2014 at 12:17

    • Ciao Matteo, ti ringrazio per l’apprezzamento e per il prezioso contributo. A quanto pare il problema delle “visite notturne” si estende anche a Prati (dopo Verghio e Manganu) e l’indolenza dei corsi (nel non prendere provvedimenti) è ben nota. Ottima la raccomandazione riguardo Croci.

      Il mio video sul Selvaggio Blu lo puoi trovare qui. Non sono a conoscenza di un forum relativo a questo percorso, però. In genere la maggior parte degli escursionisti lo fanno con una guida vista la particolare difficoltà di orientamento che pone questo percorso (anche usando un gps), la necessità comunque di dover predisporre cibo e acqua nei posti tappa prima del trek, e la necessità di portarsi anche corde e imbraghi per le corde doppie.
      Comunque puoi trovare preziosissime informazioni presso questo link.

      –Michele

      October 22, 2014 at 13:07

  104. Ciao a tutti. Dopo lunga e penosa malattia sono riuscito a finire il mio libro sul GR20. lo ho impaginato su Blurb.com il prezzo di vendita è abbastanza assurdo, trattandosi di copie digitali, ma magari vi può interessare solo sfogliarlo virtualmente.
    Buon anno e buone passeggiate a tutti.
    Luca

    http://it.blurb.com/b/5912680-corsica-gr20

    January 1, 2015 at 10:19

  105. In effetti il prezzo di vendita è assurdo. Comunque grazie per la segnalazione.

    January 1, 2015 at 21:12

  106. Marco

    Buon giorno Mike, davvero grazie e bravo per tutte le info che dai ai poveri sognatori come noi.
    Mi presento mi chiamo Marco da Parma CL 1967 . Feci la parte nord del GR 20 nel 87 ora dopo solamente 28 anni vorrei fare la parte sud.
    Ho le cartine dell’IGN dell’epoca, viste le modifiche vorrei prenderle aggiornate dove mi consigli di acquistarle ?
    Ho provato a chiamare e scrivere sul link del Parco che hai indicato, ma al momento tutto tace. Ho anche la guida del A travers la montagne Course GR20 ma pure quella è vintage.
    Vorrei andare i primi di maggio, mi rendo conto che i rifugi sono chiusi, ma penso di essere abituato a condizioni non troppo comode, inoltre dopo aver letto WILD (di C.Strayed) e una passeggiata nei boschi di B.Bryson penso che la parte sud non sia “difficile” tu che ne pensi ?
    Ho mandato già 3 mail a uffici Francesi per avere info ma nessuno risponde.
    Ancora grazie Mike e complimenti. ciao Marco

    January 31, 2015 at 11:39

    • Marco, ti ringrazio per i complimenti.
      Come ho scritto sul blog non c’è alcun bisogno di avere con se le mappe perchè il GR20 è strasegnato, quindi sarebbe un acquisto superfluo. Ma se proprio ci tieni ad avere delle cartine, vai su questo sito francese e potrai scaricare gratuitamente i riquadri di ogni singola tappa. Devi cliccare sulla voce “Tèlècharger la carte IGN de l’ètape ..”, salva l’immagine e stampala.

      Maggio è ancora un mese difficile per via dell’innevamento. Ma potresti essere fortunato visto che intendi fare la parte sud che solitamente è meno innevata (a questo proposito ti consiglio di procedere in direzione sud-nord Conca-Vizzavona). Quanto a difficoltà, se è vero che rispetto alla nord la sud è più semplice, non devi sottovalutarla però. Considera che camminerai quasi sempre su una dorsale (soprattutto da Asinao fino a Prati) e – a seconda della stagione – potresti anche trovare un innevamento consistente che ti rallenterà parecchio. A parte questo, devi pianificare bene i tuoi rifornimenti, visto che i posti tappa saranno ancora non presidiati. E anche questo non va sottovalutato. Le deviazioni a valle per raggiungere il paese più vicino per acquistare cibo ti faranno perdere giornate intere.

      Buon GR20

      –Michele

      January 31, 2015 at 12:50

  107. Fabrizio

    ciao Michele! intanto ti faccio i miei complimenti per le preziose informazioni e per i video, li ho visti tutti! Sono settimane che leggo e e rileggo questa pagina per cercare di assimilare più informazioni possibili.
    A giugno dopo essere stato più volte in Corsica con famiglia al seguito parto per il mio gr20 in solitaria e sto cercando di prepapararmi al meglio!
    Posso farti due domande? La prima è sulle possibili tappe da accorpare: pur condividendo il tuo punto di vista sul godersi ogni singola tappa (ed è quello che cercherò di fare anche io) questa eventualità potrebbe palesarsi e scorrendo la pagina ho letto che tu proponi la PetraPiana-Onda-Vizzavona. Pensi che questo discorso sia possibile anche in qualche altro caso?
    La seconda domanda riguarda il fatto che anche tu hai fatto la prima volta il gr20 da solo, ma da quello che ho letto ne parli come di un’esperienza un po complicata. Senza essere indiscreto posso chiederti quali sono state le maggiori criticità?
    Grazie

    February 3, 2015 at 17:48

    • Fabrizio, grazie per i complimenti.
      Dunque se proprio vuoi doppiare qualche altra tappa a costo di dire un’ovvietà, devi però essere anche consapevole che la giornata sarà considerevolmente più pesante e lunga. Potresti provare a fare dal Carrozzu la via delle creste (cioè a Bocca di Stagnu non scendere ad Asco ma puntare verso Punta Culaghia) e arrivare fino al Tighjettu. La via delle creste però è la vecchia via che si faceva una volta per raggiungere il rifugio Altore, è un po’ in disuso e piena di cespugli. I segnavia sono cancellati all’inizio ma poi riprendono sbiaditi più in là. Il vantaggio è che non scendi per la massacrante discesa verso Asco, ma avrai lo svantaggio di fare il Circolo della Solitudine di pomeriggio quando sarai già stanco.
      Altro raddoppio – questa volta facile ma lunghissimo – è dal Ciottulu de i Mori al Manganu senza fermarsi a Castel di Verghio. Poi nella parte sud potresti tentare Vizzavona-Capannelle-Col de Verde (facendo la via normale e non per le creste) e il giorno dopo Col de Verde-Prati-Usciolu. E infine Asinau-Paliri-Conca (omettendo di fare la bellissima variante alpina).
      Ma, come ti ho detto sono tutte tratte molto lunghe che richiedono partenze precoci, un passo svelto, ottimo allenamento, molta determinazione e magari uno zaino non troppo pesante.

      Per quanto riguarda la mia primissima esperienza in solitaria sul GR20 … beh parliamo di un era pre-internet quando ero giovane e inesperto. E proprio per questo commisi una serie di errori dovuti proprio all’incoscienza, impreparazione, inesperienza e disinformazione. Devo ringraziare il cielo per come mi è andata. Feci comunque solo qualche tappa, poi lasciai perdere.
      In realtà, se ti prepari bene, sarai pronto a qualsiasi criticità che potresti incontrare. Sono tantissimi quelli che fanno il GR20 in solitaria senza alcun problema. Quindi non ti preoccupare per questo.

      Buon GR20
      Michele

      February 3, 2015 at 18:29

  108. Marco

    Adesso vengo li e ti gonfio come una zampogna, sono il terribile gestore del rifugio………paura eh…. sono Marco da Parma (2 messaggi fa) essendo a casa con la febbre mi sono visto con calma i 2 video il primo bello il 2 un capolavoro !! molto toccante commovente e anche divertente in alcuni punti, proprio bravo complimenti ! volevo chiederti come mai mi hai consigliato di fare il pezzo sud da conca in su quando invece l’hai fatto al contrario ?
    Posso chiederti qual è il tuo sogno nel cassetto a proposito di trekking e quello invece a cui stai pensando?
    A presto GRAZIE CIAO.
    Marco

    February 5, 2015 at 15:18

    • Adesso vengo li e ti gonfio come una zampogna, sono il terribile gestore del rifugio

      Magari tu fossi stato il gestore del rifugio!!! Ma quello non capiva l’italiano (diceva lui … mah).
      Dunque io ho fatto la direzione nord-sud intanto perchè non conoscevo la differenza e poi perchè era la logica prosecuzione dal punto in cui avevamo lasciato l’anno prima (ti ringrazio per l’apprezzamento dei due video – una fatica farli con una telecamera di fortuna). Procedendo da sud a nord è molto più graduale, e comunque se dovessi rifarlo la prossima volta procederei in tal senso.
      Ed infatti nel cassetto ci sarebbe proprio un ritorno per farlo in maniera integrale (e pure con qualche variante non ufficiale). Il GR20 – se fatto nella maniera giusta – ti rimane nel cuore. Il più grosso ostacolo è la mia attuale compagna che sto cercando di persuadere.
      Dopo la Corsica ci sarebbe il GR11 (i Pirenei lato spagnolo) e poi il favoloso quanto irraggiungibile Pacific Crest Trail americano un trek che dura 6 mesi. Bisogna pur sognare.

      –Michele

      February 5, 2015 at 15:42

      • MARCO

        WOW dei pirenei ho fatto qualcosa tempo fa acqua acqua acqua (eravamo dalle parti di Lourdes) . cI VEDREMO ALLA PRIMA DI WILD ALLORA. Ciao e grazie MARCO

        February 5, 2015 at 19:32

      • bodeo67

        Ciao Mike, sono tornato Lunedì 2 giugno ! detto fatto. Partito sabato 23 da Parma treno, nave, dormito Bastia. Domenica 24 trenino arrivo 11:45 a vizzavona alle 17:45 sono già al rifugio delle Capannelle e poi ecc.ecc.ecc arrivo a Conca Sabato 30 alle 13:30 circa. Domenica non essendoci pulman sono “bloccato ” a Conca l’autostop per Bastia non ha funzionato, forse dovevo farmi la barba.
        Non ho seguito il tuo consiglio l’ho fatto da Vizzavona a Conca, sicuramente è meno dura e logisticamente parlando più rapida venendo da nord.
        Che dire, bellissimo ero solo non è stato un problema anzi.
        I rifugi sono già belli pieni (ho sempre prenotato) in un caso addirittura non c’erano posti dentro per cui ho prenotato la tenda.
        Con il tempo sono stato fortunato ho schivato l’acqua 2 volte arrivando in tempo al rifugio.
        Non c’era troppo caldo anche con l’acqua non è stato un problema, mi rendo conto però che più avanti è tutta un altra storia.
        Niente neve sul percorso.

        Grazie Mike di tutto e auguri per i prossimi giri.

        Marco

        June 3, 2015 at 22:46

      • Grazie Marco per il tuo veloce feedback. Sono contento che sia andato tutto per il meglio. La Corsica mi manca e spero di tornarci al più presto.

        –Michele

        June 3, 2015 at 22:56

  109. Fabrizio

    Ciao Michele!
    Grazie per i preziosi consigli, spero comunque di non dovervi fare ricorso e di potermelo gustare tappa per tappa.
    E visto che i discorsi negli ultimi post parlano di prossime camminate da realizzare prendo nota di questo Pacific Crest Trail.
    Certo 4300 km non sono proprio pochi, ma concordo con te, bisogna pur sognare…
    Fabrizio

    February 5, 2015 at 19:36

  110. Matteo

    Ciao ragazzi,
    Ne approfitto per chiedere a Michele e a tutti quanti voi se avete fatto altri GR in Francia e se sapete quali sono quelli più validi. Ho sentito anche io parlare dei Pirenei, ma di acqua non ne ho troppa voglia per cui stavo pensando al GR della Provenza 😉

    February 6, 2015 at 14:06

    • Mi spiace Matteo ma non ho esperienza riguardo gli altri. Posso solo dirti che i Pirenei lato spagnolo (GR11) sono più “secchi” di quelli sul lato francese (GR10).

      February 6, 2015 at 14:30

  111. Flavio

    Mi aggiungo ai complimenti qui c’è la maggior fonte di informazioni sul Gr 20 in italiano!
    Io l’avevo pensata così: iniziare il 20 maggio finendo i primi di giugno (avrei tempo fino al dieci)… i primi dieci giorni in autonomia per il cibo e dormendo nei rifugi (che se ho capito bene dovrebbero avere il bivacco invernale aperto) e nella parte finale appoggiandomi ai rifugi anche per i rifornimenti…. pensavo di partire da sud in maniera di salire con l’avanzare della stagione. I miei dubbi sono: rischio di trovare ancora molta neve? non passo neanche per un paese nella prima parte? e infine i rifugi aprono il primo giugno?
    Il mio ultimo lungo cammino è stata la Grande Escursione Appenninica, più lunga del Gr 20 ma penso molto più facile, lo consiglio molto a chi non la conosce.
    Grazie mille!

    February 11, 2015 at 19:48

    • Grazie Flavio!
      Beh, 10 giorni in autonomia non sono pochi! Considera che non attraversi mai i paesi e che le deviazioni (per rifornirti) ti tolgono molto tempo. Poi c’è l’incognita della neve. E’ vero che partendo da sud potresti essere fortunato contando magari su una stagione calda arrivata in anticipo. Ma non c’è niente di certo e purtroppo devi mettere in conto anche le zone ancora innevate. Da Asinau devi svalicare il Mt. Incudine e più avanti si cammina su cresta fino a Prati. Per questo ti consiglio di tener d’occhio – in prossimità della tua partenza – il blog del Parco che in genere tiene informati sull’andamento del manto nevoso.
      L’apertura “ufficiale” della stagione è il primo giugno, ma in pratica i gestori dei rifugi – se il tempo è bello – cominciano ad aprire anche prima e quindi – contando anche in questo caso sulla fortuna – potresti trovare i posti tappa già aperti e presidiati (il condizionale è d’obbligo).
      Bella la GEA. Non l’ho mai fatta e la prenderò in considerazione.

      Buon GR20

      February 11, 2015 at 20:14

  112. Robin

    Buongiorno Michele,
    è stato davvero un piacere guardare i tuoi due splendidi filmati sul GR 20; rendono perfettamente l’idea della bellezza, della meravigliosa fatica e compensazione di soddisfazione nell’affrontare il percorso.
    Insieme a due amici lo abbiamo completato ad agosto del 2012 facendo la via “italiana”, ovvero partendo da Conca sino a portarlo a termine Calenzana in 12 giorni. Confermo la durezza del trekking; per esperienza personale l’ho affrontato decisamente fuori forma e, soltanto grazie alla mia testa dura, sono riuscito a progredire giorno dopo giorno incurante delle bolle ai piedi e dei dolori sparsi che si sono accentuati nei primi giorni per poi abbandonarmi con l’abitudine alla fatica. Come linea abbiamo deciso di partire ogni mattina alle 04:30 per affrontare le parti dure evitando le ore più calde (avendolo fatto in agosto). Nonostante questo, sulle creste, il sole si è fatto sentire eccome!
    Quest’anno abbiamo deciso di bissare ripartendo sempre da Conca perché abbiamo trovato il percorso molto più affascinante (parere assolutamente personale e soggettivo) effettuando, però, tutte le varianti alpine presenti sul percorso.
    Ripartiremo nuovamente in agosto, tenendo un diario di traversata e cercando di essere relativamente più leggeri dell’ultima volta (18 kg di zaino).
    Ti racconterò le nostre peripezie, nel frattempo ti ringrazio molto per il contributo informativo che doni a tutti coloro che voglio intraprendere questo spettacolare cammino.
    Aggiungo che, per esperienza, il percorso porta ad avere un parallelo percorso di introspezione legato alla fatica e completamente distaccato dal corpo, in assoluto una delle più straordinarie esperienze della mia vita.
    A presto

    Robin

    February 13, 2015 at 17:04

    • Ti ringrazio Robin per il tuo feedback.
      Il GR20 è davvero un’esperienza fisica ed emotiva enorme e va affrontato con umiltà e preparazione. Il caldo è purtroppo una componente ineliminabile poichè la stagione di apertura dei rifugi è solo quella estiva. Sarebbe molto bello poterlo percorrere in primavera con una temperatura più umana. Ma, sia per la presenza abbondante di neve lungo il percorso (che accentua enormemente la già grossa fatica), che per la mancanza di rifornimenti presso i rifugi, la cosa è poco fattibile.

      Buon GR20 a voi e tienimi aggiornato su eventuali novità che potresti trovare lungo il percorso.

      –Michele

      February 13, 2015 at 17:32

  113. Luca

    Gentile Mike,

    ti faccio i complimenti per la esaustiva guida sul GR 20 e a propostito vorrei chiederti un’informazione. Siamo due persone che vorrebbero intraprendere questo viaggio ed abbiamo un dubbio sull’andata e ritorno in traghetto dall’ Italia, ovvero dove arrivare per “agganciarci” al percorso e da dove ripartire. Cosa ci consigli? Siamo di Verona.

    Grazie e buona giornata

    Luca

    February 27, 2015 at 09:31

    • Grazie per l’apprezzamento Luca. Se venite da Verona il mio consiglio è di arrivare a Savona (sono circa 315km col mio navigatore) e da lì traghettare verso Calvi. A Calvi c’è un autobus che fa due corse quotidiane per Calenzana (oppure prendete un taxi che vi porta con circa 40 euro). Se viceversa preferite traghettare da Livorno (333km da Verona) arriverete a Bastia e poi dovrete prendere il treno per Calvi ecc. ecc. Anche per il ritorno vi conviene ripartire da Calvi. In questo caso da Conca prenderete un passaggio per S.Lucie de Porto Vecchio dove aspetterete la coincidenza dell’autobus che vi porterà a Bastia e poi prenderete il trenino per Calvi, oppure da Conca andate direttemente a Porto Vecchio (il pulmino del camping Le Tonnelle può portarvici) e da Porto Vecchio prenderete l’autobus per Ajaccio (vedi calendario) e da Ajaccio il trenino che vi porterà a Calvi. Non conosco gli orari quindi dovrete regolarvi un po’ voi. Certamente per il ritorno se ne andrà forse l’intera giornata (per fare Conca-Calvi), perchè non vi sono collegamenti frequenti, quindi mettete in conto anche questo e pianificate bene il vostro viaggio.

      E buon GR20 anche a voi

      –Michele

      February 27, 2015 at 13:15

      • Luca

        Grazie Mike per la pronta risposta, tutto chiaro. Quindi, dopo aver terminato il GR 20, volendo e a tempo debito si potrebbe persino fare una tappa al mare (meritato bagno) prima di riprendere il traghetto per Savona.

        Un saluto

        February 27, 2015 at 19:36

  114. Certamente. Una sosta al mare è dovuta: c’è solo l’imbarazzo della scelta.

    February 27, 2015 at 21:02

  115. ENNIO VECCHI

    Vorrei andare a fine giugno, ma non riesco a trovare modo per prenotare alloggio a Calenzana per la prima notte dopo che da Bastia arrivo per la notte prima di partire per il GR 20!

    March 22, 2015 at 08:22

    • Alla Gite d’Etape Municipal c’è un dormitorio con 30 letti (tel. 0495627713 o 0495627008). Poi c’è l’Hotel Monte Grosso (0495627015) e l’Hotel Bel Horizon (0495627172). Altrimenti prova con TripAdvisor.

      March 22, 2015 at 08:40

  116. roberto

    ciao, sto programmando per fare il gr20 le prime 2 settimane di luglio. sono abbastanza allenato e da anni frequento la montagna. dico questo perchè vorrei condividere il mio programma e vedere se lo ritieni fattibile o cmq darmi qlc consiglio.
    ho pensato di farlo in 8 giorni da sud a nord perchè finito il gr20 se rimane tempo e voglia e forza vorrei andare nel deserto degli agrati che non ci sono mai stato. (sono stato 3 volte in corsica ma sempre motorizzato).
    veniamo al programma:

    1 giorno: conca-paliri + paliri asinau (variante alpina bavella) + asinau-rif. pedinelli. sulle 13 ore ho calcolato. vorrei bivaccare al pedinelli…mi confermi che è il rifugio è chiuso e c’è acqua?
    2 giorno: padinelli – usciolu + usciolu- col de verde ho calcolato 9 ore
    3 giorno: col de verde e capanelle con variante alta quindi arrivo a vizzavona 11-12 ore
    4 giorno: vizzavona – refuge onda variante alta + onda – pietra piana e quindi dormire sul monte rotondo. sulle 10 ore di cammino
    5 giorno: scendere al pietra piana e andare al manganu quindi col de verghio. 12-13 ore
    6 giorno: verghio – ciottuli ai mori e quindi salita al paglia orba ( non so i tempi di salita) poi discesa al rifugio e arrivo alle bergerie di vallone. tutto in 11 ore?
    7 giorno: vallone – arco stagnu poi salita al monte cinto e quindi carrozzu
    8 giorno: carrozzu – calenzana 11 ore

    ovviamente questo sulla carta…..poi si può sempre allungare. come dicevo vado spesso in montagna, corro…insomma sto abb. bene fisicamente ma è anche vero che non conosco il percorso e non viaggio mai pesante.
    ho 1 tenda da bivacco da 1,1 kg, sacco a pelo 900g e zaino che vuoto pesa 1,3 kg. fornellino leggero della msr e poi porterei provviste per 3 giorni per poi rifornirmi a vizzavona e sfruttare col de verde o verghio per mangiare in ristoranti.
    per quanto possibile mi piacerebbe bivaccare…so che è vietato ma se fosse fattibile mi piacerebbe farlo nel massimo rispetto del territorio.

    come la vedi? vizzavona ha supermercati per rifornirsi di zuppe ecc ecc?

    March 22, 2015 at 13:06

    • Roberto,

      Non ti conosco e non me la sento di giudicare chi non conosco (e quindi le tue potenzialità). Però quello che proponi “sulla carta” è “estremamente” impegnativo e logorante (soprattutto il giorno 7 dove vorresti fare il circolo della Solitudine, arrivare ad Asco, salire sul Cinto e ritorno e in più proseguire fino al Carrozzu).
      Ma procediamo con ordine. Il Rif. Pedinelli è sostanzialmente raso al suolo (ma ti confermo che c’è la fonte a 100 mt). Comunque quello che proponi è addirittura quasi triplicare una tappa. Non so se sei uno skyrunner, però con uno zaino normale da trekking la vedo difficile. Anche il secondo giorno stai triplicando, facendo Pedinelli-Usciolu-Prati-Col de Verde. Più fattibile è Col de Verde-Renosu-Capannelle-Vizzavona. Ma siamo sempre al limite. Invece Vizzavona-Onda-Pietrapiana-Monte Rotondo la vedo estremamente dura. E così, senza dilungarmi le tappe successive.
      Insomma è decisamente un programma ambizioso ma anche molto massacrante. Pensaci bene. Il terreno del GR20 è impietoso soprattutto nella parte nord.
      Nel tuo programma però non vengono considerate le variabili più elementari: prima fra tutte la fatica. Camminando così tanto ogni giorno senza tregua non so se il tuo corpo sarà in grado di recuperare l’energia per il giorno dopo. Come ho detto non ti conosco, ma rischi dopo due o tre giorni con questo ritmo di andare in crisi. Inoltre devi considerare anche la variabile meteo (su cui mi sono già dilungato sul blog) e gli imprevisti vari (vesciche ecc.). Bisogna anche che tu faccia un calcolo accurato del consumo calorico che avrai in quei giorni e cercare di mangiare adeguatamente. Sarai in grado di portare provviste adeguate per quei tre giorni?
      Vizzavona è una piccola stazione ferroviaria con un piccolo negozio di provviste e un paio di locali per mangiare.

      Mi chiedi come la vedo. Camminerai a passo molto svelto dall’alba al tramonto con una fatica che si accumulerà ogni giorno che passa. Sostanzialmente la vedo difficile e dannatamente stressante. Non so se questo ha un senso per te. Ti auguro che tutto vada bene. Io ovviamente non mi sottoporrei a un tale massacro, ma … naturalmente ognuno è diverso.

      –Michele

      March 22, 2015 at 14:28

      • roberto

        ciao, grazie della risposta. velocissimo.
        in effetti questo è un piano sulla carta, mi tengo sicuro qualche giorno per allungare il trek in caso di necessità oppure per andare nel deserto degli agrati. il primo giorno potrei accorciarlo perchè arrivo a conca nel pome e potrei inziare a portarmi avanti, tipo un 2 ore.
        faccio trail running, anche sky ma non gare. purtroppo non conosco il gr20, dalle foto non mi pareva cosi accidentato…non come l’adamello tipo che conosco benino. però parlo senza conoscere bene e probabile che mi sbaglio. vedo foto con sentieri, rocce, anche il circolo della solitude a vederlo non mi pare nulla di impossibile…faccio anche ferrate, lo paragono a quello. quando cammino rimango sempre sotto i tempi del cai…però verissimo non porto mai zaini pesanti…e mai fatto più di 2 giorni consecutivi….questo forse mi frega. lo zaino l’ho simulato e dovrei stare sui 7gk senza cibo e acqua. facile che si vada a finire sui 12. come scarpe sicuro metto delle scarpette(quelle da trail), non scarponi.
        come materiale pensate pensavo ad una giacca in goretex ed 1 pile. credo bastino, farà caldo? come la vedi la possibilità di bivaccare? ci sono posti che meritano? anche se so che è illegale?
        – sei stato sul monte rotondo? c’è tipo un bivacco? nelle foto non si capisce come sia
        – sei stato sul paglia orba? quanto tempo ci vuole da ciouttili a mori per andare e tornare? circa….per avere una idea
        grazie delle info.
        ps conosci anche il deserto degli agrati? e anche la zona del dito?….per eventualmente organizzare i giorni che avanzano?

        March 22, 2015 at 18:41

      • Beh il fatto che tu sia un trail runner ti avvantaggerà senz’altro. Però gli skyrunners solitamente vanno solo con uno zainetto-tanica e qualche sbarretta. Avere invece uno zaino serio è sicuramente un handicap.
        Ribadisco sulla estrema disagevolezza del terreno in particolare sul GR20 nord. In moltissimi casi devi avere gli occhi incollati a dove metti i piedi per procedere.
        La temperatura può essere molto variabile in base al meteo. Pertanto, visto che è un itinerario di alta quota non sottovalutare questo fatto. Sul Monte Rotondo la temperatura può scendere a zero la notte (per non dire peggio in caso di meteo avverso: non dimenticare che siamo pur sempre sui 2600 mt di quota!!) C’è un bivacco in muratura estremamente spartano e niente altro. Sul Paglia Orba non ci sono stato. Dal Ciottulu ci vogliono 3 ore (andata e ritorno) e un dislivello di 600 mt. In qualche punto c’è da arrampicare e in alcuni tratti è anche esposto. Si raccomanda di andare il più leggeri possibile. Assolutamente da sconsigliare in caso di mal tempo.

        Purtroppo non conosco il deserto di agrati nè la zona del dito. Mi spiace.

        –Michele

        March 22, 2015 at 19:09

  117. Giorgio

    Ciao Mike,
    Sempre complimenti meritatissimi per questa pagina. Ho una curiosità. Qual è l’età media di chi affronta il gr20 secondo te?
    Una vecchia guida francese parlava di un età media negli anni 90 abbastanza bassa, parlava di un trek frequentato in maggioranza da ragazzi intorno ai 30 anni. Ad oggi dalla tua esperienza come è cambiato, se lo è, questo aspetto. Essendo un trek molto noto e ambito può essere un valido esempio per capire se negli anni l’interesse verso questa attività sia cambiato in riferimento alle generazioni.
    Poi una domanda più tecnica che capacità indicheresti per lo zaino? Considerando di portare la tenda logicamente.
    Grazie ed ancora complimenti.
    Giorgio

    April 28, 2015 at 17:02

    • Ciao Giorgio grazie per i complimenti.
      La popolazione che percorre il GR20 è estremamente variegata (ho visto anche genitori con bambini). La media si è sicuramente alzata e probabilmente siamo intorno ad un’età di 40-45 anni. Ma il GR20 è percorribile ad ogni età a condizione che si sia mentalmente, fisicamente e tecnicamente preparati. Nel mio secondo video intervisto un inglese che dichiara di avere 57 anni e rassicura che non ci sono problemi. Anche molti pensionati lo fanno e non sfigurano certo rispetto a quelli più giovani. Ripeto è solo una questione di allenamento, ottima forma fisica ed essere mentalmente convinti di volerlo fare.
      La capacità dello zaino è determinata principalmente dal volume della tenda, sacco a pelo, materassino ed eventualmente fornelletto. Per questo bisogna puntare su materiali ultraleggeri e comprimibili e/o compattabili. A queste condizioni ce la puoi fare anche con uno zaino di 60-65 litri cercando di mantenere il peso globale intorno ai 13-15 kg (io sono arrivato a punte di 18) e dividere i materiali comuni con un compagno.

      –Michele

      April 28, 2015 at 18:18

  118. Riccardo Bortolotti

    Ciao Mike,

    mi aggiungo ai tanti complimenti, meritatissimi, che hai avuto: la tua iniziativa e’ davvero una pietra miliare per chiunque voglia sapere qualcosa (o saperne di piu’) del GR20. Bravo!!

    Io dovevo partire per un trek tra Tibet e Nepal in solitaria lunedi scorso (27.4) e la terribile disgrazia che ha colpito quella gente cosi’ umile, povera, ma sempre sorridente, mi ha gettato nello sconforto. Dopo avere appurato che era troppo presto anche solo per andare a dare una mano (non faccio parte di alcuna organizzazione umanitaria), ho mio malgrado dovuto cancellare il viaggio tanto sognato.

    Siccome pero’ ho gia’ preso le vacanze e la voglia di pace, solitudine e natura e’ tanta, mi sono messo alla ricerca di una soluzione piu’ “locale”. Avevo sentito qualcosa del GR20, ora sono 2 gg che mi sto informando (principalmente grazie al tuo lavoro) e mi pare un’alternativa meravigliosa, sopratutto dato che ora penso ci sara’ pochissima gente (e io sono amante della solitudine in montagna) .
    Pensavo di partire da Conca, ben attrezzato (cibo, tenda, ramponcini ultraleggeri, etc), e poi vediamo dove arrivo, anche in dipendenza del tempo, della neve e del peso del mio zaino, senza stress.

    Arrivo al dunque: essendo gia’ pronto a partie, come materiali sono a posto, cio’ che non sono riuscito a reperire in cosi’ poco tempo sono le cartine IGN 1:25000, né la guida che consigli (‘ho odinata su amazon, ma ci mette un po’ ad arrivare): conosci una qualche libreria/negozio in Corsica dove si possano trovare, soprattutto le cartine? Sono in macchina, conto di prendere il traghetto Livorno Bastia dopodomani o lunedi e potrei tranquillamente passare da Bastia/calvi o altro per recuperarle. se no mi accontentero’ delle cartine 1:50000 che ho tovato.

    Grazie in anticipo e un caro saluto,

    Riccardo

    May 1, 2015 at 14:39

    • Grazie per i complimenti Riccardo!
      Le cartine IGN le puoi trovare in Corsica nelle cartolibrerie, giornalai e talvolta nei negozietti per turisti; lo stesso dicasi per la guida (che io ho comprato in un supermercato!!!). Io comunque ho già messo a disposizione delle mappe da scaricare e stampare (trovi il link più su). Ma come ho già scritto le mappe sul GR20 sono un di più perchè i segnavia sono evidentissimi e abbondanti.

      Ti auguro un fantastico GR20

      –Michele

      May 1, 2015 at 23:44

    • Roberto

      Sul web trovi anche le tracce gps….in caso di difficoltà possono tornare utili.
      Poi facci sapere com’è andata.

      May 2, 2015 at 08:13

  119. Riccardo Bortolotti

    Grazie mille Michele e Roberto!
    Ci sentiamo piu’ avanti, a presto,
    Riccardo

    May 2, 2015 at 20:02

  120. Mario

    Ciao Mike e grazie per questo sito!
    Mi riallaccio a quello che chiedeva Giorgio. Volevo sapere se dalla tua esperienza ci sono ancora giovani che percorrono il GR20 e se eventualmente si può dire che siano ancora molti. Più che l’età media sono interessato a capire se questo trek attira ancora ragazzi tra i 20 e i 30 anni. Grazie per l’impegno che metti nel mantenere questo sito.

    May 6, 2015 at 13:20

    • Mario,
      Come ho scritto prima questo trek attira persone di tutte le età. Nei miei video ho intervistato anche ragazzi di fascia universitaria (due coppiette) e il primo anno mi sono imbattuto in un gruppo di scout olandesi. Dal senso della tua domanda non capisco perchè non dovrebbe attirare più persone tra i 20 e 30 anni. Se ami il trekking e la natura non è questione di età.
      Grazie anche a te per i complimenti.

      –Michele

      May 6, 2015 at 13:54

  121. Luca

    Ciao Michele,

    Ti ringrazio moltissimo della tua recensione, è molto esauriente e credo sarà utilissima a molti italiani che avranno voglia di intraprendere il GR20.
    Ho avuto modo di fare alcune tappe parecchi anni fa e sono stato colpito dalla bellezza dei paesaggi. Da quell’anno muoio dalla voglia di tornare in Corsica e di provare a fare tutto il GR20. Finalmente quest’estate avrò la possibilità di godermelo pienamente.
    L’unica pecca è che viste le ferie ristrette potrei avere la necessità di accorpare alcune tappe, passando magari da 15 a 13/12.
    Hai qualche consiglio su questo aspetto?

    Ti ringrazio ancora
    Luca

    May 25, 2015 at 11:26

    • Ciao Luca,
      Il problema di accorpare le tappe è una cosa sentita da molti che devono tribolare per far rientrare questo trek nelle proprie ferie. Nel blog mi sono già espresso a proposito: in sintesi … è molto logorante. Puoi provare ad accorpare la tappa Manganu-Pietrapiana allungando fino all’Onda. Inoltre potresti fare Ballone-Castel di Verghio bypassando completamente il Ciottulu de’ Mori. Accorpare altre tappe è possibile ma veramente stancante. E bisogna anche tener in conto la mutevolezza del meteo. Meglio a questo punto farne metà fatto bene e non tutto col fiatone e un sacco di incertezze.

      Grazie per i complimenti
      –Michele

      May 25, 2015 at 11:44

      • anche io sono del parere: fatelo in due volte! così avrete anche l’occasione di tornare in quella splendida terra che è la Corsica

        May 25, 2015 at 12:16

      • Luca

        Grazie ragazzi per le risposte tempestive.
        Abbiamo considerato un periodo ampio per il viaggio (21 giorni) ma volevamo vagliare la possibilità di ridurre i 15 giorni di camminata sempre tenendo conto dello stato fisico e del meteo.

        Luca

        May 25, 2015 at 14:21

  122. Alessandro

    Ciao Michele,
    Innanzitutto grazie per i mille consigli che dispensi,
    Approfittando di questo blog , ti volevo chiedere un paio di informazioni: La prima riguarda la possibilità di portare la macchina da lasciare al punto di arrivo , io con un mio amico intraprenderemo il trekking da nord a sud, preventivato di venire in macchina per essere piu rapidi negli spostamenti e farci un po di mare alla fine del percorso , volevo sapere se vi sono consigli su dove lasciare la macchina a Conca.
    Secondo punto , volevamo integrare anche la salita al monte Cintu, è consigliata? e possibile intagrarla con la tappa del giorno oppure credi che vi si debba dedicare una giornata solo a questo itinerario?

    Ti ringrazio ancora!
    Alessandro

    May 25, 2015 at 15:57

    • Ciao Alessandro,

      La macchina potete lasciarla custodita al camping LeTonnelle di Conca pagando (se non mi sbaglio) un paio di euro al giorno. La salita al Cinto richiede tassativamente un’intera giornata e non è da prendere sottogamba (soprattutto perchè i primi 3 giorni saranno impegnativi).

      Ti ringrazio per l’apprezzamento.

      –Michele

      May 25, 2015 at 16:10

  123. claudio

    http://www.corsematin.com/article/asco/accident-mortel-sur-le-gr20-cellule-de-crise-a-corte.1826939.html

    Non ho ben capito, ma assentir mia moglie che mastica di più il francese, 2 morti, uno in coma e dispersi.
    A conferma che non è un trekking da sottovalutare.
    Nel 1998 e nel 2014 ho passato – sempre all’Usciolu nella sud – le peggiori notti in tenda della mia vita in mezzo a bufere vigorose.

    La notizia mi ha un poco inquietato perché ad agosto faremo la Nord.
    L’importante è essere sempre pronti al “passo indietro”. Massimo rispetto per la natura.

    claudio.

    June 11, 2015 at 08:22

    • Il bollettino è 3 morti, 7 gravi e altri dispersi. E’ venuta giù una valangata di acqua portando con se rocce, fango e detriti che ha trascinato via le persone. Inutile dirlo: si erano avventurati anche con le previsioni di tempo negativo. Il GR20 non è pericoloso se si adottano le misure di buon senso. Nel mio blog non mi stanco di ripetere che bisogna saper rinunciare se il tempo è previsto brutto: SOPRATTUTTO SE SI DEVE FARE IL CIRQUE.

      June 11, 2015 at 08:45

  124. Francesco

    Appena rientrato dal GR20 da nord a sud. Non sapendo dell’incidente e della chiusura abbiamo percorso il Cirque della solitudine all’alba del 11 giugno e la cosa impressionante è che non ci siamo minimamente accorti che ci fosse stata una frana… siamo rimasti insospettiti solo da alcune catene tranciate (ma sembrava lo fossero da tempo). La frana deve esser passata velocemente e aver portato i travolti molto più in basso. Mi ha impressionato inoltre il fatto che il gestore del rifugio Tighiettu vedendoci arrivare dal Circo non ci ha detto nulla, solo alla Bergerie più a valle ci han detto dell’incidente e chiesto tranquillamente se avevamo visto i cadaveri!!!
    Purtroppo la mia impressione è che bisognava smorzare velocemente la notizia del tragicissimo incidente perchè in Corsica il gr20 è, anche, un business incredibile!
    Confermo al 100% tutte le raccomandazioni che hai dato (e la cui lettura è stata utilissima) e anche noi, che volevamo intraprendere il Gr 20 leggeri e in “velocità” nello stile trail running, ci siamo ben presto accorti che le nostre previsioni dei tempi di percorrenza saltavano per l’estrema tecnicità del terreno. A chiunque intendesse affrontarlo nello stile trail running consiglio di non paragonare il gr 20 a qualsiasi altro percorso simile per lunghezza o dislivello positivo affrontato, i tempi di percorrenza si dilatano moltissimo.
    Confermo l’affollamento dei rifugi già dai primi di giugno, eravamo in tre e nei tre rifugi in cui abbiamo trascorso la notte abbiamo trovato il quasi tutto esaurito!
    Cena, pernotto e colazione a circa 45/50€
    Nella nostra corsa abbiamo sicuramente perso molto del GR20, ma il fascino e le emozioni dei luoghi rimarranno sicuramente impressi così come la voglia di ritornarci on molta, mota più calma!

    June 16, 2015 at 19:15

    • Grazie Francesco per il tuo prezioso feedback e le tue riflessioni. Spero possano essere di aiuto e conferma ai lettori.

      June 16, 2015 at 22:50

    • roberto

      Ciao Francesco, sto organizzando per luglio di andare sul gr20 in modalità trail o cmq leggero per farlo in circa 8 giorni.
      Mi sarebbe utilissima la tua esperienza. Posso scriverti? Mi lasceresti la tua email oppure se vuoi scrivermi a tinti_roberto@libero.it grazie

      June 16, 2015 at 23:13

    • ENNIO VECCHI

      Ciao ,dovrei partire il 28 giugno per fare il gr20 da Calinzana a Vizzavona,ma adesso ho scoperto da te della frana! Non posso passare o quanto tempo si perde con la navetta?

      June 17, 2015 at 19:21

      • Ennio, prendi la navetta ad Asco alle 9 di mattina e arrivi alle 11 a Calasima. E da lì ti conviene dirigerti verso il Ciottulu de i Mori e pernottare lì. La navetta costa 35 euro.
        Oppure prendi da Asco il percorso alternativo (impegnativo) che passa vicino al M.Cinto e scende al Tighjettu.

        June 17, 2015 at 19:41

  125. Gabriele

    Ciao Mike,

    innanzittto grazie del bel forum nel quale sto sto trovando tante utili dritte per inteprendere quest’avventura che vorrei fare quest’estate ad Agosto.
    Sono reduce da 2 Cammini Francesi e assiduo frequentatore della montagna ed è per questo che quest’anno mi sono fatto solleticare da questa nuova esperienza ben più impegnativa credo!
    Prenderò 3 belle settimane per potermelo gustare con la giusta calma e poi magari spiaggiarmi per qualche giorno.
    Ci sono solo un paio di info che ancora mi sfuggono e che penso, al fine di evitare spiacevoli inconvenienti vorrei riuscire a comprendere:
    – non riesco a trovare in nessun sito info a riguardo delle temperature..ovvero che di giorno potrò stare in maglietta o al massimo in caso di brutto tempo in felpa, mi è chiaro..ciò che invece trovo un pò meno chiaro è a riguardo di sera e notte, presumendo di passarne qualcuna in tenda, saranno sufficienti felpa (al max k-way) e pantaloni lunghi tipo cotone o se devo partire con qualcosa di più aggressive del tipo “soft shell?” e stessa cosa si dica per il sacco a pelo!
    Altro quesito : si riescono a lavare i panni nei rifugi ? (sia chiaro che da ramingo qual mi ritengo intendo lavabo e saponetta!!!prima che qualcuno stia pensando a roba figlia del progresso tipo lavatrice a gettoni 😉 ).

    Ti ringrazio anticipatamente
    Gabriele

    June 17, 2015 at 13:56

    • Ciao Gabriele grazie per il tuo apprezzamento.
      Le temperature in montagna possono scendere di molto di notte. Difficile dire con precisione quanto perchè tutto è in funzione del meteo. Comunque almeno una giacca pile la devi portare + uno shell in caso di pioggia. Il sacco a pelo sceglilo per una temperatura confort di zero gradi. Soprattutto se dormirai in tenda (perchè nei claustrofobici rifugi si muore di caldo). C’è gente che ha sottovalutato le temperature notturne e ha ammesso di aver sempre sofferto il freddo.
      Per i panni, puoi lavarli tranquillamente nei rifugi (o fuori) dove c’è sempre un lavabo per queste cose.

      –Buon GR20

      June 17, 2015 at 14:55

      • Fabrizio

        Ciao a tutti, in questo momento mi trovo ancora in Corsica dopo aver terminato la parte nord da Calenzana.
        Avrei continuato fino a Conca, ma dopo giorni e giorni di pioggia e una brutta caduta ho deciso di fare la parte sud in futuro.
        Un po di info e considerazioni:
        Proprio a causa delle piogge quotidiane ci sono sorgive e rivoli d’acqua ovunque, cosa questa (lo dico in particolare a chi pensa di fare anche 3 tappe in un giorno!) che ti costringe a guardare in continuazione a dove metti i piedi.
        Da Asco ci sono due navette al giorno, alle 9 e alle 14 al costo di 35 euro, per cui se si arriva in tempo nel pomeriggio si arriva a Calasima e da li con una passeggiata di 2 ore si arriva alla bergerie di U Vallone pronti per salire all’indomani a Ciottolu di i mori. Ps. L’autista della navetta guida come un matto e il viaggio dura poco meno di due ore.
        Il cirque de la solitude è ufficialmente interdetto (ad Asco c’era il l’ordinanza del magistrato), stanno ancora cercando il quinto disperso e la prossima settimana una equipe di geologi valuterà se e come mettere in sicurezza il sito, ma l’impressione è che la cosa andrà per le lunghe.

        June 18, 2015 at 10:14

      • roberto

        Ma scusate il cirque ok é chiuso ma proprio non si passa? Nel senso che è vigilato? Oppure mi prendo la mia responsabilità e ci passo? L alternativa del cinto venendo da sud esiste? Perché mi pare che la normale sale da asco ma venendo da sud esiste il sentiero che sale al cinto?

        June 18, 2015 at 10:34

      • Scusa Roberto, ma se il Cirque è chiuso non è per fare dispetto agli escursionisti. Dopo la frana la zona è diventata molto instabile. Quindi rischieresti parecchio … consapevolmente. Poi ognuno è libero di fare quello che gli pare. Non credo che gli accessi siano presidiati, ma potresti trovare i soccorritori dentro e anche qualcuno della Gendarmeria… fatti i conti.
        L’alternativa venendo da sud la stanno tracciando e se chiedi al Tighjettu ti diranno dove andare … anzi …. ti basterà seguire quelli davanti a te.

        –Michele

        June 18, 2015 at 10:45

  126. Ciao Fabrizio,

    Grazie per le preziosissime informazioni. Mi dispiace per la tua caduta – spero niente di grave. Sì, le pioggie in Corsica sono un problema e quindi ti capisco perfettamente. Non ha senso forzare se le cose non vanno per il verso giusto. Meglio ritornarci in condizioni migliori e fare le cose per benino.
    Buon rientro e se hai altre informazioni utili o aggiornamenti sulla tratta da te fatta, faccelo sapere.
    Grazie

    Michele

    June 18, 2015 at 10:41

  127. roberto

    Ciao. Chiedevo se era presidiato perché poco prima Francesco se ricordo bene scriveva che era passato praticamente il giorno dopo e non aveva notato nulla di strano. Immagino sia una questione di sicurezza e de responsabilità. Bho. É che ho già dubbi se andare o meno e poi si è aggiunto questo. Ma poi é normale tutta questa pioggia?

    June 18, 2015 at 13:03

    • E’ vero che la pioggia di questo periodo è davvero inusuale. Se vuoi tentare il Circo comunque devi provarci a un orario in cui le squadre di recupero non sono ancora arrivate – all’alba appunto. Dopodichè quelli arrivano perchè la ricerca di dispersi non è finita e neanche la valutazione del danno geologico. E ho letto che partecipano anche molti Gendarmi. Quindi vedi un po’ tu. Io al posto tuo farei la variante che ti fa passare vicino alla vetta (che volendo puoi anche salire). E’ sicuramente un itinerario altrettanto interessante e forse anche più vario.
      Nell’un caso o altro è tassativo che le previsioni del meteo debbano essere ottime.

      –Michele

      June 18, 2015 at 14:11

      • Ennio Vecchi

        Per capire meglio:dormo al r.ascu-stagnu,alle 9 navetta (non ci sono problemi di posti?) Alle 11 arrivo a Calasima poi ci metto 3 ore circa per arrivare al r.ciottuli i mori ? Io poi ho prenotato all’ hotel di Castel vergiu .

        June 19, 2015 at 08:15

      • Ennio, dicevo al Ciottulu, ma anche Castel di Verghio va benissimo. Se arrivi alle 11 a Calasima, in 5 ore dovresti farcela. Se vuoi anche abbreviare, quando sei al passo di Bocca Foggiale, invece di prendere a destra per il Ciottulu, scendi in libera nella valle davanti a te (Valle del Golo) e ti ricongiungerai più giù col sentiero che scende dal Ciottulu.

        PS
        Se invece riesci a prendere la navetta da Asco alle 14, arrivato a Calasima alle 16 ti fai una bella passeggiata fino alla Bergerie de Ballone e dormi lì.

        Michele

        June 19, 2015 at 08:36

  128. da stamani è aperta la variante al Cirque de la solitude. Tecnica e lunga, viene data per 8/10 ore. Segnata in doppio giallo

    June 19, 2015 at 09:16

    • Grazie Antonella. Avevo già aggiornato l’intestazione della pagina. Aggiungo che le catene verranno posizionate la settimana prossima.

      June 19, 2015 at 09:34

  129. Mario Trieste

    Salve a tutti
    Ho letto della terribile notizia, si sa qualcosa dei 7 feriti ? in effetti non hanno fotto molta pubblicità all’evento…. per ovvi motivi direi.

    mario

    June 19, 2015 at 09:47

    • Ciao Mario, purtroppo non si sa molto dei feriti e in che condizioni si trovano. Intanto il bilancio dei morti è salito a 5 e credo ci sia ancora un disperso. Un vero disastro.

      June 19, 2015 at 09:55

  130. Veramente una tragedia, probabilmente i 2 in più che mi dici erano tra i feriti.

    June 19, 2015 at 09:59

  131. Dario

    Ciao, sono rientrato il 18. Con un amico abbiamo tentato il GR20 ma al mio amico si è infiammato un ginocchio (oltre ad essere caduto scendendo verso Asco sotto la pioggia) e quindi ci siamo ritirati a Castel Verghiu. Siamo venuti a conoscenza dell’incidente mentre eravamo sulla nave verso Bastia. Avvisi di chiusura del Cirque ne abbiamo visto qualcuno ma non sono molto evidenziati (fogli bianchi scritti a pennarello). Il 16 un elicottero della securitè civile ha atterrato a Haut Asco per prelevare soccorritori da portare in quota. Dopo il by pass in minibus, salendo verso la bergeries d’u Vallone, abbiamo incontrato due della Gendarmerie che ci hanno chiesto dove eravamo diretti. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto il Rif Ciottulu di i Mori (siamo partiti da Asco con la navetta della 9). Appena finito di montare la tenda si è scatenato un temporale. La notte ha fatto freddo: all’alba misurato 11° in tenda, 7° all’aperto.
    Eravamo in autonomia totale per 10 giorni, poi avremmo dovuto rifornirci di cibo. Un bel peso circa 20 kg di zaino.
    Bellissimo anche se ne abbiamo fatto solo un pezzetto e in parte con brutto tempo.
    Non so se riapriranno il passaggio del Cirque in questa stagione, ma forse mi sbaglio: pressioni per riaprire di sicuro ce ne saranno visto che il GR20 è frequentatissimo.
    Prima o poi ci ritorno…

    June 20, 2015 at 10:30

    • Grazie Dario per il tuo utile resoconto. Come leggerai per il momento il Cirque resterà chiuso ma in compenso hanno aperto una variante altrettanto bella e impegnativa che passa sotto il Cinto.
      Mi dispiace per le vostre disavventure. La caduta e il meteo. In realtà il tempo è stato inaspettatamente inclemente. Grazie anche per le informazioni sulle temperature. C’era qualcuno che mi aveva chiesto se la notte faceva freddo e tu gli hai confermato la mia risposta.
      Tornarci è d’obbligo.

      –Michele

      June 20, 2015 at 10:51

  132. Noi invece siamo in partenza, dal 3 al 21 luglio, più o meno lo stesso periodo dell’anno scorso. Nel 2014 abbiamo lasciato la macchina a Corte e raggiunto Calenzana con i mezzi pubblici, per tornare a Corte abbiamo abbandonato il GR20 poco prima del rifugio Manganu (alla bergerie de Vaccaghja) deviando per il Rifugio a Sega e poi Corte (dovrebbe essere un pezzo di una MM…molto bello pure questo tratto). Quest’anno vorremmo riprendere il GR20 da dove l’abbiamo lasciato, portando anche questa volta la macchina all’arrivo. A questo punto però ho un dubbio, e vorrei chiedervi un consiglio, da Conca come faccio a raggiungere il rifugio Manganu? Vedo 3 possibilità, Corte, Castel Verghio e Soccia, i primi due mi pare sono collegati con un autobus, ma i sentieri li ho già percorsi, per Soccia invece non ho trovato niente, esiste qualcosa?

    Grazie, mario.

    June 22, 2015 at 14:44

    • Mario,
      credo che raggiungere Soccia con un mezzo pubblico sia un’impresa …. Secondo me ti conviene da Conca tornare a Corte e – se non vuoi rifare la valle del Tavignanu – fa’ la Restonica (ci dovrebbe essere una navetta a luglio che ti porta fino alla bergerie de Grottelle – termine dell’asfalto). Da qui, se ve la sentite salite fino al Lac de Melo e subito dopo identificate il tracciato che punta alla Breche de Goria. Superata la breccia scendete al Lac de Goria e da lì un comodo sentiero vi porta al Manganu e così il giorno dopo potete riprendere il GR20 senza fare ripetizioni.

      –Michele

      June 22, 2015 at 16:43

  133. Grazie Michele, è molto dura la salita fino al Lac de Melo?
    Mi stavo studiando i collegamenti… se ho capito bene da Conca c’è un bus per Sante lucie di Portovecchio e Portovecchio, da Portovecchio devo andare ad Ajaccio e poi con il treno a Corte, oppure c’è qualcosa di più semplice che mi è sfuggito?

    June 22, 2015 at 17:01

    • Beh, dovete considerarla una normale giornata tipica del GR20 nord. L’itinerario è molto bello e dalla bergerie de Grottelle vedrai parecchia gente che sale ai 2 laghi. La salita alla breccia di Goria prevede qualche piccola arrampicatina (ma in tutta quella zona è così). E così a scendere dall’altra parte.
      Da Conca prendi la navetta che parte dal camping LeTonnelle e porta anche a Porto Vecchio. Da lì prendente un mezzo per Ajaccio e poi il treno per Corte. Credo che sia la soluzione migliore.

      –Michele

      June 22, 2015 at 17:11

  134. Presumo tu abbia ragione, inizialmente avevo pensato a qualche mezzo da Portovecchio in direzione Bastia, ma poi ho visto che il collegamento Aleria-Corte è stato soppresso (((
    Ti risulta che con il tesserino del CAI si abbia uno sconto nei rifugi in Corsica (sulle Alpi francesi funziona)

    June 22, 2015 at 17:40

  135. Puoi provarci, ma non credo ti faranno sconti.

    June 22, 2015 at 17:54

  136. Giovanni Bauce

    Ciao Michele, in due parole : Complimenti, sei un grande! In tutti i sensi, per la descrizione dell’intero GR 20 con delle informazioni che sapientemente hai saputo dare orientando così gente, come me, che ha cercato di raccogliere notizie per mettere in programma questo meraviglioso trekking e per la sensibilità con la quale lo hai illustrato. Sono anch’io un montagneros alla ricerca continua di trekking i quali lasciano sempre soddisfazioni e interiorità uniche.
    Ti seguo da poco ma con interesse, stima e simpatia.
    Buona Montagna. Ciao

    Giovanni di Vicenza

    June 23, 2015 at 14:39

    • Ciao Giovanni,
      Ti ringrazio di cuore per il generoso apprezzamento.

      June 23, 2015 at 14:52

  137. Secondo me dovrebbero (parlo degli sconti) perchè esiste la reciprocità tra il cai italiano e francese.. ma vedremo.. la corsica è un mondo a parte 😉
    Già che ci siamo vorremmo fare pure qualche vetta, quali sono le più consigliabili ?

    Mi aggrego ai complimenti di Giovanni !

    Saluti, mario

    June 23, 2015 at 16:17

    • Mario, se accettassero le tessere Cai sarebbe la notizia del secolo! Lo so che il tuo ragionamento in linea teorica è ineccepibile. E così facendo dovrebbero accettare anche la tessera di tutti gli altri club alpini europei. Ma loro sono un mondo a parte … una specie di far west diciamo.
      Le vette più belle sono anche le più famose: Mt Cinto, Paglia Orba, Mt Rotondo, Mt Oro. Per te che attacchi dal Manganu, fermati al Pietra Piana e fatti il Mt Rotondo. C’è un bivacco in vetta e si può dormire lì. (Occhio che a 2600 mt farà freddo). Grazie anche a te per i complimenti.

      –Michele

      June 23, 2015 at 16:35

  138. roberto

    Per il bivacco sul rotondo….non so se avevo già chiesto….ho visto che è una struttura in pietra…ma ci sono tavoli o letto? Oppure si dorme sulle pietre?

    June 23, 2015 at 16:40

    • Nessuna comodità. Dormi sulle pietre e magari non sarai il solo.

      June 23, 2015 at 16:41

      • Vito

        Ciao Michele, appena fatto il sentiero alternativo ben segnalato in giallo dal rifugio tighiettu ad ascu. In media dal racconto di altri percorribile in 7 ore con tempo bello, c’è chi come me ci ha messo anche meno.. Complimenti x il tuo sito e da pugliese come te .. Buon cammino …

        June 23, 2015 at 20:39

      • Grazie per le utili informazioni, Vito. Sarebbe utile per i lettori se tu potessi darci qualche ragguaglio in più sul sentiero, i passaggi delicati ecc. e se hai postato da qualche parte anche delle foto. Al momento si sa ancora troppo poco. Ti ringrazio per gli apprezzamenti.

        –Michele

        June 23, 2015 at 21:30

  139. Antonella Romagnoli

    sì, dacci qualche info dettagliata … serve a tutti

    June 23, 2015 at 23:04

  140. claudio

    Circolo della Solitudine chiuso con cartelli ufficiali.
    Per quest’anno mi sa che l’unica opzione sia la nuova variate alta.

    Con il nuovo tracciato saremo obbligati a scendere e pernottare ad Ascu.
    Personalmente mi dispiace. In passato – tranne una volta – ho bivaccato ai ruderi dell’Altore e poi sono andato direttamente a Spasimata senza perdere quota.

    buona GR a tutti.

    June 25, 2015 at 15:25

    • Sì, li hanno messi oggi avvertendo che non è per fare dispetto agli escursionisti. Sono certo che alcuni ci passeranno comunque. Personalmente ritengo che la variante sia più interessante e varia del Circo. Con in più l’opzione di “allungare” sino alla vetta del Cinto.

      –Michele

      June 25, 2015 at 15:41

  141. claudio

    Se qualcuno dovesse trovare in rete la traccia GPS del nuovo itinerario farebbe cosa gradita se segnalasse il link.
    Noi cercheremo di muoverci presto e solo con meteo ottimo. Avere comunque un riferimento GPS è una certezza in più in caso di nuvolaglie improvvise. L’anno scorso avevo il Garmin con tutta la traccia ma l’ho acceso solo un paio di volte più per lo sfizio di vedere se tutto coincideva che per reale utilità.

    claudio.

    June 26, 2015 at 16:21

    • Ecco la traccia gps con la mappa Non garantisco la qualità perchè l’ho trovata su internet e inoltre potrebbe non riflettere l’attuale tracciato (o discostarsene in parte), quindi: OCCHIO!!

      June 26, 2015 at 16:41

      • claudio

        Per ora grazie. claudio.

        June 26, 2015 at 16:44

  142. roberto

    Mi pare di aver visto la traccia gps su altro forum in inglese. Se scrivi in google gr20 forum ti salta fuori. Ci dev’essere un post recente che parla di questo.
    Info: La fonte a i piedineddi mi confermate essere attiva?
    Inoltre a Vizzavona stazione c’è supermarket per pane biscotti marmellata a prezzi onesti? Sarebbe la mia tappa rifornimento.

    June 26, 2015 at 16:42

  143. roberto

    Riporto:

    NOTIZIA FRESCA DI OGGI 5 GIUGNO 2015 L’ ARS (Azienda pubblica preposta ai controlli sulle acque pubbliche e private) e la Prefettura della Corisica del Sud hanno autorizzato nuovamente il bagno nelle acque del fiume CAVU

    June 26, 2015 at 16:45

    • Grazie Roberto, se hai il link mi faresti un favore.

      June 26, 2015 at 16:47

  144. Se il forum è corsica.forhikers.com la traccia l’ho postata io alcuni giorni fa. Pedineddi è una bella fonte attiva (la trovi qualche centinaio di metri a monte del posto campo a fianco il sentiero – impossibile non vederla). A Vizzavona c’è una rivendita (non un vero supermarket). I prezzi non li ricordo ma ti devi adattare.

    –Michele

    June 26, 2015 at 16:46

  145. Francesca

    ciao Mike, mi sembri abbastanza saggio e affidabile da farti una domanda anch’io.
    Già fatto il GR20 nord (e parte del sud) nel 2012. Trovato TERRIFICANTE il circolo della solitudine. Come affronto la variante alpina delle Aiguilles de Bavella? come si confronta al Circo? quanto mi devo preparare (psicologicamente)?

    June 28, 2015 at 15:57

    • Francesca, le Aiguilles de Bavella rispetto al Circo sono molto semplici. Si tratta per lo più di un sentiero che passa vicino le tre torri. Solo in un punto è stata messa una catena per superare una pendenza, ma, credimi non è nulla di difficile, troverai sicuramente la coda, quindi guarda come faranno gli altri e non ti preoccupare. Superato questo piccolo “scoglio” il resto è sempre sentiero. Quindi non hai nulla da preoccuparti. Ho documentato le Aiguilles de Bavella nel mio secondo filmino, quindi se hai un po’ di tempo, dacci un’occhiata.

      –Michele

      June 29, 2015 at 00:26

  146. roberto

    alla fine dovrei partire il r9 luglio o meglio arrivare il 9 a bastia per poi andare a conca per fare il gr20 da sud a nord.
    mi viene questa domanda…essendo solo come posso segnalare il mio passaggio ai rifugi. infatti conto di doppiare le tappe e fare più bivacchi possibili. c’è modo dico di registrare il passaggio al rifugio, tipo come da noi c’è un libro firme? e c’è anche una tessera del gr20 da timbrare?

    altra domanda: sul monte rotondo volendo bivaccare si trova acqua?

    June 29, 2015 at 23:07

    • Non puoi segnalare il tuo passaggio ai rifugi. Se è per motivi di sicurezza dovresti dotarti magari di smartphone con un’app che segnala le tue coordinate in caso di emergenza. Non c’è neanche alcuna tessera da firmare.
      Sul monte Rotondo non trovi acqua.

      June 29, 2015 at 23:36

  147. roberto

    Avevo pensato di fare tipo dei biglietti da visita con nome e numero di cell da lasciare ai rifugi. Dici che non lu tengono se spiego la cosa? Ah info: Se dormo al rifugio mi pare di avere accesso alla cucina comune? In cosa consiste? Posso usare il loro gas avendo io risotto knorr e pentolino?

    June 30, 2015 at 00:02

    • Beh i biglietti sono una cosa inusuale ma nessuno ti impedisce di provarci. Sì, se dormi in rifugio puoi usare la cucina dotata di gas e pentolame.

      June 30, 2015 at 00:19

  148. Ciao Mike,
    certo che d’estate questo sito ti dà da lavorare parecchio!! )))
    presumo che anche stando in tenda (propria) la cucina sia a disposizione, vero?
    a proposito di tenda…anche se mi pare sia proibito, ma nel gr20 sud ci sono posti per accamparsi lontano dai rifugi? l’dea sarebbe di partire all’alba, raggiungere il rifugio per pranzare, riposare un po nelle ore calde, e a pomeriggio inoltrato partire alla ricerca di un posticino per dormire, che dici, è fattibile?

    June 30, 2015 at 13:55

    • Sì, se stai nella tua tenda, fuori dai rifugi c’è una zona con fornelli e gas (ma la cosa varia da rifugio a rifugio). Come ho scritto nel blog il campeggio libero è vietato, ma nulla ti vieta di cercarti un posto tranquillo. I posti si trovano (soprattutto nella parte sud) quindi devi solo cercarteli. Se ti sai adattare penso che la cosa sia fattibile.

      June 30, 2015 at 14:16

  149. roberto

    Avevo la stessa idea di bivaccare. Che sappia io puoi farlo al piedineddi quindi dopo l asinau venendo da sud. Poi mi pare sua fattibile a col de verde e a vizzavona alla stazione penso si possa campeggiare a gratis. Sui secondi 2 ho letto da qlc parte

    June 30, 2015 at 15:06

    • claudio

      Sia a Col de Verde che a Vizzavona paghi (esperienza diretta giugno 2014).

      June 30, 2015 at 16:12

  150. Luca

    Ciao Michele,

    E’ già la seconda volta che ti scrivo, ma vista la tua gentilezza vorrei approffitare ancora della tua disponibilità.

    Dovrei arrivare a Ile Rousse Sabato 1 Agosto verso le 6 di mattina. L’idea è di dirigersi verso Conca e leggendo i tuoi suggerimenti di lasciare la macchina presso il camping Le Tonnelle (arrivando orientativamente per le 10). A questo punto è fattibile raggiungere Calenzana, mediante mezzi pubblici e/o privati, nella stessa giornata? L’obiettivo è iniziare il GR-20 Nord-Sud Domenica 2 Agosto.

    Nei giorni scorsi ho scritto al camping Le Tonnelle senza avere riscontro.

    Naturalmente estendo la domanda a chi ha già avuto questa esperienza o chi magari avrà questa prospettiva per il prossimo futuro.

    Ti ringrazio ancora
    Luca

    July 14, 2015 at 10:03

    • Come dice Antonella ti conviene lasciare l’auto nell’area (campo sterrato) quasi antistante la gite d’etape di Calenzana (è gratuito) e tornare a riprenderla con calma a fine trek (mettendo in conto una giornata intera da perdere).

      July 14, 2015 at 10:40

    • claudio

      Non ho mai capito, conscio che la mia opinione vale quello che vale, quale sia il vantaggio di portare l’auto. Ho sempre fatto la GR imbarcandomi con il solo zaino. Ogni volta, alla faccia dello specchio che dice il contrario, è bello sentirsi diciottenni con qualche chilo sulle spalle e poco più. L’auto ti promette presunte libertà che paghi con tanti stress sul dove metterla, custodito, non custodito, se parto da nord la metto a sud, se parto da sud la metto a nord. Nel tuo caso hai raggiunto il parossismo: sbarchi a nord, la parcheggi a sud e cominci a camminare da nord. Pensa se, per qualunque inconveniente dovesse presentarsi, fossi costretto ad abbandonare il cammino anzitempo: ulteriori varianti con mezzi pubblici non per tornare a casa ma per recuperare l’auto a sud per poi imbarcarti a nord.
      I gusti son gusti….

      ciao, claudio.

      July 14, 2015 at 11:26

      • quello che dici è giusto se fai solo la GR. Io ho portato l’auto perchè per tutte e due le volte poi mi sono fermata qualche giorno in Corsica per vacanza. Andare là e non approfittare per il mare e le altre bellezze dell’isola mi avrebbe lasciato insoddisfatta. E con l’auto puoi anche portare a casa vino e cibarie varie 🙂

        July 14, 2015 at 11:36

      • claudio

        Mi spiace dissentire ma, io che non amo il mare, per far contenta la ragazza (poi diventata moglie) mi son sempre dovuto sorbire qualche giorno balneare al termine del trek. Anche a piedi non ho avuto problemi forse perché dopo tanto muovermi mi accontentavo del micromondo di IleRousse o di Calvi.
        Mi piace vivere la vacanza come (almeno lei) un distacco dai Ns. folli schemi di consumo. Comunque, dall’esperienza 2014, mi pare che la maggioranza dei randonneur sia tutt’ora completamente pedestre/mezzo pubblico. In merito ai prodotti da portare a casa ci cascai una sola volta con la birra Petra e, nel grigiore padano, non la trovai così buona.
        Detto questo, al solito, ognuno faccia come crede. Pace.

        c.

        July 14, 2015 at 12:13

  151. secondo me sarebbe meglio fare il contrario. la macchina la lasci a Calenzana e ci torni con i mezzi pubblici con calma alla fine

    July 14, 2015 at 10:15

  152. Alessandro

    Buongiorno Michele,
    ne approfitto per qualche altra informazione orientativa, anche se credo che essendo un percorso cosi tanto battuto non dovrebbero esserci questi problemi, i quesiti sono:

    1 – all’interno dei rifugi è possibile mettere in ricarica dispositivi elettronici(es cellulare), vorrei evitare troppi aggeggi macredo che un cellulare con buona camera per documentare il viaggio sia obbligatoria, però necessita di una carica ogni 2-3 gg minimo.

    2 – all’interno dei rifugi o lungo il percorso è possibile acquistare bombole del gas per fornelli da campeggio?

    3 – il nuovo itinerario successivo agli eventi di Giugno permette di allungare e fare la vetta del Cinto, i passaggi che intendevi come tecnici a che grado si riferiscono, in confronto all’ aguille de bavella sono tanto più complessi oppure si allineano su quelle difficoltà?

    Ti ringrazio ancora per la grande disponibilità
    Buonagiornata

    Alessandro

    July 14, 2015 at 10:28

    • Alessandro,
      1. Ti confesso che non ho aggiornamenti freschi su questo aspetto; in teoria potresti farlo ma metti in conto anche la non disponibilità del gestore del rifugio anche perchè sempre più persone chiederanno la stessa cosa. In questo caso o ti organizzi con batterie di riserva, o ti porti un caricatore fotovoltaico.
      2. Anche in questo caso le cose stanno gradualmente cambiando, ma non tutti i gestori sono riforniti di bombole. A Vizzavona ricordo di averle viste, ma non le trovi ovunque.
      3. Sul nuovo itinerario non c’è niente di impossibile. Quindi le difficoltà sono comparabili a quelle del Circo della Solitudine o al passaggio con catena delle Aiguilles de Bavella.

      –Michele

      July 14, 2015 at 10:52

  153. Luca

    Ciao Michele,

    Grazie per la celere risposta. Sicuramente sarebbe più comodo avere la macchina alla fine del trekking ma se non troviamo altre soluzioni opteremo per lasciarla alla partenza.
    Ma il parcheggio che intendi è custodito o è un’area libera? In questo secondo caso conviene lasciare la macchina incostudita per 15 giorni?

    Luca

    July 14, 2015 at 11:01

    • Il parcheggio è un campaccio sterrato incustodito. Noi non abbiamo avuto problemi, ma non posso dire per gli altri. Viceversa al camping Le Tonnelle pagheresti 2 euro al giorno per lasciare l’auto nel loro parcheggio (che – benchè all’ingresso della proprietà – non credo che sia custodito).
      Capisco la convenienza di trovare l’auto all’arrivo. Il punto è chè i mezzi pubblici sono insufficienti e rischiereste di non farcela a raggiungere Calenzana nei tempi voluti. Comunque usa corsicabus.org per farti un’idea.

      –Michele

      July 14, 2015 at 11:11

  154. Luca

    Grazie Michele,

    Abbiamo chiesto a te proprio perché corsicabus non forniva prospettive ottimistiche.
    Un vecchio zio riuscì nell’impresa di fare Conca-Calenzana anche grazie all’autostop ma forse erano altri tempi. Questa possibilità pensi che potrebbe sussistere?

    Per caso sai dell’esistenza di un forum analogo più europeo, magari per trovare qualcuno con i nostri problemi logistici e superarli insieme?

    Grazie ancora
    Luca

    July 14, 2015 at 11:58

    • Luca, anche se i Corsi sono gentili con gli autostoppisti, è più facile prendere un passaggio nelle strade interne che sulle arterie statali. Pertanto puoi anche essere fortunato e riuscire a trovare un passaggio. Ma nessuno ovviamente ti può dare garanzie in proposito. Un forum europeo molto popolare è corsica.forhikers.com dove ti risponderei di nuovo io ma anche molti altri. So che esistono anche altri forum in lingua straniera ma al momento non saprei darti altri link.

      July 14, 2015 at 12:59

  155. Diego Marchetto

    Ciao Michele. Complimenti per il sito. Davvero utile e aggiornatissimo.
    Lunedi prossimo parto per la corsica per affrontare il gr20 sud-nord. Non vedo l’ora e questa settimana sto definendo gli ultimi dettagli.

    Ho una domanda riguardo la possibilità di parcheggiare l’auto. Ti spiego in due parole il problema.
    Ho appena contattato il camping “la tonnelle” a Conca e la loro risposta è che non ci sono problemi a lasciare l’auto li. Però vogliono le chiavi… Dicono che potrebbe essere necessario spostare la macchina in caso di incendi. Il che capita spesso a sentire loro… è una prassi normale?? Cosa faccio?
    A me non dispiace pagare un tot al giorno ma non ho mai lasciato le chiavi.

    Il problema è che il traghetto mi porta a Bastia quindi l’auto sarebbe davvero comoda (tra l’altro ho già pagato il biglietto)
    Saluti e complimenti ancora

    Diego

    July 22, 2015 at 17:03

    • Diego non ti preoccupare. Sono persone oneste. Vai tranquillo e divertiti.

      July 22, 2015 at 19:13

      • Diego Marchetto

        OK! Questo mi risolve parecchi problemi logistici.
        Grazie mille della risposta velocissima.

        Ciao
        Diego

        July 22, 2015 at 20:26

  156. Ciao Michele, ciao a tutti gli amanti del GR20…

    Con soddisfazione…. ma con pure un pizzico di tristezza (nel senso..azz..già finita!!) abbiamo completato il giro !

    Raggiungere Corte e la bergerie di Grotelle dopo aver lascito l’auto al Tonelle di Conca è stata l’avventura più dura 😉 navetta tonelle-santa lucia di portovecchio, autobus santa lucia-Aleria autostop Aleria-Corte e poi “taxi” (un vecchietto amico di un gestore di un bar) per raggiungere le Grotelle, due ore dopo ci sarebbe stato una navetta ma poco importa.

    Già che ci sono..Maria, noi abbiamo percorso pochi giorni fa Usciolu-Asinau senza problemi… volendo in mezzo, ci sono ben 2 posti dove fermarsi, Matalza e Croci, ma forse non ho capito bene la tua domanda.

    Saluti a tuttii

    Mario&Diana

    July 28, 2015 at 11:39

    • Grazie Mario&Diana per il vostro feedback. (Dovete vedere la mia tristezza perchè quest’anno è dovuta saltare proprio). Sapevo che i collegamenti interni sono quasi inesistenti e si perde un mucchio di tempo (o di denaro se si usa il taxi).
      Se avete aggiornamenti inerenti il percorso che possano essere utili ai lettori, fatemelo sapere. Grazie

      –Michele

      July 28, 2015 at 11:56

  157. Maria

    Ciao Mario&Diana, quante ore di cammino dal rifugio dell’Usciolo all’Asinau passando per Matalza ? purtroppo noi dovremmo affrontarlo in un solo giorno. Oppure si può sempre andare direttamente all’Asinau senza passare per Matalza ? il percorso è ancora ben segnalato ( sono davvero 11 ore ) ? Grazie mille !
    Maria

    July 28, 2015 at 12:35

  158. Maria, non credo che ci siano problemi, non è poi una tappa tanto dura, cmq adesso guardando i dati delle foto ti faccio la telecronaca:
    partenza da Usciolu ore 6:20 … di solito partivano per le 5:30 ma la sera prima abbiamo avuto un “problema” con il vino….
    ore 10:30 arrivo a un fiume con magnifiche piscine.. sosta di 45 minuti (ripartenza 11:15) , poco dopo c’è un bivio, io ho preso a sn, (marcato giallo) con arrivo a Matalza alle 11:50 (ma se prendi a destra ci arrivi comunque) , sosta con salamini e formaggi; a Matalza, ripartiti ore 13:00 ed in un ora scarsa eravamo a Croci, questa volta niene sosta e via.. 16:30 al passo da cui vedi in basso Asinau….poi io son salito sul monte Incudine mentre Diana si riposava al passo; una volta sceso dal monte saranno state le 17:20, un oretta e arrivo al Asinau alle 18:20, tutto con gran calma.

    saluti !!

    July 28, 2015 at 13:50

    • a parte le magnifiche piscine, io ritengo sia molto meglio la vecchia tappa, senza passare da Matalza

      July 28, 2015 at 14:00

  159. Maria

    Grazie grazie mille !! Molto gentile 🙂

    July 28, 2015 at 13:57

  160. Maria

    Ciao Antonella1956, se hai fatto la ” vecchia tappa ” quante ore di cammino ? perche ritieni sia meglio la vecchia tappa ?
    grazie

    July 28, 2015 at 14:02

    • perchè la nuova fatta tutta in un giorno non ha senso, è lunga ed estenuante. E perchè la vecchia è più bella e passa per l’Alcudina (Incudine).
      Ci vogliono 8 ore

      July 28, 2015 at 15:45

    • claudio

      Se fai una tappa unica concordo con Antonella 1956.
      Se decidi di spezzare considera di fare sosta ai Croci. Io ci sono stato l’anno passato e, oltre alla doccia calda che ogni tanto non guasta, ho mangiato abbondante e di qualità. La ricordo come una delle sere migliori del trek. Se, arrivando da nord, tieni la vecchia traccia e fai deviazione solo per andare ai Croci (passando per la bergerie di Cavallara) non allunghi più di tanto.

      July 28, 2015 at 15:54

  161. maria

    grazie per tutte queste preziose indicazioni.
    un abbraccio

    July 29, 2015 at 00:12

  162. Alessandro

    Buongiorno Michele,
    una domanda a poche ore dall partenza, visto che gia siamo abbastanza carichi, sai se sul percorso a qualche tappa ci sia la possibilità di acquistare cibi esempio liofilizzati da cucinare su fornelletto?
    Grazie e buona giornata

    July 31, 2015 at 09:29

    • Sì, i posti che conosco e in cui vendono cibi per trekkers sono, Haute-Asco, Tighjettu, Castel di Verghio, PetraPiana, Vizzavona, Usciolu, Col de Bavella. Possono essercene altri perchè i Corsi si stanno attrezzando. Buon viaggio e fammi avere il tuo riscontro al rientro.

      –Michele

      July 31, 2015 at 10:29

  163. Igor

    Ciao Mike!!! innanzi tutto, grazie molte per l’articolo. Semplice, diretto ed utilissimo. Parto venerdì mattina per il GR20 completo nord-sud in solitaria. Non ho particolari problemi e credo di essere abbastanza in forma. Ho soltanto una paura: i cinghiali. Cosa mi dici in merito???

    August 11, 2015 at 11:23

    • Ciao Igor,
      Nel blog ho già menzionato gli animali. Di giorno non ci sono problemi e i vari cinghiali presenti in loco (spesso ai margini delle strade asfaltate) non danno problemi. In alcune località però, di notte, ci sono stati attacchi randomizzati di volpi ai danni dei campeggiatori che lasciavano cibi odorosi nell’abside della tenda (Castel di Verghio, Manganu) e, l’anno scorso, un probabile cinghiale che disturbava i campeggiatori di notte a Prati. Ti consiglio di chiedere informazioni fresche a ogni posto campo ai gestori del rifugio e accettare i loro eventuali consigli. Al tuo ritorno gradirei un feedback sull’argomento. Grazie.

      –Michele

      August 11, 2015 at 11:42

      • Igor

        Grazie Mike!!! Gentilissimo ed esaustivo, come sempre. Parto domani sera da Torino. Sabato mattina lascerò Calenzana. Ho deciso di fare con calma e prendermi 16 gg per godermi fino in fondo una cosa che, probabilmente, non farò un’altra volta. Ho passato quasi tutta la notte scorsa a cercare di alleggerire e bilanciare lo zaino. Sono solo, tenda e sacco a pelo, e parecchio emozione. Tranquillo … non mancherò nel feedback, sia in relazione agli animali che a tutto il resto. Bonne balade a moi!

        August 12, 2015 at 17:39

      • caudio

        Anche noi partiremo sabato mattina: Vizzavona direzione nord. Due donne, un uomo ed un ragazzo di 12 anni. Se ti va di fare quattro chiacchiere fatti riconoscere. Tu avrai già fatto la variate al circolo e noi – comunque – bisognosi d’informazioni per quel tratto ancora sconosciuto. L’anno passato sulla sud non abbiamo incontrato neanche un italiano in 8 giorni. Sul “probabilmente non farò un’altra volta” non porti limiti: noi torniamo dopo tanti anni per poter condividere questo splendido esperienza con nostro figlio.
        Ciao, Claudio.

        August 12, 2015 at 17:52

  164. Maria

    Ciao,
    non mi ricordo di averlo letto. nei rifugi ci sono piatti ( anche in plastica) , bicchieri e posate e pentole per fare da mangiare ?

    August 13, 2015 at 13:46

    • Le persone che dormono in rifugio hanno la possibilità di usare la cucina del rifugio. Tutte le strutture sono dotate di un’attrezzatura di base che però può variare da posto a posto (ad esempio il Rif. Petrapiana ha un’eccellente cucina con pentole posate piatti ecc., mentre altri potrebbero non avere tutto l’occorrente).

      August 13, 2015 at 14:26

  165. Maria

    ok grazie !

    August 13, 2015 at 15:42

  166. Diego

    Ciao a tutti!
    Sono appena tornato. GR20 fatto Sud-Nord da Conca a Calenzana (inclusa la salita al Cinto). A chi poco più su chiede info riguardo la Usciolu-Asinau. Io ovviamente l’ho fatta al contrario (Asinau-Usciolu) in un’unica tappa in dieci ore. Poco prima del plateau (venendo da sud) mi sono anche perso perché ad un bivio ho seguito i segnali sbagliati (ho perso circa un’ora camminando su una strada sterrata nella direzione sbagliata).
    La cresta nei pressi dell’Usciolu è magnifica così come la salita al monte Incudine. Mi sento di consigliare la tappa unica lasciando perdere Matalza. Anche se ovviamente ognuno deve valutare la cosa in base al proprio allenamento/tempo a disposizione.

    A chi chiede info riguardo la variante al Circo della Solitudine… La consiglio! Per chi ama la montagna è sicuramente una tappa da non perdere!
    Da nord a sud segue il percorso di salita al Cinto che sale da Asco e che è segnato nella guida Cicerone. La via è marcata benissimo con la doppia striscia gialla. Impossibile perdersi.
    C’è qualche passaggio un po’ verticale in cui ci sono delle catene (niente di difficile se si ha un minimo di esperienza di montagna). Percorrendola da sud a nord e partendo dal rifugio Tighjettu mi ci sono volute circa otto ore Inclusa la salita al Cinto e due soste da venti/trenta minuti (una in cima ed una a metà discesa verso Asco). Anche in questo caso comunque consiglio di valutare il proprio allenamento/tempo a disposizione. Per questa tappa consiglio caldamente di informarsi sul meteo. Se piove può diventare parecchio difficile.

    Se servono altre informazioni sono felice di rispondere.

    Ciao a tutti.
    Diego

    August 14, 2015 at 16:06

    • Grazie Diego per il tuo feedback!!

      August 14, 2015 at 17:21

  167. Silvia e Miki

    Ciao!
    Grazie per le tue preziose informazioni, prima di partire abbiamo riletto questo articolo dieci volte.
    Io e il mio ragazzo siamo appena tornati. GR20 completo, direzione Nord-Sud, 11 giorni, autonomi con tenda e fornelletto.

    In base a meteo e forma fisica abbiamo strutturato le tappe in questo modo (segno solo le modifiche alle tappe ufficiali):

    – da Ortu di u Piobbu ad Haut Asco passsando per Carrozzu
    – variante Monte Cintu senza cima, veramente meritevole
    – da Tighjettu a Manganu passando per Ciottuli Mori e Castel Vergio. Veramente infinita, abbiamo camminato quasi 11 ore.
    – da Petra Piana a Vizzavona passando per la spettacolare variante delle creste e per il rifugio Onda.
    – da Asinau a Conca passando per Paliri, con variante alpina (spettacolare, forse il tratto più bello del GR20 Sud)

    Meraviglie:

    – le numerosissime pozze d’acqua cristallina formate dai torrenti in cui è possibile bagnarsi
    – la roccia di mille varietà e colori
    – i passaggi più tecnici ma anche alpinisticamente e panoramicamente più remunerativi
    – la forte componente “di testa” che il GR20 irrimediabilmente richiede
    – ci è piaciuta molto di più la parte Nord del percorso, per varietà e vedute (anche se abbiamo patito la scarsità di acqua)

    Aspetti negativi:

    – purtroppo, dato il periodo, l’affollamento porta ad una lotta all’ultimo secondo per guadagnarsi un buon posto tenda
    – il costo del suddetto posto tenda (7 euro a testa per un fazzoletto di terra inclinato e una specie di doccia gelata)
    – i due punti che sono stati ritracciati: secondo noi il percorso ufficiale avrebbe dovuto rimanere intatto con possibilità di varianti per fermarsi a dormire prima del rifugio. In corrispondenza del lago di Ninu il nuovo percorso (più lungo) porta a saltare l’unica fonte d’acqua per poi farti passare da una bergerie con tanto di cartello “boisson fraiches”. Non lo abbiamo trovato corretto. Mentre da Usciolu ad Asinau il nuovo percorso non aggiunge nulla esteticamente (anzi, si passa in mezzo agli escrementi degli animali delle fattorie), è molto più lungo e salta sia il ponte sospeso che la cima del bel Monte Incudine. Noi avevamo una guida di qualche anno fa, che non presentava le novità e ci siamo fidati dei segnali bianchi e rossi, restando però delusi.

    Abbiamo incontrato persone di ogni genere ed età, ma è importante sottolineare che per poterlo apprezzare e percorrere in sicurezza, come hai indicato anche tu, sono indispensabili allenamento e un minimo di esperienza di montagna.
    Il terreno è molto disagevole e con zaino pesante e gambe stanche le difficoltà aumentano ulteriormente.

    August 23, 2015 at 18:13

    • Grazie Silvia e Miki per il vostro prezioso resoconto!!! Sarà sicuramente di aiuto ai lettori che faranno il GR20 in futuro (scusatemi se ho approvato il messaggio in ritardo ma non ero in sede).

      –Michele

      August 31, 2015 at 00:38

    • quale sarebbe il nuovo percorso del Lago di Ninu? puoi spiegarmelo?

      August 31, 2015 at 09:43

  168. Antonella, da quello che ho sentito è stata fatta una deviazione che sale un po’ per passare dalla bergerie des Inzecche e poi ridiscendere.

    August 31, 2015 at 09:50

    • e il vecchio percorso non si può più fare?

      August 31, 2015 at 09:59

      • Certo che lo puoi fare. Basta saperlo. In quella zona l’orientamento è facile. Ecco la mappa:
        http://www78.zippyshare.com/v/2TPjbUnw/file.html

        August 31, 2015 at 10:01

      • caudio

        Michele ho visto ora la mappa che hai linkato.
        Nella realtà il segnavia ora resta sul lato opposto del lago NINO ed evita completamente il lato dove c’è la sorgente.
        c.

        September 4, 2015 at 12:01

      • Si, sapevo di questa cosa. La traccia rossa sulla mappa è fatta da geoportail ed evidentemente risale a qualche anno fa.

        September 4, 2015 at 12:50

    • caudio

      Confermo. Se si conosce il percorso si evita senza problemi. Comunque è una variante di una manciata di minuti, non un cambiamento totale come al circolo della solitudine.
      D’altronde – in passato – è stata fatta la stessa concessione alla Bergeria di Vaccaghia (nel 98 non ci si passava in mezzo) e con l’albergo del Col di Vergio (negli anni 80 si andava via in piano passando in località “Fer a Cheval”).

      Questa sera metto giù due righe sulla nostra esperienza (tornati ieri).

      ciao, claudio.

      August 31, 2015 at 10:01

      • Per non parlare della voluta distruzione del rifugio Altore per far passare il percorso da Haute Asco!!!

        August 31, 2015 at 10:21

  169. claudio

    Siam tornati anche noi dopo la Sud del 2014.
    GR 20 Nord in autonomia con figlio di 12 anni.

    Tutto bene, nonostante gli “anta” e il peso da scarrozzare, ne siamo pian piano usciti vivi.

    Rapidamente (eufemismo):

    > clima mediamente ventoso e fresco/freddo soprattutto fino al Col de Vergio. Sono dati che cambiano facilmente da un giorno all’altro ma che confermano che la trasferta isolana non va sottovalutata. Mai sofferta la sete con 1L d’acqua a testa ogni mattina;

    > la GR resta uno splendido spaccato di natura. Camminare senza strade/automobili/giornali/tv/telefono per qualche giorno è sempre un’esperienza che ti arricchisce. Anche mio figlio che – come la maggioranza dei ragazzini della sua età è perso nella sindrome da smartphone – ha trovato un suo equilibrio nel semplice quotidiano gesto del cammino, del mangiare, del dormire e dell’interpretare se la natura (sentiero e meteo) ti concede di perseguire i tuoi propositi;

    > abbiamo fatto da Vizzavona una falsa partenza. Giunti sotto la pioggia a circa 1500 metri di quota in direzione Nord il meteo ci ha costretti a ripiegare sul Col di Vizzavona (valico stradale, non la stazione SNCF) dove abbiamo bivaccato. Qui la gestione della gîte d’étape ha predisposto un armadio in legno con chiavistelli per stivare i cibi a difesa delle ripetute incursioni di volpi. In effetti la volpe è arrivata ed ha perlustrato minuziosamente tutte le tende. Se non si hanno cibi conviene ostentare indifferenza ed accendere la frontale per dissuadere l’animale. L’amica che era con noi – presa dalla tensione – ha dato una manata scatenando la pronta risposta dell’incursore. Tenda bucata e morso energico alla mano. Abbiamo subito disinfettato ma si è gonfiata comunque. Successivi controlli medici hanno scongiurato complicanze. Il problema deve essere conclamato dato che il gestore ha predisposto un sistema automatico che attiva delle luci da giardino quando ci si avvicina agli armadi;

    > nuovi consumi: al rifugio dell’Onda 1€ per ricaricare il cellulare;

    > nuova tappa Mt. Cinto: affrontata senza difficoltà meteorologiche. Ottimamente segnata, lineare e piacevole la salita dal Tighiettu fino al valico a 2600. Esasperante la discesa fino ad HautAsco che con la pioggia dev’essere una bella menata: racchiude il peggio di tutti i terreni della GR20. Meno impressionati negativamente tutti i giovani con cui ho parlato nelle tappe seguenti: gli anni alterano la percezione. Tutto sommato restiamo dell’idea che il circolo fosse più affascinante. Comunque meglio la tappa com’è ora che l’esoso minibus degli “appestati”;

    > nuove tappe finali (solo per noi che da Carrozzu avevamo sempre abbreviato passando sotto per Bonifacio): ci sono parse tutto sommato arzigogolate nella traccia. Rivedendo la GR nel suo complesso crediamo che chi parte da Nord eserciti una bella scommessa trovandosi nelle prime 4 tappe con le giornate più logoranti e snervanti come tipo di terreno: se nessuno ti avvisa che poi la minestra cambia rischi di abbandonare anzitempo con buona pace dei primi rifugisti che comunque fanno reddito. Arrivando da Sud ti armi di pazienza e resisti per non dargliela vinta;

    > a differenza del 2014 abbiamo incontrato molti italiani. Anche un gruppo di Trekking Italia dove la coordinatrice ad un certo punto mi ha detto: “ho capito chi sei tu, hai scritto sul blog di Michele”. Ancora grazie Mike per il punto d’incontro che hai pazientemente creato!!!

    > in ultimo una considerazione serena: penso di chiudere qui la mia esperienza corsa (6°volta per me e 8° per mia moglie). Ci tenevamo a farla una volta con Ns. figlio ed è stato – come sempre – bello ed appassionante. Semmai dovessi tornare sarà fuori stagione (tipo prima settimana di ottobre) per sfuggire a quella sensazione circense che si respira un poco ora ai rifugi. In alternativa segnalo l’incontro con una coppia d’italiani (sui 45/50) che vagavano sulla GR facendo solo bivacchi selvaggi. Son partiti da Corte e si sono spinti a Nord facendo anche la tappa del Cinto per poi scendere – con divagazioni laterali extra GR – verso sud. Noi li abbiamo incontrati poco sopra le Cascate degli Inglesi. Il camminare – con bagaglio relativamente esiguo – completamente slegati dai posti tappa e da calcolo dei tempi ha generato un sentimento d’ammirazione per questa anarchia escursionistica che vedo come l’estremo opposto del trail running tutto cronometri e sacche idriche.

    Saluti e buona GR a tutti, Claudio.

    (al solito taglia pure che ho scritto troppo)

    September 2, 2015 at 08:31

    • Grazie Claudio per il tuo eccellente racconto. In effetti la situazione di sovraffollamento toglie un po’ alla bellezza di questo itinerario. Quindi capisco perfettamente quelli che – in barba al divieto – preferiscono il campeggio selvaggio: è sicuramente un’esperienza più emozionante (almeno finchè si riesce a farla franca).
      Vedo che il problema delle volpi si sta allargando: una vera rottura di scatole. Un’incursione può compromettere l’intera vacanza (senza contare le complicazioni mediche).
      Sono sempre più curioso di vedere la variante al Circolo (incrociando le dita, l’anno prossimo). Ma ti credo se dici che è il peggio dei terreni del GR20!!
      Le tappe che non conoscevi (Carrozzu-Ortu du Piobbu-Calenzana) sono belle. Soprattutto Carrozzu-Ortu du Piobbu che è un’alta via e dà (a chi viene da Nord) il primo impatto con la roccia. Mentre Ortu du Piobbu-Calenzana è il lungo tappone di avvicinamento, estenuante in salita e interminabile in discesa. Vale comunque la pena farli. Ma hai ragione: venendo da nord le prime 4 tappe sono MICIDIALI!!
      A questo proposito rileggendo il tuo post hai esordito con: “ne siamo pian piano usciti vivi”: è stata quindi un’esperienza molto logorante, malgrado tutto?

      –Michele

      September 2, 2015 at 09:48

      • claudio

        Quel “ne siamo pian piano usciti vivi” è scenico e figlio di una generalizzata sopravvalutazione della GR20. E’ stata un’esperienza tutt’altro che logorante. D’altronde è sbagliato banalizzare il percorso visto che i rischi oggettivi ci sono. Finché tutto va bene è solo escursionismo e quando qualcuno si fa male ti sono tutti addosso (parlo per esperienza diretta: ho imparato che il vero pericolo non è la montagna ma gli uomini).

        Al solito – come molte volte hai ripetuto – si tratta di un mix fra le proprie condizioni mentali, fisiche e il meteo che il fato ti riserva. Nel dettaglio quest’anno ho dedicato tempo a togliermi qualche chilo e alla riabilitazione di una caviglia che non è più quella dei bei tempi. Nessun allenamento specifico “caricato” ne grandi camminate (sono andato molto più in bici che a piedi). Poi, mi ha condizionato, il fatto di camminare con un ragazzino: ti fai una sacco di scrupoli in più ed è il motivo principale della rinuncia il primo giorno. Comunque alla fine avevamo i piedi integri, zero vesciche. Se doppi le tappe e trovi gran caldo il logorio è molto maggiore, e di cerotti sui piedi ne ho visti tanti ai rifugi

        L’importante è sapere che si vive un “divenire” sempre fluidamente variabile. Un giorno pensi seriamente al ritiro e 12 ore dopo cammini felice. Adeguarsi con leggerezza a questi cambiamenti è forse quello che manca alle nostre vite troppo preordinate.

        ciao, claudio.

        September 2, 2015 at 10:18

  170. Grazie ancora Claudio. Un giorno pensi seriamente al ritiro e 12 ore dopo cammini felice: dovrebbe essere lo slogan del GR20!!

    September 2, 2015 at 10:27

  171. Andrea Casi

    Ciao Michele sono Andrea ed ho fatto il Gr Sud da Vizzavona a Conca dal 31 Luglio al 6 agosto. Per quanto riguarda la tappa Usciolo Asinau, per chi decidesse di spezzarla con sosta a Matalza consiglio vivamente di non fermarsi a Matalza che come scenario non c’entra nulla con il resto del Gr, essendo un posto pieno di turisti giornalieri che arrivano con le auto per fare una scampagnata, ma di spingersi fino alla bergerie de i Croci. Qui, oltre a dei gestori cortesi (a differenza del rifugio A Matalza varamante maleducati) si mangia bene, il posto e’ bello ed in sintonia con il resto del percorso.
    Seguendo il tuo consiglio una volta arrivato ad Asinau sono sceso fino alla Bergerie di Asinau, ma la signora ci ha dovuto rimandare indietro perche era tutto prenotato da un gruppo organizzato, molto dispiaciuta ci ha detto… peccato una volta che arrivano degli Italiani li devo rimandare indietro….anche questo e significativo del fatto che gli Italiani sono praticamente assenti.
    Per il resto credo che i bagni di Asinau siano stati rifatti (da quello che posso capire dal tuo filmato) e perlomeno le docce avevano la porta che si chiudeva.

    September 15, 2015 at 18:54

    • Ti ringrazio Andrea per il tuo aggiornamento. Buono a sapersi che è meglio evitare il Matalza. Per la bergerie di Asinau in effetti quelli hanno sempre il tutto esaurito: infatti noi riuscimmo a entrare di straforo.

      –Michele

      September 15, 2015 at 22:11

  172. annette lassen

    ciao! io sono partita in giugno 2015 con l’idea di percorrere la metà nord. zaino di buoni 15 kg perché avevo con me tenda, fornello, cibo per 9 giorni etc. con me c’era mia figlia di 15 anni (lei zaino 8 kg). siamo subito rimaste sconvolte dalla durezza e dopo la quarta tappa abbiamo lasciato il percorso perché non volevo forzare mia figlia. io però c’ho lasciato il cuore e spero di tornarci l’anno prossimo. propositi per la prossima volta: zaino (almeno x una donna) di massimo 8 kg di peso, per la fatica e anche per l’equilibrio nei passaggi difficili, quindi partire senza tenda, quelle dei rifugio costano solo 4 euro in più che dormire nella propria. sono dotate di materassino e quindi permettono di risparmiare buoni 3 kg. anche inutile portare troppe provviste, ogni 3/4 tappe si trovano negozi abbastanza riforniti. nei rifugi che ho visto io c’erano fornelli e pentole per cui inutile caricarsele sulla schiena. non vedo l’ora di tornarci, ho conosciuto gente speciale ed è stato bellissimo
    annette

    November 13, 2015 at 17:18

    • Ciao Annette, grazie per il tuo contributo e utile feedback.
      Mi dispiace che abbiate dovuto lasciare alla quarta tappa (immagino al Tighjettu o la bergerie de Ballone). Dopo sarebbero venute due tappe relativamente tranquille (ma lunghe).
      E’ vero, i primi 4 giorni sono di fuoco e bisogna veramente volerlo il GR20. Sono certo che la prossima volta partirai ancora più determinata a compiere quest’impresa. Il GR20 malgrado la sua durezza dà sensazioni uniche ed è uno dei pochi trek in cui la gente vuole tornare a rifarlo. La Corsica di per sè è un’isola paesaggisticamente meravigliosa.
      Ti auguro un felice ritorno sull’isola.

      –Michele

      November 13, 2015 at 17:36

    • clau

      Ciao Annette, anch’io nel 2014 avevo capito quello che hai scritto: con soli 4€ in più si poteva dormire nelle tende messe a disposizione dai rifugisti.
      Quest’anno ho indagato meglio perché vedevo gente che affittava la tenda anche in solitaria per stare supercomoda.
      Morale: 7€ a persona per il bivacco + altri 11€ per la tenda (penso da dividere tra gli occupanti).

      November 13, 2015 at 18:07

      • annette lassen

        è vero Claudio, anch’io ho guardato bene sul sito del parco e simulato prenotazioni: affitto della tenda per una persona costa 17 euro
        avevo pagato 7 euro alla bergerie U Ballone, ma loro fanno prezzi diversi dagli ufficiali

        January 29, 2016 at 17:20

  173. Gianluca

    Ciao!
    Ho letto l’articolo ed è interessantissimo, mi chiedevo se te avevi fatto l’hornstrandir in Islanda per avere un paragone sul tipo di terreno, per capire se è simile o peggiore.. Visto che li non è segnato praticamente nulla, ci sono guadi da attraversare i punti rocciosi sono davvero duri e la zona erbosa e comunque insidiosa vista la vegetazione fitta e la presenza di ruscelli nascosti praticamente ovunque.

    March 14, 2016 at 08:03

    • Ciao Gianluca,
      No purtroppo non ho fatto quell’itinerario e quindi non posso fare raffronti. Come ho scritto nel blog, il segmento nord del GR20 ha in molti tratti una traccia labile perchè su terreni rocciosi e molto pietrosi. Non ti perdi, ma devi stare attento a dove mettere i piedi. Il che rende per certi versi la progressione a lungo andare abbastanza logorante, soprattutto in discesa.

      –Michele

      March 14, 2016 at 09:16

  174. chiara

    Ciao Mike, mi chiamo Chiara a Luglio partirò con un amica per la Corsica per percorrere la parte sud del gr20, da nord a sud, vorrei chiederti un consiglio noi arriveremo con il traghetto a bonifacio, dove ci conviene lasciare la macchina? a vizzavona o a Conca? dai messaggi precedenti mi sembra di aver capito che il tragitto da Conca a Vizzavona con i mezzi pubblici è un pò complicato.

    ti ringrazio
    Chiara

    March 15, 2016 at 22:19

    • Ciao Chiara,
      Se arrivate in traghetto a Bonifacio il mio consiglio è recarvi a Ajaccio e lasciare l’auto lì. Poi sempre da Ajaccio prendete il treno e scendete a Vizzavona dove comincerà il vostro trek. Quando arrivate a Conca vi fermerete al camping Le Tonnelle. Gli ospiti del camping possono usufruire di un bus-navetta che fa due fermate: Saint Lucie de Porto Vecchio e Porto Vecchio. Chiedete di scendere a Porto Vecchio e da lì con un autobus di linea tornerete a Ajaccio per il recupero dell’auto.
      Per gli orari di autobus e treni fate riferimento a questo sito: corsicabus.org

      Alternativamente e in base alle coincidenze (non sempre comode), potreste valutare di lasciare l’auto proprio a Bonifacio e con un autobus andare a Ajaccio. Il vantaggio sta nel fatto che, finito il trek, una volta arrivate a Porto Vecchio troverete più corse per Bonifacio.

      Buon GR20

      March 16, 2016 at 08:22

      • chiara

        Grazie mille per i tuoi preziosi consigli, credo che da qui a luglio approfitteró ancora della tua disponibilità 😃
        Chiara

        March 16, 2016 at 12:18

  175. Giovanni

    Ciao,

    grazie per le info, video ecc..

    Questo sarebbe l’equipaggiamento che userei per il GR20. https://lighterpack.com/r/fbb9o7

    Devo capire quante tappe accorpare per regolarmi meglio con il cibo. Al momento pensavo di completarlo in 12 giorni.
    Peso totale (cibo incluso, ma esclusa acqua 12.5kg)
    Puoi controllare se mi sono dimenticato qualcosa di specifico per questo trek?

    Grazie, ciao!

    March 18, 2016 at 12:54

    • Ciao Giovanni, il tuo equipaggiamento leggero mi sembra molto valido. Non hai incluso la borraccia (o sacca idrica), e il kit per il wc. Per non sovraccaricarti troppo di cibo, ti consiglio di mangiare qualcosa anche nei rifugi.
      Buon GR20
      Michele

      March 18, 2016 at 15:46

    • Grazie Claudio per la notizia flash. Spero proprio che non si tratti di incendio doloso, ma solo l’atto di qualche escursionista cretino, anche se poi la sostanza non cambia.

      March 25, 2016 at 08:30

  176. claudio

    Anche l’atto doloso è frutto dell’azione di un cretino. Comunque la sostanza non cambia.
    c.

    March 25, 2016 at 12:54

  177. simone

    ciao mike,
    come la vedi se partirò a fine aprile?
    dovrò portarmi tutti i viveri necessari?
    gli spazi rifugio saranno aperti, almeno per dormire al coperto, che tu sappia?
    nei passaggi in quota il sentiero sarà libero dalla neve e dal ghiaccio?
    non faccio alpinismo ma solo sentieri.

    grazie e buona pasqua
    🙂

    March 26, 2016 at 17:40

    • A fine aprile in genere c’è ancora molta neve e quindi valgono le raccomandazioni che ho dato nel blog. Corda e moschettoni se non sei pratico non te li consiglio. Quindi pensaci bene. Buona Pasqua (passata) anche a te.

      Michele

      March 29, 2016 at 08:54

    • fabrizio

      Ciao Michele, provo a dare il mio contributo alle domande poste da Simone.
      Per quanto riguarda i viveri li dovrai portare necessariamente tutti con te, con il conseguente aggravio in termini di peso dello zaino. Anche le attrezzature, il vestiario e il sacco a pelo dovrebbero essere adeguati a quel periodo, con il conseguente ulteriore aggravio di peso.
      Considera che i passaggi più alti, specie quelli esposti a nord talvolta presentano neve e ghiaccio anche a giugno inoltrato (io stesso a fine giugno l’ho incontrata in maniera consistente a Bocca alle Porte venendo dal Mangano), seppur in zone limitate.
      Questo presuppone che tu debba portarti ramponi e piccozza, imbrago e una mezza coda per la conserva (posto che tu vada insieme ad altri) ed essere preparato ad affrontare alcuni passaggi con un approccio alpinistico, ma ovviamente questo è ben diverso dall’andar per sentieri.
      Dico questo non per scoraggiarti, ma per prepararti ad eventualità che ad aprile potrebbero essere poi non cosi remote.
      In ogni caso qui trovi i bollettini meteo riguardanti l’innevamento:
      http://www.meteofrance.com/previsions-meteo-montagne/bulletin-avalanches/synthese/haute-corse/AVDEPT2B

      Ciao e buon GR20!

      March 30, 2016 at 22:30

      • Grazie Fabrizio per il tuo contributo. Non ho ritenuto ripetermi sull’argomento perchè credevo di aver risposto esaurientemente nel blog. Il GR20 in condizioni invernali è MOLTO più difficile e richiede fortissima motivazione, allenamento e competenze tecniche. Non intendo scoraggiare nessuno ma è importantissimo che ognuno sia consapevole di quello a cui va incontro.
        –Michele

        March 31, 2016 at 09:06

  178. Massimiliano Mele

    Ciao e grazie per il contributo che dai a chi ancora non ha percorso il GR20 ed ha intenzione di farlo. C’è un modo sicuro per sapere quando aprono ufficialmente tutti i rifugi nella stagione 2016? Io vorrei partire non appena ciò avverrà, così da trovare i rifugi più puliti. Ovviamente quest’ultima è una battuta :). Spero non sia una domanda già postata.
    Grazie in anticipo. Massimiliano.

    March 29, 2016 at 22:35

    • Massimiliano, la stagione apre ufficialmente ogni anno il 1° giugno. Però per esperienza e testimonianze varie è risaputo che i gestori – specie se il tempo è già bello – tendono ad aprire alcuni giorni prima.

      –Michele

      March 29, 2016 at 23:23

  179. Emiliano Cefaloni

    Ciao Michele, l’anno scorso ho percorso il GR 20 SUD con un amico (esperienza unica) e quest’anno vorrei percorrere la parte nord con mia moglie. Vorrei chiederti se da un punto di vista tecnico la parte nord è molto più complicata e se nel GR20 NORD esistono delle tappe paragonabili per difficoltà tecnica al GR20 SUD così da farmi un’idea di quello che ci aspetta!!!
    GRAZIE!!!
    EMILIANO

    April 1, 2016 at 19:05

    • Ciao Emiliano,
      Il Gr20 nord è decisamente molto più alpino di quello sud (che è più appenninico). Farete molti più dislivelli in salita e discesa. E’ certamente più duro e il sentiero è molto spesso sassoso e roccioso (leggiti bene il mio blog). L’unica parte “comoda” è la tratta che va da Col de Verghio al Rif. Manganu perchè – anche se lunga – è per lo più pianeggiante. Pertanto è bene prepararsi fisicamente e psicologicamente a queste caratteristiche. In compenso i paesaggi sono fantastici: sono certo che vi piacerà moltissimo.

      Buon trek
      –Michele

      April 1, 2016 at 19:30

  180. chiara

    Ciao Michele, sono Chiara ti ho chiesto informazioni qualche settimana fa su dove lasciare la macchina una volta arrivate a Bonifacio, ora volevo chiederti se mi puoi dare un consiglio su due tappe della parte sud, in particolare quella che da Usciolu va a Matalza e poi da Matalza ad Asinau perchè sia da alcuni messaggi che ho letto in precedenza sia dalla guida ufficiale del Parco mi sembra di aver capito che prima era un unica tappa, cosa conviene fare? dividerla come indica la guida o seguire il vecchio pecorso e arrivare direttamente ad Asinau?

    Grazie
    Chiara

    April 4, 2016 at 22:28

    • Ciao Chiara,
      La originaria tappa Usciolu-Asinau era una tappa oggettivamente estremamente lunga. Pertanto qualche anno fa quelli del Parco l’hanno divisa in due ma hanno mantenuto anche il vecchio tracciato, dando quindi la possibilità a chi lo volesse di fare tappa a Matalza (ma anche in alternativa alla bergerie i Croci o Bassetta) come ho specificato anche nel blog (in giallo). A voi pertanto la scelta. Quest’anno però c’è la difficoltà aggiuntiva data dal fatto che il rifugio Asinau è stato (da poco) distrutto da un incendio. Quelli del Parco stanno attivamente lavorando a una alternativa che sostituirà Asinau per questa stagione ma di cui ancora non si sa nulla. Nel frattempo meglio essere pronti a tutto. Io credo che – vista la situazione – la fermata a Matalza o a Croci sia molto consigliabile. La tappa successiva sarà per voi o l’alternativa al rifugio Asinau, oppure la fermata alla Bergerie de Asinau (che si trova un centinaio di metri sotto al rifugio e che però tende sempre a essere al completo).

      –Michele

      PS.
      L’amica Antonella suggerisce Usciolu – Croci / Croci – Col di bavella / Col di Bavella – Conca. Decidete con calma in base al vostro stato fisico sapendo anche che in questo caso dovrete affrontare 2 dislivelli nella stessa giornata (il passo dell’Incudine e le Aiguilles de Bavella – variante alpina caldamente consigliata).

      April 5, 2016 at 00:31

  181. chiara

    Grazie Michele per le informazioni, avevo pensato anche io di dividere le tappe come dice Antonella quello che mi bloccava era proprio fare nella stessa giornata il passo dell’incudine e la variante alpina di Bavella non solo per il dislivello ma anche perchè mi sembra di aver capito che sono i due posti forse più belli della parte sud e quindi volevo godermeli un pò senza avere la fretta di dover arrivare al rifugio. Sto pensando già da ora come affrontare le tappe perchè vorrei dormire nei rifugi e da quello che ho letto tra un pò dovrei iniziare a prenotarli, anche se non so, se rinunciare alla comodità della tenda e all’essere indipendenti per avere meno peso, sia la decisione giusta.

    Chiara

    April 5, 2016 at 17:33

    • Purtroppo i rifugi non sono una gran comodità, si sta stretti, si è vincolati alla data di prenotazione e c’è sempre il rischio delle cimici. Personalmente sono un tendista sfegatato e amo la mia indipendenza. Magari potreste spendere per una **buona** tenda ultraleggera da dividere. Per le tappe ti ho già detto come procederei io.
      Michele

      April 5, 2016 at 18:02

  182. chiara

    Grazie mille…

    Chiara

    April 6, 2016 at 22:13

  183. Luca Lollobrigida

    Ciao Michele, rinnovo i complimenti che fanno gli altri visitatori per il sito e per i video, entrambi molto interessanti!
    Volevo chiederti anche io un paio di consigli. Ho intenzione di fare il GR20 da Sud a Nord (principalmente per comodità, dato che avrei il passaggio in macchina fino all’inizio del trekking da Sud) nelle ultime due settimane di Giugno o nell’ultima di Giugno e la prima di Luglio, rispettando il programma generale senza accorciare e tenendomi chiaramente qualche giorno in più, come da te consigliato, per il possibile maltempo o imprevisti di ogni genere. Viaggiando da solo e volendo dormire in tenda, chiaramente mi sto facendo per bene i calcoli sul peso dello zaino, ed è qui che mi sorge un dubbio sul quale spero potrai aiutarmi. Partendo dal presupposto che il mio budget non è sicuramente troppo elevato, ma che la priorità del viaggio è completare il trekking, vorrei sapere se mi consigli di portare principalmente cibo non da cucinare per pranzi e colazioni, così da risparmiare sul peso dei vari utensili da cucina, o è possibile, secondo te, portarmi abbastanza cibo, anche per le cene con possibile rifornimento a metà, senza aumentare eccessivamente il peso dello zaino? Te lo chiedo anche perché controllando online i prezzi dei cibi liofilizzati, ho visto che comunque il prezzo non è bassissimo, e mi chiedevo appunto quanto potrei andare a risparmiare comprando quelli e non cenando in rifugio. La paura nel non portarmi cibo da cucinare però è quella di trovare i rifugi completamente pieni e non avere autonomia in materia.
    Ti ringrazio anticipatamente delle informazioni,
    Luca

    April 12, 2016 at 20:32

    • Ciao Luca, grazie per l’apprezzamento. Il problema del cibo durante un trek è un problema annoso. Tutti vorremmo essere autosufficienti al 100% ma è praticamente impossibile portarsi cibo per 2 settimane. Quindi occorre un compromesso. Sul GR20 si può sempre mangiare nei rifugi e non mi risulta che abbiano mai rifiutato di servire un pasto a nessuno. E’ vero che è una cena è un po’ costosa (circa 18 euro a cui aggiungere le spese del pernottamento), ma in compenso il cibo è fresco ed è sicuramente più gratificante del cibo liofilizzato. Comunque, al giorno d’oggi esistono cibi in busta per trekkers dove versi dentro 200 cc di acqua calda e dopo 10 minuti è pronto da mangiare. Ogni busta ti costa dai 7 ai 10 euro, e ti basta portare un fornelletto minimo e un pentolino da 200 cc come kit da cucina. Bisogna decidere cosa scegliere. Io – come ho scritto nel blog – ho usato una soluzione ibrida: cene in rifugio e colazioni in proprio (le colazioni servite nei rifugi secondo me non sono sufficientemente abbondanti o caloriche per le necessità del GR20). Portavamo quindi un kit da cucina con bomboletta (ma anche la caffettiera!!!). Potevamo risparmiare sul peso, ma anche in quel caso è sempre una questione di scelta e compromesso. E poi noi l’abbiamo fatto in 2 anni separati, quindi le nostre provviste erano solo per 8-9 giorni ogni volta. Se vuoi andare leggero devi fare affidamento solo nel cibo dei rifugi ma in questo caso sai che spenderai un po’. E’ quello che ti consiglio, soprattutto perchè stai andando da solo e sovraccaricarsi di peso è la cosa sicuramente sbagliata.

      Buon GR20

      Michele

      April 13, 2016 at 09:57

  184. franco

    Michele,io penserei di partire per percorrere tutto il GR20 la prima settimana di Maggio, pensi che sia consigliabile?
    un saluto franco

    April 13, 2016 at 13:12

    • No, Franco. C’è ancora parecchia neve soprattutto nella zona nord e nel blog ho spiegato bene perchè d’inverno (o primavera) il tragitto non è praticabile.

      April 13, 2016 at 13:59

  185. Marco

    Salve , il due o tre giugno inizierò il gr20 da nord a sud, l’idea è di percorrerlo con la tenda dormendo dove capita, non necessariamente nei pressi del rifugi,
    vorrei capire se durante il percorso si trovano le minibombole per il fornellino, ?
    che tipo di cibo da comprare si trova nei rifugi o nei 2/3 paesini che si incontrano, intendo se anche frutta o cibo liofilizzato, scatolette…
    Qualcuno a qualche info ? Grazie.

    ho calcolato una finestra di 18 gg compresi i trasferimenti, tenendo conto di qualche imprevisto meteo, saranno sufficienti ?

    Un saluto e COMPLIMENTONI a Michele, il sito e’ una vera e propria miniera di informazioni, e’ utilissimo.

    April 19, 2016 at 08:12

    • Ciao Marco,
      Le minibombole le trovi sicuramente a Vizzavona (e bisogna vedere anche di che tipo: a vite? a incastro? a perforazione?). A parte qui, non contare di trovarle ovunque lungo il percorso. Così come NON ci sono paesi lungo il percorso (devi scendere a valle per i paesini). Non trovi frutta nei rifugi (tranne Castel di Verghio): solo scatolette e cibi liofilizzati. E neanche tutti i rifugi li hanno (a volte trovi solo sbarrette e basta).

      Controlla anche questo thread: http://corsica.forhikers.com/forum/p/15568

      Buon GR20
      Michele

      April 19, 2016 at 08:39

  186. annette

    almeno a Asco c’è frutta fresca

    April 19, 2016 at 13:36

  187. Marco

    Letto tutto, molto utile,
    a questo punto l’unico dubbio rimane il gas , quindi a vizzavona si trova tutti i tipi di bombolette , vite, incastro ecc…
    Se c’è’ un solo tipo mi organizzo con un fornellino compatibile.
    Grazie ancora per l’aiuto.

    April 20, 2016 at 14:55

    • Marco, ovviamente non posso garantirti quello che troverai (che potrebbe anche essere esaurito nel momento in cui arrivi tu!). Quando sono passato io da Vizzavona ho notato le cartucce a vite, ma anche quelle a incastro. Altri mi hanno detto che avevano trovato anche quelle a perforazione. Ma sul GR20 è meglio abituarsi all’idea che non si può essere troppo certi di niente.

      Michele

      April 20, 2016 at 21:08

      • Marco

        Ciao Michele
        grazie della risposta.
        Avrei pensato a questo punto di lasciare l’auto a vizzavona a metà percorso,
        è una idea a tuo parere fattibile e utile ?
        e’ possibile parcheggiare senza problemi?
        facendo così a metà percorso potrei “rifornirmi”
        che ne pensi ?
        Ciao

        May 9, 2016 at 07:15

      • Marco, pensavo di aver già risposto nel blog circa Vizzavona e nel mio secondo video si vede che anche noi abbiamo lasciato l’auto lì.

        May 9, 2016 at 08:26

  188. Massimiliano Mele

    Ciao Michele, Leggo nel Blog :
    AGGIORNAMENTO FLASH DI FEB. 2016: IL CIRCO DELLA SOLITUDINE VERRA’ RIAPERTO SOLO AD ALPINISTI ATTREZZATI PERCHE’ TUTTI I CAVI, CATENE, SCALE E ALTRI SISTEMI DI SICUREZZA VERRANNO PERMANENTEMENTE RIMOSSI E COSI’ SARA’ ANCHE PER IL SEGNAVIA CHE VERRA’ CANCELLATO O COPERTO. QUESTO ITINERARIO DIVENTERA’ UNA VIA ALPINISTICA NON UFFICIALE DOVE OGNI ALPINISTA DOVRA’ PORTARSI LA PROPRIA ATTREZZATURA E PRENDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’

    La domanda è :
    Sei a conoscenza della relazione dettagliata del nuovo percorso? Ok che non ci sono più catene, cavi e scaletta… Mi interessava capire l attuale grado di difficoltà tecnica. Servono corde, imbraghi e moschettoni o la si può tentare in libera? Dovendo utilizzare attrezzature alpinistiche, ricordi se vi è la possibilità di utilizzare armi naturali per le eventuali soste? Eventualmente che misura di corda mi consiglieresti?

    April 21, 2016 at 01:10

    • Ciao Massimiliano, quando dici “nuovo percorso” cosa intendi? La nuova tratta ufficiale del GR20? Ho scritto più sotto che il Circo della Solitudine non è più un itinerario del GR20 e quindi non è necessario farlo anche e soprattutto per l’alto rischio di nuove slavine di pietre. Pertanto la variante che passa sotto il Cinto (cioè il nuovo percorso) non richiede attrezzatura.
      Se, viceversa, vuoi ostinatamente fare lo stesso il Circo, beh, darti un parere sul grado di fattibilità senza attrezzatura è una grossa responsabilità che mi chiedi!!! Alcuni affermano che cavi e catene non sono strettamente necessari, e se hai buona capacità di arrampicata puoi farlo lo stesso (di armi naturali però ne puoi trovare parecchi e un cordino, magari in kevlar, da 7 di una ventina di metri dicono possa andar bene). Personalmente però non posso sottoscrivere nessuna di queste affermazioni vista la oggettiva pericolosità della zona. Fai conto che è tutto granito e, se umido, scivolare è facilissimo. Pensaci bene.

      –Michele

      April 21, 2016 at 08:29

      • Massimiliano Mele

        Si, Michele. Intendevo il “nuovo” Cirque de la Solitude”. Grazie per il tuo parere. La colpa è di mia madre che mi ha fatto ostinato. :/

        April 21, 2016 at 17:17

  189. Vincenzo

    Complimenti per l’utilissimo servizio informazioni e per l’aggiornamento continuo! Una domanda: ho capito che bisogna prenotare i rifugi con largo anticipo – e pagare il relativo importo – ma se poi a causa del meteo avverso o per inconvenienti vari si sfasano le date cosa succede? Si perdono i soldi o si riesce a recuperare anche se in date diverse? Ciao, Vincenzo

    April 29, 2016 at 10:48

    • Ciao Vincenzo,
      Nel blog ho fatto capire che questo è un problema reale. In genere i gestori tendono a essere concilianti e a cercare una sistemazione alternativa (se è libero ti danno un posto letto altrimenti potrebbe toccarti dormire in cucina accampato alla bell’e meglio). Come si può immaginare il problema si pone se il numero dei “ritardatari” è elevato. Nessuno può garantirti niente. Il GR20 è e rimane un itinerario in cui bisogna sapersi adattare.

      –Michele

      April 29, 2016 at 12:02

  190. Marco

    Può essere mi sia sfuggito qualcosa, comunque grazie
    Complimenti per tutto

    May 9, 2016 at 10:26

  191. Andrea Lijoi

    Buongiorno,
    Ho fatto tutto il GR nel 2011 doppiando alcune tappe e passando per il vecchio tracciato evitando Haut Asco.
    Dalla mappa mi sembra che attualmente, essendo chiuso il Cirque de la solitude, non si possa fare e si debba per forza passare da lì per una discesa e per un luogo che eviterei molto volentieri.
    Grazie

    May 10, 2016 at 11:08

    • Andrea,
      Concordo che Haut Asco non sia bello e anche io lo eviterei (anche io preferivo la vecchia via delle creste). Ma visto che il nuovo tracciato obbliga il passaggio da lì, purtroppo non ci si può fare niente.
      Come ho scritto all’inizio del blog, il Cirque verrà riaperto ma non avrà alcun sistema di sicurezza; quindi ognuno si prenderà la sua responsabilità (visto che il posto è geologicamente instabile). Pertanto se sei adeguatamente attrezzato potrai comunque evitare Haut Asco e ripetere l’alta via come era stata originariamente progettata.

      –Michele

      May 10, 2016 at 11:32

  192. Federico Morelli

    Ciao Michele! Resoconto molto utile o molto ben fatto, ma vorrei un’informazione: dovrei affrontare il GR20 Nord quest’estate e, considerando che arriverò verso le 15.00 con il bus a Calenzana, comincerò il cammino la mattina seguente al mio arrivo. Dove posso pernottare a Calenzana con la tenda (che mi porterò dietro)? Ho visto che c’è un “gite d’etape municipal” che però non riesco a contattare al momento e di cui non riesco a trovare su internet informazioni esaustive. Hai informazioni al riguardo? Mi piacerebbe sapere se accettano solo prenotazioni o se posso presentarmi con la tenda a qualsiasi ora e pagare per una piazzola (come nei rifugi lungo il percorso) e anche se è un punto di partenza ottimale per poi dirigermi a Ortu di u piobbu (ho visto il tuo video e mi è parso di capire che anche te hai pernottato a calenzana la prima notte) Scusami se sono stato prolisso e grazie in anticipo 🙂 Federico

    May 13, 2016 at 11:06

    • Ciao Federico. Ti ringrazio per l’apprezzamento.
      Puoi tranquillamente pernottare al gite d’etape municipal in tenda (come abbiamo fatto noi e come si vede nel video). Non c’è alcuna necessità di prenotare perchè in genere per le tende c’è sempre posto. E’ da qui che partono tutti. E’ un po’ alla periferia del paese ma il cammino è molto breve per raggiungere l’attacco del sentiero.

      Buon GR20 anche a te
      –Michele

      May 13, 2016 at 11:13

      • Federico

        Ciao Michele, scusa se ti ho scritto due volte per la stessa cosa, ma ho avuto evidentemente problemi con il computer e non mi faceva visualizzare il commento.. Credevo quindi di non essere riuscito a inviartelo 🙂 a questo punto ultima (forse) domanda: Quanto dista il rifugio di vizzavona dalla stazione? Grazie e scusa ancora

        May 16, 2016 at 17:19

      • A Vizzavona non c’è una gite d’etape del parco, ma strutture private (proprio dirimpetto alla stazioncina). Inoltre, poco distante c’è anche un alberghetto che offre anche possibilità di foresteria (se non vuoi il lusso della camera). Ovviamente c’è anche il posto campo per la tenda.
        A questo link le varie scelte (sotto Etape 9).

        May 16, 2016 at 17:41

    • Ciao Federico, io ci ho campeggiato nel Luglio 2014 e c’era un caldo boia, il posto si trova vicino ad un incrocio stradale con macchine che giravano tutta la notta, cani che abbaiavano e gli ipertesi che si alzavano alle 5 del mattino per fare la prima tappa. Avevo tappi e mascherina ma ciononostante notte infernale. Se arrivi presto vai a Calvi a fare un bel bagno, pensioncina e ti prendi un bel taxi la mattina presto.

      May 15, 2016 at 10:18

      • Federico

        Grazie dell’informazione! Prenderò in considerazione tutte le possibilità 🙂 a proposito del caldo ne approfitto per chiedere questo: Un sacco a pelo da 15 gradi è sufficiente per dormire in tenda nonostante l’altitudine? Sono originario della Corsica e la conosco molto bene, ma non ho mai dormito in montagna a quelle altezze..cosa mi puoi dire a riguardo?

        May 16, 2016 at 17:14

      • Federico, le temperature notturne in quota possono calare notevolmente anche in base alle condizioni metereologiche. Inoltre la scelta del sacco a pelo è in funzione della individuale capacita di produzione termica; in altre parole: di notte sei freddoloso o no? Se sì occorre un sacco più caldo. Io (che soffro il freddo) preferisco un sacco con temperatura comfort di zero gradi. 15 gradi mi sembra un po’ leggerino; non sei a mare!!!

        May 16, 2016 at 17:35

  193. Beh, a dire il vero la levataccia delle 5 è abbastanza tipica lungo tutto il GR20.

    May 15, 2016 at 23:39

  194. Luca Lollobrigida

    Ciao Michele, ti riscrivo per chiederti un chiarimento. Leggendo il blog e la guida che ho comprato, ho trovato diverse possibilità di varianti e differenti consigli su quali di queste valga la pena scegliere e quali, invece, si possano evitare non correndo il rischio di perdere un’alternativa molto più bella del percorso originale. Volevo, dunque, chiederti se puoi elencarmi quali sono per te le varianti che non bisogna lasciarsi scappare.
    P.S. Farò il Gr20 partendo da Sud, quindi non so se può cambiare qualcosa per quel che riguarda la scelta delle varianti.
    Ti ringrazio ancora,
    Luca.

    May 21, 2016 at 12:58

    • Luca,
      partendo da Sud, il secondo giorno c’è la cosiddetta variante alpina (che passa attraverso le Aiguilles de Bavella) assolutamente imperdibile (e ancora mi chiedo perchè non sia quella l’itinerario ufficiale!!). Qualche giorno dopo nella tappa Prati-Capannelle quando arrivi al Plateau de Gialgone, prendi la deviazione a sinistra per I Pozzi, e da lì ti fai in libera (omini di pietra) la cresta del monte Renoso, e scendi a Capannelle dal Lac de Bastani. La tappa del giorno dopo (Capannelle-Vizzavona) è abbastanza noiosa perchè a mezza costa. Alcuni ardimentosi però so che proseguono in libera in cresta dal Lac de Bastani attraverso la zona chiamata Pinzi Corbini più o meno impegnativa fino a Punta dell’Oriente e si riconnettono sull’itinerario ufficiale a Bocca Palmente (deve essere una giornata con ottima visibilità, niente vento, devi avere la mappa e ottime capacità di orientamento – ma su questo tratto non ti dò alcuna garanzia perchè io non l’ho ancora fatto di persona).
      Da Vizzavona c’è la scelta di salire al Monte d’Oro e scendere dal lato opposto verso l’Onda. Ma è l’alternativa al tratto ufficiale dove ci sono le cascate degli Inglesi che potrebbero interessarti di più (devi decidere tu). Da l’Onda a Pietra Piana c’è la scelta tra il tratto basso che passa vicino al bellissimo torrente Manganellu (possibità di farsi il bagno) o la via alta che però non ha niente di particolare (panorama a parte).
      Dal PietraPiana al Manganu non ci sono alternative se non la discesa a/r al lac de Capitellu per un bagno (se hai tempo, voglia e energia).
      Nella tratta dal Tighjettu ad Asco l’unica alternativa (che non ti consiglio) è il circolo della Solitudine; pericoloso e senza cavi e catene: molto meglio la via nuova che passa vicino al Cinto (la deviazione per la vetta è d’obbligo).

      May 21, 2016 at 14:54

  195. Rita Passerini

    Ciao Michele, bellissima pagina e ottimi consigli, complimenti! Secondo te, visto che il rifugio Asinau è fuori uso, è possibile fare in un’unica tappa la tratta A Matalza/ I Paliri? Grazie Rita

    June 3, 2016 at 09:57

    • Ciao Rita, grazie per i complimenti.
      Sì, puoi farlo anche se la tratta risulterebbe un po’ lunghetta. Non sottovalutiamo la lunga e stressante discesa dal Monte Incudine e la variante alpina delle Aiguilles de Bavella che io normalmente raccomando.
      Purtroppo a tutt’oggi i responsabili del Parco non hanno ancora dato notizia di situazioni alternative ad Asinau (e la stagione è incominciata!). Potrei consigliarti di fermarti alla Bergerie de Asinau che si trova 100 metri sotto il rifugio, ma lì è bene prenotare perchè sono sempre al completo.

      Michele

      June 3, 2016 at 12:57

  196. Rita Passerini

    Giusto grazie. Sembra che a breve metteranno delle tende a disposizione, al posto del rifugio.

    June 4, 2016 at 23:50

  197. Gagliano Eustachio

    Salve, Partirò a Luglio è seguirò il Gr20 in tutte le sue tappe, 15-16gg tranquillamente, l’unico pensiero è Asinau, Domanda si può piantare la tenda a I Pedinieddi , almeno nella guida è scritto così?
    Secondo te per evitare Il Circolo della solutidine salire da Asco sino a Monte Cinto dopo riscendere sul crostone passando Bocca Crucetta e sino ad arrivare al tighiettu ? si può fare?
    Fabry

    June 7, 2016 at 11:20

    • Ciao Fabry,

      Puoi campeggiare a i Pedinelli (e probabilmente non sarai il solo). La fonte la trovi circa 100-200 m. oltre l’area campo vicino al sentiero (direz.nord-sud).
      Riguardo l’alternativa al Circolo, forse non hai letto bene il mio blog.

      June 7, 2016 at 12:09

      • Gagliano Eustachio

        Si , ho letto l’alternativa che hai descritto, e sicuramente la seguirò . e chiederò informazioni cmq ad Asco.
        Grazie mille.

        June 9, 2016 at 09:15

  198. Erik

    ciao!! blog utilissimo, grande! domandina su come arrivare a calenzana: c’è un bus che parte da calvi alle 19:10.. ma per arrivare a calvi da bastia c’è un bus che parte alle 17:00 e arriva alle 19:10 a calvi.. sai se la coincidenza x calenzana aspetta il bus che arriva da bastia? o è meglio non rischiare?

    June 7, 2016 at 16:10

    • Ciao Erik, non ti fidare delle coincidenze. Raramente vengono rispettate. Quando arrivi a Calvi ti conviene prendere un taxi (30-40 euro). Magari trovi qualcuno con cui condividerlo.
      Grazie per i complimenti

      –Michele

      June 7, 2016 at 16:19

      • Erik

        ok ma posso fidarmi che i bus bastia – calvi partano alle 10e30 e alle 17e00 (http://www.corsicabus.org/busCalvi/CLY_Bastia.html) ??
        perchè non trovo traghetti che arrivino direttamente a calvi dal nord italia (savona, genova, livorno) ma solo traghetti per bastia.. o sbaglio?

        June 7, 2016 at 16:27

  199. I servizi pubblici normalmente ci sono (le domeniche un po’ meno). Però puoi arrivare a Calvi anche in treno. Controlla gli orari su quel sito.

    June 7, 2016 at 16:42

  200. cuki

    Ciao Mike,
    Innanzi tutto grazie per il lavoro certosino di risposte capillari e precise che dai a tutti.
    Io sono Fabrizio e con mia moglie intendo fare il GR20 integrale.
    Se ne sentono tante ma vista la tua esperienza su questo itinerario mi sento di chiederti un consiglio sul ns programma, che é il seguente:
    Arrivo a Calví alle 12:45 del 1/6 e raggiugiamo Calenzana.
    2/6. Calenzana-Ortu Piobbu
    3/6. Ortu Piobbu-Carrozzu
    4/6. Carrozzu-Asco
    5/6 Asco-Bergerie du Ballone
    6/6 Bergerie du Ballone-Castel de Verghio
    7/6. Castel de Verghio-Pietra piana
    8/6. Pietra piana-Vizzavona
    9/6. Vizzavona-col de verde
    10/6. Col de verde-Usciolu
    11/6. Usciolu-Bavella
    12/6. Bavella-Conca
    So che in 11 tappe é tosto, ma mi sembrano ben ripartite considerando il nuovo percorso che ci “obbligherà” a salire il Cinto. Comunque le mie preoccupazioni sono per la logistica:
    1) Devo per forza prenotare e pagare anticipatamente i rifugi?
    (quelli del parco dicono di sì, ma non si riesce bene a capire se é un obbligo?!?)….tu cosa mi consigli?
    2) Mi consiglieresti strutture economiche per i paesini (calenzana, Asco, Vizzavona, Bavella, Conca) e se é meglio prenotare….anche se un po’ mi dispiace anticipare soldi anche perché se non arrivo a destinazione x maltempo…
    3) Castel de Verghio e Bergerie du Ballone che strutture sono? Alberghetti prenotabili o rifugi? Me li consigli? (magari hai i numeri di tel. o semplicemente li trovo in internet?)
    4) serve il sacco a pelo nei rifugi o solo il sacco letto, ovvero ci sono le coperte x tutti?

    La nave è prenotata e lo zaino é già “progettato”, saremo leggeri portando solo le barrette e i sali necessari per i giorni che ci dividono tra i vari paesini.
    Dimmi cosa ne pensi, questa logistica mi lascia molti dubbi.
    Un grazie anticipato.
    Fabri&Giuli.

    June 13, 2016 at 17:14

    • Ciao Fabri e Giulia,
      Ho letto il tuo programma (è per luglio non giugno, no?). E’ un po’ serrato e non considera eventuali giorni di stop forzato per qualunque motivo (meteo, stanchezza, vesciche ecc.), comunque se tutto va bene e se siete entrambi forti potete farcela. Solo la tappa Usciolu-Bavella mi lascia un po’ perplesso: è veramente lunga e stressante con in più il discesone interminabile dal Monte Incudine. Se volete il mio parere fermatevi alla bergerie i Croci (ha il sito internet), ma in zona c’è anche la bergerie A Basseta o il Rifugio Matalza. E il giorno dopo potete anche concedervi la variante alpina delle Aiguilles de Bavella (consigliatissima).
      Per il resto … dunque la Bergerie de Ballone non è una struttura alberghiera e quindi vi tocca dormire in tenda o in tendone comune. Oppure provate a fermarvi al rif. Tighjettu (dove ovviamente bisogna prenotare). A questo proposito, dovete prenotare in tutte le strutture perchè c’è molta gente in giro e rischiate di rimanere a terra altrimenti.
      A Calenzana o dormite alla Gite d’Etape Municipal (0495627713) oppure in paese c’è l’Hotel Monte Grosso (0495627015) o il Bel Horizon (0495627172).
      Ad Asco oltre alla Gite d’Etape c’è l’Hotel Le Chalet (0495478108) dove tra l’altro si mangia benissimo.
      A Castel di Verghio oltre alla Gite d’Etape c’è l’albergo (non è un granchè però …) (0495480001).
      A Vizzavona potete andare all’albergo I Laricci (0495472112) oltre al Bar Restaurant de la Gare che ha 32 letti (0495472220).
      A Bavella ci sono 2 strutture: Les Aiguilles de Bavella (0495720188) e l’Auberge du Col de Bavella (0495720987).
      Infine a Conca o andate al Camping Le Tonnelle che ha comunque stanze (0495714655) oppure l’Hotel San Pasquale (0495715613).

      Tutte queste informazioni sono desunte dalla guida di Paddy Dillon che forse avreste fatto meglio ad acquistare 😉

      Buon GR20

      June 13, 2016 at 18:33

      • cuki

        Grazie Mike,
        in effetti la guida che abbiamo è una vecchia lonely planet degli anni 90…:-)…ma tutto è cambiato sui monti di Corsica!
        Penso che quello che dici lo seguirò in toto, ti chiedo una precisazione sul sacco a pelo, non usando la bergerie du ballone e quindi il tighjettu (come tu mi consigli) possiamo evitare di portare il sacco a pelo e portare solo il saccoletto x i rifugi? (puntiamo alla massima leggerrezza…sempre in sicurezza sia chiaro).
        Se decidiamo di dormire prima di Bavella, tipo alla bergerie i Croci, il giorno dopo facendo la variante alpina riusciamo ad arrivare a Conca senza ulteriori tappe? Così non comprometteremmo le nostre purtroppo strette tempistiche…
        In ultimo, ho capito che dovremo prenotare in tutte le strutture (rifugi, hotel, gite e quant’altro utilizzeremo)…personalmente hai lasciato caparre o hai pagato il tutto? Ma soprattutto se devo ritardare a catena di un giorno tutti gli arrivi (causa maltempo o altro) spero che abbiano l’elasticità di far slittare le prenotazioni con una semplice telefonata…
        Ti ringrazio ancora per la celerità…io ti sto scrivendo davanti al televisore….FORZA ITALIA!!
        P.S. Si il nostro GR20 partirà il primo di luglio!…si ho messo 6 invece di 7….

        June 13, 2016 at 21:58

      • Se state nei rifugi il sacco a pelo può essere leggero perchè, tipicamente nei rifugi (soprattutto se il tempo è sereno) si sta al caldo. Se dormite a Croci e poi fare tutto un tiro fino a Conca (includendo la variante alpina) anche in questo caso la vedo lunga (anche se, da Bavella in poi il terreno è facile e si potrebbe alzare il passo). Dovete decidere in base a come vi sentite. Sin dall’inizio misurate sulla mappa le distanze e dopo qualche giorno saprete bene se una certa distanza la potrete coprire bene o no (ma mettete in conto anche i dislivelli). La prenotazione è d’obbligo in tutte le strutture del Parco. Negli alberghi invece non credo proprio che troverete il tutto esaurito (anche se non si può mai dire). Personalmente non ho mai dormito nelle strutture perchè sono un tendista sfegatato (e nel blog lo faccio capire chiaramente – forse ti è sfuggito). Vi auguro solo di non beccarvi le famose cimici dei letti che sul GR20 imperversano (adesso non dirmi che non sapevi neanche questo perchè anche questo è scritto chiaramente).
        Se arrivate il giorno dopo per maltempo ecc, in genere i gestori sono elastici ma, come ho già detto a un altro escursionista qui nel blog, il punto è che quelli del giorno prestabilito hanno sempre la priorità e quindi se non rimangono posti vi dovrete adattare alla meglio. Insomma preparatevi a tutto.

        June 13, 2016 at 22:30

  201. cuki

    Grazie ancora,
    si avevo letto sia della “pulizia sommaria”, che della tua propensione alla tenda, ho letto la prima parte del tuo blog anche se devo dire che è veramente impressionante il numero di domande e risposte…ora ho le idee più chiare, e probabilmente leggerò anche il resto, un po’ alla volta, per avere altre info. Grazie per la disponibilità Fabri&Giuli.

    June 14, 2016 at 00:55

    • Fabri, ho scritto questo blog proprio per mettere le persone nella prospettiva giusta e affrontare l’asprezza del GR20 nel migliore dei modi. Sapere quello che ci si può aspettare è un grosso aiuto psicologico. Quindi se troverai il tempo di leggerlo ti sarà sicuramente utile.

      –Michele

      PS Magari, a tempo perso dai un’occhiata anche ai video che illustrano anche i posti che visiterete 😉 e la vostra preparazione sarà completa 😉

      June 14, 2016 at 08:37

      • chiara

        Ciao Mike, sono Chiara ti ho scritto un po’ di tempo fa per avere informazioni sulla parte sud del gr20, ora volevo chiederti se sai come posso contattare la Bergerie d Asinau visto che il rifugio è ancora chiuso ho provato a cercare su Internet ma non ho trovato niente e non è presente neanche nella guida ufficiale del parco.
        Grazie
        Chiara

        June 14, 2016 at 09:23

      • Ciao Chiara, qualche tempo fa avevano la pagina di Facebook, ma ora non esiste più. Ho trovato questo numero di telefono 0656885703, altro purtroppo non ho. Se non riesci a contattarli ti consiglio di fermarti alle Bergerie di Basseta (0495257420), Croci (0675496059) o al rif. Matalza (0689309043).

        –Michele

        June 14, 2016 at 10:19

  202. chiara

    Grazie Michele, ho appena chiamato il numero che mi hai dato e ho prenotato alla Bergerie d ‘Asinau, 45 euro mezza pensione…non mi hanno dato possibilità di scelta.
    Mi fermerò anche a Croci ho deciso di seguire il consiglio che mi avevi dato di dividere la tappa Usciolu/Asinau.

    Chiara

    June 14, 2016 at 12:18

    • Un attimo, Chiara! Se ti fermi a Croci non ha molto senso fermarsi anche alla bergerie de Asinau. Se guardi la mappa stanno troppo vicine: in sostanza esci da Croci, sali sull’incudine, scendi dall’altro lato e sei arrivata a Asinau; sono circa 7 km (+ il dislivello) . Conviene secondo te? Io ti consiglio o una o l’altra. Guarda la mappa e rifletti un attimo!! Lo so che te l’ho consigliato nell’altro post; tutto dipende in che condizioni fisiche state. Se vi sentite forti, forse ce la fate a fare Croci-Paliri nello stesso giorno.

      June 14, 2016 at 12:46

  203. claudio

    Alla bergerie dei Croci si sta bene ed essendo un poco defilato non c’è la calca dell’Usciolu o dell’Asianau. Il gestore mastica l’italiano.
    Anche la salita verso l’Incudine mi è piaciuta.

    June 14, 2016 at 12:24

  204. chiara

    ok, stasera riguarderò bene la mappa in effetti se sono 7 km non ne vale la pena, però così significherebbe fare il monte incudine e col di bavella (variante alpina) in un unica tappa. Se decidessi di non fermarmi alla bergerie d’Asinau non ci sarebbero problemi la signora è stata molto gentile e mi ha detto che posso disdire. Tanto non usando la tenda sarò costretta a decidere ora, e non sul momento, come dividere le tappe per non rischiare poi di non trovare posto nei rifugi.

    Grazie ancora…

    Chiara

    June 14, 2016 at 14:25

    • Comunque se ti vuoi godere il percorso e farlo senza fretta (e avere anche tempo di recuperare energie – è vero l’Incudine e le Aiguilles in un giorno possono pesare) allora vale la mia raccomandazione di quel vecchio post. Prenota in entrambi i posti e goditi il percorso.

      June 14, 2016 at 14:32

  205. chiara

    Grazie Michele 🙂

    June 14, 2016 at 14:49

  206. Vincenzo

    Ciao Michele,
    vedo che continuiamo a stressarti con argomenti già trattati…. per non farti ripetere le stesse cose, non ci sarebbe un modo per attivare un motore di ricerca interno al blog? ormai è veramente lungo e ripassarlo tutto un problema…
    Intanto, per chi vuole capire bene cosa si trova a Castel de Vergio – hotel, gite, campeggio, market, lavatrici… –
    ecco il link al sito che spiega bene tutto, costi compresi: http://www.hotel-castel-vergio.com/

    June 16, 2016 at 13:02

    • Ti ringrazio Vincenzo. Il problema è che tutti voglio tutto e subito e invece di leggere e cercare da soli preferiscono chiedere.
      Per il motore di ricerca non saprei dirti. Non mi sarei mai aspettato che questo blog avrebbe avute così tante domande. Ho sempre pensato che quello che avevo già scritto sarebbe stato sufficiente … mah

      –Michele

      June 16, 2016 at 13:45

  207. Stefania

    Ciao Michele,
    Grazie per il blog, ormai quasi unico punto di riferimento per i trekkers italiani che vogliono affrontare il gr20.. Volevo condividere con te la mia esperienza appena conclusa (anche grazie ai tuoi suggerimenti). Io e due amici abbiamo concluso il gr sud in 5 giorni. Conca-Palici, paliri-asinau passando per la variante alpina, asinau-usciolu passando per la vecchia via, usciolu-bocca di Verdi, bocca di Verdi-vizzavona. Eravamo in 3con tenda, fornelletto e cibo per il pranzo/cena. Ad asinau ci siamo fermati alla bergerie che in questo periodo, insistendo un po’, permette di campeggiare in tenda. Noi ci siamo comunque appoggiati a loro, concedendoci una serata tranquilla. Abbiamo visto che stanno lavorando per sistemare il rifugio di asinau, ma sembrano davvero indietro con i lavori…
    A posteriori una piccola nota: davvero inutile portare cibo con sé, se non barrette e miele. In tutti i rifugi incontrati é possibile acquistare formaggio, salumi, cioccolato, pane e a volte anche pasta. Se tornassi indietro porterei solo un pentolino per scaldare il the alla mattina/sera e cucinare qualcosa di caldo acquistato li. Inoltre aumenterei il numero di cene nei rifugi (anche se mi aspettavo porzioni un po’ più abbondanti..). Non concordo con la visione di molti dei prezzi elevati.. 1/2litro di birra costa mediamente 6€, più o meno come da noi, in città!
    Molto utile invece una camel back da 1-2l e un gps.
    L anno prossimo speriamo di completare il gr nord, magari aggiungendo qualche tappa del sud fatta nel verso opposto è togliendo qualche kg superfluo. 🙂 grazie e buona serata!

    June 18, 2016 at 22:24

    • Ciao Stefania, grazie per il tuo feedback. In effetti anche io sul blog consiglio di mangiare presso i rifugi il più possibile: un pasto normale è quello che ci vuole dopo una giornata di trekking; gli alimenti pronti vanno bene sì, ma solo come emergenza. Utile sapere che Aline concede di campeggiare sul suo terreno; quando la feci io non ne voleva sapere. Peccato per il rifugio indietro con i lavori. Chissà se per quest’anno ce la faranno ….

      –Michele

      June 19, 2016 at 08:43

      • Marco

        Gr20blog
        come promesso metto qualche info sul gr20 finito da poco.
        Ad inizio stagione ( partiti il 2 e per il Trek il 3giugno) pur non avendo prenotato niente, abbiamo trovato sempre da dormire in rifugio, tranne ad asinau, essendo bruciato abbiamo dormito in tenda vicino alla bergerie,
        entrato in tutti i rifugi poiché partivamo dal rifugio A, pranzavamo al B e dormivamo al C, e così via
        L’unico che non ho visto e’ stato il rifugio ai prati, dove ho avuto da bere ma senza entrare perché non mi è stato permesso dal gestore perciò non so come sia dentro,
        Comunque ho trovato i rifugi basic ma frequentabili senza problemi, ( non so come sia la situazione in piena stagione) bagni compresi;
        usato le gite con relativa acqua calda, per le uniche docce, ad haut asco, capanelle e a conca, ma visto i rifugi anche li’ in quanto ci ho cucinato, a questo proposito si riesce ovunque a cucinare a tutte le ore e ad avere se necessario la cena o comunque del cibo.
        i “negozi” dei rifugi sono sufficientemente riforniti, in pratica ovunque si trovano, biscotti, barrette, scatolette, pasta e pomodoro per farsi una spaghettata, (a volte frutta e/o pomodori) caffè e minestre liofilizzate, te, snack vari, vino e birra, e onnipresenti salumi e formaggi .
        In pratica potevo fare a meno di cibo e tenda con un bel risparmio di peso, ma sono comunque molto contento per aver finito un Trek che confermo impegnativo, logorante e straordinario, preso anche 3 mezze giornate di pioggia ( molta) in uno dei tre giorni di acqua anche tanto vento.
        Ripeto in piena stagione sarà una situazione diversa ma quello che scrivo e’ quel che ho visto.
        Buon viaggio e divertimento a chi parte!!!!

        June 21, 2016 at 16:50

  208. Grazie Marco per il tuo prezioso aggiornamento! Se puoi dacci qualche opinione sulla nuova tratta Asco-Tighjettu e se hai foto significative di essa.

    –Michele

    June 21, 2016 at 16:58

    • Marco

      Si, volentieri,
      Siamo partirti alle 6 arrivati al tighjettu alle 14.00-14.30, il percorso è molto fattibile fino ai 2300/2400 metri, anche se attrezzato in alcuni punti, ma direi sulla linea difficoltà di altri tratti del gr20, da quel punto io ho trovato molta, ma molta neve e dei tratti ghiacciati, la salita è molto molto ripida e impegnativa, per fortuna era una bella giornata, e’ da fare con molto prudenza visto che cadere, in certi punti, e’ assai pericoloso,
      Naturalmente con il proseguire della stagione sarà tutto più facile. Ho visto che molti evitano questa tappa e con dei mezzi da asco aggirano il cinto e arrivano al rifugio ciottolu di u mori.
      Qualche foto l’avrei ma come la spedisco?
      Se ci sono altre domande…

      June 23, 2016 at 09:55

      • Poichè c’è molta curiosità su questo itinerario, se hai qualche foto significativa postala a questo sito https://postimage.org/ e facci avere i link. Ti ringrazio.

        June 23, 2016 at 10:53

  209. raffaele

    Ciao, Michele
    Anch’io concordo con te su quanto la Corsica sia un paradiso per gli escursionisti
    Ho fatto tutto il GR20 a tronconi in 3/4 anni con tutte le varianti possibili . Due per tutte 1° salire in cima al Paglia Orba ,considerata l “essenza” per i Corsi (parlando di montagne) e 2° La valle delle Pozzine vicino a colle Verde.
    Tra pochi giorni vado di nuovo su l’ILE de BEAUTE’ e da Zicavo raggiungere la zona della Cavallara dove si trovano Croci , Matalza e Bassetta.
    Dato che quando lo feci io il GR non si passava da questi posti tappa ..vorrei chiederti (o altri che leggono e scrivono su questo blog)quale dei tre è più adatto ad una fermata di tre giorni.In sintesi come si dorme , se cucinano pasti caldi e altro .
    Complimenti per il blog e le info in generale.

    June 25, 2016 at 22:40

    • Ciao Raffaele, grazie per i complimenti.
      Neanche io conosco direttamente la situazione di questi tre posti tappa. Da qual che sento a Croci si sta bene e ci dovrebbero essere pasti caldi (vedi questa pagina), anche se qualcuno ha lamentato la presenza di pulci da letto (bedbugs), quindi occhio.
      Riguardo Matalza e Basseta purtroppo non ho informazioni e anche io sarei curioso di sapere in quale dei tre si sta meglio. Spero che qualcun altro nel blog abbia notizie aggiornate.

      –Michele

      June 26, 2016 at 00:02

  210. Omero

    Ciao Michele
    ho visti i filmati
    e monta la voglia di gr20
    i primi giorni di agosto voglio fare con mia figlia ( 17 anni ) la parte sud del gr20 partendo da Vizzavona
    vorrei farlo senza fretta nei giorni necessari per un percorso di circa 4/5 ore al giorno
    quali tappe consigli senza tralasciare l’Incudine e le Aiguilles ?
    grazie per l ottino lavoro
    Omero

    June 26, 2016 at 21:52

    • Ciao Omero,
      grazie per i commenti. Beh se vuoi farlo con calma devi per forza fare tutte le fermate: Vizzavona-Capannelle, Capannelle-Prati (qui puoi decidere se fare la via alta per il Renoso, via che consiglio perchè quella bassa è monotona, ma si allunga di un po’), Prati-Usciolu (anche questa è un po’ lunghetta), Usciolu-i Croci, poi I Croci-Bergerie de Asinau (ma al valico dell’Incudine, lascia lo zaino e fatevi la vetta, poi tornate a riprenderlo), Bergerie de Asinau-Paliri (con variante alpina delle Aiguilles – prenota alla bergerie de Asinau altrimenti rischi di trovare il tutto esaurito), Paliri-Conca.
      Non so se porterai la tenda e non so se sei un forte camminatore. Come ho scritto nel blog, il GR20 sud ha tratte più semplici ma più lunghe, quindi non so se riuscirai a farle in 4/5 ore come vorresti.

      Buon GR20
      –Michele

      June 27, 2016 at 00:25

  211. Omero

    ciao Michele
    grazie per la solerte e puntuale risposta
    porteremo tenda e cibo d emergenza come da tuoi consigli
    intendevo dire se si possono aumentare le tappe nel caso fosse troppo impegnativo per mia figlia
    grazie di nuovo per l’impegno
    Omero

    June 27, 2016 at 18:09

    • Beh la tenda vi darà sicuramente libertà di azione. Non esistono tappe ufficiali intermedie e il campeggio libero non “sarebbe” consentito. Nella realtà però mi risulta che il campeggio libero sia comunque praticato. Il punto sta nell’accamparsi dove c’è acqua disponibile (perchè altrimenti qualunque posto andrebbe bene). Dunque, la prima tappa la fate senza problemi. Nella seconda, potreste decidere di accamparvi vicino la bergerie de i Pozzi (c’è acqua) oppure più avanti a Col de Verde presso una struttura privata. Tra Prati e Usciolu potreste fermarvi vicino Bocca di Laparo; scendendo a sinistra e impegnando la “Mare a mare centro” c’è un rifugetto (aperto o chiuso non so) qualche centinaio di metri più in basso. Non so se c’è acqua però). Tra Usciolu e I Croci, superato il tratto di cresta e una volta entrati nel bosco vi sono varie possibilità di accamparsi e ci dovrebbe essere una fonte nelle vicinanze. La tratta I Croci-Bergerie de Asinau, malgrado lo svalicamento dell’Incudine, non è lunga. Nella penultima Bergerie de Asinau-Paliri non dovreste avere problemi e potete comunque fermarvi al villaggio di Bavella (che però è solo a 2 ore da Paliri). Infine Paliri-Conca è una lunga discesa senza problemi e un po’ noiosetta nella seconda parte. C’è un rivolo di acqua vicino i ruderi della Bergerie de Capeddu.
      Il mio consiglio è portarvi scorte d’acqua in abbondanza perchè farà molto caldo. Nel vostro caso potrebbe essere saggio usare anche una pompa filtrante e pillole potabilizzanti per poter attingere e usare anche l’acqua dei ruscelletti che incontrerete.

      –Michele

      June 27, 2016 at 19:37

      • Marco

        Ho caricato una decina di foto, spero siano utili.

        Rifugi croci matalza bassetta : matalza e’ comodo ma quando son passato aveva la cucina allegata dalla bufera di ( che mi son preso) due giorni prima, stava telefonando per sistemarla quando io mi son fermato a pranzo ma siccome si arriva in auto credo sia già sistemato, non ci ho dormito ma sembra per starci più comodo.

        Si il campeggio libero e’ vietato, più rigorosamente in certe zone, ma fattibile un po’ ovunque, da quel che ho visto.

        June 29, 2016 at 13:01

  212. Marco, dove hai caricato le foto?

    June 29, 2016 at 22:36

    • Marco

      Nel sito suggerito

      July 2, 2016 at 16:24

      • Marco, se hai postato immagini su postimage.org ci dovresti dare un link o non possiamo trovarle.

        July 2, 2016 at 16:28

  213. Marco B.

    Ciao Michele (complimenti per il blog e le tante utili informazioni) e ciao camminatori/trici,
    vi scrivo perché forse settimana prossima partirò per il GR20 e vorrei capire quanto sia all’incirca la SPESA media giornaliera, portando con me la mia tenda, ma pensando di cenare in rifugio e comprare lì biscotti/marmellata ecc… per colazione, e pane con formaggio/prosciutto per il pranzo al sacco.
    Dopo aver fatto qualche anno fa il Sentiero Roma con più di 15 chili in spalla su sentieri molto impegnativi, vorrei godermi di più questo cammino…
    Grazie, Marco

    July 13, 2016 at 01:16

    • Ciao Marco grazie per i complimenti.
      La spesa è variabile e i prezzi si aggiornano ogni anno (ecco perchè nel blog non ne parlo). Mangiando sempre in rifugio non è una vacanza proprio economica. 18 euro la cena, 8 la prima colazione, 7 il posto campo + altre spese eventuali. Metti in conto dai 40 ai 50 euro al giorno (contanti, niente bancomat). Ma è meglio portare di più per ogni emergenza. La fregatura è che non si può pagare con carta di credito.

      July 13, 2016 at 08:32

      • Marco B.

        Grazie delle dritte! Così mi sono fatto un’idea.
        Marco

        July 13, 2016 at 18:36

  214. a Petra Piana prendono anche la carta di credito (Carte bancaire) .. ma credo solo lì

    July 13, 2016 at 12:47

    • Grazie Antonella. Peccato che non siano tutti organizzati. E’ una palla portarsi dietro tanti soldi.

      July 13, 2016 at 12:53

  215. Vincenzo

    A fine giugno ho fatto un giro circolare di 5 giorni partendo da Corte che comprendeva alcuni tratti del GR20; inserisco qualche informazione che può essere utile.
    Da Corte abbiamo percorso la lunga e stupenda gola del Tavigniano fino al rifugio Sega – tende, gite e stanze B&B; cibo ottimo e abbondante.
    Quindi abbiamo raggiunto la Bergerie Vaccaja immettendoci sul GR20: posto stupendo, per il pernottamento affittano tende nuove con ottimi materassi, cibo buono anche da acquistare; penso che sia una valida alternativa al congestionato Rifugio Mangano, che dista meno di un’ora.
    Al Castel de Vergio si trova hotel, gite, campeggio, market – vedi : http://www.hotel-castel-vergio.com/
    Quindi al Rifugio Ciotuli Mori abbiamo trovato posto anche senza prenotare – inizio stagione…. – rifugio rustico ma molto pulito e ben organizzato.
    Andando a fine giugno ho potuto alleggerire molto il carico, senza tenda, materassino, fornello, pentolame ecc. che in effetti non servivano.
    Credo che i rifugi stiano costantemente migliorando nel tempo, restano rustici ma non abbiamo avuto problemi particolari; inoltre i gestori hanno capito cosa serve al trekker e ti preparano anche il cestino per il pranzo al sacco…
    Ciao a tutti
    Vincenzo

    July 15, 2016 at 15:00

    • Grazie Vincenzo per il tuo utile feedback. Potreste farci sapere quanto avete speso in media al giorno? E se ci sono altre utili informazioni per il visitatore non esitare a informarci.

      July 15, 2016 at 16:44

  216. Vincenzo

    Concordo con quanto hai scritto tu pochi post fa, calcolare 50 euro (contanti) al giorno, al limite avanza qualcosa….

    July 15, 2016 at 17:00

  217. raffaele

    Ciao Michele
    Tornato da alcuni giorni dalla corsica, ho fatto 5 gg sull’altopiano del Coscione . Sono rimasto fermo al rifugio Basseta che è carino anche se è collegato con una strada carrozzabile a Zincavo 16/17 km.Il posto merita e ti fanno la mezza pensione a 43,5 euro in chalet poi come tutti gli altri rifugi dormitorio molto tranqui e pulito 15 euro, tende loro e possibilità di mettere la propria a 8 euro.
    In quei giorni ho girato in lungo e largo l’altopiano e trovato pozze da bagno affavola. IL RIFUGIO Matalza è carino ma secondo me il Croci è migliore anche solo per la posizione panoramica.poi al Matalza il gestore va e viene a differenza del Croci dove dei ragazzi ci sono sempre.
    Ho trovato dei trekker che facevano il vecchio percorso verso nord scendendo l’ Incudine passando dalla mitica passerella (ponte sospeso) sul Forcinchesi .Un comodo sentiero ti porta al Matalza in 50 min.o ripegando un po al Croci.
    Dalla passerella per quelli che non “devono timbrare” possono trovare delle pozze fantastiche a 1/2 ora dal ponte.(risalire lato est della passerella ,si arriva in un prato raso tipo Golf si va in fondo 200/300 m. si attraversa il ruscello e restando vicino alla riva dopo 500 m.trovate nella valle una zona dove la roccia è liscia e piatta forma meravigliose pozze fresche da ammirare e bagnarsi

    July 18, 2016 at 15:51

    • Raffaele, ti ringrazio moltissimo per le tue preziose informazioni, molto utili perchè si sa ancora poco delle strutture dell’altopiano del Coscione. Mi ha fatto sorridere quel “devono timbrare”. Pienamente daccordo con te. A presto e grazie ancora.

      July 18, 2016 at 15:57

  218. annalisapg

    Ciao Michele,
    grazie per la guida ed i video, entrambi molto interessanti. Abbiamo programmato una vacanza in Corsica in agosto e ci siamo lasciati una notte libera con l’intenzione di fare un pezzetto del gr20 (la parte sud per motivi logistici). L’idea sarebbe quella di lasciare la macchina in un punto, incamminarsi, dormire in tenda e ripartire il giorno dopo possibilmente senza tornare indietro. Ci sapresti consigliare una tappa al termine della quale ci sia la possibilità di prendere un mezzo e tornare alla macchina?
    grazie,
    Carlo e Annalisa

    July 21, 2016 at 23:07

    • Ciao Carlo e Annalisa. Le Aiguilles de Bavella sono senza dubbio il posto più bello del GR20 sud. Quindi lasciate l’auto a Bavella vi fate le Aiguilles. Potreste tornare indietro all’auto chiudendo ad anello il percorso nello stesso giorno oppure proseguire fino al posto campo del Rifugio Asinau, campeggiare lì e il giorno dopo salire sull’Incudine e tornare indietro a Bavella in giornata.
      Purtroppo una soluzione come vorreste voi (rientrare con un mezzo pubblico all’auto per non dover tornare indietro) non mi sovviene.

      Ciao e grazie per i complimenti.
      –Michele

      July 21, 2016 at 23:58

      • Miriam

        Ciao Michele,
        prendo spunto da questo tuo consiglio di itinerario per chiederti se è una cosa pensabile/fattibile raggiungere il Monte Incudine da Bavella e tornare indietro in giornata. Non ho idea di distanze/difficoltà/tempi che entrano in gioco in questo giro.

        Grazie della disponibilità e delle preziose informazioni che offre questo spazio.

        Ciao, Miriam.

        July 26, 2016 at 10:09

      • Miriam,
        Tutto dipende dal passo che hai e se scegli di fare anche le Aiguilles de Bavella oppure no. Ti dò qualche dato approssimativo: partendo da Bavella e passando anche dalle Aiguilles si percorrono “circa” 9 km in andata (per il ritorno consiglio di percorrere il sentiero basso che non passa dalle Aiguilles). Il giro è bello ma impegnativo (vista la doppia ascensione Aiguilles e Incudine). L’alternativa è partire da Bavella facendo il sentiero basso. Sono circa 12 km in andata, ma almeno avrai solo la salita all’Incudine come difficoltà. Ad ogni modo, vista la distanza bisogna partire molto presto e mettere in conto più di 8 ore di escursione. Certamente non va presa come “passeggiata” ;).

        –Michele

        July 26, 2016 at 10:30

  219. chiara

    Ciao Michele, sono tornata sabato dal gr20 sud percorso in 7 giorni dividendo le tappe come suggerisce la guida ufficiale del parco, descrivo in breve la situazione dei rifugi dove ho dormito: rifugio di capanelle, abbiamo dormito e mangiato nel rifugio per la cena si poteva scegliere tra tre menù fissi da 12, 16 e 22 euro, abbiamo scelto il secondo e non era male uno dei migliori rifugi per quanto riguarda la cena come rapporto qualità/prezzo, vendevano pane, marmellata, mele, biscotti, latte…per la colazione abbiamo usato la cucina del rifugio siamo stati fortunati perchè c’erano solo altri due ragazzi, i bagni e le docce erano accettabili ma niente acqua calda; 2 rifugio Prati la stanza dove si dorme non è adatta a contenere il numero di persone che loro ci fanno dormire, per la cena abbiamo speso 18 euro per una pentola di pasta scotta, meglio utilizzare la cucina e fare da soli anche se nello spaccio non avevano grandi cose giusto pane marmellata ma niente da cucinare, doccia e bagni inguardabili e acqua fredda tutto accompagnato da un gestore poco accogliente; 3 tappa usciolu decisamente meglio docce con acqua calda, spaccio fornitissimo c’era di tutto pasta, barette, marmellata, batterie…abbiamo cenato con 10 euro un piatto di pasta con della carne, il gestore parla italiano gentile e disponibile, anche qui è possibile utilizzare le cucine messe a disposizione dal rifugio. Croci e non a Matalza come suggerisce la guida ho seguito il suggerimento del tuo blog e è andata bene docce calde rifugio accogliente 20 euro per la cena buona e abbondante, anche qui il gestore parla italiano e è molto disponibile con 5 euro abbiamo fatto anche la colazione perche non ci sono le cucine a disposizione degli ospiti del rifugio ah dimenticavo tramonto fantastico 🙂 5 tappa bergerie d’asinau forse il meno attrezzato tra i rifugi gestito da una signora che parla un pò di italiano e molto disponibile ma costringe gli ospiti a mangiare da lei quindi nelle 45 euro è compreso il dormire la cena e la colazione. non c’è il bagno ma solo la doccia con acqua fredda ma il tubo è al sole quindi non freddissima, non vende praticamente niente ma la birra non manca! ultimo rifugio Paliri c’è una sola doccia con acqua fredda, non abbiamo usufruito della cena ma abbiamo comprato la pasta e il sugo e abbiamo utilizzato le cucine del rifugio, lo spaccio è abbastanza fornito pane, marmellata, biscotti, pasta…
    per quanto riguarda il percorso che dire…una delle esperienze più belle della mia vita…da non perdere la variante alpina lac bastani e Monte Renoso faticosa ma imperdibile! come la salita al monte incudine e la variante alpina di Bavella.. bisogna percorrerlo non si può descrivere…primo pensiero al rientro “il NORD!”
    Quindi ci sentiremo presto.
    Chiara

    p.s. grazie Michele il tuo blog è stato fondamentale per l’organizzazione 🙂

    July 25, 2016 at 19:58

    • Grazie a te Chiara per il tuo preziosissimo aggiornamento. Per la nord, sono a disposizione.
      Un chiarimento: quando parli di Capannelle ti riferisci proprio al rif. Capannelle o al rif. U Fugone oppure U Renosu? A volte il rif U Fugone viene scambiato per Capannelle (sono molto vicini), mentre U Renosu è quello più in alto di tutti sulla via per il Lac de Bastani.

      July 25, 2016 at 23:28

  220. Miriam

    Grazie infinite Michele per la risposta repentina e dettagliata!
    Gli ultimi dubbi: ma il giro per le Aiguilles prevede una ferrata o un ‘normale’ trekking? L’alternativa alla bergerie d’Asinau (e soprattutto ai suoi 45 euro come ci ha informati Chiara nel suo post) per il pernotto è solo il campeggio libero con la propria tenda? Le temperature di notte si abbassano di molto? Ah , periodo in questione è la seconda metà di agosto..

    Grazie ancora, ciao!

    July 26, 2016 at 11:51

    • Nelle Aiguilles c’è soltanto un passaggio semplice assistito da catena (niente di impossibile). L’alternativa alla bergerie purtroppo è solo il campeggio libero (le altre bergeries si trovano dall’altro lato del monte Incudine). Di notte di solito le temperature non si abbassano molto ma se c’è stato il temporale invece potrebbero.

      –Michele

      July 26, 2016 at 11:56

  221. chiara

    Ciao Michele, abbiamo dormito a U Fugone. Nel post di ieri ho dimenticato di scrivere che nei 7 giorni abbiamo incontrato solo due italiani entrambi stavano facendo il gr20 completo da soli, ora capisco perché sul web si trovano pochissime informazioni in italiano.
    Michele volevo chiederti se, secondo te, una ragazza può fare il gr20 da sola??

    Chiara

    July 26, 2016 at 13:41

    • Sì Chiara, questo l’ho già scritto nel blog. C’è sempre così “traffico” sul sentiero che anche se vai in solitaria non si è mai completamente soli. E quindi anche una donna da sola non corre rischi.

      July 26, 2016 at 14:02

  222. Massimo

    Ciao a tutti, sono rientrato da poco dal GR20, fatto dal 23 giugno al 5 luglio partendo da Calenzana ed in 13 giorno ho completato tutto il trek, scrivo per poter dare qualche consiglio, a chi è intenzionato a farlo. Leggendo questo blog, mi sono impressionato dai consigli che venivano dati circa le difficoltà del trek, a mio parere esagerati. Bisogna dire che il trek non è affatto difficile ma è molto faticoso, dovuto soprattutto al peso dello zaino che uno si porta dietro. Io sono partito con un zaino di circa 13-14 Kg.
    Non so se è meglio da nord a sud o viceversa. Posso dire che quando si parte si è più freschi ed affronti meglio i dislivelli che sono più duri nella parte del nord, ed affrontarli negli ultimi giorni quando sei più stanco, è veramente faticoso. Sono partito con il solo sacco a pelo e qualcosa liofilizzato per mangiare, c’era gente che si era portato dietro tenda e cibarie per tutti i gironi (posso dirvi che non ne vale la pena, peso inutile). Ho dormito sia in tenda che nei dormitori pagando 14 € (sarà stata sfiga ma non ho preso le cimici tanto decantate in questo blog, e neanche quelli che ho incontrato) Non ho prenotato mai ed ho sempre trovato posto. Il mangiare è schifoso per 20 € un piatto di brodaglia ed uno di pasta che non sa di nulla (ecco perché conviene portarsi qualcosa da mangiare). Lungo il trek si posso fare degli acquisti sia nei Rifugi che presso le Gite d’Etape, ma si paga qualcosa in più. Docce spartane acqua per la maggior parte dei rifugi sempre fredda, che con il caldo e una goduria.
    Concludendo se qualcuno è veramente intenzionato a fare il GR20, lo faccia con tutta tranquillità, che ne vale veramente la pena e ripeto non fatevi impressionare da quello che si scrive su questo blog sulle difficoltà del trek anche perché e segnato talmente bene che non potete perdervi neanche se volete.
    Buon GR 20 a tutti.
    Massimo

    August 1, 2016 at 08:56

    • Grazie Massimo per il tuo contributo. Se anche tutti gli altri concorderanno con te che il trek “non è affatto difficile” infatti io ho sempre scritto che è DURO, non difficile, “che non ci sono cimici” e che “portare la tenda non ne vale la pena”, rivedremo le nostre posizioni. Tieni presente però che come moderatore di un forum internazionale sul GR20 ho il quadro della situazione molto più ampio rispetto al tuo personale punto di vista.

      –Michele

      August 1, 2016 at 09:21

  223. Buongiorno Michele, Massimo e a tutti gli amanti della Corsica!
    Ciao Massimo, sono perfettamente d’accordo con te, tranne che sulla questione tenda, certo, noi eravamo in 2 perciò è un po diverso, comunque avere una proprio tenda (1.9kg per 2persone) ci ha permesso di dormire spesso (almeno nel tratto a sud) lontano dai rifugi e dagli odiosi (tranne poche eccezioni) gestori dei rifugi.

    Mario

    August 1, 2016 at 09:31

  224. Grazie Mario per la tua testimonianza che dimostra che ogni esperienza è SOGGETTIVA e che non si può mai universalizzare.

    August 1, 2016 at 09:46

  225. claudio

    Come ho già scritto in precedenza la GR si fa senza grandi problemi. Mio figlio ha fatto la sud a 11 anni e la nord a 12. Resta il fatto che, complice il meteo, tutto si può complicare enormemente. Inoltre molti sottovalutano pensando di andare a fare una trek su un’isola e che questo renda la montagna “meno alpina”. Sarebbe irresponsabile da parte di questo blog minimizzare le potenziali avversità di un’esperienza “selvaggia” come la GR20. Se dovessi rifarla in effetti eliminerei molto cibo dallo zaino ed aumenterei la carta moneta. Mai rinuncerei alla mia tenda.

    August 1, 2016 at 10:29

  226. Grazie Claudio.

    August 1, 2016 at 10:35

  227. Beh, Michele, ne abbiamo già parlato un anno fa, e se ricordi alla fine concordavo con te, nel senso che giustamente tu non puoi sapere il grado di allenamento o esperienza dei lettori del tuo blog, perciò meglio avvisare anche i meno preparati per evitargli brutte sorprese. Se invece ti riferivi al mio commento sui gestori dei rifugi ti assicuro che non sono stato l’unico a lamentare la loro scortesia, specialmente a L’onda (dove, mi spiace ammetterlo, si mangia benissimo) , parere condiviso sia con altri italiani che con gruppi di francesi. Poi lungi da me genaralizzare, ad esempio scendendo da monte Renoso abbiamo avuto una bellissima accoglienza in una bergerie dove producevano yogurt e formaggi… purtroppo non mi ricordo il nome, forse puoi aiutarmi tu, era una piccolina, con solo moglie e marito e un bimbo cambogiano adottato.

    Mario&Diana

    August 1, 2016 at 15:34

    • Strano. Io sono stata quest’anno a fine giugno a L’Onda e mi sono trovata benissimo. Custode simpaticissimo, niente affatto scortese e dopo la cena (effettivamente da leccarsi i baffi) ottima chiacchierata con lui

      August 2, 2016 at 08:51

      • Antonella, è da 2 giorni che in questi ultimi post si sta dibattendo sulla SOGGETTIVITA’ di certe situazioni.

        August 2, 2016 at 09:12

      • antonella1956

        ho visto. Volevo solo dire la mia esperienza.

        Sinceramente di scortesi non ne ho trovati, forse dipenderà dall’atteggiamento con cui ci poniamo di fronte a loro.

        August 2, 2016 at 12:22

      • I Corsi vanno molto a simpatia (o antipatia). Dipende da come prendono una persona.

        August 2, 2016 at 13:06

  228. Ciao Mario sono daccordo con te sul fatto che è meglio avvisare e informare le persone soprattutto i meno preparati. Questo infatti lo specifico bene sin dall’inizio. Per quanto riguarda i gestori anche in questo caso sono daccordissimo. Infatti anche io ho avuto la mia disavventura nel mio caso col gestore del rif. Asinau (mentre ad altri invece è andata benissimo). Ancora una volta non finirò mai di ripetere l’esperienza sul GR20 è molto soggettiva. Scendendo dal Renoso probabilmente ti starai riferendo alla bergerie i Pozzi?

    –Michele

    August 1, 2016 at 15:43

  229. Federico

    Ciao Michele, tutto pronto per la partenza di domenica 7 agosto! Domandina dell’ultima ora: quanto è facile trovare del pane nei rifugi? 🙂

    August 1, 2016 at 16:34

    • Ciao Federico, nella mia esperienza il pane è la cosa più semplice e facile da trovare in ogni rifugio e non mi è mai successo che non volessero venderlo (tranne che nel caso della Bergerie de Asinau, perchè – secondo la proprietaria – destinato solo ai clienti pernottanti).

      August 1, 2016 at 16:56

    • Eustachio Gagliano

      appena tornato dal viaggio, il pane lo trovi ovunque , tranne nella bergerie di Asinau (giustificandosi che non è una epicerie).
      Per il resto trovi tutto lungo il cammino , ricorda di portare con te molti contanti.
      Io ho dovuto staccarmi da Asco e prendere un bus per Punta Lecia dove ho prelevato .

      August 6, 2016 at 13:44

  230. Federico

    Speriamo bene! Mi fido della tua esperienza 🙂 Appena tornato scriverò le mie impressioni sul GR20 Nord, così da fornire una descrizione più aggiornata e dettagliata possibile, al fine di arricchire questo già invidiabile blog! a presto 🙂

    August 1, 2016 at 17:01

  231. Grazie Federico. Ogni resoconto è sempre il benvenuto.

    August 1, 2016 at 21:29

  232. Potrebbe essere proprio I Pozzi, se il nome si rifrisce alla zona, in effetti scandendo dal Renoso (da Nord verso Sud) ci si trova in una zona verde pianeggiante piena di pozze d’acqua , tipo vicino Lac de Nino, e immediatamente dopo arriva questa Bergerie.
    Antonella, non perdo tempo a descriverti le cose in dettaglio, ma ti assicuro che non mi son posto in nessun modo, anzi, son stato bravo a non reagire alle provocazioni, tanto a che pro? rischiando anzi di rovinarsi la vacanza. Avrà sicuramente ragione Michele, i corsi andranno molto a simpatia/antipatia, per esempio abbiamo fatto amicizia con una delle poche coppie di corsi che stavano percorrendo il GR20 , con cui siamo ancora adesso in contatto.

    August 2, 2016 at 16:10

    • Mi dispiace per la spiacevole esperienza. Non so che dirti. Io ho fatto la GR 20 in tre tranches in anni diversi (2011-2012-2016) e sinceramente non ricordo nè scortesie né tantomeno provocazioni. Anzi alcuni custodi sono simpaticissimi e ridono e scherzano con te: vedi TiGhjettu, Manganu, L’Onda ad esempio … E la signora di Ortu di U Piobbu che si è data da fare per rinvenire un pezzetto di limone che le avevo chiesto per metterlo nella Coca Cola. Non ho esperienza del rifugio ad Asco perchè ho dormito nel Gite, né di Ciottolu a i Mori, perchè non mi sono fermata

      August 4, 2016 at 12:38

  233. Eustachio Gagliano

    Ciao ho terminato il Gr20 , come scrivi i primi 4 giorni sono duri , poi diviene un pò meno faticoso e si riesce ad allungare un pò.
    Ho terminato il tutto in 12 giorni non fermandomi a Ciottuli di i Mori, O Fugone e , Asinau.
    Tre giorni in meno del previsto, l’unica cosa che consiglio Doppio calzino…. ho avuto delle vesciche tremende 😦

    Grazie a questo blog prima di partire mi sono preparato un pò, per quanto riguarda l’acqua nessun problema dalla fonti vicino hai rifugi.

    August 6, 2016 at 13:48

  234. Grazie per il tuo feedback Eustachio!!

    August 11, 2016 at 16:03

  235. Buongiorno Mike! Sono 2 settimane che leggo e rileggo in tutte le sue parti il tuo sito. Che spettacolo e che musica per le mie orecchie. Ho guardato i tuoi video, ogni volta in cui la voglia di partire è tanta mi collego e vedo un pezzo del video pensando che presto sarò là! Non ho domande da farti dato che la lettura di tutto il reportage e i centinaia di commenti sono stati più che esaudenti.

    Partirò intorno al 8/9 di settembre. . . ancora 3 settimane, ma ci sono quasi. Lo farò in tenda. Spero nella clemenza del tempo e nel freddo non eccessivo. Spero di non trovare un’affollamento tale da farmi sentire in una metropoli, ma nemmeno di ritrovarmi da solo. Spero di incontrare persone che condividano con me le loro esperienze, sorridendo insieme nell’ambiente naturale dell’uomo..la natura.

    Leopardi dice che l’attesa è il momento più bello. . . non so se sarà così anche per il gr20 ma di sicuro solo nell’attesa sono felicissimo e il solo pensare a quando sarò là , mi fa accendere un sorriso sulle labbra.

    Un saluto a tutti i viaggiatori. Grazie Mike, per il lavoro eccezionale fatto, magari un giorno ci incontreremo su qualche sentiero

    August 14, 2016 at 20:15

    • Grazie Alessandro per le tue belle parole. Sono contento di essere un piccolo punto di riferimento per quanti desiderino fare questo fantastico percorso.
      A settembre non sarai solo te lo garantisco. Ed è pure probabile che il sentiero (o quanto meno i posti tappa) siano affollati. Pazienza. Questo itinerario è troppo gettonato e molti pur avendo a disposizione altre alternative preferiscono ritornare qui. E’ il fascino della montagna corsa.
      A risentirci presto … al tuo ritorno fatti vivo con qualche aggiornamento e le tue impressioni del trek.
      Ciao e divertiti
      –Michele

      August 15, 2016 at 18:14

  236. Carlo e Annalisa.

    Ciao,
    Alla fine faremo come ci hai consigliato dormendo in tenda al rifugio.
    Vorremmo però capire una cosa: il rifugio è bruciato, e da domani ci sarà di nuovo il custode. Vorremmo capire se al rifugio o alla bergèrie ci si può rifocillare o se dobbiamo portare acqua per entrambi i giorni.
    Grazie ancora.

    August 14, 2016 at 21:43

    • Al rifugio c’è acqua, ma non contate sui rifornimenti. Anche alla bergerie c’è una fonte (segnalata da una bandierina rossa) ma vi potete rifocillare solo se siete clienti (altrimenti non ti vendono neanche il pane).

      Buon GR20
      Michele

      August 15, 2016 at 18:18

  237. Fra

    Ciao a tutti e grazie all’autore del blog per le info! Appena tornati dal gr20 nord, approfitto per dare giusto un paio di osservazioni sul “sostentamento”.

    Abbiamo pernottato sempre con la nostra tenda nelle aree di fianco ai rifugi e cenato con la mezza pensione degli stessi. Ci siamo trovati abbastanza male dati gli alti costi e il cibo assolutamente inaccettabile. Premetto che frequento rifugi di alta quota da anni e conosco le problematiche di produrre un pasto caldo in luoghi raggiungibili solo a piedi o in elicottero ma questi gestori corsi hanno dato davvero la chiara impressione di prenderci in giro.

    I costi oscillano tra 25 e 30 euro per cena e colazione per ottenere:
    cena: liquame liofilizzato allungato più del dovuto come zuppa, pasta scotta e insipida, due pesche sciroppate
    colazione: bevanda in polvere, due marmellatine, burro, tre fette di pancarrè o, se va bene, mezza baguette
    Particolare menzione di disonore per Ortu Piobbu, Ciottulu Mori (che unisce anche il comportamento del gestore razzista e maschilista) e Pietra Piana (neanche due portate danno, un piatto di lenticchie, pancarrè e via).
    Evitare come la peste la Bergerie Vaccaia (20 min prima del Manganu): sbucati dal colle, vediamo dall’alto un tipo che urina in mezzo al recinto dei cavalli e ci saluta con l’altra mano. Una volta finito, è tornato dietro al bancone come se niente fosse.

    Consigliati invece la Bergerie di Ballone (30 min più giù del Tighiettu), dove hanno una vera cucina, sono simpatici e hanno anche una doccia sul tiepido, il “menù del viandante” del ristorante di Castel di Vergio e il menù del Manganu (porzioni abbondanti e baguette fatte da loro).

    In definitiva, per chi volesse ridurre al minimo i costi, ci sentiamo di consigliare di dormire nelle tende dei rifugi e di caricarsi di cibo proprio. Noi invece, facendo il contrario, ci siamo portati il peso della tenda nostra e siamo stati “mazzolati” a cena.

    Sul percorso nulla da dire oltre gli ottimi contenuti di questo blog, consiglio giusto la variante delle creste per il tratto da Petra Piana a l’Onda, molto panoramica e meno faticosa del percorso di valle che scende e risale. Consente inoltre, se si vuole, di saltare l’Onda e arrivare a Vizzavona in 10 ore complessive.

    August 16, 2016 at 17:34

    • Grazie anche a te, Fra per il tuo utilissimo feedback. Purtroppo il problema del cibo è ormai risaputo: anche in questo bisogna sapersi adattare. Con questo non giustifico minimamente i Corsi che effettivamente se ne approfittano. In altre parole continuano a spremerci come limoni senza darci in cambio qualcosa di dignitoso. Parlo dei bagni/docce, dei posti campo e anche del cibo effettivamente non all’altezza di un paese moderno e di un itinerario così prestigioso. Ma questo per il momento fa parte del modo di essere di questo trek: pazienza.
      Grazie ancora per il tuo contributo.

      –Michele

      August 17, 2016 at 23:33

  238. Carlo e Annalisa.

    Ciao.
    Siamo stati al rifugio la notte scorsa. È ripristinato con un container e un tendone. Fa cena e colazione. Noi abbiamo dormito nella tenda personale ma erano disponibili numerose tende e materassi sotto al tendone.

    Abbiamo fatto la variante alpina salendo poi ridiscesi dalla via normale. Esperienza bellissima che lascia la voglia di farlo tutto.
    Grazie infinitamente.

    August 16, 2016 at 19:43

    • Grazie Carlo e Annalisa per il prezioso e utile aggiornamento. Buono a sapersi che c’è anche da mangiare all’Asinau. A presto.
      –Michele

      August 17, 2016 at 23:26

  239. Andrea

    ciao! grazie mille a Michele per il blog molto utile, e a quanti hanno riportato un contributo personale. Il percorso merita, e si incontrano molte persone carine. Io sono tornato oggi dalla Corsica, ho fatto solo il GR20 Nord. Da alpinista mediocre ma di esperienza (ho 51 anni), condivido l’approccio prudente di Michele. Ci sono parecchi passaggi di primo e secondo grado, senza corde fisse, che possono essere delicati, soprattutto se piove. Durante un temporale, nella zona del Manganu, son caduti oltre 10 cm di grandine in un paio di ore, alcune tende hanno subito danni. Altamente consigliabile l’uso dei bastoncini. Il periodo migliore mi pare possa essere la prima decade di settembre. Consiglio di approfittare delle tende messe a disposizione dai rifugi (io ho usato la mia ma lo zaino diventa pesantino – alcuni escursionisti che ho incontrato hanno preso le pulci nei rifugi)). Onde alleggerire il peso, consiglio di usare sali minerali da aggiungere all’acqua (se ne beve molta meno – io non ho mai bevuto oltre 1.5 litri grazie ai sali). Dormire negli alberghetti (Asco, Verghio, Vizzavona), può essere ben comodo per coloro che non sono più giovincelli, alternando così la tenda. Segnalo che l’albergo a Vizzavona che si chiamava I Laricci ora si chiama Vizzavona, e ha il medesimo tel del vecchio. Buon cammino a tutti!

    September 7, 2016 at 22:39

    • Grazie Andrea per il tuo ottimo resoconto.
      10 cm di grandine, eh? In effetti il meteo lassù può essere proprio bastardo (avrà anche fatto parecchio freddino). Pazienza. Buono a sapersi che le cimici dei letti (bedbugs) sono ancora in attività. Quest’anno non ne aveva parlato ancora nessuno ma loro stanno sempre lì. Lo dico sempre: evitate i rifugi!
      A presto
      Michele

      September 8, 2016 at 08:14

  240. Meissner

    fatto in agosto nel 1981 da Vizzavona a Conca, con una arrampicata in Bavella. Portato viveri per 6 giorni. Siamo stati fortunati, non è mai piovuto.
    ho sempre dormito all’aperto.
    siamo sempre stati autononi.
    percorso duro ma di soddisfazione, mi ero ripromesso di metterci una pietra sopra! tante belle foto
    Tornato nel agosto del 1982 ben allenato, sempre fortunato con il tempo, da Haut Asco a Conca, da Calenzana ad Asco c’era stato un incendio e l’avevano sconsigliato.
    molto bella la parte nord, stupenda la zona del lago di Melo. in effetti volevo fare la parte nord, ma i miei amici non l’avevano fatto, così, tanto 6 giorni siamo al mare, e l’abbiamo finito. io ho dormito sempre fuori, i miei amici in tenda.
    Viveri per 6 giorni. siamo sempre stati autononi.
    recentemente sono stati in macchina e ho visto che si sono organizzati con spartani negozietti.
    nelle Bergerie (malghe) è possibile acquistare formaggi.
    servizio fotografico completo
    entrambe le volte abbiamo sempre trovato ottimi ruscelli dove fare il bagno.

    October 28, 2016 at 23:44

    • ciao Meissner, grazie per il tuo post. Gli anni ’80 erano gli anni d’oro del GR20, quelli “pioneristici” perchè bisognava veramente cavarsela da soli e c’era poca gente. Adesso le cose sono cambiate con posti tappa meglio organizzati ma un sacco di persone ad affollarli.
      I posti comunque rimangono gli stessi sempre incantevoli.

      –Michele

      October 29, 2016 at 11:44

  241. Andrea

    Ciao Mike, mi chiamo Andrea, inanzitutto congratulazioni per la descrizione e le informazioni sul GR20.
    MI sono da poco appassionato al trekking e alla sopravvivenza in montanga, leggendo il tuo sito e altri siti sul GR20 ho deciso di prepararmi per il percorso, se riesco questa primavera o al massimo la prossima. Volevo una sola info, mi piace molto l’orienteering con bussola e carta topografica, sapresti consigliarmi dove trovare delle carte? Le cerco 1:25000 con reiticolato UTM e possibilmente anche Lat-Long. Grazie per l’attenzione, ho stampato la pagina per studiarmela bene.
    Cordialmente Andrea.

    December 6, 2016 at 17:09

    • Ciao Andrea, ti ringrazio per i complimenti.
      Un paio di osservazioni alle tue richieste:
      1. Ma le mappe di cui fornisco il link nella mia pagina non vanno bene? Hai a tutti costi bisogno del reticolato UTM? Dici che andrai con carta e bussola (probabilmente per determinare la tua posizione tramite rilevamento retrogrado). O avrai anche il gps? Le mappe comunque ti serviranno a ben poco se la visibilità è buona: il percorso è tracciato fin troppo bene.
      2. Ti sconsiglio vivamente di andarci in primavera per i motivi che illustro molto chiaramente nella mia pagina.

      –Michele

      December 6, 2016 at 17:26

      • Andrea

        Ciao Michele, grazie della risposta.
        Le cartine sono ottime, l’unico probelma è calcolare le distanze. Senza la scala viene difficile calcolare la distanza, e in base alla stampa la scala cambia da mappa a mappa. Volevo evitare la tecnologia….

        E possibile farlo tutto in tenda e sacco a pelo?

        Posso aproffitare della tua cortesia per fare altre domande in futuro?

        Spero di riuscire a farlo questa estate, sono abbastanza allenato, ma ho fatto solo escursioni giornaliere o di due giorni, senza allestire un bivacco vero e proprio.

        -Andrea.

        December 7, 2016 at 14:27

      • Andrea,
        Sì, è perfettamente possibile fare il GR20 tutto in tenda e sacco a pelo (leggi bene il blog), ma se non sei allenato ti invito ad allenarti molto bene. Questo trek non è uno scherzo e i primi 4 giorni sono di fuoco: non sottovalutarlo. E leggiti bene ogni parte del blog e anche le domande e risposte: sono certo che troverai la risposta a ogni tuo quesito.

        –Michele

        December 7, 2016 at 17:36

  242. Andrea

    Grazie Ancora, per tutto. Studierò bene il blog. E continuo ad allenarmi.

    Andrea.

    December 7, 2016 at 17:59

    • claudio

      Michele ha ragione, i primi 4 giorni sono duri. Sia per i dislivelli che per il terreno pietroso veramente inclemente. Personalmente ti consiglio di farla da sud così da lasciare il peggio alla fine. Arriverai ben rodato e + motivato a non mollare. Buon cammino sul trek più bello d’europa.
      claudio.

      December 7, 2016 at 18:04

  243. Pingback: GR20 Corsica - Antonella Romagnoli - versione italiana

  244. Rita Passerini

    Ciao Michele, è normale secondo te che il sito http://www.parc-corse.org in questo momento dell’anno non sia attivo?
    E’ forse troppo presto?
    Grazie
    Rita

    January 8, 2017 at 17:48

    • Non è molto frequente, ma certamente possibile. Riflette la natura – come dire – un po’ “rilassata” dei Corsi. Sicuramente verso marzo/aprile tornerà pienamente funzionante per le prenotazioni.

      –Michele

      January 9, 2017 at 10:49

  245. Rita Passerini

    In effetti… 🙂
    Grazie
    Rita

    January 9, 2017 at 17:26

  246. rot67

    Ciao Michele, complimenti per i video e i sugerimenti.
    Ho percorso il gr20 intero nord-sud nel 2001. Portammo tenda ma alla fine dormito sempre in gites.
    Mi ero promesso di ripetere esperienza per i miei primi 50 anni …… e quest’anno ci siamo e spero di mantenere impegno preso 16 anni fa 🙂
    Tra le caratteristiche della ripetizione uso esclusivo della tenda o semplice addiaccio.
    Mi ricordo le tende piazzate su fondi duri al riparo in buche e muretti a secco e tanto vento.
    Cosa mi consigli tenda autoportante o altra? (mi sembra che tu abbia usato una ferrino lightent; come ti sei trovato?) Materassino autogonfiante o espanso?
    Queste son le prime cose a cui sto pensando….. :-)))))
    Grazie. Saluti.
    rot67

    February 23, 2017 at 00:14

    • Ciao Rot, grazie per i complimenti.
      Nella mia esperienza (con la lightent 2) ho notato che una tenda autoportante è più comoda perchè ti solleva dal bisogno di mettere picchetti (ovviamente se non c’è vento). E come ben sai il 90% dei posti campo ha un terreno durissimo. Tuttavia io mi sono arrangiato discretamente anche con la lightent (che necessita 12 picchetti) usando anche molti cordini per assicurarla a massi, radici ecc. Quello che più conta è la leggerezza della tenda e il suo ingombro. La lightent pesa 2 kg e si divide benissimo tra due persone quindi non è male (visto anche il suo prezzo contenuto). Ma se riesci a trovare qualcosa di più leggero – e si trova – ovviamente è meglio.
      Riguardo al materassino invece la scelta è strettamente soggettiva: c’è chi dorme bene sull’espanso e chi no. Io ho bisogno di un materassino gonfiabile perchè, dormendo sul fianco, se tocco terra col bacino non dormo bene (neanche l’autogonfiante mi va bene). Anche in questo caso quindi bisogna scegliere oculatamente cercando sempre di contenere i pesi il più possibile. Al momento uso un Brunner a 6 tubi indipendenti, molto resistente ma anche troppo pesante: 800 gr.!!! Sto cercando qualcosa che non superi i 300-350 gr. e che sia altrettanto comodo. Vedremo.

      Buon GR20
      –Michele

      February 23, 2017 at 08:36

  247. Albert

    Ciao,
    “recensione” molto completa, e abbastanza critica da far mettere in dubbio la motivazione, come è giusto che sia. Volevo chiederti, quanto è importante l’allenamento? Io ho 20 anni, sono in accademia militare, quindi dal punto di vista psicologico non mi spaventa nulla (credo che la pressione che abbiamo qua sia seconda solo all’addestramento di qualche forza speciale). Prima di rinchiudermi in questa palestra per la mente andavo spesso in montagna, anche ad arrampicare (sono trentino), e poco prima delle ferie estive farò un periodo di addestramento alpino, che però non credo mi preparerà come se fossi tra le mie montagne, ad arrampicare tutti i giorni e a camminare molto. Insomma, secondo te conta di più la forma mentale/sopportazione del dolore, o l’allenamento fisico?
    Grazie, Alberto.

    (P.S., pur preferendo dormire all’aperto per piacere personale, mi incuriosiscono i rifugi: dopo aver dormito in una buca che mi ero scavato da solo a gennaio, ancora coperto di terra e abbracciando un fucile, voglio provare l’ebrezza di condividere un “letto” con le cimici 😉 )

    April 1, 2017 at 22:43

    • Ciao Alberto,
      Beh in base alle tue “referenze” e ai tuoi trascorsi, non credo proprio che tu abbia nulla da temere dal GR20. Il tuo addestramento militare, la tua esperienza di montagna e anche – perchè no – la tua età ti faranno superare il GR20 senza problemi. Quindi, non preoccuparti. Il mio blog serve per lo più – come ho scritto – a mettere le persone nella prospettiva giusta: partire preparati nel fisico e nella mente ad affrontare un percorso duro. Mi è sembrato doveroso dopo aver letto e sentito commenti di individui che non avevano la minima idea di quello che stavano andando a fare. E tieni presente che questo percorso è usato anche dalla Legione Straniera come terreno di addestramento. Quindi … parti tranquillo. Per il letto …. beh le cimici se sei fortunato può anche darsi che non le trovi, tutto il resto si, ma visto che sarai abituato a dormire in camerata, anche i rifugi per te saranno una passeggiata 😉

      Buon GR20
      –Michele

      April 1, 2017 at 22:58

      • Albert

        Grazie mille, soprattutto della “fiducia” nell’addestramento militare, di questi tempi è sempre più rara…

        April 12, 2017 at 10:28

  248. Ciao,
    Ho letto con interesse il tuo articolo e lo condivido completamente (ho fatto il GR20 in due parti negli anni 2003 e 2006). Mi stupisco come ancora ci sia chi lo sottovaluta, io sono un frequentatore settimanale della montagna e l’ho trovato molto affascinante ma comunque impegnativo. Sono un po’ perplesso dalla quantità di persone che ora lo percorrono e siccome ci dovrei portare un paio di amici, volevo chiederti se – secondo te – ha perso il fascino selvaggio di qualche anno fa oppure se lo ha conservato.
    Grazie anticipatamente
    Massimiliano

    April 30, 2017 at 13:44

    • Ciao Massimiliano,
      personalmente non credo che il GR20 perderà mai il suo fascino indiscusso, col suo aspetto selvaggio e i suoi panorami fantastici … malgrado la gente! Certo, il numero delle persone è aumentato esponenzialmente e questo prima o poi creerà dei problemi. Tuttavia, per il momento la ressa si trova solo intorno ai rifugi; quindi lungo il percorso c’è ancora la possibilità di stare tranquilli e trovare anche dei momenti di solitudine.

      Buon GR20
      Michele

      May 2, 2017 at 09:32

  249. Antonio

    Ciao ti ringrazio per questa guida.
    Sono un ragazzo di 24 anni e ho una modesta esperienza in ambito trekking (la scorsa estate per esempio ho fatto in 3 giorni il percorso di cala mariolu, cala goloritze e su gorropu in sardegna). Vorrei partire a metà giugno, per la prima volta da solo. Ho tanti dubbi su come vestirmi, sul tipo di tenda e su che condizioni climatiche troverò. In questi giorni rifletterò sul da farsi, non nascondo il fatto che essere assalito da volpi o cinghiali di notte e da solo mi preoccupa non poco.

    May 6, 2017 at 02:05

    • Ciao Antonio,
      come ho scritto nella guida, anche se l’abbigliamento sarà estivo, devi mettere in conto repentini cali di temperature in caso di temporali e la normale escursione termica che c’è tra giorno e notte. Dormirai sempre oltre i 1300 m. quindi preparati a basse temperature notturne (anche se si prospetta un’estate torrida). Non fare paragoni col Selvaggio Blu perchè quello è un itinerario di bassissima quota.
      Se vai in solitaria la tenda dovrà essere una monoposto ultraleggera: la camp 1 SL MINIMA, può essere una soluzione economica.
      Per le volpi non devi farti venire la paranoia: la situazione cambia di anno in anno e le volpi non sono un fatto certo. Usa comunque il buon senso di non comprare cibi odorosi (tipo il formaggio brocciu) e soprattutto non lasciarli in tenda.

      Buon GR20
      –Michele

      May 6, 2017 at 10:03

      • Antonio

        Ciao Michele ti ringrazio per la risposta.
        Un’ altra domanda che ho dimenticato a postare ieri riguarda il denaro. Ho letto che affittare piazzole per tende e cibo costino molto. Avendo l’intenzione di fare sempre campeggio libero e portarsi dietro almeno il pranzo, a quanto arriverebbe la spesa totale?

        Ps: Sto acquistando, insieme a un materassino, la camp 1 sl minima, sembra veramente ottima.

        May 6, 2017 at 15:38

      • Antonio, qui il discorso si complica. Intanto se ti porti la tua tenda il posto tenda intorno ai rifugi l’anno scorso stava 7 euro (quest’anno non so se aumenta, comunque non è una cifra assurda). Il campeggio libero lontano dai rifugi è invece vietato e quindi devi stare in guardia. Inoltre la vedo dura portarsi il cibo appresso per 15 giorni!!! Pensaci bene. Il tuo zaino finirebbe per pesare troppo. Potresti invece comprare dagli stessi rifugi di volta in volta gli alimenti da portar via. Però non ricordo di aver visto TUTTI i rifugi attrezzati per questo. Alcuni vendono solo sbarrette energetiche, mentre altri hanno una dispensa fornita. Difficile però quantizzare la spesa. Per non correre rischi io mi porterei almeno 500 euro in contanti (così per sicurezza).

        May 6, 2017 at 16:10

      • Antonio

        Ciao Michele, perdonami se ti disturbo un’altra volta.

        -Sono appena tornato dalle valle d’aosta e ho fatto qualche trek che mi hanno portato ad altitudini massime di 2600 metri. Qui ho trovato spesso molta neve e temperature sotto lo zero durante la notte (ho pernottato all’interno di bivacchi). Mi chiedevo, dovendo pernottare necessariamente in tenda durante il gr20, se potrei trovare le medesime condizioni a inizio-metà giugno.

        -Vivo a Palermo, e avevo pensato di fare le tratte palermo-livorno e livorno-bastia. Tuttavia non riesco a trovare collegamenti tra bastia-calenzana e conza-bastia (sempre se ce la facessi ahahah)

        -Ho un budget totale di 500 € (con questo devo anche pagare gli spostamenti con bus) e sto pensando di acquistare delle barrette sostitutive i pasti per evitare di spendere troppo ai rifugi. Pensi sia fattibile?

        Ho provato la camp sl1, sembra ottima tuttavia vorrei mettere qualcosa sotto, che sia leggero, per non correre il rischio di forare il telo.

        Grazie per l’attenzione, buona giornata/serata!

        May 30, 2017 at 22:46

      • Antonio, la massima quota di campeggio è 1800 circa del rif. Pietrapiana. Ormai non c’è più neve intorno ai rifugi quindi non ti preoccupare. Ma sulle temperature non posso garantire. Meglio se ti porti un sacco a pelo molto caldo per sicurezza.
        Tra Bastia e Calenzana non c’è collegamento diretto, pertanto prenderai il treno per Calvi e da Calvi ci sono solo 2 autobus che ti portano a Calenzana, altrimenti fai come fanno tutti e paghi circa 35 euro di taxi. Comunque usa corsicabus.org per controllare gli orari.
        Le barrette sostitutive vanno bene a metà mattina, ma a colazione e a cena devi mangiare qualcosa di sostanzioso; non puoi vivere di barrette per 15 giorni!!
        Per la tenda se sei preoccupato di forarla puoi sempre acquistare dal ferramenta un telo da mettere sotto, ma poi avrai un peso aggiuntivo da portarti addosso.

        –Michele

        May 30, 2017 at 23:06

  250. Silvia

    Ciao Mike, noi vorremmo fare metà percorso ma non sappiamo bene da dove partire e in che direzione andare. Leggendo il tuo blog abbiamo capito che è meglio fare la metà a Sud…abbiamo già fatto esperienze di questo tipo ma gli aggettivi “difficile” e “faticoso” sono piuttosto soggettivi, quindi è mia opinione che non ci sarà chiaro a cosa andremo incontro finchè non saremo là.
    Noi partiamo dalla Toscana e dobbiamo decidere dunque se fare Livorno-Bastia e scendere verso la metà (tipo Vizzavona) oppure fare Piombino-Porto vecchio, risalire fino a Vizzavona e poi da là arrivare comunque a Bastia per riprendere il traghetto. Ora la mia domanda è, esiste, che tu sappia, un mezzo di trasporto (che sia su ferro o su gomma) che collega “la metà Corsica” a Bastia? Da Vizzavona si dovrà scendere a valle sicuramente, verso la costa Est immagino (Ghisonaccia? Aleria?).
    Ti ringrazio anticipatamente per la tua risposta e per le preziose informazioni che scrivi sul sito!
    Silvia

    May 14, 2017 at 19:08

    • Ciao Silvia, se ho ben capito la tua domanda, visto che intendete fare il GR20 sud il mio consiglio è di traghettare da Livorno a Bastia, e da lì con il treno raggiungere Vizzavona (da cui comincerà il vostro trek in direzione sud). Una vola arrivati a Conca, con la navetta del camping Le Tonnelle vi fate portare a S.Lucie de Porto Vecchio e prenderete la coincidenza dell’autobus per Bastia (che vi porterà a destinazione in 3 ore).
      Spero di aver risposto ai tuoi dubbi. Altrimenti fammi sapere.

      –Michele

      May 14, 2017 at 23:09

      • Silvia

        Michele grazie mille, era proprio quello che volevo sapere! Ma se invece considerassimo l’idea di partire da Conca per arrivare a Vizzavona? Il percorso al contrario risulta più complesso?

        May 16, 2017 at 20:12

      • In questo caso prenderete il treno Bastia-Ajaccio, da lì il bus per Porto Vecchio e da Porto Vecchio quello per Bastia scendendo alla fermata S.Lucie de Porto Vecchio. Dal bar di fronte fate telefonare al camping Le Tonnelle (di Conca) e (in genere) arriverà una navetta a prendervi. Comunque per organizzare i vostri traferimenti in autonomia cerca di familiarizzare col sito http://www.corsicabus.org.
        Oppure, molto meglio, prendete direttamente l’autobus da Bastia per Porto Vecchio e scendete a S.Lucie de Porto Vecchio (3 ore di strada).

        –Michele

        May 16, 2017 at 21:11

  251. Stefano

    Michele ho letto con grande attenzione la tua presentazione del GR20, trovandone molto utili le indicazioni e le raccomandazioni.
    Ho compiuto, in solitaria, il percorso da Conca a Calenzana nel luglio 2009, riuscendo a completarlo in otto giorni grazie alla estrema leggerezza del mio zaino, avendo portato con me il solo sacco a pelo ed un leggero tappetino. Devo dire che sono stato molto molto fortunato con il meteo e non ripeterei con la stessa leggerezza l’esperienza. Tuttavia, con un po’di saggezza in più, sto valutando il ritorno al GR20 proprio per questo prossimo luglio 2017

    May 19, 2017 at 17:57

    • Stefano, la mia prima esperienza sul GR20 risale a tantissimi anni fa (non c’era internet nè i cellulari) e collezionai una serie di errori madornali che ancora oggi mi chiedo come abbia fatto. Ma quando si è molto giovani a volte si fanno le cose con troppa leggerezza.
      A te è andata bene e come a te anche tanti altri se la sono cavata. Credimi però se ti dico che la montagna Corsa è una montagna molto severa e vi sono tanti altri casi di persone non altrettanto fortunate.
      Ti auguro una bellissima esperienza sul GR20

      –Michele

      May 19, 2017 at 19:09

  252. Alex Bezzi

    Ciao,
    siamo un gruppo di 12 ragazzi abbastanza allenati che tra il 29 luglio e il 14 agosto affronteremo il GR 20. Volevamo un consiglio su dove alloggiare gli ultimi giorni, a percorso ultimato. Riesci a consigliarci gentilmente un camping con bungalow dove riposare le membra due/tre giorni. O nel caso ci sono altre soluzioni per dormire dopo due settimane o quasi di tenda? La zona che ci interessa sarebbe quella intorno a Porto Vecchio.

    Grazie e complimenti per il sito, molto completo e utile.

    Alex “tatanka” Bezzi

    May 22, 2017 at 23:19

    • Alex,
      Non sono espertissimo di campeggi sul mare ma, secondo me, quello che fa il caso vostro è il Camping U Pinarellu http://www.campingupinarellu.com
      Ma è meglio contattarlo subito perchè in quel periodo potrebbe essere al completo.
      Buon GR20

      –Michele

      May 22, 2017 at 23:39

  253. chiara

    Ciao Michele, mi chiamo Chiara ti ho chiesto informazioni l’anno scorso sul gr20 sud e quest’anno vorrei fare la parte nord e volevo chiederti un consiglio. Io l’anno scorso ho dormito nei rifugi e posso confermare la presenza di cimici; già a metà settimana ero piena di punture e al rientro ho dovuto fare una cura di antistaminici. So che l’ideale sarebbe avere la propria tenda, ma io non voglio appesantirmi troppo dato che le tappe del nord sono anche più impegnative, secondo te se prenotassi le tende dei rifugi invece dei posti letto potrei risolvere, anche se solo in parte, il problema delle cimici?

    May 24, 2017 at 17:04

    • Ciao Chiara. Anche se non c’è alcuna garanzia di igiene in queste tende (che una volta date in uso rimangono lì in piedi e non vengono pulite come i rifugi), penso siano più sicure dei rifugi. E comunque sono certamente più facili da ispezionare e notare eventuali presenze indesiderate.
      PS Mi dispiace per la tua disavventura con le cimici. C’è gente che riesce a farla franca e altri più sfortunati come te che fanno questa brutta esperienza.

      May 24, 2017 at 17:16

  254. chiara

    Grazie MIchele, io ero con tre amici e due non hanno avuto mai problemi mentre come me anche uno di loro è stato “attaccato” dalle cimici ma per fortuna solo nell’ultimo rifugio cioè Paliri, ricordo che qui era pieno di insetti anche fuori dal rifugio tutti gli ospiti erano infastiditi. Comunque questo è stato l’unico inconviente per il resto una bellissima esperienza.

    May 24, 2017 at 18:41

  255. Marco Tricella

    Buongiorno Michele, vorrei un chiarimento circa il fondo dei sentieri della parte nord, da Vizzavona: leggo che si parla in continuazione di sentieri composti per lo più di sfasciumi, piuttosto pericolosi a causa della assoluta mancanza di uniformità del fondo. Noi (siamo in tre) vorremmo fare il trek in luglio ma abbiamo un problema: uno dei tre è ipovedente, non gli funziona un occhio e, di conseguenza, non ha il senso di profondità. Non vorrei che il trek si trasformasse in un’agonia… che ne pensi? Grazie, Marco
    Ah, complimenti per il lavoro che hai svolto!

    May 27, 2017 at 19:50

    • Marco, nel blog ho parlato di assenza di un costante e vero e proprio camminamento, ma non mai ho detto “sentieri composti per lo più da sfasciumi”, nè ho MAI usato la parola “pericolosi”! Il GR20 nord è molto vario, ma ho constatato che specie nelle zone più di alta quota la traccia si muove tra rocce, macigni, piastroni di granito ma anche labili camminamenti naturali determinati magari dal costante passaggio e si – perchè no – anche sfasciumi. In particolare gli sfasciumi sono presenti tra il Tighjettu e Bocca Crucetta, ma anche tra Bocca alle Porte e il Manganu. Anche le discese su piastroni di granito non sono da prendere alla leggera. Se il granito è asciutto un buon scarpone aderisce bene, ma finchè non si fa l’abitudine si ha la sensazione di poter scivolare da un momento all’altro. Potrei andare avanti. E’ difficile illustrare passo-passo ogni fondo che troverete. Una cosa è certa: in quelle zone non si può non guardare dove metti i piedi.
      Fatta questa premessa, non sono in grado di giudicare se la persona ipovedente possa avere problemi. Dipende molto dall’entità della miopia e dall’abitudine al sentiero di montagna.
      Grazie per l’apprezzamento.

      –Michele

      May 28, 2017 at 19:16

      • chiara

        Ciao Michele, volevo chiederti un consiglio sulla parte nord. Nel blog ho letto che molti suggeriscono di dormire a castellu de vergio, ma nella guida ufficiale del parco si trova a circa due ore e mezzo da ciottulu di i mori (6 tappa). Secondo te può essere una buona scelta allungare la 5 tappa e invece di dormire a ciottulu di i mori dormire a castellu di vergio? E poi da castellu de vergio arrivare a manganu? Oppure è preferibile lasciare la 5 e la 6 tappa come suggerisce la guida e magari salire sul paglia orba o su capu tafunatu?
        Grazie Chiara

        June 14, 2017 at 19:28

      • Ciao Chiara. Io consiglio di fermarsi al Ciottulu solo se hai voglia di salire sul Paglia Orba (ne vale la pena). Viceversa puoi tranquillamente allungare la tappa (o persino evitare di passare dal Ciottulu) scendendo direttamente da Bocca Foggiale in libera nella valle del Golo e proseguire per Castel di Verghio (come facemmo noi).

        –Michele

        June 14, 2017 at 20:04

  256. cristiano

    Ciao Michele.
    Sono Cristiano e dalla Sardegna vorremmo fare ( il prossimo anno) qualche giorno in Corsica sul GR20.
    Volendo fare, per questioni di tempo, un’esperienza di 3/4 giorni nella parte nord cosa consiglieresti?
    Lo so, andrebbe fatto tutto ma non so se abbiamo 7/8 giorni a disposizione (più viaggio).
    Quali tappe (anche intermedie) consentono di avere un’idea completa del paesaggio corso?
    P.S. hai mai fatto il Selvaggio Blu in Sardegna?

    June 17, 2017 at 15:39

    • Ciao Cristiano,
      Visto che volete fare la parte nord (e quindi le zone più alpine), potreste arrivare alla Maison Forestiere de Bonifatu (da Calvi in taxi) e salire all’Ortu du Piobbu e il giorno dopo fare Ortu-Carrozzu, Carrozzu-asco, Asco-Bergerie de Ballone. E a quel punto prendere il sentiero che porta a Calasima per uscire. Ma vi perdereste la bellissima tappa dei laghi (Manganu-Pietra Piana). Purtroppo è difficile accorpare solo le tappe più belle perchè non sono necessariamente concatenate. Se avete ancora un anno di tempo io vi invito a trovare il modo di avere più giorni. 4 giorni sono davvero troppo pochi.
      Si il Selvaggio Blu l’ho fatto nel 2013. Puoi trovare il relativo filmino/resoconto nella mia pagina dei video: vimeo.com/redalert

      –Michele

      June 18, 2017 at 22:50

      • Cristiano Castangia

        Grazie, terrò a mente il consiglio 🙂

        June 19, 2017 at 22:09

  257. cristiano

    Volendo fare i laghi con pochi giorni posso salire ad Asco, fare Asco – Tigghiettu sulla variante Cinto, Tigghiettu-Col de Verghio, Col de Verghio-Manganu e infine da Col de Verghio uscire dal Lac du Melu per Corte?
    E’ buona secondo te?
    Naturalmente dovremmo lasciare una macchina su a Haute Asco e una su Al parcheggio di Val Restonica. Si può fare?
    Ho visto il tuo video del Selvaggio Blu.
    Io non sono pratico di discesa in corda e ho fatto solo le prime due (per ora).
    La prima siamo arrivati la notte come voi 🙂
    Le guide la spezzano in due, infatti.
    Il Selvaggio Blu è un buon viatico per il GR20? Come li vedi a paragone?
    Scusami per l’insistenza, giuro che è l’ultima domanda 🙂

    June 20, 2017 at 17:09

    • Per precisare, i laghi sono nella tratta Manganu-Pietrapiana (tra col de Verghio e Manganu c’è comunque il Lac de Nino). Se decidi di non andare oltre il Manganu, ti conviene tornare indietro verso la bergerie de Vaccaghja e da lì prendere la bellissima valle del Tavignanu che passa dal rifugio A Sega e porta a Corte. In questo caso lascerete un’auto ad Asco e una a Corte.
      Riguardo il Selvaggio Blu, non c’è paragone col GR20. Il Selvaggio Blu è molto meno pesante e con dislivelli irrisori (oltre al fatto che i panorami sono sempre gli stessi).

      June 20, 2017 at 22:33

  258. chiara

    Ciao Cristiano, scusate l’intrusione :-), anche io vengo dalla sardegna e ho fatto tutto il selvaggio blu nel 2014 e l’anno scorso la parte sud del gr20 e, pur non avendo ancora fatto la parte nord, concordo con Michele sul fatto che fisicamente non sono paragonabili, i dislivelli della Corsica sono molto più impegnativi. Per la mia piccola esperienza di trekking credo che le difficoltà del selvaggio blu siano sopratutto nel reperire il percorso, i passaggi tecnici e per il fatto che se lo fai in autonomia ti devi portare acqua cibo etc perchè non esistono i rifugi e non per i dislivelli. Poi per i panorami non sono molto d’accordo ma è soggettivo e io sono di parte 🙂

    Chiara

    June 27, 2017 at 22:08

  259. Fabrizio Zanella

    Ciao Michele, complimenti per il bellissimo blog. Sta diventano una bibbia per me che devo partire per la corsica fra 20 giorni. Insieme ad un amico abbiamo intenzione di fare la Gr20 Nord da calenzana a vizzavona. Volevo chiederti se consigli di prenotare sul sito del parco la tenda ed inoltre volevo sapere se, che tu sappia, forniscono anche il materassino, stiamo pensando di portarci la tenda ma per un discorso legato al peso ci intriga il noleggio della stessa.. Io con il mio amico pensavamo di percorrere la parte nord in 8 giorni, accorpando le due tappe D’asco Stagnu – Tighjettu e Tighjettu – Ciottulu di i Mori, cosa ne pensi? Inoltre volevo capire se sono presenti dei rifugi a vizzavona oppure degli altri luoghi economici per dormire (eventualmente anche campeggi). Ti ringrazio per la cortesia e la bellezza del tuo Blog

    Fabrizio

    July 6, 2017 at 00:53

    • antonella romagnoli

      Asco – Tighiettu è una tappa lunghissima non so se vi conviene. Magari fate anzi la salita al Monte Cinto. Casomai potreste accorpare la tappa 2 e la 3. Per la tappa 5 io vi consiglierei di non fermarvi a Ciottolu ma proseguire fino a Castel Vergio e pernottare lì

      July 6, 2017 at 08:24

    • Ciao Fabrizio, grazie per i complimenti!
      Se volete prenotare le tende del Parco per non portare la vostra, la cosa è certamente fattibile, anche se poi sei vincolato a rispettare tutte le date. Sì, le tende sono fornite anche di materassino autogonfiabile. Accorpare Asco-Tighjettu e Tighjetto Ciottolu invece non mi sembra una buona idea. State sottovalutando la pesantezza della quarta tappa (Asco-Tighjettu). Il mio consiglio è fermarvi al Tighjettu o – meglio – alla bergerie de Ballone (venti minuti di strada in più), e il giorno dopo, fate Ballone-Verghio bypassando il Ciottolu completamente (cioè quando arrivate al passo chiamato Bocca Foggiale, scendete in libera nella valle sotto di voi fino a ricongiungervi al sentiero proveniente dal Ciottolu).
      A Vizzavona ci sono alberghetti (i Laricci) se volete stare comodi, oppure l’area campo di Vizzavona stessa (opposta alla stazione), oppure il camping Savaggio, alcuni km più a nord (in direzione di Vivario).
      Buon GR20
      –Michele

      July 6, 2017 at 08:30

  260. Grazie Michele e Antonella per le preziose informazioni. I tragitti che voi mi consigliate sono in qualche modo segnalati oppure mi conviene prendere le mappe per evitare spiacevoli inconvenienti?

    Fabrizio

    July 6, 2017 at 12:15

    • Fabrizio, tutto il GR20 è segnato benissimo, quindi le mappe sono inutili. Quello che non è segnato è il facile fuoripista da Bocca Foggiale in giù. Ma è di una banalità disarmante. Quindi puoi stare tranquillo.

      July 6, 2017 at 12:23

  261. ciao e complimenti per la pagina, mi è stata molto utile (forse dovresti trasformarla in un forum).

    ho fatto la parte nord in solitaria l’ultima settimana di settembre. Ho portato cibo, cucinato li e dormito nelle tende affittate e mi è sembrata una buona soluzione per costi/peso da portare. Ho trovato poca gente sul percorso, la sera si chiacchera tutti assieme , guardando le mappe del giorno dopo

    Un compagno di avventura ha provato il circo della solitudine. Risultato: il giorno dopo avevamo un elicottero che girava sulle nostre teste e per fortuna e stato trovato.

    Consiglio anche io la bergerie del Vallone : poche parole, doccia calda e una quantità di calorie spropositata.

    sconsiglio la gita di tappa di corte (ci son passato al ritorno ), li ho trovato le cimici dei letti

    ilce

    July 7, 2017 at 19:34

    • Grazie Ilce per il tuo utile feedback!
      Settembre è un mese interessante: non dovrebbe fare più così caldo e ci dovrebbe essere meno traffico. Il meteo però potrebbe essere ballerino. Ma, come sempre, ci vuole un pizzico di fortuna.
      Sul Circo della Solitudine non aggiungo altro a quanto ho già scritto. Certe persone non impareranno mai.
      E riguardo le cimici: purtroppo si trovano un po’ dappertutto. E anche in questo ci vuole un pizzico di fortuna.

      –Michele

      July 7, 2017 at 19:46

  262. Rita Passerini

    Ciao Michele, bellissima la tua pagina che seguo sempre tutta l’estate. Vorrei un tuo consiglio: mio marito e 4 ragazzi stanno facendo il GR20 nord (l’anno scorso hanno fatto il sud). Oggi sono arrivati ad Ascu Stagnu e domani vorrebbero deviare sul Cinto prima di andare al rifugio di Tighiettu. Qualcuno lo sconsiglia, ma non è certo un addetto ai lavori. Tu cosa ne pensi? Grazie mille, Rita

    July 10, 2017 at 11:33

    • Ciao Rita, grazie per i commenti.
      Se il meteo è stabile e arrivano a Bocca Crucetta non troppo tardi, io consiglio di farla una puntatina alla vetta. Si lasciano gli zaini al passo e per andare e tornare al passo bisogna mettere in conto almeno 2 ore.

      July 10, 2017 at 11:40

      • Rita Passerini

        Grazie per la tempestiva risposta! Non c’è nessun pericolo nel lasciare gli zaini al Passo?

        July 10, 2017 at 11:45

      • claudio

        Solitamente nessun problema.
        …ma gli uomini, alle volte, riservano sorprese inaspettate.

        July 10, 2017 at 11:48

      • Beh in genere questa è la prassi. E finora non mi risulta che sia mai successo niente. Ma, come dice Claudio, alla fine tutto è possibile ….

        July 10, 2017 at 11:59

      • Rita Passerini

        Ottimo, grazie ancora!

        July 10, 2017 at 12:16

  263. Ganesh

    Salve a tutti, sono appena tornato dal GR20, ho percorso in quattro giorni un tratto della parte NORD da Vizzavona al Col de Vergio.
    Alcuni commenti “a caldo” (letteralmente):
    Non ho incontrato molta gente sul percorso, nei rifugi dove ho pernottato (Onda, Pietra Piana, Manganu, Vergio) c’era sempre posto e comunque tante tende del parco disponibili. Meglio prenotare, ma probablimente si trova anche senza farlo. Io ho portato la mia e lo zaino era troppo pesante. Quando ci torno per completare la nord dormirò nelle tende del parco. I tempi indicati nelle varie guide e siti (ad es corsicaforhikers) sono MOLTO stretti e sono al netto delle soste, che io ritengo INDISPENSABILI, Quindi io ho sforato quasi sempre del 20-30% su tempi standard. Anche se ritengo di essere piuttosto allenato e abituato alla fatica in montagna.
    Anche i dislivelli indicati sono ottimistici: si sale e scende spesso su pietroni, roccette, frane, sfasciumi, torrenti secchi etc…, quindi i dislivelli reali sono maggiori. L’unica parte idilliaca (di quello che ho fatto) è tra Mangano e Bocca a Reta, ma anche in molti tratti nei boschi si cammina bene,
    qui i sentieri sembrano quelli delle Alpi. Ma in molti altri punti sono ben peggiori.
    Il Lago di Nino è un vero paradiso, merita una lunga sosta a parlare con le mucche e i cavalli.
    In tutti i rifugi che ho visto c’è una cucina a disposizione dei bivaccanti e docce dignitose, perfino tiepide. Si trova sempre ottima charcuterie e formaggi e pane e altro. Per me inutile portarsi cibarie pesanti fornelli etc. Ma un pentolino leggero per the o caffè lo consiglio. Acqua se ne trova spesso (in questo periodo, non so ad a Agosto). Io avevo una capacità di 1.5 litri e mi è sempre bastata. Molto utili sali di magnesio e potassio.
    Ritengo indispensabili un paio di bastoncini, dato il terreno spesso impervio, il rischio di slogarsi caviglie o cadere non è trascurabile. Obbligatorio
    guardare sempre dove si mettoni i pedi.
    Se volete ammirare i panorami davvero meravigliosi (o le molte ragazze e signore in vestiti estivi) dovete fermarvi.
    Buon GR20 a tutti !

    July 19, 2017 at 22:44

    • Grazie Renzo per il tuo utile feedback. Peccato tu non abbia fatto la zona più impegnativa e stimolante che va proprio da Verghio all’Ortu. Sicuramente ti rifarai la prossima volta.

      –Michele

      July 19, 2017 at 22:55

      • Ganesh

        Grazie a te Mike per aver creato e mantenere questa pagina moooolto utile. Dimenticavo di segnalare che alcune tende sono disponibili anche alla Bergerie di Vaccaghja per i trekkers. Mentre al Castel de Vergio solo posti nella gite d’etape (docce calde), oltre al prato molto ampio. Nel tratto che ho fatto la copertura mobile è quasi nulla, ma al Pietra Piana c’è un po’ di segnale e quindi si può vedere il meteo ed altro.
        Io ci tornerò sicuramente.
        Grazie e buone escursioni.

        July 24, 2017 at 22:48

      • Ehehe, tutti prima o poi ci ritornano. Il GR20 è un’attrazione irresistibile.

        –Michele

        July 24, 2017 at 22:54

  264. Fabrizio

    Ciao Michele, sai per caso se a Calenzana al gitè d’ètape noleggiano le tende con i materassini? se si conviene prenotare la tenda? Grazie mille

    Fabrizio

    July 22, 2017 at 20:19

    • Non lo so con estrema certezza ma ho sicuramente visto persone che stavano montando tali tende. Pertanto suppongo di si. Nell’incertezza ti conviene prenotare.

      July 23, 2017 at 21:53

      • Fabrizio

        Ciao michele, se può essere utile a qualche altro viaggiatore posso dare delle informazioni. Sono riuscito a mettermi in contatto con il gitè d’ètape di calenzana a questa mail gite-calenzana@wanadoo.fr . Loro non noleggiano più le tende ma mettono solo a disposizione il terreno per chiunque sia in posseso della propria tenda. In alternativa offrono una sistemazione con degli alloggi in comune dentro la struttura e il costo per pernottare è di 15 € a persona a notte.

        Spero di esser stato di aiuto a qualcuno.

        Fabrizio

        July 23, 2017 at 23:12

      • Grazie Fabrizio per l’utilissima informazione.

        –Michele

        July 23, 2017 at 23:36

  265. Filippo

    Ciao Michele,
    Volevo chiederti se é sufficiente affidarsi alle mappe della guida francese o se suggetisci di comprarne o stamparne altre più dettagliate. Grazie in anticipo, e complimenti per il sito!

    August 2, 2017 at 17:11

    • Ciao Filippo,
      Come ho scritto sul blog, in realtà le mappe sono un di più visto che l’itinerario è tracciato benissimo. Ad ogni modo quelle della guida francese vanno benone e in più se leggi bene il mio blog, c’è anche un link per scaricare e stampare le mappe di ogni giorno che sono in scala 1:25000 e vanno più che bene. Nessuna necessità di spendere altri soldi.

      Grazie per i complimenti

      –Michele

      August 2, 2017 at 17:17

  266. chiara

    Ciao Michele, se può essere utile a qualcuno io sono rientrata qualche giorno fa dal gr20 nord percorso in otto giorni ho doppiato le ultime due tappe facendo la variante delle creste da Petra Piana all’Onda e poi arrivo a Vizzavona. Per quanto riguarda i rifugi a ortu de piobbu e carrozzu non ti facevano dormire all’interno causa cimici quindi a chi aveva prenotato un posto in rifugio veniva assegnata una tenda del parco, in entrambi i rifugi non c’è un vero spaccio vendono pochissima roba noi abbiamo deciso di cenare presso il rifugio per un costo di 20 euro. però la loro posizione è stupenda.
    Ascu stagnu è ben fornito si può comprare un pò di tutto anche il pane loro non fanno la cena ma ce l’uso cucina per gli ospiti del rifugio altrimenti c’è un bar/ristorante dall’altra parte della strada. Noi abbiamo comprato della pasta e del sugo pronto allo spaccio e abbiamo utilizzato le cucine del rifugio, ci sono le docce calde e si possono ricaricare i cellullari. Con il rifugio Tighjettu alla fine della 4 tappa si viene ricatapultati in mezzo alla natura selvaggia anche qui ce un piccolo spaccio con pasta scatolame di vario tipo nutella etc… ma non vendono pane ci sono le cucine e il guardiano parla italiano. Per la 5 tappa io non ho dormito a ciottulu di i mori ma sono arrivata a Castel de Verghio cosa che consiglio a meno che non si voglia salire su capu tafunato o sul paglia orba. A castel de Verghio noi abbiamo cenato presso l’albergo e dormito nella gite d’etape con docce calde e abbastanza pulita, anche qui si possono ricaricare i cellullari, c’è una lavanderia a gettoni e un negozio ben fornito. Da Castel de Verghio siamo andati a Manganu con una pausa “obbligatoria” a Lac de Nino. A Manganu ce la possibilità di fare il bagno al torrente che si trova a pochi metri dal rifugio, anche qua ce un piccolo spaccio non vendono pane ma pan carrè. noi abbiamo cenato presso il rifugio con antipasto di salumi, pasta e un dolce.
    Petra Piana per noi ultimo rifugio dove abbiamo pernottato c’era un piccolo spaccio dove vendevano pane, pasta, scatolette, ma no marmellata.
    Per quanto riguarda il percorso io l’ho trovato bellissimo ogni giornata va conquistata passo dopo passo nessuna tappa è mai scontata ogni salita e discesa ha una sua particolarità e è diversa dalle altre, e si viene sempre ripagati da panorami mozzafiato…
    La 4 tappa è vero è molto faticosa la salita sembra non finire mai ma quando si arriva in cima è stupendo, un consiglio negli ultimi duecento metri di salita bisogna stare un pò attenti perchè partono pietre quindi mantenete un pò di distanza dalla persona che avete davanti.

    Michele volevo ringraziarti per questo blog perchè sia l’anno scorso per il gr20 sud che quest’anno per il nord sei stato un punto di riferimento. Grazie mille per la tua disponibilità 🙂

    Chiara

    August 5, 2017 at 23:42

    • Ti ringrazio, Chiara per le tue parole di apprezzamento e soprattutto per l’ottimo report sulla situazione del segmento nord!!

      August 6, 2017 at 17:14

    • antonella1956

      Ciao Chiara, e grazie per il racconto della tua esperienza. Io ho una pagina Facebook sulla GR 20, ti andrebbe di inviarci qualche foto?
      https://www.facebook.com/pg/fralimonti/ – email romant56@gmail.com

      August 7, 2017 at 06:45

  267. chiara

    Ciao Michele, ho fatto la mail con qualche foto spero ti sia arrivata e sopratutto che si vedano le foto.

    August 7, 2017 at 18:49

    • Chiara, quell’email è di Antonella 🙂

      August 7, 2017 at 19:08

  268. andrea

    Ciao Michele e ciao a tutti, sono tornato da alcuni giorni dopo aver fatto il Gr Nord da Vizzavona a Haut Asco.
    dopo aver fatto il Sud nel 2015, devo riconoscere la maggior durezza del Nord, ma anche la sua più austera bellezza.
    Anche le condizioni dei rifugi secondo me sono migliori e le docce quasi sempre tiepide, grazie ai lunghi tubi provenienti dalle sorgenti che camminano sotto il sole!!!
    Per quanto riguarda le tappe, eccetto la prima che è comunque molto dura anche per l’adattamento, ho fatto la tratta Manganu Ciottulu a i Mori ed è veramente lunga. anche se l’ultimo tratto si può tagliare andando dritti verso il rifugio, passando accanto ai ruderi della bergerie de Tula invece di seguire il sentiero che ti fa fare l’ultimo duro strappo sulla sinistra e poi camminare in curva di livello fino a Ciottulu e credo si possano risparmiare una trentina di minuti abbondanti.
    L’unica cosa che dal sentiero classico possiamo godere di una meravigliosa vista verso il golfo di porto e Capo Rosso, cosa che non avremo tagliando il percorso. Come da tuo consiglio prima del lago di Nino ho baypassato la bergerie de l’inzecche (variazione molto facile ed intuitiva).
    La tappa del Monte Cinto e’ molto bella e fatta nel mio senso non l’ho trovata cosi tremenda come molti la descrivono. Dato che l’abbiamo terminata in 9 ore con delle piccole soste ed io ho 51 anni e sono solo un buon camminatore!! Non siamo saliti alla vetta del Cinto per le fortissime raffiche di vento che con lo zaino che faceva effetto vela erano davvero pericolose.
    Purtroppo una volta arrivati ad Haut Asco ci hanno dato la notizia che sarebbe stato chiuso l’intero Gr Nord (almeno per tutto il 12 Agosto) ed evacuati con gli elicotteri gli escursionisti da Carrozzu a causa di un grosso incendio proprio in quella zona (tanto fumo anche la parte superiore della valle di Ascu).
    Non avendo tanti giorni di margine e non conoscendo i tempi di riapertura abbiamo approfittato di una navetta per rientrare a Ponte Leccia e terminare il Gr. (Cosi abbiamo una scusa buona per tornare presto a terminarlo!!!).
    Termino rinnovando ii mio grandissimo amore per questa meravigliosa isola che oltre ad offrire splendidi scenari sempre diversi
    ha anche il pregio…… di farsi conquistare con estrema fatica e determinazione….
    Rinnovo i ringraziamenti anche a te che ci consenti di scambiarci commenti e di rimanere sempre aggiornati.
    Buon Gr a tutti…. a chi lo ha già fatto ed a chi lo farà!!!

    August 24, 2017 at 12:41

    • Grazie Andrea del tuo resoconto e dell’aggiornamento. Purtroppo sei capitato nel momento sbagliato con gli incendi che divampavano un po’ ovunque. Anche il segmento sud è stato chiuso per un certo periodo. Ma – come dici tu – è un’ottima scusa per ritornarci.

      August 24, 2017 at 12:58

  269. Arianna

    Ciao Michele! Sono una ragazza di 24 anni e ti scrivevo per avere qualche informazione sul gr20 nord.. premetto che per motivi di lavoro riuscirei a andare dopo la metà di ottobre.. è vero che tutti i rifugi hanno un bivacco invernale aperto? L’acqua è sempre presente nei dintorni dei rifugi? Il meteo/clima in quel periodo è ancora clemente?
    Grazie!

    August 30, 2017 at 21:55

    • Ciao Arianna, sì, i rifugi sono sempre aperti d’inverno ed è presente anche la legna per il fuoco (ma non sono presidiati). L’acqua è sempre disponibile, ma il meteo può essere un terno al lotto. Sicuramente ci saranno forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, ma le temperature anche di giorno saranno imprevedibili. E così anche le perturbazioni. Insomma … ci vuole fortuna 🙂

      –Michele

      August 30, 2017 at 22:18

  270. Porta Ezio

    Buongiorno Michele,

    mi sento in dovere (e mi fa soprattutto piacere) scrivere per ringraziarLa per il Suo sito e condividere con Lei un assaggio della mia esperienza.
    Grazie ai vari avvertimenti, alle raccomandazioni, ed all’impronta molto realista di quanto da Lei indicato, son riuscito ad affrontare il GR20 giungendovi con la giusta preparazione, fisica ma soprattutto mentale, affrontandolo con motivazione e soprattutto con la giusta consapevolezza!!!

    Son partito da solo da Calenzana il 16 agosto, munito di zaino (circa 16kg acqua esclusa), tenda e di due libri-guida (uno in francese ed uno in inglese) al fine di dormire in autonomia nei bivacchi limitrofi ai rifugi, sfruttando questi ultimi unicamente per cene e colazioni (e ovviamente i vari servizi igienici) e son arrivato a Conca, non più solo bensì in compagnia di altri 2 randonneurs francesi conosciuti lungo il percorso, il 29 agosto!!! Il tutto percorrendo il GR Nord in 8 giorni ed il GR Sud in 4, e prendendoci un giorno di pausa arrivati a Vizzavona al fine di visitare Corte, facilmente raggiungibile con il treno.
    Siamo stati molto fortunati in merito al meteo, sempre bello e senza piogge (non pioveva da aprile, e molte sorgenti erano secche), forse eccessivamente caldo gli ultimi 4 giorni (tra i 32 ed i 36°C).

    Confermo quanto da Lei accennato circa la presenza di pulci in alcuni rifugi che hanno obbligato addirittura alla resa un paio di signori non attrezzati con le loro tende e confermo la difficoltà di alcuni tratti che personalmente, pur avendo 34 anni ed essendo abituato a sforzi (corro mezze maratone, vado regolarmente in piscina ed in palestra), ho trovato particolarmente impegnativi e vorrei dire anche pericolosi. Tutto comunque fattibile, ma esserci arrivato con i suoi consigli mi ha aiutano non poco.

    Unica correzione le faccio sapere che il rifugio Capannelle risulta essere regolarmente aperto e funzionante, mentre quello danneggiato da un incendio nel 2016 è il rifugio Asinau, sempre nel GR Sud, le cui funzionalità di base sono state comunque ripristinate (è provvisto di epicerie, serve la cena e consente il pernottamento per quanto in struttura al momento provvisoria).

    Nel ringraziarLa nuovamente porgo i migliori saluti e spero che questo mio piccolo contributo possa essere di aiuto a qualche futuro randonneur.

    Davide Ezio Porta

    September 11, 2017 at 12:06

    • La ringrazio Davide per il feedback e le informazioni utili. Sono felice di sentire che il mio blog ha in qualche modo contribuito al successo dell’impresa.
      Per quanto riguarda il rifugio Capannelle però dobbiamo capirci. In zona “Capannelle”, le strutture sono 3: uno è il rifugio U Renosu che si trova al termine della strada asfaltata (e che mi dicono fosse chiuso), gli altri sono il “vero” rifugio Capannelle (una piccola casetta di pietra), e – poco più in basso il rifugio U Fugone che però genera confusione perchè posteriormente ha scritto Capannelle. Quello di cui avvertivo la chiusura perchè col tetto rotto è la casetta piccola. Con tutta probabilità lei è stato ospite del rifugio U Fugone (che è una struttura attrezzata abbastanza grande, con refettorio, camere (di sopra) e gestori.

      September 11, 2017 at 12:46

  271. Federico

    Il costo al 2018 orientativamente a quanto si aggira? Grazie

    January 15, 2018 at 15:01

    • I prezzi di quest’anno ancora non sono noti ma in genere metti in conto una cinquantina di euro al giorno (più il viaggio).

      January 15, 2018 at 15:40

  272. TrainingTeamNegozi

    Buongiorno Michele, innanzitutto ringrazio per le molte informazioni utili; io e una mia amica stiamo programmando un viaggio in Corsica per questa estate e, dopo parecchie revisioni, stiamo considerando l’opzione di intercettare il GR20 partendo da Corte, pernottando al Refuge de la Sega per poi salire al Manganu. Stiamo ancora cercando di capire se è fattibile ma mi pare di aver capito di sì, secondo te bastano due giorni per raggiungere Manganu da Corte? I laghi di Melo e Capitello sono visibili su questo tratto o nel successivo Manganu-Petra Piana? Infine, ti vorrei chiedere un’opinione sul tratto da Manganu a Vizzavona, sono necessari tre giorni?
    Ringrazio anticipatamente,
    Elena

    March 9, 2018 at 10:12

    • Ciao Elena, grazie per l’apprezzamento. Sì è perfettamente possibile raggiungere il Manganu in 2 giorni e pernottando al Sega il primo giorno. Invece i laghi Melo e Capitello sono visibili solo nel tratto Manganu-Pietra Piana. Se poi dal Manganu volete arrivare a Vizzavona, potreste farcela anche in due giorni, facendo Manganu-Pietra Piana il primo e poi Pietra Piana-Onda (per l’alta via) e Onda-Vizzavona. Ma se avete 3 giorni vi consiglio di fare le cose con calma. Buon Viaggio
      Michele

      March 9, 2018 at 23:04

      • antonella1956

        Ce la potete fare anche in un giorno da Corte a Manganu, ci vogliono circa 8 ore

        March 12, 2018 at 06:42

      • Occhio però che sono 12,5 km da Corte al Sega e altri 10,5 fino al Manganu (più i dislivelli). In una sola giornata è un tour de force.

        March 12, 2018 at 09:11

      • antonella romagnoli

        Vero Mike! ma anche Pietrapana – Vizzavona in un giorno solo non è da meno

        March 12, 2018 at 10:53

      • Beh, a voler essere precisi Pietra Piana-Onda (per la via alta) è solo 6,5 km, mentre Onda-Vizzavona è 9,5 Km. Alla fin fine fare circa 16 km in un giorno è ancora fattibile (anche se io sconsiglio sempre di raddoppiare le tappe).

        March 12, 2018 at 13:46

  273. TrainingTeamNegozi

    Ok grazie per la conferma! Nel frattempo abbiamo notato che sembra possibile intercettare il GR20 anche partendo da Berges du Grottelle, passando per i laghi di Melo e Capitello per poi arrivare direttamente al Refuge Petra Piana. Per caso sapresti confermarmi anche questa possibilità? Se sì, è fattibile in giornata?
    Ringrazio ancora per le informazioni,
    Elena

    March 11, 2018 at 22:30

    • Si, Elena. Partendo dalla Bergerie de Grottelle è possibile arrivare in giornata al Pietra Piana passando vicino i laghi Melo e Capitello. E’ tutta una questione di scelta. Ma anche l’altro itinerario è bello (quello nella valle del Tavignanu). Ma in questo caso ci vogliono tre giorni (sempre per il Pietra Piana).

      –Michele

      March 11, 2018 at 22:56

  274. TrainingTeamNegozi

    Perfetto, dipenderà da quanti giorni avremo a disposizione ma ogni itinerario sembra davvero bellissimo.
    Ti saluto e grazie ancora, ottimo blog (:

    March 12, 2018 at 14:17

  275. Quanta percentuale di percorso è possibile per un gruppo scout abbastanza allenato?
    nel caso sia necessario limitarsi a fare solo metà del percorso, che ritengo sia la scelta più probabile per noi cosa ci consigliate?

    April 16, 2018 at 18:53

    • Ciao Andrea, sinceramente è un po’ difficile poter dare delle percentuali perchè tutto dipende dal proprio allenamento e motivazione (come ho sottolineato più volte nel blog). Se volete fare una parte con meno dislivelli, allora quella sud è da preferirsi.

      April 17, 2018 at 09:36

  276. Michele

    davvero complimenti per il sito! utilissimo! Vi chiedo un aiuto organizzativo: con un gruppo di amici abbiamo in programma dil gr20 nord partenza 21 giugno da livorno e arrivo a bastia per le 12:30. Bus e Treni per Calvi partono attorno alle 16:30/17 e arrivano verso le 19 al Camping Dolce Vita e 19:30 Calvì. Il mio problema è come organizzare l’arrivo a Calenzana per iniziare la mattina successiva il trekking. Dormire a Calvì e organizzarsi la mattina presto con un taxi o riuscire in qualche modo (che non saprei quale) ad arrivare a Calenzana gia la sera dopo le 19? dove si puo dormire a calenzana oltre al campeggio Gite d’Etape? non trovo alberghi o altro su internet.. Grazie mille! Michele

    May 4, 2018 at 10:47

    • Ciao Michele, grazie per i complimenti! Il mio consiglio è scendere a Calvi e prendere subito un taxi che con circa 40 euro ti porta alla gite d’etape di Calenzana e dormire lì in tenda, oppure nel dormitorio (ci sono circa 30 posti letto, ma non garantisco che siano liberi). Se la gite d’etape non vi persuade (?) in Calenzana ci sono l’Hotel Monte Grosso (10 stanze) telefono 0495627015, oppure l’Hotel Bel Horizon (13 stanze) tel. 0495627172.

      May 4, 2018 at 13:51

      • Michele

        Mike sei un’istituzione del gr20! : ) La gite d’etape mi persuade molto dato che andro in tenda, ma altri del gruppo dormiranno in rifugio sul gr20, dunque per loro sentirò gli hotel che mi hai indicato

        May 4, 2018 at 18:44

      • Hmmm, secondo me i tuoi compagni partono male. Se vogliono fare il GR20 e andare in albergo …. mah .. non so come si troveranno nei vari rifugetti …. E comunque, occhio che ho sentito che anche in quegli alberghetti c’è il rischio cimici dei letti.

        May 4, 2018 at 19:03

  277. Michele

    no scusa intendevo che non porteranno la tenda ma dormiranno chi col materassino nei rifugi del gr20 (a terra) e chi avendo gia prenotato il posto letto, dunque a calenzana dovranno usare una struttura e non la gite d’etape

    May 4, 2018 at 19:42

  278. Hmmm, questa del dormire a terra col proprio materassino DENTRO AL RIFUGIO non l’avevo mai sentita. Però se ve lo fanno fare fammi avere una conferma al vostro ritorno. Grazie.

    May 4, 2018 at 19:48

  279. Antonello

    Ciao Michele,
    e’ un po che seguo il tuo blog e ti faccio i complimenti per l’ impegno e la precisione delle tue informazioni
    scrivo dalla Sardegna e per una serie di piccoli problemi sto rimandando il GR20 da 3 anni. Spero sia l’ anno giusto
    credo di partire a fine luglio/primi di agosto con tenda e forse un amico spagnolo. Faro’ la parte nord da Calenzana a Vizzavona
    Volevo chiederti alcune cosette a proposito di

    vie di fuga sul GR 20 —-(ho letto nella tappa Ortu di u piobbu- Carrozzu di una bretella, Asco – Tighiettu uscita Calasima) suppongo ogni tappa ne abbia almeno una….

    Discorso acqua (qui da noi e’ la piaga di ogni trekking (so che hai fatto il selvaggio blu 🙂 ) bastera’ una borraccia da 1,5 lt ?

    Mi piacerebbe fare la vetta del Cinto e la Paglia Orba ci son difficolta’ tecniche rilevanti? punti molto esposti o pericolosi?

    Ho letto del terreno duro nelle piazzole tenda antistante i rifugi… C’e’ la possibilita’ di usare attrezzi ad esempio chiedere al gestore un martello per i picchetti o me lo devo portare da casa? 🙂

    Scusa se son stato prolisso

    Grazie

    Antonello

    PS: arrivare da Bonifacio e’ un mezzo casino SANTA TERESA DI GALLURA -BONIFACIO (traghetto)-AJACCIO (BUS)- POI TRENO PER CALVI una piccola odissea 🙂

    May 6, 2018 at 10:40

    • Ciao Antonello, grazie per l’apprezzamento.
      Si, come ho scritto ogni rifugio ha una via di fuga: Ortu du Piobbu ha un sentiero di “servizio” che scende alla Maison Forestiere de Bonifatu. Lo stesso per Carrozzu che – guarda un po’ – giunge alla stessa Maison. Se sei preoccupato per le vie di fuga dovresti studiarti la mappa del GR20. Per l’acqua non devi lesinare. Magari porta più bottiglie e all’inizio parti con almeno 3 litri e cerca di capire strada facendo come ti trovi. Le esigenze idriche variano da persona a persona (ma tieni a mente che tra luglio e agosto farà molto caldo). La vetta del Cinto è una deviazione di mezz’ora dal passo (Bocca Crucetta) e lo raggiungi senza troppe difficoltà. Cosa diversa è il Paglia Orba che richiede delle piccole arrampicate. Nel dubbio chiedi al gestore del Ciottulu de i Mori. Riguardo al terreno duro, nessuno ha mai chiesto il martello al rifugio (e portarselo dietro sarebbe troppo pesante). In genere si fatica un po’ con i picchetti. Ma bisogna portarsi anche molti cordini per ancorare la tenda in modo diverso (massi, cespugli ecc.).
      Buon GR20 …. e non preoccuparti troppo. Basta essere preparati fisicamente e psicologicamente.

      Michele
      PS I trasporti interni sono un disastro e un’odissea per tutti purtroppo.

      May 6, 2018 at 21:15

      • Antonello

        Grazie mille 🙂

        May 6, 2018 at 22:22

  280. giampiero bonelli

    Ciao Michele, Ho fatto tutto il GR20 nel 2013, molto bello! Sono accompagnatore CAI, ritorno il 2 luglio in Corsica con un gruppo di 16 persone per cinque giorni. Facciamo base logistica a Corte e ci sposteremo autonomamente con due furgoni in zona utile per salire sul Cinto, sul Paglia Orba, sul Rotondo e per concludere la Bavella. Mi puoi informare sulla situazione innevamento attuale in quota riguardo al M. Cinto e al M. Rotondo? Grazie!

    June 29, 2018 at 05:00

    • Ciao Giampiero. Mi hai beccato giusto in tempo perchè anche io domani sono in partenza per la Corsica.
      Dunque le ultime informazioni che ho risalgono a una salita (da Haute Asco) fatta il 27 giugno e – a quanto pare – non ci sono problemi di neve. Tuttavia mi segnalano circa 50 metri di nevaio per la variante verso il Cinto dove bisogna prestare attenzione (si rischia di sprofondare), ma nulla di serio. Piccozza e ramponi non sono necessari. Per il M.Rotondo sinceramente non ho informazioni, ma ritengo che non sia un problema neanche quello.
      Buone escursioni e .. magari ci si vede in giro.

      –Michele

      June 29, 2018 at 09:13

  281. giampiero bonelli

    Grazie dwelle info, e del tuo utile e prezioso blog.
    Giampiero

    June 29, 2018 at 10:04

  282. Bruno

    Ciao Mike,
    ho tre ragazzi che hanno intenzione di fare il gr ad ottobre che ne pensi? Consigli? Visto che i rifugi saranno chiusi, a quanto ho letto, cosa porteresti in spalla?
    Grazie mille e complimenti.

    Bruno

    August 19, 2018 at 19:54

    • Mah, ottobre non è il massimo per fare il GR20. Il meteo diventa instabile e imprevedibile, si avranno forti escursioni termiche dal giorno alla notte e – come hai detto tu – i rifugi resteranno incustoditi e senza rifornimenti. Questi ultimi infatti sono l’elemento cruciale per chi vuole fare questo itinerario fuori stagione. Non ci sono molte alternative: o ci si porta tutto sulle spalle, o si è disposti a scendere a valle ogni 3/4 giorni per fare rifornimento (cosa che in genere fa perdere un’intera giornata). Se i ragazzi sono proprio determinati potranno portarsi alimenti disidratati tipo questi http://www.tiberino.com/it/outdoor-tiberino-outfood/7 che necessitano solo di 200/300 cc. di acqua calda per essere pronti. Per dormire penso che potranno sfruttare i rifugi, ma dovranno portarsi dietro decisamente un buon sacco a pelo invernale. Allo stesso modo anche l’abbigliamento dovrà mettere in conto le forti escursioni termiche possibili, soprattutto in caso di acquazzone.

      –Michele

      August 19, 2018 at 20:47

  283. Antonello

    Ciao Mike
    scusa se saro’ un po prolisso ma volevo raccontare la mia esperienza sul GR20 che ho percorso interamente dal 2 al 14 agosto
    la mia idea iniziale era percorrerlo fino a Vizzavona ma ho avuto la fortuna di avere qualche gg in piu’ e ne ho approfittato al volo 🙂
    Se dovessi dare un aggettivo per qualificare questo trekking direi semplicemente STUPENDO
    Son partito da solo con la tenda con la consapevolezza cmq di trovare tante persone e cosi e’ stato
    Sapevo che sarebbe stata tosta e il GR 20 ti fa capire subito perche’ la sua fama lo precede…
    Le prime 4 tappe sono un po’ disumane e a volte viene voglia di mollare per la stanchezza (lo zaino da 16 kg acqua compresa non aiuta) ma quando ti guardi intorno capisci perche’ sei li …non sono solo le salite a toglierti il fiato …montagne meravigliose, laghi alpini dove si specchiano le nuvole davvero una gioia per gli occhi….
    Il terreno e’ quasi sempre sconnesso e spesso ci si deve aiutare con le mani o con delle catene utili in caso di pioggia
    i rifugi son molto spartani con docce quasi sempre gelide , in alcuni ( ortu du piobbu, carrozzu , manganu, asinau )stan migliorando i wc… che usano un sistema di reciclo a secco che appunto recicla i bisogni trasformandoli in concime
    Ho dormito in un letto ad Asco e Vizzavona (certi lussi son irrinunciabili 🙂 )
    Dopo Tighjiettu ( che mi dicono sia una pietra per cucinare)dove son stato benissimo diciamo che e’ leggermente piu’ semplice(apparte la storta rimediata davanti alla Bergerie De Ballone (o Vallone) ed e’ stato fighissimo fare il bagno nelle pozze del fiume Golo lasciando il Paglia Orba e capo Tafunatu alle spalle (che purtroppo non ho visitato)
    Anche a Castel de Vergio non si sta male apparte il gestore simpatico come un gatto dentro le mutande
    Nella tappa successiva si passa al Lac de Nino per un momento di pura poesia… bellissimo …..fino al Rifugio Manganu dove in attesa che passi un super acquazzone si sta assieppati per una merenda multietnica tra salumi e birra Pietra(dio la benedica)
    la strada che ci porta al rifugio Petra piana e’ un incanto con la vista dei laghi Capitello e Melo….la discesa al rifugio come al solito e’ da incubo…ci son un gruppo di scout italiani , uno di loro viene portato via in elicottero per una disavventura con una scatoletta di mais esplosagli in faccia…..
    Petra Piana Vizzavona abbiamo unito 2 tappe facendo la stupenda variante delle creste verso il rifugio l’ onda …meno stupenda la forte pioggia che ci ha beccato prima delle cascate degli inglesi (non ho seguito il tuo consiglio mike) cmq bellissime e PARTE NORD TERMINATA
    dopo aver salutato il caro amico Claude che fa rientro a Saint tropez ci dirigiamo a Capannelle scambiando 4 chiacchiere con il simpatico padrone di una vecchia Bergerie che non da servizio ai Randonneurs …il percorso e’ immerso nei bellissimi boschi, ruscelli e alberi enormi caduti per le intemperie e cosi sara’ fino al rifugio Prati ( non avevo gambe per la variante + 3 ore del Lac Bastani e monte Renoso) dove i cavalli ti brucano fin quasi dentro la tenda 🙂
    Ci son tante bellissime creste fino al rifugio Usciolu (dove la doccia ricorda molto da vicino il cesso di trainspotting) pero’ ha una posizione spettacolare e il gestore che parla italiano sembra in gamba , negozio molto fornito
    passando per la bellissima variante del monte Incudine si arriva prima di una discesa spaccaginocchia e non solo al rifugio Asinau…dove si intravedono le bellissime guglie di bavella al tramonto….
    Purtroppo la mattina seguente piove e tuona forte…non mi son sentito di fare credo la variante piu’ bella del GR20 …i miei compagni di viaggio nonostante il tempo un po’ incerto e un po di pensieri si avventurano e ci ritroveremo al col di bavella ( ho anche fatto 1, 30 h di cammino in piu’….:( ) Sara’ per la prossima….(sto gia pensando di rifare la parte Sud 🙂 )
    a bavella i numerosi turisti ci guardano come se fossimo un po alieni….forse un po puzziamo ma credo sia normale…un po di boschi e siamo a Paliri dove pranziamo e strimpelliamo un po’ di Oasis e Pink floyd col simpatico gestore ….prima di bissare la tappa e arrivare la sera alle 20 a Conca (non prima dell’ultimo bagno in una pozza bella fresca……)

    era circa 3 anni che avevo in testa di percorrere questo meraviglioso e credo unico trekking….mi vien difficile descrivere le emozioni che mi han dato questa natura rude, selvaggia, faticosa e le magnifiche persone che ho incontrato….credo che forse il segreto per percorrerlo oltre alla determinazione e forse un po di allenamento sia l’ adattarsi ….alla fatica, alla sporcizia, alla condivisione con gli altri, al rispettare la montagna e le sue abitudini tenendo sempre sott’ occhio il meteo che cambia velocissimo
    per finire (era ora 🙂 ) volevo ringraziare te Mike per i preziosi consigli del tuo bellissimo blog e Chiara per le dritte e l’incoraggiamento

    GRazie

    Antonello

    August 21, 2018 at 22:19

    • Ciao Antonello, ti ringrazio per il tuo dettagliato resoconto (a luglio di quest’anno ci sono ritornato anche io e mi sono più o meno ritrovato nel tuo racconto). Io ho fatto le varianti alpine però (ne vale sempre la pena) e ho preso la deviazione tra Usciolu e Asinau per rendermi conto di come fossero i posti tappa (Bassetta, Matalza e Croci). Come meteo mi sa che sono stato più fortunato io. Solo un po’ di acqua scendendo alle cascate degli Inglesi e nell’ultimo tratto prima di Conca.

      –Michele

      August 21, 2018 at 22:56

  284. Roberto

    Ciao mike, qualche giorno fa ti ha scritto Bruno chiedendoti qualche consiglio da dare a 3 ragazzi che vogliono fare il gr20 in ottobre, sono uno di quei ragazzi.
    Ho letto in più siti ( compreso il tuo ) che l’acqua non dovrebbe essere un problema;
    troveremo realmente dell’acqua ogni rifugio? o dobbiamo portarcene in buona quantità?
    Inoltre hai dei numeri telefonici del soccorso alpino corso?

    Grazie.

    August 22, 2018 at 16:22

    • Roberto, l’acqua è sempre presente presso ogni rifugio, ma con una precisazione: nel 99% dei casi è una captazione di acqua di superficie (torrenti). Io per cautelarmi l’ho sempre potabilizzata con pillole di Micropur Forte. Questo non significa che l’acqua sia sempre infetta: è una precauzione che preferisco adottare dopo una disavventura (leggi il blog). Anche il numero del soccorso alpino lo trovi nel blog.

      –Michele

      August 22, 2018 at 16:41

  285. Roberto

    Grazie mille.

    August 24, 2018 at 17:32

  286. andrea

    Ciao Michele, ho visto le foto ed i video della tua nuova avventura nel GR20…. anche te non riesci proprio a stare lontano per molto tempo da questa benedetta isola !!!! Anche io ho già fatto l’intero GR e lo vorrei rifare, ma con un equipaggiamento più leggero. Al riguardo volevo chiederti che tenda e zaino hai usato ed a quale limite di peso sei riuscito a scendere. inoltre ti volevo chiedere qualche chiarimento sulla deviazione che hai fatto verso la bergerie de i pozzi (attacco ed uscita).
    Ti ringrazio nuovamente per il questo blog che ci permette di rivivere le emozioni che ci offre la nostra amata Corsica.
    A presto
    Andrea

    September 4, 2018 at 10:56

    • Ciao Andrea. Beh, devo dirti che proprio per la nostra amata Corsica ho fatto un investimento non indifferente in attrezzatura superleggera. La tenda è una MSR Carbon Fiber1 Ultralite, lo zaino è un Ula Ohm 2 (americano). Naturalmente anche materassino (Therm-a-Rest NeoAir Xlite) e sacco a pelo (Marmot Phase 20) sono ultraleggeri e molto comprimibili. Fornelletto in titanio e cartuccia da 100 gr. Alimenti disidratati marca Tiberino molto leggeri, compatti e comodi (versi acqua bollente e mangi dalla busta). Nel complesso sono riuscito a stare sui 13 kg (3 lt di acqua compresi). E la cosa fà la differenza.
      La deviazione per la bergerie de i Pozzi non è difficile. Da Capannelle si sale verso il Monte Renoso seguendo gli omini di pietra. Nessuna difficoltà (abbiamo fatto la vetta in 2 ore di salita – e non eravamo veloci). Si prosegue lungo il crinale seguendo omini di pietra e tracce di sentiero. C’è da aggirare qualche passaggetto esposto ma nulla di che. Per scendere verso il pianoro I Pozzi vi sono 2 alternative. La più semplice è seguire il filo di cresta il più possibile finchè il crinale che scende verso il pianoro diventa banale. A quel punto te ne vai giù in libera e a vista. Noi invece (io e l’amico corso) siamo stati più avventurosi. Non appena giunti in vista col pianoro sottostante abbiamo cercato la prima discesa possibile. Esiste infatti un antico tracciato che scende giù fatto solo di omini di pietra. Una volta trovato l’attacco abbiamo solo cercato i successivi omini e ce l’abbiamo fatta. Una volta sul pianoro te ne vai in libera sul fondo valle e in fondo arrivi alla famosa bergerie. Da lì il berger ti indicherà un ottimo sentiero che va a ricongiungersi al GR20 ufficiale nei pressi del ponticello di legno. La giornata diventa molto più lunga ma decisamente assai più gratificante.

      –Michele

      September 4, 2018 at 11:28

  287. andrea

    Grazie Michele per le utili informazioni, sei poi arrivato fino a Prati o ti sei fermato a Col de Verdi?
    Riguardo all’attrezzatura, la differenza di peso è notevole, mi metto subito alla ricerca, anche perché tra poco dovrei fare un settore del GEA appenninico.
    Saluti
    Andrea
    …e..se vieni per escursioni in Toscana non esitare a contattarmi.

    September 4, 2018 at 16:55

    • Mi sono fermato a Prati naturalmente (troppo bello il posto – è nelle mie foto). Ti ringrazio per l’invito. Se mi troverò in Toscana ti farò un fischio 😉

      September 4, 2018 at 17:03

  288. Pingback: CORSICA; GR20 Nord trekking, o del pensare coj piedi – pensarecojpiedi

  289. Simone

    Ciao Michele, prima di tutto ti faccio i complimenti per i due bei video che hai realizzato e per le informazioni che metti a disposizione di tutti noi, in secondo luogo volevo chiederti se c’è presenza costante di acqua lungo il tracciato per rifornirsi e farsi un bagno, anche senza l’appoggio dei rifugi, o se qualche tratta resta scoperta e come ti sei trovato con il sacco a pelo nuovo, -7 non era eccessivamente caldo?

    Simone

    P.s. vorrei farlo l’ultima di settembre/ prima di ottobre.

    December 19, 2018 at 12:04

    • Ciao Simone, grazie per i complimenti. In genere si trova sempre qualche corso d’acqua lungo il percorso (o qualche fonte), ma non ci ho mai badato primo perché dovendo passare comunque dai rifugi l’acqua la prendevo lì e secondo perché – se hai visto i miei film – sai che non mi fido tanto dell’acqua di superficie (che andrebbe comunque sempre potabilizzata). I posti per fare il bagno invece non li trovi proprio ad ogni tappa. La scelta del sacco a pelo pesante è dovuta sia al fatto che in montagna le temperature posso scendere di notte parecchio (soprattutto a settembre-ottobre) e secondo perché sono comunque freddoloso. Quest’anno comunque il clima a luglio è stato molto mite e il sacco me lo gettavo addosso (a mo’ di coperta). Buon GR20

      –Michele

      December 19, 2018 at 14:34

  290. Ciro

    Caro Michele, dopo aver letto tutta la pagina del blog, che costituisce sicuramente la migliore fonte di informazione in italiano sul Gr20 disponibile su internet, vorrei chiederti un chiarimento sull’ascensione al Paglia Orba. Si tratta di un percorso affrontabile da un escursionista “normale” o richiede competenze e attrezzature alpinistiche? Naturalmente sto pensando a condizioni meteorologiche ottimali. Ciao e grazie

    January 6, 2019 at 18:42

    • Ciao Ciro. La salita al Paglia Orba ha dei tratti di arrampicata più complessa di quella che normalmente affronta l’escursionista del GR20. Meglio farlo con qualcuno esperto. Ti ringrazio per gli apprezzamenti.

      January 6, 2019 at 22:16

  291. Laura

    Ciao Michele, e grazie per l’utilissimo articolo.
    Siccome io e il mio ragazzo partiremmo con il fornellino ad alcol, sai se durante il cammino si troverà un market che vende alcol (così da non partire con tutte le scorte appresso). Grazie in anticipo, e scusami se la domanda è già stata fatta.
    Laura

    January 24, 2019 at 21:12

    • L’alcol non è molto usato. Perchè non usate un fornelletto a gas? Ce ne sono di miniaturizzati comodissimi e molto potenti. Le cartucce si trovano in vendita lungo il percorso. Lo store a Vizzavona ne ha di tutte le dimensioni.
      Michele

      January 24, 2019 at 21:59

  292. Gabriele

    Buongiorno
    Vorrei consigli sul tipo di allenamento da seguire per essere pronto fisicamente per completare il gr 20
    Grazie

    April 16, 2019 at 07:31

    • Ciao Gabriele, non conosco il tuo attuale stato di preparazione fisica. E’ logico che occorra essere escursionisti allenati e abituati tanto alle distanze, quanto a uno zaino mediamente pesante. Bisognerebbe conoscere se stessi e – se non si è mai fatto un trek di più giorni – sarebbe opportuno testarsi in un minitrek di 3-4 giorni in modo da vedere come reagisce il tuo corpo e la tua mente. Anche perchè i primi 4 giorni sono “di fuoco”. Nel caso ti sia sfuggito ti faccio il copia/incolla di quanto ho già scritto nel blog: ” L’ideale sarebbe potersi allenare ripetutamente su sentiero di almeno 10 km, col fondo molto sconnesso (rocce e sassi), facendo molte salite e discese e con uno zaino di almeno 13-14 kg. Ricordati: non è tanto la lunghezza del percorso quello che logora, quanto la sua estrema disagevolezza (molto marcata nel GR20 nord).”

      –Michele

      April 16, 2019 at 08:47

  293. cuorecarsico

    Ciao. Dal momento che il rifugio di Ortu du Piobbu non esiste più, bisogna prevedere un campo in autonomia? L’Ente Parco ha dato qualche direttiva a riguardo? Grazie.

    May 26, 2019 at 23:26

    • Ciao cuorecarsico. L’Ente Parco ha dichiarato che tutto funzionerà come prima eccetto i pernottamenti che saranno solo in tenda (propria o in affitto). Ecco la traduzione tratta dalla pagina di FB del Parco:
      **************
      A seguito dell’incendio che ha devastato il Rifugio di Ortu di Piobbu, il Parco Naturale della Corsica informa che:
      – Il sito del rifugio mantiene la sua apertura il 25/05/2019 alla presenza degli agenti del PNRC che garantiranno la sorveglianza.
      Il PNRC implementa quindi tutti i mezzi per accogliere gli escursionisti e offrire così una soluzione alternativa, quindi:
      – Le prenotazioni sono mantenute per tutti gli escursionisti.
      – L’area del bivacco rimarrà praticabile.
      – Gli escursionisti che prenotano i pernottamenti verranno automaticamente reindirizzati al noleggio + piazzola tenda.
      (Per tutti i reclami si prega di inviare una e-mail a regieparc@net-c.com)
      Informazioni pratiche:
      – I servizi igienici che non sono stati colpiti dall’incendio, (bagni e docce) rimangono operativi.
      No catering e niente generi alimentari in loco fino a metà giugno. (Data ipotetica al momento, tuttavia, stiamo lavorando per ripristinare al più presto le migliori condizioni di accoglienza.)
      – Il gas sarà disponibile per gli escursionisti che desiderano cucinare.

      Ringraziamo tutti gli escursionisti che hanno dimostrato il loro sostegno in seguito a questo terribile incidente e vi auguriamo una grande avventura nel cuore delle montagne della Corsica.
      **************

      –Michele

      May 26, 2019 at 23:52

      • cuorecarsico

        Grazie Michele per la Puntuale risposta. Mi viene da chiedermi…quindi da chiederti :)… Ipotizzando che io arrivo in un rifugio alle ore 16, acquisto viveri e riparto per guadagnare kilometri in vista della Tappa successiva sfruttando bivacchi in autonomia lungo il percorso, c’è la possibilità che il gestore o qualcuno del parco mi possa chiedere dove diavolo stia andando dal momento che al prossimo rifugio non ci potrei mai arrivare e che quindi “sicuramente” farò il clandestino?

        May 27, 2019 at 19:54

      • I gestori sono in genere parecchio indaffarati. Quindi è improbabile che qualcuno possa “farti il terzo grado” su dove andrai a dormire in base a congetture ipotetiche. Soprattutto in presenza di parecchie persone si passa inosservati 😉

        May 27, 2019 at 20:13

      • cuorecarsico

        Grazie Michele.

        May 28, 2019 at 13:21

  294. Lucia Montagni

    Ciao, complimenti per il sito che seguo da parecchio tempo. Sarò in Corsica con un gruppo del CAI la prossima settimana per fare la parte sud, da Vizzavona a Conca. Hai informazioni sulle condizioni di innevamento ? Pensi che il Renoso si possa fare senza ramponi ? Grazie mille

    June 3, 2019 at 22:40

    • Ciao Lucia, ti ringrazio per i complimenti. Francamente non saprei darti un’informazione precisa. So che c’è parecchia neve nelle zone sommitali ancora, ma le alte temperature di questi giorni e dei prossimi potrebbero rendere il terreno gradinabile. Io comunque i ramponi li porterei per sicurezza. Mi spiace non poter essere più preciso.

      –Michele

      June 3, 2019 at 23:00

      • Lucia Montagni

        Grazie, ho fatto qualche telefonata e mi hanno detto che la neve si sta sciogliendo rapidamente e che il Renoso, per esempio, è fattibile senza ramponi. Tra l’altro passa ancora una settimana e sono previste temperature molto alte.
        Grazie comunque, magari poi ti aggiorno !
        Lucia

        June 4, 2019 at 16:11

      • Grazie Lucia. Si, qualunque informazione e aggiornamento che possa essere utile alla collettività è apprezzato. Quindi lo troverete gradinabile …. come supponevo. Ottimo.
        Buon GR20

        Michele

        June 4, 2019 at 16:34

  295. Riccardo Mingarelli

    Ciao Michele,

    molto esaustivo e che mette in guardia sulla fattibilità del GR20. Da ciò che scrivi capisco che è un trekking molto difficile, massacrante, battuto da abbastanza persone. Non sono uno scalatore e non ho ben capito se questo mi può portare a dei rischi maggiori sul percorso. Pensavo di portarmi la tenda, quanti gradi deve sopportare il sacco a pelo a luglio? Occorre comprare un biglietto di entrata del trekking? Il mio pensiero è quello di partire con molte barrette energetiche, frutta secca e pillole purificanti di acqua, maionese zuppe in polvere. Comprando invece sul posto pane, affettati per panini e cibo per la cena. Oppure si trovano dei supermercati economici lungo il percorso ed è meglio partire con poco cibo? Ho fatto molti trekking in sudamerica dove utilizzavo l’applicazione maps.me, sai se è affidabile anche sul gr20?

    Grazie mille
    Riccardo

    June 8, 2019 at 21:02

    • Riccardo, non è necessario essere uno scalatore anche se vi sono brevi tratti di arrampicata facile dove ci si aiuta con le mani, ma è tutto molto intuitivo. Per il sacco a pelo in media uno zero gradi confort dovrebbe andar bene. Non c’è nessun biglietto di entrata, ma ad ogni rifugio pagherai un biglietto per il tuo posto tenda (6-7 euro). Zuppe in polvere, frutta secca ecc. dopo qualche giorno cominceranno a darti la nausea. Ti consiglio di mangiare almeno la cena ad ogni rifugio (circa 20 euro): ne vale la pena. Non ci sono supermercati ma i rifugi mediamente sono forniti di cibi in scatola o disidratati. Non conosco l’app maps.me ma ti garantisco che non avrai bisogno di alcuna mappa.
      Divertiti
      –Michele

      June 8, 2019 at 21:28

      • Rita Passerini

        Bravo Michele, ben detto. Se posso portare la mia esperienza “indiretta”, vorrei dire a Riccardo che il GR20 diventa massacrante solo se sbagli il peso dello zaino. Mio marito lo ha fatto da giovane e ci è tornato tre anni fa con due ragazzini di 11 e 13 anni e due ragazze di 15 anni e l’anno successivo con due ragazzini di 12 e 14 e le ragazze di 16. Ragazzini sportivi certo, ma non allenati a sport estremi. Ognuno nel proprio zaino aveva lo stretto necessario e per il cibo hanno fatto esattamente come ha detto Michele. Lungo il percorso hanno incontrato un trekker adulto, esperto, che nello zaino aveva messo di tutto e di più per evitare di farsi trovare impreparato in caso non fosse riuscito ad arrivare ai rifugi. Ci arrivava ai rifugi, la sera, per ultimo e letteralmente massacrato. Al secondo o terzo rifugio un gestore intelligente gli ha fatto vuotare lo zaino trattenendo tutto il materiale che non gli sarebbe servito e che, al contrario, “ai rifugi non lo avrebbe fatto arrivare”.
        Tutto ciò per dire che con un po’ di allenamento, con MOLTO impegno e intelligenza (e NESSUNA leggerezza – non parlo di zaino questa volta), il GR20 è davvero fattibile.
        Grande Michele e grazie per questo Blog che continuo a seguire nonostante i ragazzi facciano altri trekking (quest’anno GR5).
        Chissà, un giorno forse…

        June 9, 2019 at 12:18

  296. Grazie Rita per i tuoi apprezzamenti e per la tua testimonianza. E’ sempre utile avere il punto di vista di altri (e le eventuali conferme in quello che si fa).

    –Michele

    June 9, 2019 at 22:36

  297. Riccardo Mingarelli

    Grazie Michele e Rita ancora per le informazioni utilissime. So che il peso è importantissimo, ho fatto trekking di 3/4/5 giorni, soprattutto in questo dove a farla da padrone è il dislivello. Io pensavo a portarmi questo 2 magliette, 2 pantaloncini di cui uno allungabile, 1 pantalone termico, 1 antipiogga e vento superleggero, 1 piumino sui 100 grammi usato in patagonia (ho dei dubbi a riguardo) immagino che la sera faccia fresco/freddo, tenda da 1,3 chili, sacco a pelo -7gradi…fornello, gas, stoviglie (o nei rifugi hanno tutto per cucinare e piatti?) 4/5 zuppe in polvere, latte in polvere, biscotti x 4 giorni, cioccolata/frutta secca per 3 gg. Poi il resto lo comprerò là

    In tutti i rifugi il posto tenda costa? Perchè se così fosse, penso che non dormirò sempre in rifugio

    Ripeto grazie ancora e buona giornata

    June 11, 2019 at 15:03

    • Se ti porti la tenda lascia perdere il rifugio: la piazzola per la tenda costa 7 euro. Se vuoi cucinare nei rifugi, ci sono i fornelli a disposizione dei campeggiatori quindi fornello, gas e stoviglie li trovi sul posto (ma questo l’ho già scritto nel blog!!). Il piumino va bene perchè la sera/notte la temperatura “potrebbe” scendere anche parecchio.

      –Michele

      June 11, 2019 at 15:43

  298. Lucia Montagni

    Appena tornata dal GR20 parte sud. Tempo bellissimo e caldo, non c’è più neve da nessuna parte, sul Renoso solo qualche lingua che si può evitare. Concordo sul fatto che è bene avere uno zaino leggero ! Nei posti tappa e nei rifugi si trova di tutto, inutile caricarsi. Alcune tappe sono molto lunghe e faticose, meno chili si hanno sulle spalle , meglio è. Buon GR20 a tutti.
    Lucia

    June 18, 2019 at 23:11

  299. Grazie Lucia per la tua testimonianza!

    –Michele

    June 18, 2019 at 23:19

  300. Enzo

    Ciao Michele! Vorrei chiederti un parere per quanto riguarda il Micropur Forte della Katadyn: secondo te son meglio le pasticche o le gocce?
    E poi un’altra domanda riguardo alla posologia: per quanto riguarda le pasticche, ne basta una per litro, ma le gocce?
    Leggendo il bugiardino direttamente dal sito della Katadyn, consigliano 1ml ogni 10 litri e visto che 1 ml corrisponde più o meno a 20 gocce, sarebbero 2 gocce al litro… cosa ne pensi? Ti “tornano i conti” 🙂
    Ultima domanda: consigli l’utilizzo dell’Antichlorine (sempre della Katadyn)per nutralizzare il sapore del cloro o è sopportabilissimo? Grazie mille e complimenti per il sito!

    June 19, 2019 at 23:49

    • Ciao Enzo. Personalmente preferisco le pasticche che sono molto più pratiche. Una per litro. Non ho mai usato l’antichlorine perchè il sapore dell’acqua era accettabilissimo. In precedenza ho anche usato le gocce ma non le trovavo comode. Se puoi scegliere, vai con le pastiglie (e ricordati di lasciarle agire per almeno 1 ora prima di usare l’acqua). Io caricavo e potabilizzavo l’acqua appena arrivato al rifugio e poi non toccavo più la borraccia fino al giorno dopo. Grazie per l’apprezzamento.

      –Michele

      June 20, 2019 at 00:27

      • Enzo

        Perfetto…allora opterò anch’io per le pasticche. Grazie per la “consulenza” e buone camminate. Enzo

        June 20, 2019 at 10:10

  301. Martin

    Ciao, volevo aggiungere per chi cucina molto e mangia poco nei rifugi che a me è rimasto molto comodo spedire un pacco con le scorte per la seconda parte direttamente a Vizzavona, potete scrivere una mail direttamente ai gestori del bivacco l’alzarella e loro vi tengono il pacco fino al vostro arrivo.

    August 30, 2019 at 07:49

  302. Pingback: Le escursioni su sentieri di montagna più belle d'Europa | Travelholicsouls

  303. Ciro

    Ciao, ho appena concluso il GR20, impiegandoci 10 giorni. Scrivo qui la successione delle tappe perché potrebbe essere utile a qualcuno
    1. Calenzana – Carrozzu
    2. Carrozzu – Haut Asco
    3. Haut Asco – Bergerie de Ballone (con salita sul monte Cinto)
    4. Bergerie de Ballone – Manganu
    5. Manganu – Onda (passando per la variante dei Pinzi Curbini)
    6. Onda – Vizzavona (per la variante del monte d’Oru)
    7. Vizzavona – Bocca di Verde
    8. Bocca di Verde – Usciolu
    9. Usciolu – Asinau (per la variante dell’Alcudina)
    10. Asinau – Conca (per la variante delle Auguilles de Bavedda)
    Ho trovato condizioni meteo ottime: non ha fatto troppo caldo e ha piovuto solo una sera, dopo che avevo già montato la tenda.
    Questa è una possibile suddivisione delle tappe ma credo che non sarebbe stata assolutamente possibile con il cattivo tempo. Alcuni tratti con la pioggia possono diventare, a mio avviso, estremamente pericolosi. Anche con il bel tempo alcuni tratti sono stati difficili, lunghi e faticosi.
    Non posso confrontare le varianti con il percorso ufficiale, che non conosco, ma ho sempre avuto l’impressione che valesse la pena di percorrerle. Attenzione alla lunga e difficile discesa dal monte d’Oru.
    Per il resto vi invito a leggere e rileggere tutto quello che Michele ha scritto sopra. Non c’è niente da aggiungere e sono state per me informazioni utilissime. Grazie ancora a Michele e buon GR20 a tutti

    September 21, 2019 at 18:58

  304. Grazie Ciro per i commenti e per il tuo prezioso feedback.

    September 21, 2019 at 19:09

  305. Riccardo Mingarelli

    Alla fine ho fatto il tutto con 18kg sulle spalle, l’unico consiglio che mi sento di darvi è di usare i bastoncini… è l’unico trekking in vita mia dove ho un po’ sofferto alle ginocchia, ed erano in molti nella mia situazione! Per quanto riguarda il peso dipende molto dal budget che vi date! Se fa caldo partite alla mattina presto e come dicono altri portatevi acqua per 3 litri! La parte nord è molto bella, per il gruppo che si crea, per i paesaggi e perchè diversa da ogni hike, invece pho trovato noiosa la parte sud (un trek come ogni altro) infatti qua ho doppiato ogni tappa! Grazie a tutti per i preziosi consigli

    November 17, 2019 at 01:55

    • Ti ringrazio Riccardo per il tuo resoconto. Peccato che la parte sud non ti sia piaciuta. In genere la gente la trova deludente rispetto al settore nord molto alpino. Io l’ho trovata “rilassante” dopo le “fatiche” della nord. E comunque le Aiguilles de Bavella e la zona intorno a Paliri sono veramente magnifiche.

      November 17, 2019 at 08:44

  306. massimo

    ciao mike
    volendo fare tutto il gr20 in una decina di giorni quali tappe posso “raddoppiare” in una giornata?
    sono allenato e ogni estate percorro circa 1000 km in cammino

    February 7, 2020 at 16:34

    • Visto che proprio ci tieni ad accorciare la tua permanenza …. puoi accorpare le tratte Tighjettu-Ciottulu de’ i Mori-Castel de Verghio, poi PetraPiana-Onda-Vizzavona, Vizzavona-Capannelle-Prati e Usciolu-Asinau (vecchio percorso, senza fare la tappa intermedia a Croci). Se a quel punto te la senti potresti concludere con un mega-tappone Asinau-Paliri-Conca. Dipende da te.

      February 7, 2020 at 16:49

      • Massimo

        Mille grazie

        February 11, 2020 at 12:13

  307. Massimiliano Mele

    Ciao a tutti, vorrei porre all’attenzione una situazione a cui andrà incontro chi percorrerà attualmente il GR 20. Io, insieme a due miei amici, partiremo il 19 dalla Sardegna e inizieremo la GR 20 Nord il 20 giugno 2020. Per via dell’attuazione delle misure Anti Covid, vi è obbligo di prenotare tutti i rifugi nonostante si viaggi con la propria tenda. Dunque noi abbiamo già prenotato e pagato tutti i rifugi per avere una piazzola all’esterno, ripeto, con tenda di nostra proprietà. Ora, le probabilità di non riuscire a rispettare esattamente la tabella di marcia prefissata sono abbastanza alte (causa meteo o altri fattori). Cosa succederà se dovessimo ritardare una o addirittura due giornate? I gestori dei rifugi sono disponibili in questo senso ad accoglierti senza dover ripagare nuovamente? Mi viene da pensare che il COVID sia solo una scusa per assicurarsi i soldi dei viandanti. Avete esperienze in merito? Grazie Michele per lo spazio concessomi.

    Massimiliano.

    June 10, 2020 at 12:33

    • Ciao Massimiliano. Io direi di partire tranquillo. I gestori dei rifugi sono sempre stati molto tolleranti a causa dei ritardi dovuti a forza maggiore. Nel tuo caso stai tranquillo ancora di più che non ti faranno obiezioni se per cattivo meteo o altro non sei arrivato in tempo.

      Ps Tienici aggiornati per favore sulla situazione che incontrerai quest’anno, anomalie, problemi, contrattempi ecc. Grazie

      –Michele

      June 10, 2020 at 13:21

      • Massimiliano Mele

        Grazie Michele. Speriamo bene. 🙂

        June 10, 2020 at 13:47

  308. massimo

    ciao michele
    per via del covid ho dovuto prenotare per agosto il posto tenda su tutti i rifugi ad eccezione di vizzavona e/o bergeries de capannelle che non erano indicati sul sito.
    confidando nella tua estrema disponibiità e gentilezza ho da chiederti una serie di cose:
    – hai riferimenti per dormire su bastia, calenzana, vizzavona e/o bergeries de capannelle e conca?
    – devo prenotare anche la cena in ogni singolo rifugio e se del caso scrivo relative mail ai rifugi?
    – c’è un posto in particolare che consigli dove rilassarsi qualche giorno al mare una volta finito tutto il gr20?
    mille grazie !!

    July 22, 2020 at 11:30

    • Ciao Massimo. Visto che porti la tenda immagino che i “riferimenti per dormire” implichino questa soluzione. Per Bastia puoi andare a dormire al camping The Red Sands lungo la costa a sud di Bastia. Tra l’altro tra il Red Sands e il Camping S.Damiano la costa è lunghissima, sabbiosa e – volendo – ci si potrebbe accampare dove si vuole, anche se il campeggio libero è vietato.
      A Calenzana puoi dormire alla Gite d’Etape del GR20 (non c’è motivo di andare altrove). A Vizzavona c’è il Camping l’Alzarella (dotato di tutto anche di un dormitorio con letti a castello e un negozio di viveri e generi di utilità). A Capannelle c’è il rifugio U Fugone nei cui pressi puoi accamparti, oppure c’è un piccolo prato antistante il vecchio Rifugio Capannelle. A Conca c’è la Gite d’Etape Le Tonnelle (è un camping).
      La cena la “prenoti” appena arrivi al posto tappa (vai dal gestore e gli dici che vuoi cenare. E magari prenotare anche la colazione). Non sono necessarie email.
      Finito il GR20 proprio a un tiro di schioppo da S.Lucie de Porto Vecchio c’è il campeggio U Pinarellu. Ma di spiagge belle ce ne sono tante (soprattutto al sud). Se hai tempo vai a vedere l’isola di Lavezzi.
      –Michele

      July 22, 2020 at 15:42

      • massimo

        mille grazie mike sempre stragentile!!

        July 28, 2020 at 11:37

  309. luca casolari

    Ciao Michele,
    complimenti ,davvero!
    Non ho avuto modo di leggere tutti,propio tutti , i messaggi pertanto spero di non fare domande inopportune.
    Io partiro per il gr20 il 5 o 6 agosto..
    Per via del covid bisogna davvero prenotare tutti i rifugi anche con tenda propia??
    ultima cosa…
    Da bastia per calenzana consigli il treno ( bisogna prenotare i biglietti ?) o un altro mezzo di trasporto?
    Perche col treno arriverei alla fermata gr 20 alle 20.45 con ( da quello che ho capito )8 km ancora per calenzana e mi pare un po tardino.
    grazie mille e ancora complimenti per questo fantastico blog!

    July 28, 2020 at 09:58

    • Ciao Luca. Si, a quanto pare e solo per quest’anno vogliono che si prenoti anche il posto tenda. In realtà posso dirti che i gestori dei rifugi sono sempre stati molto “tolleranti” e non troppo rigidi su questo punto. Ma per quest’anno non so se pretenderanno che le misure vengano applicate tassativamente.
      Da Bastia prendi il treno per Calvi (biglietti in stazione) e NON SCENDERE alla fermata che dice GR20 perchè ti troveresti a 10 km da Calenzana senza autobus o taxi (è un errore commesso frequentemente!). Scendi invece alla stazione centrale di Calvi e appena fuori prendi un taxi (circa 40 euro) che ti porterà in 20 minuti alla Gite d’Etape di Calenzana.
      Grazie per i complimenti e divertiti ….

      -Michele

      July 28, 2020 at 11:30

  310. Luca Casolari

    Grazie Michele!
    ora vedro’ come fare ,come dicevi nei post precedenti ,questo implica una certa puntualita’ che il meteo ahime potrebbe condizionare.
    Confido nel meteo e in questa flessibilita dei gestori di cui parli.
    intanto grazie mille e ancora grazie per quello che fai!

    July 28, 2020 at 11:48

  311. massimo

    mike
    vedo che c’è anche la possibilità di prendere un bus che da bastia mi porta a calvi e altro bus per calenzana senza dover prendere un taxi
    che dici?

    July 28, 2020 at 12:08

  312. Beh, se ti ritrovi con gli orari e le coincidenze .. perchè no. Tieni a mente però che da Calvi partono solo 2 autobus al giorno per Calenzana …

    July 28, 2020 at 12:23

  313. Luca Casolari

    Michele ciao,
    davvero ultima domanda,che spero possa interessare ad altri utenti.
    Ho telefonato oggi stesso al gite detape di calenzana e la ragazza mi ha detto che non c’e bisogno di prenotare, causa covid ,tutti i rifugi ,se si dispone di tenda propia,loro compresi ,e mi ha dato come orario massimo di arrivo 20.30.
    Secondo la tua tua super esperienza mi consigli di fidarmi o meglio prenotare ugualmente( non so nemmeno se si debba pagare on line la prenotazione o sul posto all’arrivo, quindi senza impegno).
    Grazie davvero.
    Buona giornata

    July 28, 2020 at 16:44

    • Luca, sul GR20 da sempre i posti tenda (che non sono numerati) sono in un certo senso, terra di nessuno. Infatti quando arrivi, paghi il gestore che ti dice “trovati uno spiazzo”. Pertanto la prenotazione non ha molto senso. Forse quest’anno per via del Covid volevano contare le presenze? Ad ogni modo io mi fiderei di quello che ti hanno detto. Dopotutto, basta un giorno di pioggia e se salti una tappa tutte le prenotazioni vanno a farsi benedire. Aggiungo anche che ogni posto-tappa è gestito in maniera diversa: c’è il gestore pignolo che si fa il giro delle tende per controllare gli arrivi, e quello che non se ne frega niente.

      –Michele

      July 28, 2020 at 17:43

  314. Luca Casolari

    Grazie mille Michele!

    July 29, 2020 at 09:34

  315. Sossio Di Fiore

    ciao Michele, innanzitutto complimenti per il blog si sta rivelando utilissimo per la preparazione alla partenza! Arriverò il giorno 15 agosto al porto di Bonifacio per iniziare il GR-20 Sud. Sto avendo grosse difficoltà nel trovare un mezzo di trasporto pubblico per raggiungere l’inizio del cammino a Vizzavona. Sapresti aiutarmi, te ne sarei immensamente grato. Grazie

    August 3, 2020 at 15:27

    • Ciao Sossio, purtroppo i servizi di trasporto pubblici sull’isola fanno abbastanza pena. Quest’anno col Covid, non ne parliamo. L’unica nostra fonte di informazioni – come ho già detto molte volte – è il sito corsicabus.org. Se non riesci a trovare niente lì non saprei come aiutarti. Forse il modo più semplice per raggiungere Vizzavona è da Bonifacio andare in bus ad Ajaccio https://www.corsicabus.org/busAjaccio/AJA_PV_Bonif.html e da Ajaccio prendere il treno per Vizzavona. https://corsicabus.org/Train_services/Train2AjaBia.html . Devi un po’ “lavorare” sugli orari e coincidenze.

      Buon GR20

      Michele

      August 3, 2020 at 17:07

  316. matilde

    Ciao, siamo due escursionisti che avevano già affrontato la GR 20 nell’anno 2000 (quando i rifugi non erano gestiti se non in minima parte e si poteva percorrere il Circo della Solitudine) e l’abbiamo ripetuta nel mese di settembre (dal 6 al 21).
    Complessivamente è stata una bella esperienza ma devo assolutamente segnalare quanto ci è accaduto. Premesso che le prenotazioni (da noi fatte e pagate nel mese di giugno) ci hanno consentito di usufruire di pochi dormitori (molti dei quali erano invasi dalle cimici) ed abbiamo dovuto servirci delle tende biposto messe a disposizione dal Parco, le “prenotazioni” dei posti tenda nelle tende del Parco e nelle tende private hanno comportato un sovraffollamento in ogni tappa anche perché si usufruiva tutti dei servizi igienici, delle docce (sempre 2 o poche più) e del servizio cena.
    Ovviamente lunghe code alle docce ed ai servizi igienici erano sempre assicurate mentre per la cena ci è capitato di assistere anche a 3 o 4 turni. Dobbiamo elogiare il gestore del rifugio Tighettu, che ha curato scrupolosamente le misure di igiene e sicurezza dentro e fuori dal rifugio ed anche l’addetto del Parco presso il rifugio Carozzu (che in occasione di un temporale si è prodigato per assicurare a tutti una tenda dove ripararsi) ma DEVO SEGNALARE IL COMPORTAMENTO ALTAMENTE SCORRETTO DEI GESTORI DEL RIFUGIO I PRATI. Anche lì siamo arrivati in occasione di un temporale e nonostante il sovraffollamento della sala da pranzo (il dormitorio tanto per cambiare era chiuso per le cimici) hanno mostrato scarsa sensibilità pretendendo da tutti (sono stati gli unici perché negli altri rifugi controllavano loro su fogli stampati o sul pc) la comprova della prenotazione, ma soprattutto è successo quanto segue.
    Dopo averci informati della presenza delle cimici nel dormitorio, ci hanno detto che avremmo dormito in 3 nel refettorio. Ciononostante secondo loro avremmo potuto mettere gli zaini nel dormitorio (??) , cosa che ovviamente non abbiamo fatto. Abbiamo atteso con pazienza che tutti finissero di cenare o prepararsi la cena nell’angolo cottura e poi abbiamo cercato di organizzarci una sede (nella sporcizia che lascio immaginare) per passare la notte. Purtroppo, gli stessi gestori, che nel frattempo avevano accolto diverse altre persone per la notte, hanno detto a tutti di prendere dal dormitorio (invaso dalle cimici) i materassini da mettere in terra. Nonostante le nostre rimostranze, alcune persone hanno preso i materassini e nel corso della notte (era più o meno l’una) ci siamo svegliati tutti perché le cimici (che ovviamente erano presenti anche nei loro materassini) hanno scorrazzato per il refettorio ed hanno punzecchiato più o meno tutti i presenti …
    E’ stata una notte da incubo : siamo usciti in fretta e furia all’esterno (il rifugio si trova a circa 1800 metri ed a quell’ora era davvero freddo e tirava vento ed il legno della terrazza e delle panche fuori dal rifugio era tutto bagnato) e dopo aver ispezionato zaini, scarpe, vestiti, sacchi a pelo e quant’altro abbiamo trascorso la notte al freddo, al buio e senza chiudere occhio. Alla spicciolata nel corso della notte sono partiti quasi tutti con le pile frontali (anche perché non avevano vestiti sufficientemente caldi per resistere al freddo) e quando la mattina qualcuno si è lamentato con i gestori, gli stessi hanno fatto orecchie da mercante.
    Per quanto riguarda noi, con una trentina di orrende punture a testa, abbiamo temporaneamente abbandonato il percorso della GR 20 per cercare una farmacia e comprare una pomata potente per noi ed un disinfettante per zaini, vestiti, scarpe ecc. (che abbiamo lasciato per 12 ore in grossi sacchi dell’immondizia) nella speranza di non portarci a casa i graziosi insetti ….
    Ho scritto al Parco segnalando questo increscioso episodio e devo dire che è stata una bruttissima esperienza. Devo quindi consigliare a chiunque intenda frequentare i percorsi montani della Corsica (meglio estendere la prudenza) di portare la propria tenda evitando i rifugi che, a parte qualche eccezione, sono comunque abbastanza sporchi.

    October 2, 2020 at 12:48

    • Claudio

      Deja vu.

      La mia prima GR20 risale al 85 (xx sec.), l’ultima al 2015.
      I problemi son sempre gli stessi e sono parte forse insanabile di quel trekking. Ora credo siano più ingestibili per l’alta frequentazione. Avere la propria tenda resta una garanzia di comfort.

      October 2, 2020 at 13:38

  317. Grazie Matilde per il tuo preziosissimo contributo. Purtroppo la natura “ruvida” di molti Corsi è ben nota e bisogna essere preparati all’impatto. Mi spiace davvero per la disavventura delle cimici ma c’era da aspettarsi anche questo. Sul sito l’ho scritto MOLTO CHIARAMENTE in che condizioni stanno i rifugi; sempre meglio viaggiare con la propria tenda (ne esistono di superleggere cinesi a prezzi molto abbordabili). Capisco che il cattivo tempo vi abbia costretto a ricorrere al rifugio; forse lo avrei fatto anche io? O forse avrei provato lo stesso a dormire con la mia tenda? Magari a Col de Verde che è più riparato. Non so. Il bello della propria tenda è che ti dà una libertà di scelta che le prenotazioni non danno.
    Sono comunque contento che il vostro bilancio finale sia stato tutto sommato positivo e spero che il tuo feedback possa tornare utile a quanti progetteranno prossimamente il loro GR20. Ancora grazie.
    PS Gli amministratori del parco sono perfettamente consapevoli della situazione endemica delle cimici. Periodicamente i rifugi vengono igienizzati ma la loro presenza non verrà mai debellata del tutto, a mio parere.

    –Michele

    October 2, 2020 at 13:31

  318. Enrico Batzella

    È possibile lavare gli indumenti, sopratutto l’intimo; calze, mutande e maglietta?

    December 28, 2020 at 22:30

    • Certo. Presso ogni rifugio.

      December 28, 2020 at 22:51

  319. Andrea

    Ciao Michele,
    Grazie per tutte le utili informazioni. Temo tu abbia solo sbagliato approccio retorico. Dato che definirlo “il trekking più faticoso d’Europa” ha solo fatto aumentare la percorrenza, forse insistere su quanto remoto e duro sia il percorso non è il modo migliore di scoraggiare gli aspiranti. Ad esempio, a me hai messo una gran voglia di provarlo!
    Battute a parte, grazie davvero per l’impegno e le info.

    December 18, 2021 at 11:55

    • Eheheh, beh ovviamente – come hai capito – non intendo affatto scoraggiare la gente ma metterla nella prospettiva giusta. Ti auguro un fantastico GR20

      Michele

      December 18, 2021 at 12:12

      • Andrea

        Grazie. Se come spero riuscirò ad andare appena inizia la stagione, mi ricorderò di riportare qui tutto quello che può tornare utile ad altri!

        December 18, 2021 at 12:52

  320. Andrew

    Ciao Michele! grazie per queste informazioni preziose!
    I miei dubbi riguardano l’entità dei tratti “tecnici”, o esposti, lungo la parte nord. Sono parti in cui è necessaria esperienza con traversi o passaggi difficili?
    Un altro dubbio riguarda i prezzi per il cibo (scatolette, liofilizzati, no tavola calda), e la loro disponibilità nei rifugi nel mese di giugno.
    Grazie ancora!
    (spero che non fossero info già presenti, in quel caso chiedo scusa!)

    February 9, 2022 at 19:18

    • Ciao Andrew,
      I tratti “tecnici” sul GR20 non sono passaggi impossibili. Ma richiedono una certa dimestichezza con la roccia perchè in molti punti bisogna salire e scendere tratti rocciosi aiutandosi con le mani. Quindi non sono richieste doti alpinistiche, ma solo predisposizione alla “verticalità”. Ci sono persone che li fanno senza pensarci, e altri che magari – non avendo mai fatto piccole arrampicate, o tratti un po’ esposti – sono timorosi.
      Per quanto riguarda gli alimenti in vendita nei rifugi, tieni presente che non tutti i rifugi offrono cibo in scatola/busta in vendita); ad esempio l’Ortu du Piobbu non è attrezzato perchè sono scelte individuali dei vari gestori. Ma credo che sul tratto nord sia l’unico non fornito (ormai pian piano si stanno attrezzando più o meno tutti). Però, meglio verificare prima.

      Buon GR20
      Michele

      February 9, 2022 at 19:35

      • Andrew

        Grazie mille! si può dire che si tratti massimo di tratti di arrampicata di primo grado?

        February 9, 2022 at 20:08

      • Penso di si. Io che non sono un arrampicatore, non ho avuto alcun problema. E comunque i tratti sono sempre molto brevi.

        February 9, 2022 at 20:30

  321. Lisa

    Buongiorno
    Sono sola nell affrontare il Gr20
    Ma non vorrei fare in solitaria, a quale dei tanti tour operators posso aggregarmi per fare il tour guidato?
    Grazie
    Lisa

    March 20, 2022 at 19:12

    • Ciao Lisa. Il GR20 è un itinerario così ben tracciato e frequentato che molte donne da tutta Europa e non solo ogni anno lo affrontano in solitaria senza problemi. Ma se tu preferisci affidarti a una guida, ti consiglio senza esitazione la guida corsa Magalì. E’ una donna molto esperta, competente e in gambissima. Ogni anno accompagna lungo il GR20 gruppi o anche singoli individui.
      La puoi contattare tramite la sua pagina Facebook https://www.facebook.com/magali.magiedescimes.
      Vedrai ti troverai benissimo.

      Buon GR20
      Michele

      March 20, 2022 at 19:40

  322. Edeltraud Brunner

    Ho appena concluso il Gr 20 in tutte le 16 tappe da nord a sud, esperienza incredibile, dal punto di vista fisico, naturalistico, umano e … metereoligico, sul tratto nord temporali e pioggia tutti i giorni nel pomeriggio! Rispetto alle immagini del video ora tutti i rifugi csono circondati da una miriade di tende in affitto, gli spazi sono veramente stretti e conviene prenotare. Ho usato un po’ la mia tenda e un po’, causa pioggia, mi sono affittata una tenda già montata. Tutto è cmq rimasto molto spartano e essenziale , solo in qualche rifugio hanno migliorato le docce ed i bagni … D’altronde credo che tutto questo faccia parte del GR 20, motivazione e sfide vanno trovate tutti i giorni! Ho incontrato tanta fantastica gente nel percorso… Io ero l’unica italiana per tutti i 16 giorni! In ogni caso ho trovato ovunque una buona accoglienza da parte dei guardiani che hanno sempre trovato le soluzioni per sistemarti. Se siete disposti ad uscire da ogni zona confort, secsiete coraggiosi, ben motivati, resistenti e ben preparati … Fatelo, sarà un dono per la vita!
    Brunner Edeltraud

    July 28, 2023 at 14:11

  323. Grazie Edeltraud, per il tuo utile feedback. Sono in pochi quelli che lasciano un feedback dell’esperienza dopo il GR20 (in genere fanno richieste prima di partire e poi non li senti più).
    Da quest’anno con l’obbligo di prenotazione la situazione si è un po’ complicata. Poi ci si sono messi anche i temporali pomeridiani che in Corsica sono abbastanza violenti …. Non sono molti a voler uscire dalla propria zona di confort.
    Buone escursioni future

    Michele

    July 28, 2023 at 15:19

  324. Buongiorno Michele,
    scrivo da Castel de Vergio in attesa che torni il bel tempo (si spera domani) dopo il ciclone Poppea che ha colpito duramente anche la Corsica. Bellissime le prime tappe!
    Confermo la prenotazione obbligatoria anche si usa la propria tenda (9 euro), altrimenti si paga il doppio. Ora voglio capire se, nonostante un giorno di ritardo dovuto al mal tempo, ci tengono buone le prenotazioni al Manganu e al Pietra Piana..spero di si.
    Un saluto!

    August 29, 2023 at 15:18

    • Ciao Francesco. Mi spiace per il maltempo. Hai fatto bene a fermarti; in Corsica il meteo è … selvaggio… Riguardo le tue prenotazioni … beh questo è un problema risaputo. I gestori sono tolleranti perchè sanno che la gente si è fermata per il maltempo. In genere non fanno problemi soprattutto se c’è posto. Se invece tutti i posti sono già presi da chi ha prenotato quel giorno, cercano comunque di venirti incontro in qualche altro modo.

      Ti auguro una meravigliosa continuazione di questo fantastico trek

      Michele

      August 29, 2023 at 15:46

      • Francesco Sauro

        Ciao Michele. Siamo a Corte davanti ad una bella Pietra. Abbiamo finito oggi il GR20 Nord, con l’ultima tappa dal rifugio Pietra Piana a Vizzavona passando per la variante delle creste (decisamente consigliata, sopratutto per un’alba bellissima). Che dire…essendo io una guida ed abituato a lavorare in Lagorai o in altri posti selvaggi dove non ci sono rifugi, sebbene super amante della Corsica, ero un po’ titubante nel percorre il GR20. E invece mi ha stupito per la sua bellezza, incantato per i suoi scenari, ed ho apprezzo tantissimo la spartanitá dei rifugi, che sono una cornice bellissima di questa esperienza. Ieri al Pietra Piana, quasi con con zero gradi, penso di aver mangiato la più buona zuppa di lenticchie con pancetta della mia vita. Ti faccio i complimenti per il blog, puntualissimo e completo! 😉

        September 1, 2023 at 20:19

      • Sauro, è difficile non farsi sedurre dalla Corsica, non a caso chiamata l’isola della bellezza. Ti invito vivamente a tornare per fare anche la parte sud. E magari fare la via delle creste da Vizzavona a Col de Verde (via non ufficiale ma decisamente più bella).

        Grazie per l’apprezzamento del blog.

        Michele

        September 1, 2023 at 21:15

      • Francesco Sauro

        Eh già, è molto difficile non farsi sedurre 🙂
        No purtroppo questa volta solo la parte Nord, oggi andiamo a fare Sinfonia d’Autunno, una bella via di arrampicata sopra il lago di Capitello e poi domani si rientra. La parte sud non mancherà all’appello, già stiamo capendo quando tornare ahahah
        Grazie del consiglio per questa variante da Vizzavona!

        September 2, 2023 at 08:15

  325. Ugo

    Buongiorno, finito da qualche giorno l’intero percorso del GR20. Come altri prima di me, preso in pieno il ciclone Poppea. Per mia fortuna, se di fortuna si può parlare, non mi ha creato grossi disagi in quanto mi ha raggiunto che ormai avevo la tenda piazzata al rifugio Onda e il giorno seguente, vista l’incessante pioggia e vento, ho fatto una pausa ristoratrice a Vizzavona. L’inconveniente è che ha drasticamente abbassato le temperature, devastato le tende preinstallate in alcuni rifugi e portato un’umidità che di notte ti si insinuava fino in fondo alle ossa.
    Ho cercato di viaggiare con l’idea di essere quasi totalmente autosufficiente, quindi mia tenda, fornello e cibo sulle spalle già dalla partenza, decisione che mi ha imposto uno zaino di dimensioni e peso al limite del sopportabile. Lungo il percorso talvolta si incrociano posticini da favola dove piazzare la tenda, soprattutto nella parte Nord, e seppur sia vietato, credo che se fatto con intelligenza ( montata sera tardi e smontata mattina presto senza lasciare nulla dietro di se ) non dovrebbero esserci grossi problemi. Personalmente, anche se tentato, ho sempre resistito fondamentalmente per 2 motivi, il primo la doccia a fine giornata che anche se fredda è pur sempre un toccasana e secondo perché non ho mai avuto occasione di arrivarci in un orario serale.
    Confermo che senza prenotazione il costo piazzola per la propria tenda è di 18,00 euro e comprendendo tutte le ragioni organizzative che ci possono essere dietro, personalmente lo trovo assurdo e ingiusto. Sono partito rifiutandomi di decidere già da casa come avrei dovuto fare le varie tappe e confidando nel buon senso dei rifugisti.
    Buon senso che non ho trovato, quindi dalla seconda sera ho optato per alternative ai posti tappa convenzionali : Bergerie du Vallone, Bergerie Vaccaghja, Col Verde, Bergerie I Croci… Alla fine di tutto il GR ho pagato, i “fastidiosi” per me, 18,00 € solo la prima sera al rifugio Carrozzu e al rifugio L’Onda ( quello sotto, con le tende all’interno del recinto). Quest’ultimo in realtà se ho capito correttamente è a gestione privata e il costo di 18,00 € è un fisso, indipendentemente dalla prenotazione o meno, ma di questo non sono sicuro ).
    Inutile dilungarsi sui panorami, fantastici ovunque anche se personalmente ho apprezzato molto di più la parte Nord. Nella zona Sud tende ad essere un po’ monotono se si esclude la Bavella che ritengo un posto magico, soprattutto se visto al tramonto.
    Tecnicamente ci sono alcuni passaggi nella parte Nord che devono essere fatti con attenzione, ma con la giusta dose di testa si possono fare e comunque sono sempre pezzi brevi.
    Riguardo alla scelta delle scarpe che spesso ho letto essere cruccio di tanti ritengo gli scarponi non necessari, ma che vengano sostituiti da delle ottime scarpe basse da trail con una suola resistente e con un ottimo grip ( 2 esempi che conosco, ma le alternative saranno infinite : Salomon XA pro 3d GTX o La Sportiva Raptor ). Da tenere in considerazione che nella parte Nord si cammina per lunghi tratti su pietrame dove il rischio che la combinazione pietra affilata/piede messo male potrebbe avere risultati nefasti per la scarpa e/o il piede.. A ognuno le proprie valutazioni.
    Ultima considerazione che mi viene da fare così a caldo : Non so se sia veramente il trekking più duro d’Europa, ma non è sicuramente da sottovalutare. Ritengo che vada affrontato con un’adeguata preparazione fisica e avendo alle spalle un minimo di bagaglio di uscite in montagna. Ne ho viste lungo il percorso di ogni, da quello che cronometra la tappa affannandosi per arrivare primo al rifugio “spingendo” per poter passare, da quello che abbandonato dai compagni perché ritenuto troppo lento e in “crisi” perché non in grado di passare certi punti, da quello che anziché seguire l’ipotetico sentiero si “arrampica” in verticale faticando il triplo del necessario.. insomma una buona fauna di individui che si sono “improvvisati” a percorrere non un sentiero tra i tanti, ma IL GR20 !!

    Per il resto…. BON COURAGE!!!

    September 6, 2023 at 10:15

    • Grazie Ugo per l’ottimo feedback. Mi spiace apprendere dei problemi inerenti il cattivo tempo. Purtroppo il meteo in Corsica quando ci si mette è impietoso (e anche potenzialmente pericoloso). Sono daccordo con te sul prezzo assurdo dei pernottamenti che priva la libertà di decisione che è molto importante per questo tipo di itinerario, quindi non biasimo chi decide di fare campeggio libero. Anche io amo essere autosufficiente, ma mi sono reso conto che comunque sia lo zaino a pieno carico non dovrebbe superare i 15 kg (acqua inclusa). Per le scarpe preferisco quelle alte che proteggono meglio il collo del piede. Non so perchè improvvisamente queste scarpe non sono più “di moda”. Vabbè a ognuno il suo. E’ vero che la parte Sud, se paragonata a quella nord, è meno spettacolare. Purtroppo è stata ulteriormente “instupidita” tra Vizzavona e Col de Verde perchè invece di prediligere la via delle creste, viene proposto un banale itinerario di mezza costa. Anche la deviazione che fa passare per i rifugi i Croci, Basseta e Cavallare è stata fatta solo per tenere contenti i gestori di quei rifugi/posti tappa. Meglio seguire il vecchio percorso e – se necessario – fare una sosta nell’area di Pedinelli. Nel complesso, sì il GR20 è decisamente un itinerario impegnativo che, come ho scritto chiaramente nel mio blog, deve essere affrontato con consapevolezza.

      Un saluto

      Michele

      September 6, 2023 at 11:19

  326. Fabio Bonaldo

    Buongiorno Michele. Rispondo a una tua precedente domanda.
    Al rifugio Prati non ho visto bagni chimici (quelli a pedale).
    Dai Pinzi Corbini siamo scesi a Capannelle e la mattina dopo abbiamo ripreso la cresta del Renoso.
    Da sotto la Punta dell’Oriente fino al passaggio dei Pinzi Corbini c’è una traccia con qualche sbiadito bollino, su terreno severo.
    Per tirare dritto verso il Renoso bisognerebbe salire ancora un centinaio di metri su terreno che, a guardare su, sembrava impegnativo.
    La traccia GPS l’ha registrata il mio compagno, appena la riceverò te la posso girare. Dimmi a quale indirizzo.
    Grazie

    Fabio

    October 7, 2023 at 09:57

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